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Autore: SomeoneNew    01/06/2015    0 recensioni
"Paul?" Si volta sorridendo nel buio.
"Si, miss Golightly?"
"Credi che io ti appartenga?"
"Esattamente, proprio cosi." Sospiro.
"Lo so, lo credono sempre tutti, ma il guaio è che tutti si sbagliano."
Silenzio.
"Buonanotte, Rosy."
"Buonanotte, Zayn."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.
Strange

Attenzione alle date.

5/07/14
“Fantastico, Liam si è offerto volontario per dormire sul divano.”
“Hey, cosa?” risponde Liam dalla stanza accanto al salone, alla costatazione di Elisa.
“Perché dovrebbe toccare a me?”
“Perché sei arrivato per ultimo ad esempio? E poi è già deciso, Rosy in stanza con me, dormirà nel letto di mia sorella, Zayn nell’altra stanza da letto, e tu puoi scegliere tra il divano del primo piano o questo” dice sempre la padrona di casa indicando il divano sul quale siamo sedute.

I genitori di Elisa sono partiti per due settimane in vacanza permettendo alla loro primogenita ormai maggiorenne di invitare nella sua enorme casa me e i suoi due cugini, Liam e Zayn. Quest’ultimo, è seduto sulla poltrona di fianco al divano, ha le gambe semi aperte e i gomiti posati su di esse e le dita lunghe e sottili incrociate. E’lì, come a volere scaricare il peso dei suoi pensieri sul pavimento di questo salone, e poi quello sguardo, perso, nel nulla, sembra che qualcosa di troppo grande lo stia risucchiando. Alto, fisico atletico, capelli scuri tendenti al nero, tenuti in su dal gel. Gli occhi, non credo abbiano un colore bene definito, possono assumere sfumature che variano tra il cioccolato e il nero più scuro e neutro che possa esistere. Credo di aver osservato quegli occhi così attentamente fin troppe volte, diventa difficile dimenticare qualcuno se si conosce ogni sfumatura delle sue iridi.

“Zayn sei tra noi?” chiede Elisa scherzando al cugino.
“Idiota” sbuffa di rimando lui.

Questo ragazzo è sempre stato contrassegnato dai suoi modi gentili e delicati. Lo ricordo ancora alle elementari con i suoi occhietti vispi e la battuta sempre pronta. Ricordo quell’anno in cui siamo stati compagni di banco, come uno dei periodi più belli della mia infanzia. Io bambina timida e insicura, mi sono ritrovata di fianco ad un bimbo che sembrava esattamente il mio opposto, all’apparenza…
In realtà troppo simili.

“Ceniamo fuori stasera, vero?” chiede Liam.
“Per stasera passo, vado a letto.” Risponde Zayn ed  Elisa lo guarda stranita.
“Ma Zayn sono ancora le 20:00 e fa troppo caldo per rimanere in casa, potr…”
“Per stasera passo, voi andate” la interrompe bruscamente, uscendo dalla stanza e dirigendosi al piano superiore.
Osservo la scena in silenzio.

“Ma cosa cavolo gli prende ora? Non è da lui rimanere in casa, sabato sera.” Dice Elisa gesticolando.
“Sono ormai giorni che si comporta così, ho provato a parlargli, a chiedergli cosa stesse succedendo, ma non mi lascia entrare nel suo mondo. Non più.” Liam ha il viso contorto in una smorfia. E’ preoccupato.
“Mi stai dicendo che dovrei parlargli io?” Elisa ha gli occhi sbarrati dalla sorpresa.
“Potresti almeno provare..” 

Continuo a rimanere in silenzio. Ciò che riguarda lui non riguarda più me, da ormai molto tempo. Forse non mi ha mai riguardato.

6/07/14
“Buongiorno.” Esordisco entrando in cucina. 
“Giorno.” Rispondono in coro Elisa e Liam .

Mi siedo ed inizio a versarmi il caffè nella tazza, quando Zayn entra nella stanza.
“Drogata di caffè.” commenta osservando la mia tazza. Rimango basita, credo siano le prime parole che mi rivolge dopo anni. Ciò non soffoca però il fastidio che mi provoca la sua osservazione.
“La cosa non ti riguarda.” rispondo acida, e sorprendo me stessa per la mia freddezza.
“Mi riguarda eccome se lo finisci tutto.” risponde indicando la caffettiera e sedendosi di fronte a me.

