Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: Musa00    27/05/2015    4 recensioni
Nello zoo di Central Park arriva una nuova pinguina che dice di venire dallo zoo Lincoln di Chicago.
Ma chi è in realtà?
Sarà veramente chi dice di essere?
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kowalski, Marlene, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Al primo dottore ne seguì un secondo,chiamato da Claire,pochi giorni dopo,e infine un terzo,un Pinguino Papua molto anziano e dall'aspetto grave,venuto apposta da un'altra colonia.
Si diceva che fosse il più bravo medico della sua colonia.
Ormai Jenny non si alzava più dal letto da una settimana e le visite consentite a Mavis erano sempre più rare.
-Dicono che sia solo stanchezza.-cercava di rassicurarla Jenny in quelle rare occasioni in cui potevano vedersi.-Mi consigliano di starmene un pò a riposo...-
Mavis non era convinta di quelle spiegazioni,ma sua madre continuava a sorriderle serena e tranquilla.
-Non sei contenta Mavy?-le disse una sera stringendole una pinna.-Ti lamentavi sempre che ci vedevamo troppo poco,e io ho trovato il modo di passare un bel pò di tempo con te.-
Ma niente riusciva a calmare i dubbi che dilaniavano Mavis.
Sua madre Jenny era sempre più pallida,perdeva sempre più piume e Dago gli aveva riferito che alcuni pinguini lavavano fazzoletti intrisi di sangue.
-Non può essere solo stanchezza!-protestò Mavis con Dago il sedicesimo giorno di malattia della madre.
Era andata a trovarlo a casa sua e ora gli sedeva accanto mentre lui mangiava con avidità delle aringhe fresche appena pescate.
Quando ebbe finito di consumare il suo pasto,si girò a guardarla.
Mavis teneva il becco appoggiato sul tavolo,il volto serio e preoccupato.
-Sputa sangue,me l'hai detto pure tu che continua a farlo.E poi c'è sempre quella sciatta di mia zia Claire alle calcagna,o...anche un medico,non riesco mai a passare un minuto da sola con lei!-
Dago sapeva perfettamente a cosa pensava la sua amica.
Una malattia molto rara,senza nome,che colpisce alcuni pinguini.
Un flagello che arriva ogni anno,la notte tra il 30 e il 31 dicembre,che colpisce sempre almeno un pinguino,anche se non si sà mai quanti esattamente.
Ma sebbene non si conoscessero le cause delle origini della misteriosa malattia,però si conosceva fin troppo bene qual'èra l'esito.
Nessuno era mai guarito.
Dago si sforzò di sorridere:-Ti stai preoccupando troppo.Migliaia di pinguini ogni anno a volte si ammalano e tossiscono parecchio sangue,e quasi tutti tirano avanti lo stesso.Molti addirittura guariscono.Ci sono tante malattie con gli stessi sintomi,e tua madre si stà facendo curare bene.-
Ma ugualmente Mavis non aveva altro in mente.
Forse era convinta che a furia di immaginare il peggio,sarebbe riuscita a proteggere sua madre.
Se ci penso non succede.La vita non và mai come ci aspettiamo...
Sapeva perfettamente che era un ragionamento stupido e insensato,eppure una piccola parte di lei era davvero convinta di poterla in quel modo salvare,che valesse la pena soffrire,preoccuparsi e star male,se così poteva togliere un pò di dolore dalle spalle della madre.
Col passare dei giorni però,la situazione non migliorò affatto.
Jenny restava continuamente confinata nella sua stanza,sempre più pallida e consumata.Dormiva moltissimo,come se fosse sempre sfinita,e anche l'appetito le era passato quasi del tutto.
E solamente Mavis aveva ottenuto il permesso di darle da mangiare.
-Davvero Mavy...non ho fame...-protesstò debolmente quando la figlia insistette per farle mangiare qualcosa.
-Per favore mamma!Sei troppo magra...non mangi niente!-
-Ho...come un nodo che mi chiude lo stomaco.-
Mavis si abbandonò sullo schienale della sedia,il cucchiaio affondato nella minestra di pesce che si raffreddava nel piatto tra le sue pinne.
