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Autore: firewalkwithme_2_53    27/05/2015    3 recensioni
La seconda guerra magica è finita già da qualche anno quando Draco Malfoy si trova a dover intraprendere un viaggio alla ricerca di qualcosa da cui dipende il futuro del suo Mondo, della sua famiglia, della sua stessa vita. Ad aiutarlo nell’affrontare i pericoli della Montagna Nera e gli sconosciuti nemici che vogliono il suo fallimento, ci sono alcune “serpi” che conosciamo bene e anche una presenza decisamente indesiderata.
Dal testo:
“E’ per questo che ti ho fatto venire qui con tanta urgenza.” Lucius era tornato ad accomodarsi poggiando la schiena senza smettere di fissare suo figlio neanche per un attimo.
“Impossibile.” Il giovane Malfoy aveva di nuovo scosso il capo, alzandosi con impeto dalla sedia.
“Niente è impossibile.”
“Sì, se mi chiedi di trovare un mago scomparso anni fa! Un pazzo assassino che, stando a quello che dici, sta decimando coscientemente il nostro Mondo, come se non bastasse il resto dei crimini di cui si era già macchiato prima.”
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Gregory Goyle, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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2. Niente è più pericoloso di un nemico che non ha nulla da perdere. (Eragon – Christopher Paolini)

 

“Ma sei diventato pazzo?” Blaise aveva espresso, senza girarci intorno, il pensiero dei quattro maghi che seguivano la camminata svelta con cui il giovane Malfoy si stava allontanando il più velocemente possibile dall’ufficio di suo padre.

“Me l’ha ordinato.”

“Un ordine assurdo! QUEL mago è probabilmente già morto e se anche non lo fosse…” Draco aveva rallentato svoltando in uno dei corridoi più frequentati e Zabini aveva abbassato la voce “…era già un pazzo sanguinario quando è stato costretto a fuggire, pensa adesso. E comunque…come facciamo a sapere dov’è?”

“Lo sai.” Malfoy aveva risposto a mezza bocca esattamente nel momento in cui sterzava ancora, in uno dei corridoi laterali questa volta, e si fermava a fissare l’amico.

Di certo non poteva immaginare che quel piccolo corteo non era sfuggito all’occhio attento di una delle streghe più brillanti del Mondo Magico. Hermione Granger era, infatti, uscita per puro caso da uno degli uffici-archivi del Wizengamot proprio nell’istante in cui Blaise approntava la sua protesta e l’attenzione della strega era stata attirata immediatamente da tre cose: l’assembramento di Serpeverde, il tono concitato delle loro voci e il fatto che fossero talmente impegnati nei loro discorsi da non registrare neanche la sua presenza. Non appena li aveva visti dirigersi in uno dei corridoi più isolati, aveva quindi deciso che era il caso di seguirli e si era avvicinata il più possibile all’angolo del muro, cercando di captare ogni parola di quello che dicevano senza essere vista.

“E’ troppo pericoloso.” Zabini aveva scosso il capo dopo un attimo di silenzio, indietreggiando di un passo.

“Pericoloso, vero? Per dirlo hai già capito dove sono diretto dunque.”

“Possiamo sapere anche noi di che Bubotubero state parlando?” Il tono di Goyle era stato, come al solito, secco e spazientito.

Blaise aveva fissato un istante il mago biondo, poi aveva deciso di rispondere agli interrogativi dei suoi compagni. “Andiamo alle Montagne Nere.”

“E si può sapere, per le sette barbe di Merlino, che cavolo ci andiamo a fare in quel postaccio infestato dai Troll della Foresta?”

“…Troll della Foresta?” Il giovane Tiger aveva deglutito sonoramente e Gregory l’aveva guardato storto.

“Non preoccuparti, Lionel, quei Troll hanno buoni gusti in fatto di cibo. In genere mangiano solo giovani maghi impettiti, grassottelli e vergini. Ops…beh, porteremo un po’ di sale per non farti sembrare troppo insipido.”

