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Autore: Rimiesse    28/05/2015    6 recensioni
“Naruto!” gridò quando gli fu dinnanzi.
Il ragazzo però non accennò ad aprire gli occhi, anzi si voltò sul dorso e mormorò:
“Sakura-chan, perché non ti innamori di me?”
Sakura lo fissò confusa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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II- Perchè mi sento tanto triste?






Tenendo in bilico su una mano sola i numerosi fascicoli, con l'altra Sakura bussò sul legno del portone che le stava davanti.
Da dentro sentì una voce familiare esclamare avanti.
Fece leva con il braccio sulla maniglia ed entrò nella stanza dell'hokage.
«Oh Sakura sei tu!» esclamò allegramente Tsunade quando la vide ma il suo sorriso svanì non appena riconobbe i fascicoli rosa che lei teneva tra le braccia.
«A forza di rimandare, hai accumulato parecchi arretrati di cartelle cliniche da firmare,» spiegò Sakura avanzando e sperando che i documenti non scivolassero a terra: «Così ho pensato di portarti qui almeno quelle meno recenti, per farteli firmare.»
Adagiò i fascicoli sulla scrivania e Tsunade li fissò minacciosa.
Era evidente che quelli fossero l'esatto motivo per cui nelle ultime visite all'ospedale, era sempre di fretta e non poteva mai fermarsi a lungo.
«Odio la burocrazia!» sbuffò la donna.
«Su, su!» le disse comprensiva Sakura: «Prima cominci, prima finisci!»
«Immagino che non mi lascerai in pace finché non avrò terminato.» mugugnò l'altra.
Sakura le fece presente che portarli fin lì non era stara certo una passeggiata e che quindi era ovvio che non avesse alcuna intenzione di tornare indietro a mani vuote.
«Mi sembri tanto Shizune.» sbuffò Tsunade ma poi le diede ascolto, raccolse la penna e cominciò a firmare il primo fascicolo.
Solo allora Sakura si accorse che sulla scrivania c'erano altre carte sparse e che il cuscinetto della sedia degli ospiti era ancora piegato verso l'interno, segno che qualcuno vi si era alzato da poco.
«Ma ho interrotto qualcosa?» chiese.
«Naaahh.» rispose Tsunade con un'alzata di spalle.
«Menoma...» Sakura non fece nemmeno in tempo a finire la parola che qualcuno alle sue spalle esclamò:
«Sakura-chan!»
Sentì un brivido lungo la schiena.
Questo non ci voleva. Pensò.
Naruto si precipitò verso di lei.
«Sakura-chan, sei venuta a trovarmi?» le chiese con il suo solito sorriso sul volto.
«No, sono qui per Tsunade.» rispose secca lei.
«E' un pò di giorni che non ti vedo!» continuò l'altro.
«In questi ultimi giorni ho fatto il turno di notte.» gli spiegò.
Naruto si accasciò sulla sedia.
«Ed io che ti ho aspettato a lungo fuori dall'ospedale!» sbuffò sconsolato.
«Bè mica te l'ho prescritto io!» rispose repentina Sakura.
Notò che Naruto la stava guardando ma lei si mise a fissare la scrivania, fingendo un avido interesse per una macchia di sakè che vi stava sopra.
Per un momento l'unico rumore che si sentì nella stanza fu il gracchiare della penna di Tsunade sulla carta.
«Tsunade-sama, scusa ma non è che potresti fare un pò più veloce?» le chiese Sakura dopo un po': «Vorrei riuscire a risistemarle entro stasera.»
Non voleva essere sgarbata ma le dava leggermente sui nervi, il modo in cui lei firmava, scrivendo lentamente ogni lettera.
Lo sguardo di Tsunade si rialzò dal foglio, per un momento si soffermò su di lei, poi su Naruto ed infine tornò sui fascicoli.
«Va bene.» disse, prendendo a scrivere più velocemente.
«Ah, Sakura-chan!» le disse in quel momento Naruto, con l'aria di chi si era appena ricordato di qualcosa di fondamentale: «Domani gli altri hanno organizzato una serata tra solo ragazzi, ti piacerebbe venire anche tu?»
Sakura avvertì la vena sulla fronte cominciarle a pulsarle.
«Naruto, ti sembro un ragazzo?» gli chiese, indicandosi.
Naruto la osservò, soffermandosi soprattutto sul suo petto.
«No, per niente.» rispose.
«Baka!» tuonò Sakura tirandogli un pugno sulla testa.
Invitarla ad un'uscita tra solo uomini, ma quanto era idiota!
Come può davvero pensare che io possa inna...
«Ecco fatto!» esclamò Tsunade, terminando di firmare l'ultimo fascicolo.
«Grazie, Tsunade-sama!» disse Sakura con fin troppa enfasi.
Raccolse tutti i documenti, salutò frettolosamente ed uscì dalla stanza.
Ma che mi salta in mente di ritirar fuori quella storia? Si chiese, vergognandosi dei suoi stessi pensieri.
«Sakura-chan!» si sentì chiamare.
«Naruto, sono di fretta» esclamò, affrettando il passo: «Parleremo un'altra volta, ok?»
Naruto però non demorse, la superò, costringendola a fermarsi.
«Sakura-chan, posso aiutarti io a portarli.» le disse, indicando i pesanti fascicoli.
«Nahh, me la cavo da sola.» rispose lei, cercando di superarlo.
«Sakura-chan, perché mi stai ignorando?»
Sakura si fermò, come se quella domanda fosse stato del veleno, capace di paralizzarla.
«Io...» mormorò.
«L'altra mattina ti ho vista al villaggio, ti ho anche chiamato ma tu ti sei voltata e sei entrata in un negozio...» le fece notare Naruto.
«Sarò stata sovrappensiero. Ho lavorato di notte, non puoi pretendere che sia stata tanto lucida di mattina.» mentì lei, perché in realtà Naruto aveva urlato così forte il suo nome che di sicuro dovevano averlo sentito anche al villaggio della sabbia.
«Sakura-chan, ho fatto qualcosa che ti ha offeso?» le chiese Naruto, ignorando le sue parole.
Il suo tono era pacato ma era evidente dal suo sguardo, quanto fosse teso e preoccupato.
Sakura non riuscì a rispondergli.
Già, perché lo ignoro? E perché mi sento così strana quando sono con lui? si chiese.
«Bè, tu fai continuamente cose che mi offendono.» sbuffò infine per colmare il silenzio sceso tra di loro.
Poi però fece il grande errore di guardarlo negli occhi.
Sakura-chan, perché non ti innamori di me?”
Quella domanda rimbombò nella sua testa come se fosse ciò che ora leggeva nelle iride azzurre del ragazzo.
Le mani le tremarono leggermente ma tanto bastò per farle perdere la presa intorno ai fascicoli.
In un attimo i documenti scivolarono dalle sue braccia e caddero a terra.
Sakura fissò inorridita quei fogli che giacevano ai suoi piedi.
«E' tutta colpa tua, Naruto!» esclamò, inginocchiandosi per raccoglierli.
«Scusa, Sakura-chan!» mormorò mortificato lui, mettendosi a fare lo stesso mestiere.
«Ci metterò ore a risistemarli come si deve» sbuffò Sakura.
«Posso venire con te all'ospedale per aiutarti» propose Naruto.
«No, faresti solo più danni!» rispose lei cingendosi a raccogliere l'ultimo foglio ancora a terra. Naruto fece lo stesso e le loro mani si sfiorarono.
Lei ritrasse subito la sua.
«E ti prego, non c'è bisogno che ti presenti ogni sera fuori dall'ospedale ad aspettarmi,» lo esortò: «Alla lunga si fa fastidioso...»
Naruto si limitò ad annuire, lei prese dalle sue mani l'ultimo foglio caduto e poi si allontanò.



