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Autore: sawyer_    31/05/2015    1 recensioni
La storia non è stata scritta da me, ma da mia sorella minore che non ha un account efp.
“Sennerys, Eyden, so che non mi conoscete poichè non ci siamo mai incontrati, ma essendo sangue del mio sangue ho il dovere di proteggervi, a tutti i costi, ecco perchè ho ordinato a Varys di trarvi in salvo portandovi in un luogo sicuro, nel luogo più sicuro del continente Occidentale, che mi dicono sia la Barriera. Vi dirigerete lì cosi che non sarete più tenuti in ostaggio dai Lannister. Spero che lì sarete tenuti al sicuro dai Guardiani della Notte e spero anche che molto presto potrò tornare a casa per riprendere ciò che è mio per diritto di nascita.”
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aemon Targaryen, Jon Snow, Nuovo personaggio, Samwell Tarly, Spettro
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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OLTRE LA BARRIERA

 

 

Siamo ormai tutti pronti per la partenza. Saluto Eyden che mi guarda come per dirmi di non partire, di non lasciarlo solo in quel luogo ancora in parte sconosciuto.

Ci troviamo oltre la Barriera. Il mio cuore batte fortissimo, sono avvolta da un'emozione e da una paura indescrivibili. Viaggio vicino a Jon Snow, poiché sono il suo attendente e ciò mi rassicura.

 

Siamo in viaggio da ore ma non abbiamo ancora trovato nessuna traccia dei bruti e nemmeno un luogo in cui accamparci per la notte, ormai alle porte.

-Sai Senn, da questa parte della barriera ci sono esseri che nemmeno ti immagini possano esistere. Li chiamano “Estranei”. Sono cadaveri, ricoperti dal ghiaccio che viaggiano su cavalli anch'essi morti. Prima erano persone, alcuni potrebbero essere stati nostri amici un tempo, dei Guardiani della Notte, ma di loro ormai non vi è più traccia. Se si viene toccato dagli Estranei non si può fare ritorno, si è perduti. E' per questo che bruciamo i corpi dei caduti, per evitare che diventino degli Estranei.- Mi dice Sam impaurito ma allo stesso tempo euforico.

-Come fai a sapere tutte queste cosa Sam?-

-Le ho lette nei libri e poi li ho visti, ho visto gli Estranei e ne ho ucciso uno.-

-Lo hai bruciato?-

-No, lo ho pugnalato con un coltello di vetro di drago che ho trovato al Pugno dei Primi Uomini quando ho oltrepassato per la prima volta la Barriera.-

-E' stato coraggioso da parte tua.- mi complimento con Sam. -Ma perché è stato necessario che tu compissi quell'azione e come ti sentito nel farlo?- chiedo a Sam aspettandomi una risposta sincera. -Non ho sentito niente, solo il dovere di proteggere la vita di Gilly, di suo figlio e la mia. In quel momento non ero me stesso.-

-Chi è Gilly?- domando io con interesse.

-E' una delle spose di Craster ma ora che lui è morto vive alla Barriera assieme a tutti noi.- Lo guardo con sbigottimento incredula di ciò che ho appena udito.

-Una donna? Alla Barriera?-

-Maestro Aemon l'ha accolta poiché non aveva più un posto dove stare e doveva accudire suo figlio.-

-Non la ho mai vista, perché?-

-Lei passa i suoi giorni nelle cucine del Castello Nero perciò è impossibile che tu l'abbia mai vista.- Mi spiega Sam sorridendo.

 

-Senn!- sento Jon Snow che mi chiama in lontananza. Lo raggiungo in fretta.

-Cosa è successo?-

-Stiamo per raggiungere l'accampamento dei Bruti. Stammi vicino, sei uno dei miei combattenti migliori.- Afferma Jon Snow. Lo guardo con ammirazione, lusingata per il complimento che mi aveva appena fatto, ma faccio finta di non essere stata colpita più di tanto dalle sue parole.

