Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: auaura    28/05/2015    2 recensioni
Storia priva di senso e originalità. Presto la storia con più recensioni negative.
E se scoprissimo il significato dei poteri di Elsa? E se fossero legati ad una persona oscura?
E, allo stesso tempo, la legassero dalla sua nascita ad.. un ragazzo?
Vi prego, non scartate la storia solo perchè non appoggiate la coppia, e..no, non è la coppia che pensi tu.
Dal testo:
"Elsa deglutì lentamente e, tenendo la bambina dai capelli scuri con un braccio, con l'altro creò un lampo di ghiaccio, per potersi difendere da quel...quel..mostro che aveva davanti. La figura si mise seduta e fissò un po' stordita Elsa, poi, quando notò i suoi poteri, alzò le braccia, terribilmente enormi, come per chiedere pietà"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Elsa tremava come una foglia. Hans era troppo vicino ad Anna. Pericolosamente vicino ad Anna.
-Lasciala.- sibilò la regina a denti stretti -Non è lei che ti serve!-
-NO, infatti- ribatte Vanellope con voce annioata. Un fascio di luce, e Vanellope non c'era più...
-TU...Turbo!-  stavolta era Ralph quello sconvolto -Dove è Vanellope? E Kristoff?-
Il Mostro si arrotolò, con tutto il suo corpo da insetto colorato, lungo una colonna e sbuffò annoiato:-Ogni cosa a suo tempo, Ralph.-
Il terrore puro attraversava gli occhi chiari di Anna:-CHE STA SUCCEDENDO!?- domandò di nuovo tremando.
-Oh, mia dolce Elsa, perchè non hai detto nulla alla tua sorellina?- Hans prese con una mano il viso di Anna e le schiacciò le guance, le tenne il viso rivolto verso la sorella maggiore. Anna provò più volte a dimenarsi, ma la presa di Hans, che le teneva bloccate le braccia dietro la schiena con una sola mano, era fortissima. La principessa riusciva a sentire i lividi che presto si sarebbero formati. 
-Vedi, Ragazzina...- spiegò Turbo, passandosi gli artigli fra due denti -Per farla breve...Questi due hanno cinque notti per salvarsi la vita, questa è l'ultima notte che hanno per non essere uccisi. Ma falliranno.-
-Vai al Diavolo!- ringhiò Ralph.
-Già ci sono.- l'altro rise.
Hans alzò gli occhi al cielo:-Turbo, tu e le tue battute.-
Anna fissò il pavimento:-Ecco...ecco perchè eri sempre stanca e quelle occhiaie...e il lividi...e la pietra..- boccheggiò, come se stesse annegando -Il matrimonio che volevate farmi spostare....E il vostro rapporto che cresceva sempre di più, anche se non vi vedevate mai durante il giorno....- aveva gli occhi lucidi -Non ti fidi di me? Perchè non mi hai detto la verità??-
-Io...io..- iniziò Elsa.
-Oh, basta!- esclamò Hans.
-Già, già! Abbiamo da fare!- disse Turbo, battendo le mani.
Hans, lasciò Anna e la buttò a terra. Poi toccò il pavimento con i polpastrelli e tutto sembrò esplodere. 
Tutto era silenzioso e buio.


Elsa e Ralph si scambiarono un'occhiata. Erano seduti su due troni fatti di fumo nero, che sembrava muoversi e scivolare, intrecciarsi in anelli e poi ricominciare il giro. Due manette di fumo grigio tenevano le loro mani incollate ai braccioli. Erano uno davanti all'altro. Pochi metri di distanza.  Elsa respirava troppo rapidamente. Troppo.
-Che le faranno? Dove sarà? Starà bene? Che vogliono farle?!!- farfugliò, per poi abbassare il capo e fissarsi le scarpe scure. -No..perchè? PERCHE'? Lei....lei non c'entra nulla!!- soffocò un singhiozzo.
-Ehi. Ehi!- la richiamò Ralph -Non le faranno nulla, va bene? Non faranno nulla nemmeno a Kristoff o....- deglutì -Vanellope.-
-Come fai a SAPERLO!?- gridò Elsa con le spalle che tremavano. 