“Non avete risposto alla domanda. Perché proprio le Montagne Nere?” Theodore aveva ripreso il bandolo del discorso, tornando alla domanda importante di quella discussione. E di certo non era stato rasserenato dallo sguardo ansioso che si erano passati Blaise e Draco prima che quest’ultimo rispondesse.

“Per cercare Fenrir Greyback.”

“Cosa?!” Nott aveva sgranato gli occhi esattamente come aveva fatto Hermione, nascosta dietro lo spigolo con la mano premuta sulla bocca per non urlare lo stesso terribile quesito. “Vi rendete conto di chi stiamo parlando, vero?”

“Ovviamente.”

“Quello è il peggio del peggio.” Persino Goyle si era messo improvvisamente in allarme, tanto che neanche gli era venuto in mente di prendere in giro l’espressione completamente terrorizzata del giovane Tiger accanto a lui. “E’ peggio anche dei Troll. E’ così peggio che neanche gli Auror hanno fatto niente per imprigionarlo perché non lo vogliono neanche ad Azkaban. Non lo vogliono neanche…”

“Abbiamo capito tutti il punto, Gregory.” Theodore aveva bruscamente interrotto lo sproloquio del suo compagno per poi tornare a rivolgersi a Draco. “Perché proprio Greyback?”

“E’ l’unico che può sapere dove si trova Doholov.” Malfoy aveva preso un profondo respiro, spostando lo sguardo da Blaise agli altri maghi. “Voglio che sappiate che nessuno di voi è obbligato a venire con me.”

“Ah, questa è bella!” Goyle aveva sorriso ironico. “E quanto pensi di arrivare lontano da solo?”

“Gregory ha ragione.” Nott aveva deglutito e fatto un cenno di assenso, racchiudendo in quattro parole l’idea comune. “Noi veniamo con te.”

Malfoy aveva preso di nuovo un respiro profondo ed aveva finito per seguire quel cenno. “Tu no però, Lionel.” Aveva comunque specificato.

“…e perché io no?!” Il ragazzo si era subito imbronciato nel sentirsi escluso.

“Perché usi la bacchetta come un folletto con l’artrite!” Di nuovo Goyle aveva parlato, questa volta spezzando la tensione che si respirava nell’aria e strappando un sorriso agli altri.

“Draco, fammi venire.” Il tono lamentoso del giovane mago aveva fatto di nuovo sorridere il gruppo.

O almeno tutti tranne Malfoy, che aveva poggiato la mano sulla spalla di Tiger e, per un lungo momento, aveva provato la stretta allo stomaco classica di quando lo colpiva il rimorso per le azioni sbagliate del suo passato. “Ho bisogno di una persona fidata che rimanga qui. Sai quanto me che al Ministero non tutti sono quello che sembrano e mio padre si fida troppo della propria astuzia per accorgersi che alcuni di quelli che ha intorno sono meno ingenui di quello che pensa. Tu devi controllare la situazione e poi riferirmi quando torno, va bene?”

Dopo un lungo istante Lionel aveva finalmente ceduto, anche se sembrava ancora arrabbiato per quella decisione che, di fatto, lo lasciava a casa.

“Bene. Siamo pronti dunque?”

Gli altri maghi avevano annuito e si erano disposti in semicerchio attorno a Malfoy, ognuno con la mano destra allungata verso il centro di quel circolo già collaudato. Draco aveva afferrato il dente di licantropo che suo padre gli aveva dato pochi minuti prima e lo aveva stretto nella mano. Nell’arco di qualche battito, la sensazione conosciuta di sentirsi trascinato via da una grande forza lo aveva afferrato all’ombelico e lui aveva avuto solo il tempo di sentire un urlo alle sue spalle, poi il vortice lo aveva completamente avvolto ed era stato soltanto quando i sensi erano tornati vigili e il respiro regolare che aveva percepito appieno il peso che gli si premeva addosso.