La madre la guardò per un pò pensierosa e poi sorrise:-Una volta ero io a imboccarti quando stavi male.Ti assistevo sempre,e tu mangiavi solo quando c'èro io...te lo ricordi?-Mavis se li ricordava quei momenti.Persino nel delirio della febbre,l'immagine di sua madre era sempre chiara.-E adesso invece sei tu quella giudiziosa,quella che deve darmi da mangiare...-
-Sei tu che stai male adesso.Non vuol dire niente...-
-Vuol dire che sei cresciuta cara.Pensavo spesso al giorno in cui sarei stata vecchia e qualcuno avrebbe dovuto accudirmi,proprio come stai facendo tu ora.Tu sei quella piccola pinguina di un tempo che ho educato e che ora deve prendersi cura di me.Ma non credevo che per me sarebbe...successo così presto...-
Mavis le afferrò una pinna stringendogliela forte:-Non dire così...ti prego non...-
Jenny le appoggiò una pinna sui capelli e l'accarezzò:-Stupidina...ma di cos'hai paura?Dicevo solo che ammalarsi è un pò come diventare vecchi.Ma al contrario della vecchiaia poi passa,e ci saranno altre nuove occasioni in cui toccherà di nuovo a me prendermi cura di te.-
Mavis ricacciò indietro le lacrime e la abbracciò.
Avrebbe tanto voluto rimanere così per sempre,perchè in fondo al cuore sapeva...sentiva...che se in quel momento il tempo non si fosse fermato,qualcosa di irreparabile sarebbe successo...
Ben presto la madre di Mavis cominciò a rimanere sveglia solo poche ore al giorno...
Per il resto del tempo stava sdraiata sul letto in preda ad un sonno profondo e inquieto.
Mavis sentì qualcosa smuoversi e sciogliersi nel petto.Gli occhi presero a bruciarle,e allora serrò le pinne più che potè,e chinò la testa piangendo.
Guariscila ti prego grande Guill!Guariscila!Te lo chiedo perfavore!
Il grande Guill era la divinità dei pinguini,ma Mavis non aveva mai pregato al grande Guill...
Nè a nessun'altro dio,lei non aveva mai creduto nella religione...lei credeva alla scienza...alla logica delle cose...
Ma in quel momento...aveva bisogno di qualcosa in cui credere per non cadere nell'angoscia e nella paura...
Guariscila ti prego grande Guill!Guariscila!Te lo chiedo perfavore!
Ripetè quelle parole all'infinito sottovoce,fino a che le parole non si persero di senso,fino a sentirsi esausta.
Quella sera stessa,l'ultimo medico abbandonò in silenzio la casa.E visto che Mavis era sfinita e si era addormentata fù il suo fratellino Soren a portare il cibo a Jenny.
Entrò pian piano nella stanza,vedendola addormentata.
Pensò di lasciare il piatto sul comodino ed andarsene,ma non appena lo ebbe posato Jenny si svegliò e gli afferrò la pinna bruscamente.
Il suo muso...scavato fino all'osso era irriconoscibile.
Aveva perso quasi tutte le piume apparte alcune sulla testa,le pupille inniettate di sangua,il respiro lento e faticoso...
Per un'istante Soren ne ebbe paura,e d'istinto si ritrasse.
Ma non poteva dimenticare che quella era e rimaneva comunque sua madre.
-S-scusami...io...non volevo farti paura...-mormorò a fatica lei.
-Devo scusarmi io invece...non volevo svegliarti,credevo che dormissi mamma.-
-Lo sò che...che sono diventata bruttissima ormai...-replicò Jenny con un sorriso molto tirato.
-Non dire così,sei solo malata.-
Jenny rimase in silenzio per un pò e poi riprese a parlare:-Promettimi una cosa piccolo mio.-
-Qualsiasi cosa mamma.-
-Lo vedi questo?-le sue pinne si strinsero piano piano intorno al laccio di cuoio con la conchiglia che portava al collo.
Soren sapeva esattamente cos'èra perchè Mavis glielo aveva raccontato non molto tempo fà...
Annuì.