L'orologio suonò le nove di sera quando Sakura ebbe riposto l'ultimo foglio nel giusto fascicolo.
Alla fine ci aveva messo meno tempo di quanto avesse temuto.
«Shinta ti ringrazio tantissimo!» disse al ragazzino che l'aveva aiutata in quel delicato compito.
Lui sorrise.
«Quel disastro di Naruto, tutta colpa sua!» sbuffò Sakura chiudendo a chiave l'armadio in cui i fascicoli erano riposti.
«Sono sempre più stupito,» commentò Shinta: «Non posso crederci che quel biondino che ti gironzola sempre intorno sia proprio l'eroe di Konoha.»
Sakura sorrise.
Nemmeno lei se lo sarebbe mai immaginato ma invece era successo tutto proprio davanti ai suoi occhi: quel fastidioso ragazzino idiota ed attaccabrighe era diventato una grande eroe.
«Ti sta aspettando fuori, vero?» le chiese Shinta, strappandola dai suoi pensieri.
«N-no, stasera no» rispose mentre infilava la giacca: «Gli ho fatto capire che non ho mica bisogno della balia per tornare a casa.»
Il sorrisino appena accennato sul volto del ragazzino, svanì di colpo.
«Ah.» commentò.
Certe volte Shinta è proprio strano. Pensò Sakura mentre lo salutava e si avviava verso l'uscita.
Chissà se quell'idiota mi ha davvero dato ascolto? Si chiese scendendo a due a due gli scalini dell'ospedale.
Lanciò un'occhiata verso la panchina.
Sopra non vi era seduto nessuno.
Finalmente, per una volta tanto, Naruto aveva fatto ciò che lei gli aveva chiesto.
Avrebbe dovuto sorridere ed esserne felice ed invece mentre fissava quella panchina solitaria, sentì un groppo salirle in gola.
Perché mi sento tanto triste? Si chiese.

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Sera :D
Eccoci al secondo capitolo. Come potete notare la domanda che Naruto nel sonno le ha fatto, ha parecchio scombussolato la nostra Sakura :p
E lei naturalmente piuttosto che ammetterlo, ha preferito allontanare Naruto, salvo poi pentirsene D:
Vedo guai grossi per il nostro Naruto!! :p
Colgo l'occasione per ringraziare chi ha messo le storie nelle seguite o ha recensito lo scorso capitolo. Spero che vi piacerà come si evolveranno le cose.
Grazie di aver letto ed alla prossima!

Rimi



  
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