-Ti devo coprire le spalle?-

-Sì, e devi farlo anche molto bene. Non vorrai essere incolpato della morte del Lord Comandante non è vero?- mi risponde ridacchiando ma capisco che in realtà è molto serio.

-Voi aspettate qui. Se vedono che siamo in tanti penseranno che siamo venuti per combattere e ciò non deve accadere. Andiamo avanti io e Senn.- Dice Jon ai nostri compagni.

-Come fai a portarti quello nel campo dei Bruti per trattare? È solo un attendente. Porta me, io sono un ranger.- Interviene Lens, ancora adirato con me perché il primo giorno lo avevo battuto durante il nostro allenamento.

-Porto con me Senn perché sinceramente mi fido più di lui che di te Lens. Tu vuoi solo far vedere quanto sei bravo in ciò che fai, il problema è che non lo sei tanto come credi.- Lo zittisce Jon prendendo le mie parti.

Ci dirigiamo verso la tenda del re oltre la Barriera, con il quale, a quanto ho sentito, Jon ha una certa confidenza poiché qualche tempo fa ha passato del tempo con i Bruti fingendo di essere uno di loro.

Ci accolgono, anche se di mala voglia e ci fanno sedere nella tenda del loro capo, Tormund, veleno dei giganti, il quale ha preso il posto di Mance Rayder come re oltre la Barriera.

-Cosa sei venuto a fare qui corvo?- Domanda Tormund.

-Mi è giunta voce che vogliate attaccare nuovamente la Barriera. Non vi ricordate cosa è accaduto l'ultima volta? -

- Sì me lo ricordo. Mance è morto, a causa di corvi come te...- Risponde Tormund adirato.

-Sono morti in molti.- Lo interrompe Jon.

-E' morta anche Ygritt , non so se te lo ricordi. È stata uccisa anche lei da un corvo, o mi sbaglio?.- -Me lo ricordo. Come se fosse accaduto ieri.- Continuò Jon con un aria malinconica e addolorata. -Non so da chi abbiate appreso questa notizia, ma noi non abbiamo più intenzione di attaccare la Barriera. Sono morte troppe persone, troppi guerrieri e troppo amici.-

-E allora cosa volete?-

-Vogliamo che rispetti il nostro patto, avevi giurato di farci oltrepassare la Barriera per dirigerci verso sud, ora è il momento che tu lo faccia, una volta per tutte. L'inverno sta arrivando.-

- L'inverno sta arrivando...- Ripete Jon Snow con un sussurro.

-Non so se potrò farvi oltrepassare la Barriera, io vorrei, perchè ritengo che sia la cosa più giusta da fare, ma i miei confratelli non sono d'accordo e neanche gli abitanti dei Sette Regni lo saranno mai.-

-E se promettessimo di non fare nulla? Abbiamo solo bisogno di rifugiarci in luoghi più caldi. Con l'inverno arrivano anche l'oscurità e gli Estranei come tu ben sai.-

-Se mi dai la tua parola , lo farò e convincerò gli altri.-

-Abbiamo un accordo allora?-

- Abbiamo un accordo.- I due si stringono la mano come per suggellare il patto.

-Ma che maleducato,- asserisce Tormund volgendo lo sguardo nella mia direzione. -non ti ho chiesto chi è questa ragazza che ti sei portato dietro.- Il mio cuore comincia a battere sempre più forte, mi sudano le mani e mi tremano le gambe. Ho paura di essere stata scoperta.

-E' il mio attendente, Senn.- Risponde il Lord Comandante.

-Ma che bella femminuccia, vedo che hai rimpiazzato molto facilmente Ygritt. - Dice ridendo il re oltre la Barriera.

Guardo Jon Snow, ha uno sguardo triste e il volto cupo, quasi sembra che stia trattenendo le lacrime.

-Jon, andiamo, stiamo solo scherzando tra amici. Era solo una donna dopotutto.-

-Ma era la mia donna!- grida Jon Snow. Capisco che quella Ygritt era una persona importante per lui.

