Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: I_love_Beerus    30/05/2015    2 recensioni
Con un nuovo arrivo allo zoo di Central Park, ad uno dei nostri amici pinguini accadrà qualcosa di veramente impensabile.
Vi ho incuriositi? Spero proprio di sì.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Skipper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati tre giorni da quando Skipper e Sam si erano dichiarati guerra.
La pinguina era seduta sulla sponda del suo letto e continuava a pensare a come rendere la vita impossibile alla sua vittima. Era passata la mezzanotte e, dopo essersi assicurata che la sua coinquilina dormisse, uscì dalla caverna e si diresse a passo deciso verso la base dei pinguini.
Le era venuta una bella idea...un'idea che di certo avrebbe fatto fare la figura del pesce lesso al suo nuovo rivale.
Ah, povero ingenuo, pensava. Non sapeva cosa l'aspettava...

La mattina dopo, Skipper si svegliò sempre con l'intento di studiare un piano per far ricredere la pinguina.
Fin da quando aveva messo piede allo zoo non ha fatto altro che pensare di essere più furba di lui. E, no. Si sbagiava alla grande! E presto glielo avrebbe dimostrato.
Anche gli altri tre pinguini si svegliarono, si alzarono dal letto intenti a prepararsi da mangiare mentre Skipper era seduto sul tavolo che bevevail suo solito caffè.
Ad un tratto però, il pinguino capo si sentì stranamente osservato ed aveva ragione: infatti Kowalsky, Rico e Soldato lo guardavano in modo strano.
SKIPPER: Che avete da guardarmi così?- chiese con uno sguardo accigliato.
I tre non risposero ma cercarono di trattenere a stento le risatine e abbassarono lo sguardo per non farsi scoprire dal leader.
SKIPPER: Allora? Mi spiegate perchè ridete, adesso?- chiese nuovamente, questa volta con un'udibile nota di irritazione nella voce.
I tre non ressero più e scoppiarono a ridere loro malgrado in faccia al pinguino. Skipper li guardò come per dire loro "Siete totalmente ritardati" e quando Kowalsky si accorse che il suo capo non aveva capito, decise di chiedergli spiegazioni.
KOWALSKY: Ehm...S-Skipper, n-non t-ti sei a-accorto di avere d-delle mutandine in testa?- gli chiese ancora piegato dalle risate come gli altri due.
Skipper cambiò completamente espressione e da uno sguardo interrogativo si trasformò in uno incredulo e imbarazzatissimo.
SKIPPER: Ma cosa...come...chi me le ha messe in testa?- chiese il pinguino urlando e togliendosi rabbiosamente quella roba dal capo.
Skipper era diventato rosso come un peperone e gli altri tre non seppero dire se era stato per l'imbarazzo o per la vergogna perchè in quel momento Skipper era tutte e due le cose insieme.
SKIPPER: Allora?- chiese ancora urlando bruscamente in attesa di una risposta, facendo sobbalzare gli altri pinguini dallo lo spavento- Voglio sapere chi è stato di voi altrimenti giuro che questa volta non la passerete liscia, mi sono spiegato?- disse ancora guardandoli furioso.
SOLDATO: Ma Skipper...non possiamo essere stati noi! Non avremmo mai potuto farti una cosa del genere- disse sicuro delle sue parole.
KOWALSKY: Davvero, Skipper, io non sono stato e sono sicuro che non l'hanno fatto neanche Soldato e Rico- disse poi il cervello del gruppo. Rico si limitò solo a fare qualche accenno di assenso e a grugnire qualcosa per confermare ciò che avevano detto i suoi compagni. Nonostante questo Skipper non gli credette e li attaccò dinuovo.
SKIPPER : Come faccio a sapere che dite la verità ? Così è troppo facile e non credete di...- ma non finì la frase.
Come un fulmine a ciel sereno, al nostro Skipper venne un forte sospetto che poi si trasformò in certezza.