Vi è una tranquillità inquietante nei suoi gesti e nelle sue parole. Tende la mano verso di me e con un cenno del capo indica la caffettiera. Sbuffo e decido di passargliela. La mia mano sfiora il suo palmo, alzo lo sguardo e lui incastra le sue pupille nelle mie. E’ una frazione di secondo. Poi il profumo di caffè mi inonda le radici e mi risveglia da quello stato di sonnambulismo. 

Bevo il contenuto della mia tazza in fretta e “Eli, a che ora andiamo a fare la spesa?” mi rivolgo alla ragazza poggiata al frigorifero.
“Tra un’oretta, credo.”
“Vengo con voi, devo comprare le batterie per il telecomando della tv, la scorsa notte stava per fare una bruttissima fine.” Esordisce Liam provocando la risata di tutti i presenti.
“Perfetto.” Esco dalla stanza e mi dirigo al piano superiore.
 
Qualche ora dopo.
“I gelati si scioglieranno prima che arriviamo a casa con questo caldo.” mi lamento. Sono ormai le 12:30 e il caldo è divenuto insopportabile, mentre la macchina si trasforma in una fornace.
“Stanotte Zayn non ha dormito.” dice Liam a bassa voce, come se lui potesse sentirci. 
Alla fine ha deciso di rimanere a casa. Sarei rimasta anch’io se avessi avuto una minima idea del caldo che mi aspettava. ‘Una delle estati più calde che si siano mai presentate in Italia’,  aveva detto il meteorologo questa mattina. Ottimo, direi.

Il sospiro di Elisa al mio fianco mi risveglia dai miei pensieri. Stringe il volante e le nocche le sono diventate bianche, sembra indecisa sulle parole da usare.
“Eppure questa mattina sembrava abbastanza tranquillo.” Dice, ma capisco che sta riflettendo tra sé e sé. “Okay proverò a parlargli, anche se non capisco come possa confidarsi con me se non permette a te, suo migliore amico, di avvicinarti.” Sospira di nuovo e questa volta, insieme a lei Liam.
Sono seriamente preoccupati.

Zayn è sempre stato l’animatore delle feste, colui che porta da bere.
Sguardo perforante, atteggiamento sicuro ed un sorriso da toglierti il fiato, qualcosa che non può essere descritto, un misto tra vissuto e amato, come il Petrichor, l’odore della terra dopo la pioggia. Troppe volte l’ho intravisto sul retro di qualche locale in compagnia di qualche ragazza incontrata nel momento in cui l’alcool era entrato in circolo e il volume della musica si era alzato vorticosamente. Abituato a soffocare le sue emozioni nella gioventù di un diciottenne. Ma si sa, puoi spingere e reprimere ciò che provi finché, tutto come un frisbee, torna di rimando colpendoti proprio nello stomaco.  

Sospiro anch’io.



SPAZIO AUTRICE.
Good evening everyone,
ecco il primo capitolo di #Petrichor, e come avevo promesso non mi sono fatta attendere troppo ;)
Soooo, la data del capitolo è 5-6/07/14 e se avete fatto attenzione alla data posta all'inizio del prologo allora avrete sicuramente notato che vi è una differenza di quasi un anno, infatti come vi avevo già annunciato, i capitoli si alterneranno tra presente e passato, e quest'ultimo servirà a comprendere meglio il primo. In questo capitolo i ragazzi, ormai diplomati, si trovano in casa di Elisa. Vengono presentati due nuovi personaggi, Liam e Zayn, che viene descritto, attraverso gli occhi di Rosy, come turbato e malinconico, cosa lo starà affliggendo secondo voi?
Nel prossimo capitolo torneremo al presente, e scopriremo l'identità alla porta di casa di Rosy, anche se probabilmente l'avrete già capito haha, ma cosa vorrà? Cos'è successo nel corso di quest'anno?
Ringrazio come sempre su twitter @/hughimismydream, @/Grais99, @/ssweetpandicorn e @/misshoran, e su efp sasha_thestrange per il loro supporto, e anche i 70 lettori silenziosi, love you guys :)
Se il capitolo vi è piaciuto sarebbe fantastico se lasciaste una mini recensione, potete anche scrivermi su twitter (@/DaisyYrral) per qualunque cosa, in tal modo aggiornerò con più frequenza.

Un bacio,
Daisy.

 
  
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