Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: I_love_Beerus    31/05/2015    4 recensioni
Con un nuovo arrivo allo zoo di Central Park, ad uno dei nostri amici pinguini accadrà qualcosa di veramente impensabile.
Vi ho incuriositi? Spero proprio di sì.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Skipper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte fonda oscurava tutta la città. L'unica fonte di luce era quella chiara e luminosa della luna, che brillava come non mai.
Skipper, che non faceva altro che pensare a Sam e a quello che gli aveva fatto qualche ora prima, si girava e rigirava dal letto non riuscendo a chiudere occhio. Era come se quell'esperienza lo avesse spiazzato, in qualche modo.
Quello che aveva capito era che doveva tenere gli occhi ben aperti e aspettarsi di tutto da quella pinguina, in qualsiasi momento. Era sicuro che fosse solo questione di tempo e poi...avrebbe sganciato la bomba finale.
Ma questo Skipper non lo avrebbe permesso: adesso toccava a lui cogliere la palla al balzo e fargiela pagare.
Proprio quella notte avrebbe attuato il piano che aveva preparato precedentemente che, di sicuro, l'avrebbe colta di sorpresa e stavolta sarebbe stata lei dalla parte del- come aveva detto?- ah,sì, "perdente sfigato".
Già s'immaginava la sua rivale colta in fragrante, impreparata e sconfitta....
Sì, pensava, vedere la sua faccia stravolta dalla sconfitta sarebbe stato bellissimo. Ma infondo, non credeva che l'avrebbe fermata lì. La pinguina, di certo, non si sarebbe arresa facilmente e lui lo sapeva molto bene: avrebbe voluto la rivincita fino a quando non lo avrebbe visto completamente a terra, da perdente; non avrebbe mai accettato la parità di partita.
Con un sorriso conpiaciuto pensava che si sarebbe divertito molto lo stesso; in qualunque modo fosse finita.
Ovviamente, in qualunque modo fosse finita per la disgrazia di lei. Skipper non avrebbe accettato una sconfitta da parte di una ragazzina delinquente.
Lo "scherzo" che gli aveva fatto quella mattina non aveva sospettato minimamente che fosse frutto di Sam: lei di certo non era una tipa da scherzetti innocenti da ragazzini ed era stato questo a spingerlo a sospettare immediatamente dei suoi uomini. Ma dopo che ella gli aveva rivelato- dopo averla scoperta- che avrebbe fatto di peggio col passare del tempo, lo aveva indotto a preparare qualcosa che l'avrebbe fatta esplodere dalla sorpresa e dalla rabbia.In quel momento decise di tenere da parte i sentimenti che provava per quella delinquentella: avrebbe soltanto pensato alla sua vendetta e solo allora Skipper si sarebbe goduto appieno il vero significato della parola "vittoria".
Dopo questi pensieri, senza farsi sentire dai suoi uomini che erano profondamente addormentati, si alzò dal suo letto e sgattaiolò fuori dalla base con una bomboletta spry in mano.
Povera Sam, continuava a pensare, non sapeva con chi si era messa in competizione...