-Se dovesse accadermi qualcosa promettimi che glielo darai.Per favore...dille che è tutto nelle sue pinne...-
-Ma...-
-Promettimelo e basta!Ti prego...-
Soren sospirò:-E va bene,te lo prometto.-
Jenny gli accarezzò una guancia:-Sei un bravo ragazzo Soren...grazie di...t-tutto...piccolo mio...-
E in quel momento il suo muso cadde sul cuscino,esalò l'ultimo respiro e il suo cuore cessò di battere...per sempre.
Soren la guardò non capendo.
La scosse violentemente cercando di svegliarla,ma lei non si mosse.
-Nooooo!Mammaaaaa!-gridò il piccolo facendo accorrere tutti sul posto.
---
-Esci.-
-Mavis...mi dispiace...-
-Ti ho detto di uscire.-
Soren uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di sè.
Mavis rimase in piedi al centro della stanza.
Sentiva un'enorme rabbia ribollirle dentro,mentre il suo respiro si faceva sempre più affannato.
Afferrò le lenzuola e le strappò,il cuscino esplose tra le sue pinne in una pioggia di piume.Sbattè la sedia a terra distruggendola,ruppe tutto quello che poteva essere rotto senza fermarsi,perchè sapeva che se si fosse fermata il dolore della perdita della madre l'avrebbe avvolta per sempre.
Ma per quanto si agitasse,per quanto cercasse di sfogare la rabbia che aveva dentro di sè,non riusciva a riempire il vuoto nel suo cuore.
Nella sua mente riaffiorarono i ricordi di sua madre.
Il suo sorriso,la sua voce,quando andava a svegliare lei e suo fratello con un piatto di aringhe fresche tra le pinne e una cioccolata calda,il suo profumo,e quella volta in cui le aveva fasciato e curato la sua pinna quando era caduta,e quell'altra ancora in cui avevano litigato...
Si sentiva completamente svuotata.
Si gettò sul letto e affondò il muso nel materasso.
Improvvisamente venne il dolore...molto lancinante e le lacrime uscirono dai suoi occhi,rigandole il muso.
E anche suo fratello Soren,appoggiato alla porta di camera sua,si abbandonò ad un pianto sommesso.
Ai funerali partecipò tutta la colonia.
Ed era così non solo perchè Jenny era la moglie del capo della colonia e madre di Mavis,ma anche perchè lei era stata sempre amata dal popolo.
Aveva modi gentili,anche se fermi e decisi,e nelle occasioni ufficiali non aveva mai mancato di mostrare interesse e sollecitudine nei confronti della popolazione.
C'èrano centinaia di pinguini quel giorno,con gli occhi rossi per il pianto e in mano dei doni da dare al padre di Mavis:David.
Claire li guardò con disprezzo:-Sembra il funerale di un'orso polare!-ma David non la sentì.
Soren sentendola nascose il muso tra le pinne e non disse nulla.
Il suo muso era attraversato da un'ombra di sofferenza trattenuta mentre piangeva piano piano,con le lacrime che gli scendevano sul becco.
E se ne stava immobile,in piedi affianco alla zia.
Mavis era lì accanto a loro,completamente abbattuta.
Ormai niente di quanto stava fuori dalla stanza le interessava,e gli altri pinguini la infastidivano.
Solo Soren le portava da mangiare,ma lei di rado gli rivolgeva la parola.
Tuttavia al funerale di sua madre non sarebbe potuta assolutamente mancare.
Il corpo di Jenny era stato legato ad un'enorme masso dal sacerdote Talarem,assistito dai suoi assistenti.
Sparsero un pò di olio profumato sul corpo della pinguina,prese un pugno di ghiaccio e lo gettò sopra.
-Che tu Jenny Charlotte Maples,possa trovare la via per raggiungere l'aldilà,là dove gli dei ti attendono e ti daranno la giusta ricompensa...-
Quindi due pinguini si avvicinarono al corpo e lo spinsero dalla scogliera cadendo e affondando nella profondità dell'oceano...là dove lo spirito di Jenny sarebbe sceso sottoterra dove vivevano gli dei.


Angolo dell'autrice:
Allora che ne dite di questo capitolo?
Lo sò...sinceramente è molto corto,però il prossimo sarà più lungo promesso.
Adesso vado,ciauu! ;D


  
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