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Autore: Natalia_Smoak    29/05/2015    2 recensioni
Come dice il titolo piccoli momenti tra Steve e Natasha, in ogni contesto possibile
probabile presenza dei vai Avengers
attenzione il terzo capitolo potrebbe contenere spoiler non confermati di Civil War, ma per ora tutti gli altri sono privi di anticipazioni
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cold war'
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Attenzione: possibili spoiler non confermati di “Captain America Civil war”
Questa ff nasce dopo la visone di uno stupendo gifset di tumblr, non ho idea di chi lo abbia fatto, ma sappia che mi ha ispirato!
 
Di paura e morte
 
La cerimonia era stata solenne; tutte le più importanti figure di riferimento dello S.H.I.E.L.D e i loro agenti vi avevano preso parte.
La bara era stata avvolta nella Union Jack, la bandiera britannica.
Fury aveva addirittura tenuto un discorso in cui incoraggiava i suoi agenti a non mollare mai e lottare per i loro obbiettivi. Steve avrebbe voluto parlare ma non lo fece; la fatica era troppa e la voce era flebile, senza contare che tutto lo S.H.I.E.L.D avrebbe visto Captain America piangere e questo non avrebbe certo contribuito a mantenere il morale alto.
Steve si trovava ancora lì, nella chiesa ormai deserta. Era starvaccato su una panca a fissare il vuoto, il completo elegante stropicciato, la cravatta allentata e la giacca posata malamente accanto a lui.
Sapeva che sarebbe dovuto succedere, ma faceva lo stesso male.
“Ha avuto una bella vita, sai?”
Steve non alzò lo sguardo sul suo interlocutore, ma con la visione periferica riuscì a scorgere un lembo di vestito nero e una ciocca di capelli rossi.
Natasha si sedette accanto a lui: “Margeret “Peggy” Carter, nata il 9 aprile del 1921 in Virginia, ufficiale delle forze aeree speciali inglesi, combattente nella seconda guerra mondiale contro le armate tedesche e fondatrice dello S.H.I.E.L.D”
“Hai letto il suo dossier” sospirò Steve
“Diciamo che ho fatto i miei compiti. Era lei vero?”
Steve si girò confuso.
“La ragazza della fotografia appesa vicino a quella del padre di Stark nella stanza dove abbiamo osservato il video del Dr Erskine lo scorso anno”
“Si, era lei” rispose triste il ragazzo.
“La conoscevi ? Avete combattuto insieme?”
“Si eravamo nello stesso regimento, all’inizio ero sorpreso di vedere una donna nell’esercito, ma infondo chi ero io per giudicare? Nessuno avrebbe scommesso un nichelino su di me. Lei era così forte, fiera, determinata…”
“L’amavi? Chiese Natasha a brucia pelo.
“Molto. Vorrei aver avuto la possibilità di dirglielo.
“Lei vorrebbe che tu andassi avanti” disse la rossa posando la mano sul suo ginocchio per attirare l’attenzione del ragazzo. “Chiudersi nel passato non serve a nulla, fidati, te lo dice una che dal suo passato sta cercando di fuggire” la malinconia con cui lo disse strinse il cuore a Steve che si girò per guardarla negli occhi.
“Natasha…”
“Rogers, noi Avengers affrontiamo la morte quotidianamente “
Steve non rispose  e Natasha continuò sospirando:” Thor è quello che sfida la morte, combatte, combatte per salvare il suo regno sfidando forze oscure e ripudiando anche il suo stesso fratello. Stark, beh, lui è quello che crede di essere immortale. Con la sua armatura e tutto il resto pensa di essere invulnerabile, ma si sbaglia, ci sono dolori peggiori di quello fisico da cui nemmeno la più forte delle armature può proteggerci. Bruce è quello che vuole morire. Preferisce scomparire dalla faccia della terra piuttosto che accettare di convivere con quello che è, con quello che potrebbe fare. Clint è quello che vede la morte, tutti i giorni. Mi ha raccontato cose terribili vissute durante le sue prime missioni, cose che non lo fanno dormire la notte.”
Calò per un po’ il silenzio, non imbarazzante ma confortevole, poi Steve prese coraggio e parlò:” Secondo questo tuo schema io chi sono? Quello che è già morto?” chiese con l’accenno di un sorriso il soldato
“No, tu sei quello che è sopravvissuto, quello che ha la possibilità di vivere due volte. Coglila” detto questo la rossa si alzò e si diresse verso l’uscita della chiesa, ma prima che potesse andarsene Steve la richiamo:” Natasha, tu, tu chi sei”  le domandò girandosi verso di lei
“Quella che non ha paura di morire”  rispose lei senza voltarsi e uscendo dalla chiesa
 
 
Spazio autrice:
In questo periodo non sono molto allegra..bho..gira così.
Spero che vi piaccia!
  
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