Con un balzo all’indietro si era preparato a sgridare a gran voce Lionel, ma le parole erano rimaste nella bocca, come gelate dalla sorpresa.

“…tu?...cosa ci fai TU QUI?!” L’espressione era passata dallo stupore all’orrore mentre fissava il volto turbato di Hermione.

La strega, dopo il lieve disorientamento dovuto al viaggio fuori programma, aveva riacquistato la propria sicurezza e si era messa subito in posizione di attacco, provocando la reazione degli altri maghi, che avevano sfoderato la bacchetta facendo muro al fianco di Draco.

“Vi ho sentito parlare ed ho deciso di seguirvi. Che cosa state combinando tu e i tuoi amichetti, eh Malfoy?”

“Non sono affari che ti riguardano, Granger!”

“Ci ha spiati!” Goyle era quasi esterrefatto dalla considerazione a cui era giunto un secondo dopo tutti gli altri. “Ma voi Grifondoro non dovreste essere tutti lealtà e nobiltà d’animo? Non mi sembra molto nobile spiare!” Aveva aggiunto il mago, sottolineando quasi con ripugnanza quelle parole che per molti avrebbero dovuto essere positive.

“Purtroppo a volte bisogna abbassarsi al livello delle serpi striscianti se si vuole proteggere gli innocenti ed evitare disastri.” Aveva ribattuto la strega, corrosiva.

“La sua presenza non è affatto un buon segno.” Si era apprestato a sottolineare invece Nott ai suoi compagni, scuotendo il capo ed ignorando, in buona sostanza, le parole della strega. “Dobbiamo riportarla indietro.”

“Non prima di aver capito quanto sa di questa storia.” Zabini, logico come sempre, aveva ragionato in modo freddo e distaccato, senza lasciarsi prendere dagli eventi.

Draco aveva ascoltato quelle parole sagge e si era mosso di un passo verso quella strega che all’epoca della scuola non era riuscito a sopportare mai più di tanto. “Allora, parla! Che cosa hai sentito esattamente?!”

“Non ti hanno proprio insegnato a chiedere per favore, Malfoy?”

“Basta con queste idiozie Granger!” Con rabbia il mago l’aveva travolta fisicamente, facendole cadere di mano la bacchetta e spingendola contro il primo albero ai margini della foresta in cui erano stati trasportati dalla Passaporta.

Con il viso a pochi centimetri da quello di lei e gli occhi grigi ad inchiodarsi in quelli dorati, Malfoy aveva bloccato ogni tentativo di ribellione di Hermione che, dal canto suo, non si era aspettata di certo una reazione così materiale del mago. Da quello che ricordava lei, infatti, il ragazzino biondino che la insultava ad Hogwarts era esile e gracile, mentre ora il ragazzo che la teneva con la schiena schiacciata contro la ruvida corteccia dimostrava una forza e una prestanza fisica per molti versi sorprendente.

“Draco.” La voce di Blaise era giunta all’improvviso più vicina, con una nota preoccupata nel tono. “Farle del male non ci aiuterà a portare a termine la nostra missione. Guarda il cielo.” Il suo amico aveva invitato il mago biondo a sollevare lo sguardo spostandolo dalla strega, senza ottenere però l’effetto voluto. “E’ pomeriggio e noi dobbiamo rintracciare il soggetto prima che sia notte.”

Quelle parole sì che avevano finalmente provocato una reazione in Draco, che aveva lievemente allentato la presa su Hermione.

“Vuoi dire Greyback?” La voce della strega aveva fugato ogni dubbio che i quattro maghi potessero avere su quanto della loro conversazione avesse ascoltato.

“Brutta…”

“E’ chiaro che non possiamo neanche rispedirla indietro a questo punto!” Nott aveva interrotto il possibile (e probabile) sproloquio di Goyle e aveva rinfoderato la sua bacchetta, raccogliendo da terra anche quella di Hermione.