Nella caverna un silenzio assoluto, segno che la pinguina e la lontra dormivano profondamente.
Perfetto, pensò Skipper: cosa c'era di meglio che concludere il suo atto di provocazione senza che si accorgessero di lui?
Si avvicinò piano piano alla parte di stanza di Sam. Non potè che guardarla a metà tra il curioso e l'ironico: la pinguina aveva dipinto la sua parte di stanza di nero e con una vernice gialla ci aveva scritto "Sam". Poi c'erano attaccate figurine, mani umane che rappresentavano messaggi subliminari, parole come "Rock" o "Pop", e catene di vario genere: dalle più sottili alle più spesse e dure. Dopo questo "spettacolo", Skipper guardò ancora un attimo la pinguina, poi ancora la parete; infine, di nuovo la pinguina e fece spallucce con atteggiamento indifferente.
Non aveva tempo da perdere: doveva assolutamente mettere in atto e concludere il suo piano in tempo.
Prese la bomboletta spry dalla borsa che aveva portato e rivolse lo sguardo verso il letto della pinguina ma...
Qualcosa non andava: stranamente...non la vedeva più!! Come era possibile? Dove era andata??
All'improvviso...la luce si accese...
Il pinguino si trovava ancora vicino al letto, incredulo, con gli occhi fissi su Sam che si trovava vicino all'interruttore. Aveva uno sguardo a metà fra il divertito e il compassionevole e scuoteva il capo.
Skipper non era capace di dire o fare alcunchè: non era mai successo che fallisse in una missione di legittima giustizia! Non riusciva a parlare, tanto era incredulo e, vedendolo in quello stato di immobilità orale, Sam decise di parlare per prima e rompere il silenzio.
SAM: Allora, che cosa speravi di fare? Ti sei fatto troppe illusioni: speravi mi avresti colta impreparata per una cosa del genere? Immagino di sì. Ma ti sei sbagliato di grosso, carino- continuò, prendendo a camminare lentamente verso di lui- Te l'ho detto, con me devi sempre "prevedere l'impossibile", come mi dicesti tu che eri ingrado di fare. Mi dispiace hai perso, Skippy; ormai ti ho battuto, non puoi fare più niente!- concluse la pinguina, ora a meno di mezzo metro da lui, ancora immobile, allibito.
Gli ci vollero alcuni secondi affinchè comprendesse pienamente le parole della pinguina. Si riscosse immediatamente e a poco a poco- e questo si rifiutò con tutte le sue forze di crederlo- nella sua psiche si insinuò un'inaccettabile certezza: aveva perso. E contro una ragazzina! Non poteva crederci e quasi si vergognò di sè stesso. Tutto quello che riuscì a fare fu sostenere lo sguardo di trionfo della pinguina che teneva puntato addosso. No! Non lo avrebbe mai accettato, non questo: essere scoraggiato, minacciato e deriso da una donna, pergiunta più piccola di lui!
Ma ad un tratto, non sapeva come, si sentì stranamente...bene! Non riusciva a capirne bene il motivo ma era così, forse perchè aveva tralasciato un particolare che fino a quel momento non aveva considerato.
Così ricambiò volentieri lo sguardo che gli rivolgeva Sam e anche sul suo volto si dipinse il tipico sorriso sarcastico di uno che aveva capito la cosa più importante del mondo.
SKIPPER: Ah, Baby, mi avrai certo sconfitto ma ti assicuro che la cosa non finisce qui per me. Avrai di sicuro vinto la battaglia ma la Guerra la perderai- disse il leader avvicinandosi di più alla pinguina che lo guardava con atteggiamento di sfida.
SAM: Sì sì, continua pure a sognare...- disse tranquillamente la pinguina dandogli uno spintone, notando che si avvicinava in modo provocatorio. Cosa credeva, di fare?
SKIPPER: Cosa c'è? Hai percaso PAURA di trovarti impreparata...senza la tua catena?- le chiese ironico facendo penzolare davanti agli occhi la sua catena d'acciaio porta fortuna.
SAM: Ma cosa..? Come cavolo hai fatto a prendermela?- chiese visibilmente sorpresa di trovarla nelle mani del pinguino.
SKIPPER: L'ho presa prima che accendessi la luce e mi cogliessi con le mani nel sacco. Vedi? Questo non te lo aspettavi, vero? E, sinceramente, questo mi fa dedurre che non sei così in gamba come pensi tu- disse il pinguino in tono provocatorio alla delinquente che, per tutta risposta, prese la bomboletta spy di Skipper e gliela spruzzò dritta in faccia.
Skipper si coprì con la pinna, giusto il tempo per comprendere cosa volesse fargli la pinguina.
Sam diventò furiosa come non lo era mai stata prima e a stento riuscì a trattenersi dall'urlargli in faccia.
SAM: TU! Azzardarti di nuovo ad affermare che io ho PAURA e ti guiro che ti ritroverai questo bastone conficcato nel cranio!- Sam ansimava dalla rabbia, ma Skipper dentro di sè non faceva altro che impazzire: l'aveva fatta infuriare così tanto con una semplice parola. Quindi, decise di continuare a provocarla, eccitandolo di minuto in minuto, con quella sua solita tentazione di prenderla e baciarla: anche da imbestialita era bellissima, ma in quel momento cercò di non pensarci.
Prima che Skipper potesse risponderle a tono, qualcun altro parlò.
Marlene, infatti, si svegliò di colpo, incuriosita da quelle urla e, quando vide Sam e Skipper sul punto di picchiarsi, scattò immediatamente in piedì e li separò.
MARLENE: Ragazzi, insomma, cosa succede? Skipper perchè sei qui e tu Sam, perche hai urlato in quel modo?- chiese in attesa di spiegazioni dai due.
SAM: Succede che questo elemento qui è entrato in casa nostra alla chetichella sperando di potermi fregare. Ora, non solo mi ha rubato la catena, ma ha anche insinuato che io avessi "paura" di perderla!- spiegò la pinguina alla lontra avvicinandosi al pinguino con l'intento di riuscire a prendere la catena, ma Marlene la fermò subito.
MARLENE: Okay...- incominciò a dire rivolgendosi al pinguino con uno sguardo visibilmente irritato- Skipper, ridalle immediatamente la catena e smettila di provocarla. Mentre tu- aggiunse poi girandosi verso Sam- datti una calmata. Questa storia deve finire qui, quindi Skipper, tu vattene immediatamente da casa nostra e Sam...dimentica tutto e vai a dormire. Possibile che non si può neanche dormire in pace in questo zoo?- osservò sconsolata.
SAM: D'accordo- disse, convinta dalla lontra- ma sappi che te la farò pagare! Se adesso hai perso, da questo momento in poi dovrai considerarti morto. Spero te lo ricorderai- disse infine, rivolgendogli un ultimo sguardo assassino che la sua "vittima" ricambiò con uno di compassione per tanta scaltrezzasprecata.
Sam gli girò le spalle e uscì dalla caverna sbattendo le zampe per terra come per scaricare la rabbia; poi si tuffò nell'acqua facendo tutto il possibile per rilassarsi.
Skipper uscì dalla parte opposta, da una delle porte che si trovavano lì dentro e Marlene incominciava a pensare che sarebbe successo, prima o poi, qualcosa da quel momento.

ANGOLO AUTRICE: Ok. Altro miracolo di Dio: ho aggiornato un altro capitolo! Fatemi sapere se vi piace con le vostre recensioni, perchè non ho il tempo di rileggerlo.
Alla prossima;)
Baci, Natystar
   
 
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