-CREDI CHE IO NON SIA PREOCCUPATO??!- gridò Ralph -Potrebbero togliermi l'unica persona che è la mia famiglia! Qui non si tratta solo di te, Elsa!-
-Solo di me?! Hanno Anna!-
-Hanno Vanellope!- la rimbeccò lui rabbioso.
Si fissarono con gli occhi pieni di rabbia.
-Wow, già le prime fratture! Niente coppia felice! Ma a nessuno frega di quel tale Christofer?-
-Muto! Mi dai fastidio! Devo sentire!-
Un lampo di luce illuminò Turbo e Hans seduti su una panca simile ai troni di Ralph ed Elsa. Turbo mangiava strani dolcetti a forma di insetti (o erano veri insetti?) e Hans beveva da un bicchiere d'oro.
Appena si accorsero di essere osservati, buttarono tutto a terra e si misero in piedi di scatto. Deglutendo rapidamente, più volte.
-Idioti! -gridò una voce bassa.
Dalle tenebre uscì l'Essere Oscuro, il cui nome era vietato nominare. I volti sulla sua veste gridarono, ma nessun umore si udì. -Fate quello che dovete fare!- tuonò -Muovetevi!-
-Oh, sì Capo, subito, Capo.- mormorò Turbo.
Hans si schiarì la gola ed esordì:-Elsa, di addio a Ralph...ah, no, aspetta...- ghignò -Non vi daremo nemmeno il tempo di far pace.-
Nè Ralph, nè Elsa, riuscirono a fare qualcosa. Accadde tutto velocemente.
Ralph si dimenò, provò a liberarsi dalle manette, il corpo da Scarafaggio di Turbo gli si arrotolò intorno, attaccandolo alla sedia. Elsa provò a dire qualcosa, ma Turbo fu più rapido, uno dei suoi artigli diventò di un verde luminoso. E sfiorò un lato del collo di Ralph.
Ralph abbassò lo sguardo.
Elsa sentì il terrore correre lungo le dita, sentiva il bisogno di congelare tutto, ma non poteva. Le mancavano da morire i suoi poteri. E Ralph? Non poteva essere morto...."Non puoi morire!" gridava la sua testa. Tremò tutta.
Ralph alzò di scatto il viso. Turbo e Hans si tolsero.
-E' un incantesimo fantastico...- cominciò Hans.
-Già, per non farci impossessare del corpo di qualcuno, che è mooolto stancante; questa magia offusca la mente del malcapitato e gli fa vedere gli amici come nemici e viceversa...Non è interessante?- spiegò Turbo -Dipende completamente da noi, ora..-
Elsa sussultò:-Non è possibile!-
Ralph si osservò perplesso le mani. Alzò di nuovo il viso:-Tu...- sibilò. Alzò di scatto le mani, e le catene si spezzarono. Elsa boccheggiò senza fiato:-Ralph?-
Lui per risposta le si tuffò contro.
Con le dita che premevano contro il collo delicato di lei.
I tre malvagi scoparvero ridendo, sbiadendosi poco a poco.
Il trono di Elsa scomparve e si trovò a terra. Per miracolo, in un secondo di distrazione di Ralph, scivolò dalla presa. Tutto intorno a loro cambiò: ora erano in un labirinto fatto di colonne di marmo, molte rotte e spezzate a terra.
E, in cima ad una colonna, si trovava un enorme fiocco di neve, grande quanto Elsa. 
-Rendiamo le cose interessanti....- la voce di Hans rieccheggiò -Quelli sono i tuoi poteri...puoi recuperarli, se vuoi...-
Elsa, correndo, si mise sotto la colonna.
-IO....-mormorò -Io sono Elsa, la Regina delle Nevi!- gridò e, per la prima volta, il nome le piaceva. Senza i suoi poteri, l'abito ghiacciato e i capelli chiari, non si sentiva più se stessa. Ralph arrivò contro di lei come una furia, pronto per sferrare un pugno. Lei si spostò di colpo. Lui centrò la colonna. Una crepa si allungo lungo il marmo, il fiocco di neve scivolò su Elsa.
Era di nuovo le Regina delle Nevi. E le piaceva.
Ma non riuscì a sorridere nemmeno per un secondo, Ralph era davanti a lei e mormorò:-A noi due, strega.-
 
  
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