“Lasciamola qui allora. La leghiamo all’albero e poi…”

“E poi il primo Troll che passa da queste parti la vede e la divora. Così, quando cominceranno a chiedersi dove è finita Hermione Granger, quanto credi ci metteranno i suoi amichetti Auror a trovare qualcuno a cui verrà in mente di averla vista al Ministero e a collegare la sua scomparsa con un gruppo di ‘vecchi’ Serpeverde che passava di fretta proprio in quei corridoi, eh Gregory?” Aveva chiesto retorico Zabini. “Non c’è alternativa: dobbiamo portarla con noi.”

“MALEDETTO GODRIC E TUTTI I DANNATI GRIFONDORO DI QUESTO MONDO!” L’urlo di Draco era riecheggiato per l’intera vallata sottostante e lui aveva dovuto allontanarsi dalla strega per evitare di lanciarle contro una Maledizione Senza Perdono e al diavolo i Troll o le bestie feroci che avrebbero potuto sbranarla.

Gli altri tre maghi si erano scambiati uno sguardo eloquente e avevano lasciato che Malfoy sfogasse in quel modo la tensione. Il primo a muoversi, poi, era stato Blaise, che si era avvicinato ad Hermione e le aveva velocemente agganciato uno strano braccialetto al polso.

“Che stai facendo?!” La strega aveva spostato indietro il braccio troppo tardi e stava già tentando, senza successo, di liberarsi del monile.

“E’ un semplice Bracciale Antimaterializzazione. Una piccola precauzione per evitare che tu decida di lasciarci prima della fine della missione.” Aveva spiegato caustico il mago di colore mentre la oltrepassava per cominciare a spingersi nel bosco, preceduto da un Malfoy ancora livido di rabbia.

“Non puoi farlo. Questo si chiama sequestro!”

“E tu ti chiami ficcanaso che se l’è andata a cercare.” Aveva borbottato Goyle passandole davanti per seguire Blaise.

“Almeno restituitemi la bacchetta.” Si era lamentata Hermione rivolgendosi a Nott, che aveva preso a camminare senza neanche degnarla di una risposta e aveva dato la sua verga di legno di vite direttamente a Malfoy.

La strega aveva sbuffato, passando lo sguardo dalle belle colline selvagge alle sue spalle, classificandole mentalmente come parte del territorio scozzese, alla buia e silenziosa foresta che circondava come un muro di protezione la base delle Montagne Nere in cui si erano appena addentrati i quattro maghi. Con un sospiro si era quindi decisa a seguirli e aveva dovuto quasi correre per raggiungerli, tanto procedevano spediti in mezzo a quella fitta boscaglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Aloha!
Il viaggio alla ricerca dell’antidoto è, come avete appena letto, ormai iniziato! E al nostro bel gruppetto di serpi si è unita la strega per eccellenza: Hermione Granger. Beh, non che sia decisamente…desiderata ecco ;)
Mi piacerebbe sapere quale dei personaggi vi sta piacendo di più, sebbene siano ancora poche righe quelle postate, perché io lo ammetto subito: impazzisco ad imbastire Gregory Goyle :D
Nei libri non mi stava granché simpatico e poi era piuttosto sciocco, ma adesso che non è più un ragazzino me lo immagino un filino più intelligente (in fondo anche lui è stato messo nei Serpeverde dal Cappello Parlante no???) anche se rimane in fondo un ingenuo che agisce di pancia, senza usare troppo le rotelle ingolfate del cervello. E poi è sboccato e i pg sboccati sono divertenti da scrivere.

Dopo avervi annoiato con le mie considerazioni assolutamente personali, ringrazio calorosamente chi sta leggendo la mia storia, chi l’ha messa tra le preferite\seguite e chi vorrà farmi sapere (in qualunque modo) come vede questa ff.

A presto, baci baci

B.

  
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