All'improvviso si zittì e sorrise fra sè, compiaciuto. Quel gesto fece incuriosire parecchio gli altri che gli chiesero spiegazioni.
KOWALSKY: Signore, che le prende?-
Skipper li guardò per un attimo e poi pronunciò il nome del colpevole.
SKIPPER: Sam...-farfugliò a bassa voce ma tutti quanti sentirono quel nome e non poterono che assumere sguardi meravigliati.
SOLDATO: Sam? Credi sia stata lei a metterti delle mutande in testa?- chiese timidamente.
SKIPPER: Soldato, se c'è una cosa che devi imparare è tenere gli occhi ben aperti e guardarti le spalle quando si tratta di quella pinguina. E quello che mi ha fatto mi ha dimostrato che con una tipa come lei devo anche stare sveglio la notte per non farmi trovare impreparato. Non è verità quella che dico, Sam?- agguinse poi alzando lo sguardo e rivolgendolo verso l'entrata.
Increduli, fecero lo stesso anche gli altri tre e videro la pinguina rivolta a testa in giù ad ascoltare.
Sam non rimase stupita del fatto che l'avesse scoperta, anzi, se l'aspettava.
Con una capriola scese giù da dove era appesa e atterrò sul pavimento della base. con uno sguardo di trionfo dipinta in volto. Guardò la sua vittima con un sopracciglio inarcato in sù e lo squadrò dall'alto al basso.
Skipper la fissava quasi con compassione: di tutti gli scherzi che poteva fargli ha scelto proprio uno misero e stupido come un paio di mutande legate un testa? No, di sicuro poteva fare di meglio e lei era in grado di farlo.
La fissò scuotendo la testa per un attimo per poi aprire bocca.
SKIPPER: Mi hai deluso, sai? Con la tua sfida mi aspettavo ben altro: peggio. E invece mi attacchi con questa roba qua?- disse indicando l'indumento. Sam lo guardò calma.
SAM: Tu non lo sai, bello: questo è solo l'inizio. Vedi, i miei piani vanno sempre dal più innocuo e imbarazzante al più pericoloso e sconvolgente. Io sono fatta così e presto dovrai abituarti ad assaggiare il gusto della sconfitta e farti considerare da tutti un perdente sfigato- concluse la pinguina avvicinandosi a lui e abbassando di più la voce per fargliela sembrare minacciosa ma il pinguino non diede alcun segno di intimorimento; anzi, questo lo spinse a fare lo stesso con lei.
SKIPPER: Vedremo chi vincerà questa guerra quando qualcuno si ritroverà  con la reputazione totalmente rovinata e perderà  il rispetto dei suoi scagnozzi- disse imitando la sua voce. Ma- e questo lo doveva ammettere- dovette fare tutto il possibile per resistere alla tentazione di baciarla, tanto erano vicini.
Il fatto che ci fosse una ragazza in grado di parlargli in quel modo lo facva letteralmente impazzire. Ma non per questo le avrebbe dato del filo da torcere perchè c'era sempre in gioco il suo orgoglio da leader indiscusso e avrebbe lottato fino allo stremo con denti e artigli pur di non farselo ferire, specialmente se si trattava di una donna.
I due si guardarono ancora una volta, gli occhi fissi in quelli dell'altro. Poi, dopo un tempo infinito, entrambi si mossero ma in direzioni differenti: Skipper si allontanò per finire di bere il suo caffè, con gli sguardi ancorasbigottiti dei suoi uomini puntati addosso; Sam uscì dalla base chiudendosi lo sportello sotto di lei.



ANGOLO AUTRICE: OH MIO DIO! Non posso credere che anche oggi abbia aggiornato un'altro capitolo!
Allora, Sam si è rivelata molto scaltra, disposta a fare qualunque cosa pur di vincere e Skipper che non si lascia intimorire da una ragazzinaXD. Chi vincerà  questa guerra? Ci presenteranno sfide pericolose?
Lo scoprirete leggendo il resto della storia.
Alla prossima=)
Baci, Natystar
 

  Ps: perdonatemi per il capitolo troppo corto. Ho iniziato a scrivere tardi e questo è il risultato ma i prossimi li farò più lunghi, promesso:-)
   
 
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