Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Angel2211    31/05/2015    1 recensioni
Questa è la mia prima storia attraverso la quale emerge un lato davvero nascosto di me... Questa non è una semplice storia, ma è più una favola, la favola di un amore proibito: Diana e Zaffiro scopriranno il vero significato dell'amore e del coraggio.
Dal primo capitolo:
-Si fermò perché vide un ragazzino più o meno della sua età creare fiammelle sulle dita, restó stupita dalla bellezza delle sue ali nere con sfumature rosse e si avvicinó. Lui la vide e non potè fare a meno di notare le sue regali ali candide a sfumature blu e dedusse che ella era un angelo bianco allora le domandó con coraggio: "Cosa ci fai qui straniera?"-
Spero che vi piaccia e che commentiate ma ovviamente si accettano anche critiche.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'indomani sera Diana, dopo aver minacciato le balie, sotto copertura delle amiche andò alla quercia e trovò un biglietto: "Sei una bugiarda! E poi voi sareste i candidi angeli bianchi?! Io ti dico che sei più falsa tu di qualunque angelo nero! Ti è piaciuto il gioco vero?! Di giorno il conte Zein e di notte il principe Zaffiro... Sai però non te lo sei scelta male ed eri persino riuscita a... Lascia perdere! Chissà quante risate ti sarai fatta con le tue amichette... Sei solo un emerita bugiarda! Non cercarmi mai più o non esiterò a ucciderti com'è di mio dovere!" sul retro era firmato con il nome di Zaffiro. Lei rimase sbalordita alla vista del biglietto e, non capendo a cosa Zaffiro si stesse riferendo, pensò che fosse una scusa per mollarla, allora pensando che il principe non l'amasse, l'indomani mattina accettò la proposta di matrimonio offertale dal buon conte Zein. Ma questo in fondo al cuore sapeva bene che non sarebbe mai riuscito ad averla davvero e che pertanto lei non si sarebbe mai concessa a lui. Il conte si trasferì al Palazzo di Cristallo e il matrimonio venne fissato alla distanza di due settimane, periodo durante il quale Diana ebbe diversi capogiri e nausee. Solo dopo una settimana dopo la cerimonia, quando la principessa svenne, vennero a capo di questo "problema". "Si sta svegliando!" disse la regina Celeste seduta sul letto dove era sdraiata la figlia. "Diana, va tutto bene?" chiese Viola. "Più o meno... Mi sento solo molto stanca" rispose la principessa. "Amore mio, sono corso non appena mi hanno informato del tuo risveglio" le parlò il conte Zein, ormai suo marito. "State tranquilli... Va tutto bene... La principessa è solo in stato interessante... Auguri Altezza!" annunciò, con gioia, la voce di un uomo sulla sessantina rivolgendosi ai presenti. "Dottore, ma ne è sicuro?" chiese la regina. "Ma certo Maestà" rispose l'uomo. "Ma è una notizia meravigliosa! Figlia mia sono molto felice per te! E adesso... Tutti fuori! Lasciamo ai due futuri genitori un attimo di pace e tranquillità" ordinò la sovrana al settimo cielo. Una volta che tutti se ne furono andati, Diana si rivolse al marito: "Sai bene che questo bambino non è tuo" "Certo che lo so" un velo di tristezza si distese sul conte. "E allora che intendi fare?" "Cosa volete che faccia moglie mia? Sapevo bene, quando vi ho sposata, che non sareste mai riuscita ad amarmi quanto vi amo io" "E allora?" "Noi educheremo questo bambino o bambina con tutto l'amore possibile... Io lo amerò come farebbe il suo padre naturale e gli donerò tutto il mio affetto... Non gli impedirò mai di mettersi in contatto con il suo vero padre, come non lo impedirò a voi ed io mi impegno a mantenere questa promessa e di non rivelare la verità... Ho bisogno solo del vostro consenso" "Zein, non avreste potuto farmi più felice... Siete