-Ora che il nostro accordo è concluso possiamo tornare da i nostri compagni?- Domanda Jon con un aria scocciata.

-Solo se non ci attaccherete alle spalle.- risponde il capo dei Bruti.

-Dopo tutto ciò che abbiamo affrontato insieme non hai ancora capito che sono un uomo di parola?-

-Sai mi viene difficile fidarmi di un Corvo, soprattutto di un ragazzo intelligente come te Jon Snow. Ma vi lascio andare. Sappi però che se mi tradirai un'altra volta ti reciderò quella bella testa del collo.-

Jon ed io facciamo ritorno dai nostri compagni , che si erano accampati a qualche miglio di distanza.

Arrivati il Lord comandante spiega l'accaduto agli altri e riferisce quali sono le sue intenzioni riguardo il far oltrepassare la Barriera ai Bruti. In un primo momento tutti sono contro di lui, nessuno vuole che il Popolo Libero invada i Sette Regni, ma alla fine Jon riesce a convincerli che è la cosa giusta da fare. Ovviamente c'è ancora qualcuno tra i nostri confratelli che non condivide la sua scelta.

-Per questa notte ci accamperemo qui. Domani faremo ritorno al Castello Nero.- Annuncia il Lord Comandante

 

Mi trovo nella tenda assieme a Jon Snow.

-Chi era Ygritt?- domando con curiosità.

-Era una donna del Popolo Libero.-

-Ne eri innamorato?-

-Sì, ma è successo tanto tempo fa. Ormai ho capito che non posso rimanere inchiodato al passato, devo andare avanti. Poi i Guardiani della Notte non potrebbero avere una donna.-

-Sei pentito quindi?-

-No, affatto. Anzi credo che rifarei tutto come lo ho fatto in passato. Non rimpiango nulla.-

Lo guardo, fino a quel momento avevo pensato che fosse un uomo freddo e senza sentimenti ma ora mi rendo conto che ho commesso un grave sbaglio a pensarlo. Si avvicina a me come se volesse stringermi in un abbraccio.

-Cosa stai facendo?-

-Se vuoi stare più caldo dobbiamo avvicinarci così ci scalderemo con i nostri corpi.- Mi sento un po' a disagio poiché temo di provare dei sentimenti molto forti nei suoi confronti.

-Io sto bene così , grazie.-

-Ma io no , comincio a sentire freddo.-

-E' un tuo problema.- Lui mi guarda e ridacchia. Alla fine posa la sua schiena sulla mia e non si muove più.

 

Mi sono appena svegliata ma non voglio muovermi per evitare di fare rumore e svegliare anche Jon. Nel sonno si gira verso di me e posa la sua mano sul mio fianco. Sono molto imbarazzata così gli sposto il braccio cercando di fare il più delicatamente possibile ma lo sveglio comunque ed usciamo dalla tenda.

-Vai a svegliare gli altri.- mi dice- partiamo subito.- Io eseguo subito i suoi ordini e appena si sono svegliati gli tutti ci mettiamo in marcia.

 

Sono due giorni che viaggiamo per dirigerci verso il Castello Nero.

-Ormai manca poco, tenete duro.- Afferma Jon Snow, ma siamo tutti esausti , persino lui anche se non vuole darlo a vedere.

Siamo a poche ore dalla Barriera ormai, ma ad un tratto avverto un rumore proveniente dalle vicinanze.

-Cosa è stato?- Domando impaurita a Sam.

-Cosa? Non ho sentito niente.-

-Quel rumore...veniva da quella parte.- Indico un punto in mezzo alla foresta.

Intravedo nell'oscurità diverse sagome con gli occhi blu che si dirigono verso di noi. Sam mi afferra il polso e lo stringe vigorosamente.

-Jon!- grida in seguito Sam. Non li avevo mai visti e non sapevo cosa fossero ma ho capito subito di cosa si trattasse. Erano sicuramente Estranei.

