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Autore: aguilerasboobs    02/06/2015    0 recensioni
[Fantascienza\\Fantasy]
Travolta da un evento catastrofico Amy dovrà provare di tutto per riconquistrare ciò che era suo di diritto.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Liam's pov.
"Andato? Come andato?"
Dopo aver letto il biglietto tornai di corsa da Amy, che nel frattempo si era rivestita e risdraiata sul letto fatto.
Ora ero seduto accanto a lei mentre lo leggeva.
Lo lesse stupita, si vedeva il suo dispiacere negli occhi.
Lasciò cadere il foglio sul letto e si mise una mano sulla bocca.
Mi guardò, la abbracciai, lei si strinse a me.
"Scusa.", dissi.
Era colpa mia se se ne era andato, gliel'avevo detto io.
Non avrei pensato che se ne fosse andato così, senza dire niente, pensavo che avrebbe voluto rivederci almeno una volta, o almeno, rivedere solo Amy.
"Dove puo' essere andato?", mi chiese.
"Non lo so'."
Si staccò dal mio abbraccio, aveva le guance rigate dalle lacrime.
"Ehy, t-tornerà ne sono certo!" dissi asciugandogliele.
Cercai di rassicurarla, ma ero sicuro che non sarebbe più tornato.
La baciai e lei ricambiò.
In un certo senso mi sentivo più sollevato del fatto che lui non ci fosse, eravamo soli io e lei così, e lui non si sarebbe mai più intromesso fra noi, ma allo stesso tempo ero dispiaciuto che uno dei miei migliori amici non ci fosse.
"E se lo catturano?", disse all'improvviso, spaventata.
"Lui è furbo, se la caverà.", mentii.
"Ma è senza soldi, Liam. Ce li abbiamo noi."
"Te l'ho detto, se la sà cavare."
Lei sospirò, "Sicuro?"
"Mi sembra che ti interessi molto più di lui che di noi.", affermai.
"Sono preoccupata, è diverso e non è questo il momento di mettersi a fare scenate di gelosia."
"Cosa?! Non sto facendo scenate!", mi alzai di scatto dal letto.
Lei mi guardò senza darmi risposta.
Respirai profondamente.
"Okay, basta parlare di Luke."
"Sì, meglio.", affermò lei.

Luke's pov.
Andare via era stata una buona decisione.
Non avrei più creato problemi a nessuno, alla fine ero solo d'intralcio per la loro relazione, anche mentre me ne stavo andando si stavano dando da fare.
flashback
Ero pronto ad andarmene esattamente come voleva Liam, avevo riempito il borsone con tutte le mie cose.
Uscì dalla stanza e mi diressi verso la loro. 
Arrivai davanti alla loro porta, da cui uscivano rumori equivoci, era troppo.
In quella situazione avevano il coraggio di scopare?!
"Al diavolo, io me ne vado!", urlai, tanto non mi avrebbero sentito. Presi la valigia e uscì dalla porta senza dire niente, senza girarmi indietro.
Non m'importava più.
Addio.
fine flashback
Dovevo odiarli, lo sò.
Ma non ci riuscivo, Liam era il mio migliore amico, nonostante il naso sanguinante che mi aveva provocato poco prima.
E Amy, bhè lei era perfetta, come facevo ad essere arrabbiato con lei se ne ero innamorato?
Ed era proprio quello lo sbaglio.
Non dovevo, basta. 
Il sole picchiava come non mai, faceva un caldo afoso, ero arrivato a piedi in città da cinque minuti ormai, e avevo bisogno di sedermi da qualche parte e bere.
Entrai in un bar.
Era tutto buio dentro, e nonostante il caldo c'erano tutte le finestre chiuse, mi sedetti al bancone.
"Cosa prendi, ragazzo?"
Un uomo magro, alto e della leggera barba incolta sul viso mi si presentò davanti.
"Vodka", dissi.
"Subito."
Il barista si dileguò verso un angolo dove inziò a preparare il cocktail.
Sì, volevo bere, bere fino a vomitare.
Ero stufo, stufo di tutto.
"Ecco a te."
Mi porse la mia vodka, io feci un cenno per ringraziare e lo pagai, meno male che avevo anche i miei di soldi per le emergenze.
Bevvi tutto d'un sorso.
"Prima di tante.", sussurrai tra me e me.
La porta del locale si aprì sbattendo, mi voltai, c'erano dei militari sulla soglia che si stavano guardando intorno.
Merda, come hanno fatto a trovarmi?
Lasciai cadere il bicchiere che si ruppe e mi alzai di scatto, cercai di recuperare il borsone, ma loro furono più veloci e corsero verso di me, mi bloccarono le braccia, cercai di divincolarmi, mi tenevano stretto: l'ultima cosa che sentii fù un ago infilarsi nel mio braccio.
Poi buio.