un uomo meraviglioso ed io mi rendo conto di non meritarvi" disse Diana con le lacrime agli occhi. "Bene, adesso riposate, verrò a farvi visita fra breve" e le diede un casto bacio sulla fronte prima di andarsene e lasciare la moglie in quella voragine di pensieri che la portavano sempre dal suo vero amato. "L'avete trovato?" gridò in preda alla rabbia Zirconia. "Si, mia regina... Eccolo!" disse il capitano dei crudeli soldati dell'esercito nero, porgendole un calice dall'aspetto più che magico. "Bene e adesso fuori!" ordinò lei. L'uomo se ne andò. "Finalmente" iniziò a dire la strega "Ora è nelle mie mani" Quello che l'uomo le aveva consegnato altro non era che il Calice della Luna: un calice che rispondeva a qualsiasi domanda riguardo il presente. "Ora dimmi, Calice della Luna, sono io la donna più bella e potente dell'universo?" Il calice si illuminò e una voce disse: "Tu, mia regina, sei molto bella e altrettanto forte, ma un'altra è la donna più bella e potente dell'universo" "Cosa?! Chi è? Chi è?!" disse con voce piena di ira la regina. " La donna di cui parlo, della quale i capelli sono una cascata d'oro e gli occhi un oceano, si chiama Diana, figlia della regina Celeste" "Quindi è quella piccola mocciosa la mia rivale? Bene! Odisio! Vieni subito qui!" L'uomo che era, poco prima, uscito dalla sala rientrò, fece un inchino e disse: "Mi avete chiamato, Maestà?" "Certo che ti ho chiamato, stolto!" "Sono ai vostri ordini" "Vai nel regno bianco e uccidi la principessa Diana" "Ma... Maestà la principessa..." "Odisio! Ti stai, per caso, rifiutando di obbedirmi?" "No Maestà, sarà come voi ordinate" "Bene! Ah, prendi questa... In caso qualcuno dovesse impedirti di compiere il tuo dovere, rompila, ma sta attento, quando si romperà tu dovrai stare lontano" e così dicendo la regina gli porse una sfera nera. "Ai vostri ordini, ora e per sempre, Maestà" "Cosa?!" urlò in preda allo stupore Zaffiro a Michael. "Stavo tornando in camera fino a quando non ho sentito urla provenienti dalla sala del trono e ho sentito che Zirconia ha ordinato a Odisio di uccidere Diana stanotte, ma non ho sentito tutto perché sono venuto a dirtelo immediatamente" rispose l'amico. "Beh, non me ne importa nulla! Che ci pensi il suo caro marito a proteggere lei e il suo bambino!" "Zaffiro, ci ho pensato molto in questi ultimi giorni e sono arrivato alla conclusione che forse l'hai giudicata troppo velocemente e..." "Michael si stavano baciando!" "E se fosse stato un errore? E poi permetteresti che un bambino muoia solo per il tuo orgoglio?!" "Non morirà!" "Si che morirà! Dicono che Diana sia allo stremo delle forze e Zein sarà colto alla sprovvista!" "Non voglio che quel bambino muoia..." disse il principe in un sussurro. "E allora?" "E va bene, se posso salvare quel bambino lo salverò, ma Zirconia non avrà di certo lasciato Odisio disarmato... Avrei bisogno di aiuto" "Ti aiutiamo noi!" disse improvvisamente Rayan comparendo vicino la porta insieme al resto dei compagni. Calò la notte e Odisio si avviò verso la foresta e una volta entratovi una voce a lui familiare urlò: "Fermo!" La figura si mostrò agli occhi del capitano insieme ad altre cinque. "Vostra Altezza e voi Nereidi, levatevi di mezzo! Ordini della regina!" "Mi dispiace, ma se vorrai portare a termine il tuo compito dovrai ucciderci Odisio!" disse Raphael. "Con immenso piacere!" così dicendo Odisio si allontanò e lanciò con forza la sfera, donatagli dalla regina, che si ruppe ai piedi di ragazzi. Avvolti da un fascio di luce, il principe e i Nereidi scomparvero sotto gli occhi soddisfatti del capitano che continuò il suo cammino.
   
 
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