Jon si gira verso di noi. Ha un aria terrorizzata, non lo avevo mai visto così impaurito prima d'ora.

-Accendete le torce e scappate, se riuscite ad arrivare al Castello Nero avvertite i nostri confratelli. Io ed altri rimarremo qua e li affronteremo. Andate!-

-Io resto con te.-

-No tu devi tornare al Castello Nero per avvertire maestro Aemon e proteggere tuo fratello. Se tu morissi adesso sarebbe indifeso e impaurito. Va!-

-No, potresti morire anche tu!- Mi guarda come se volesse supplicarmi di allontanarmi, di mettermi in salvo.

-Sam, portalo via e cercate di raggiungere la Barriera il prima possibile.-

sono costretta ad allontanarmi con Sam che quasi mi trascina. Non voglio andare, non voglio lasciarlo lì, non voglio perderlo.

Sam ed io riusciamo ad arrivare al Castello Nero, dove cerco di convincere gli altri Guardiani della Notte ad assistere il loro Comandante e i loro fratelli.

-Dobbiamo andare ad aiutarli, loro vi hanno sempre aiutati e protetti, ora è il momento di ricambiare il favore!.- Tutti quanti gridano all'unisono portando le loro spade verso il cielo.

-Prendete più torce che potete e andiamo in soccorso dei nostri fratelli.-

-Sam, rimani qui e proteggi mio fratello.- Sam annuisce.

-Stai attento, tuo fratello ha bisogno di te.- Gli rivolgo un cenno e mi allontano.

 

Siamo in tanti. Ci dirigiamo a passo svelto verso il luogo in cui gli Estranei ci hanno attaccato. Vedo gli altri che combattono con tutte le loro forze. L'unico modo per sconfiggerli è bruciarli visto che nessuno di noi ha dei coltelli di vetro di drago.

Non riesco a vedere dove si trova Jon, mi faccio prendere dal panico.

“No, non può essere morto, non adesso” penso cercandolo con lo sguardo.

Ad un certo punto mi volto bruscamente e lo vedo. L'Estraneo contro cui sta combattendo lo ha quasi sconfitto. Mi avvicino a lui e colgo l'avversario alle spalle dandogli fuoco con la mia torcia, ma mentre brucia si gira verso di me, mi guarda intensamente con i suoi occhi blu e mi ferisce inaspettatamente con la sua arma. Fortunatamente Jon non si accorge che sono ferita. Se lo facesse sarebbe la fine per me poiché dovrebbe medicarmi, ciò significa che dovrei spogliarmi e lui capirebbe che in realtà sono una donna. Terrorizzata, faccio finta di niente anche se perdo molto sangue e il taglio mi provoca dolore.

-E tu volevi che me ne andassi. Se non ci fossi stato, ora saresti morto, o peggio, saresti diventato uno di loro.- Lui mi guarda incredulo con gli occhi spalancati.

-Ti devo la mia vita Senn.-

-No, non mi devi nulla.-

Lo aiuto ad alzarsi e ci dirigiamo verso i nostri compagni, che sono ancora intenti a combattere, per soccorrerli.

Lo scontro è ormai finito. Alcuni dei nostri uomini sono morti per cui li portiamo con noi al Castello Nero per bruciarli ed evitare che si uniscano all'esercito degli Estranei.

Appena oltrepassato il cancello di ferro, entro nel tunnel di ghiaccio e comincio a correre poiché vedo che Eyden e Sam mi stanno aspettando.

Sento un dolore lancinante al fianco destro per via della ferita ma cerco di ignorarlo per rivolgere tutte le mie attenzioni mio fratello.

Abbraccio subito Eyden, che scoppia a piangere.

-Sei tornata! Pensavo che non ti avrei mai più rivista...-

-Ti ho fatto una promessa ricordi? E sai che io mantengo sempre le mie promesse.-

 

   
 
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