Amy's pov.
Ci eravamo spostati dalla camera da letto alla cucina per mangiare qualcosa.
Eravamo solo io e lui in casa e dopo quella discussione su Luke. C'era un silenzio imbarazzante fra me e lui, ci scambiavamo solo delle occhiate dove io ero la prima a distogliere lo sguardo.
Capisco che lui si sentisse in colpa, e che forse io avevo esagerato, ma non potevamo andare avanti così.
"Non ci parleremo più adesso?", dissi.
Lui mi guardò e si avvicinò a me.
"Pensavo che fossi tu che non volevi parlarmi più."
"Allora c'è stato un equivoco.", dissi tenendo lo sguardo basso.
Lo sentii sorridere, mi si avvicinò e mi baciò dolcemente, ricambiai il bacio. Feci scivolare le mie braccia intorno alla sua vita e appoggiai la mia testa sul suo petto, lui mi strinse a sè. Appoggiò il suo mento sulla mia testa, sentivo il battito del suo cuore nelle orecchie, era leggermente più veloce del normale.
Che sia per colpa mia? Lo spero.
Sorrisi a quel pensiero.
Annusai a fondo il suo odore, sapeva di pulito.
"Restiamo così tutto il pomeriggio?", disse.
Risi, "A me non dispiacerebbe."
"Neanche a me."
Dopo tanti minuti ci staccammo e ci riscambiammo un bacio leggero a stampo.
Mi diressi verso il tavolo per sedermi lui si diresse verso lo scaffale per prendere un bicchiere, diedi una veloce occhiata al caldendiario.
"Oddio!"
Liam corse verso di me, "Che è successo? Ti sei fatta male?"
Risi, "Ma no! Sai che giorno è oggi?"
Lui mi guardò interrogativo, "A dire il vero no."
"Oggi è il ventitrè dicembre, e vuol dire che tra due giorni è Natale!", battei le mani tutta felice.
"Ah.", disse solo.
"Che c'è?", lo guardai.
"Sono anni che non festeggio Natale, e credo di essermi dimeticato come si fà.", fece spallucce e abbassò lo sguardo.
Lo guardai triste, non avevo mai pensato a quell'eventualità.
Gli accarezzai delicatamente la guancia, lui alzò lo sguardo.
"Ehi, va tutto bene non devi fare così.", mi disse sorridendo.
"Sicuro?"
"Certo", si avvicinò e mi baciò dolcemente, ricambiai.
Mi prese per mano intrecciando le sue dita alle mie, ogni tanto lo faceva mentre ci baciavamo, sentivo il calore delle sue dita.
Sentii un rumore, come un tonfo, di conseguenza mi irrigidii.
"Che hai?", mi chiese Liam in tono sospettoso.
"Ho sentito un rumore", mi guardai intorno.
"Che genere di rumore?", il suo tono era mutato, ora era preoccupato, mi strinse la mano.
"Un tonfo", lo guardai, forse era Luke, forse era tornato.
"Non vorrei che...", non fece in tempo a finire la frase che il rumore si ripetè, s'irrigidì pure lui.
"Resta qui.", mi disse poi sussurrando, mi lasciò la mano.
"Dove vai?", dissi tirandolo indietro per il polso.
"A controllare okay?", mi guardò.
"Non credo ce ne sarà bisogno, Payne"

Liam's pov.
Riconobbi quella voce, con quel tono di comando, roca.
Mi voltai lentamente e vidi il Colonnello esattamente oltre la soglia della cucina, ero sbigottito: come aveva fatto ad entrare? Ma soprattutto: come ci aveva trovati?
Notai che dietro di lui c'erano una dozzina di militari, con le armi pronti a sparare se io ed Amy ci fossimo mossi.
"Stai perdendo colpi, Payne", squadrò prima me poi Amy, poi continuò, "Dovresti fare più attenzione agli amici che ti scegli"
Uno dei militari fece un passo avanti, stava tenendo un ragazzo agonizzante per un braccio, poi lo lasciò cadere per terra in ginocchio, il ragazzo alzò lo sguardo.
Luke.
  
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