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Autore: strongenough    03/06/2015    10 recensioni
Oliver e Felicity finalmente insieme ma sopratutto felici, in una casa sulla spiaggia. La loro casa. E cosa succederà? Torneranno a Starling City?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I colpi forti alla porta spaventano Felicity, ma non sul serio. Non in quel modo che ti lascia senza respiro. È una strana sensazione, ma sa già chi è. Riesce a sentirlo in ogni colpo.
-Oliver...-. Già. È lui. Oliver la fissa, ed è sconvolto. Distrutto. Completamente esausto.
-È ancora casa nostra questa?-. Mormora e riesce a malapena a parlare, deve aver corso e tanto. Lei abbassa lo sguardo e respira. Sarà sempre la loro casa.
Solleva lo sguardo e lo posa su di lui, ed è bellissimo anche quando è devastato. Allunga una mano verso di lui, e afferra la sua t-shirt con una delicatezza sorprendente. Lo tira a se e chiude la porta alle sue spalle. E Oliver lo sapeva. Sapeva perfettamente che nell'istante in cui sarebbe entrato in quella casa, niente avrebbe avuto più importanza.
Sono uno di fronte all'altro, così vicini da poter sentire sul viso l'uno il respiro dell'altro.
-Stai bene?-. Che domanda stupida.
-Abbracciami, ti prego!-. E lui non è mai stato abituato a supplicare. 
Felicity resta immobile per qualche secondo, come rapita da quella dolcezza straordinaria, poi lo afferra tra le braccia e lo stringe con tutta la forza che possiede. Non gli permetterà di supplicare. Non per il suo amore. Lei ci sarà sempre.
In quell'istante, tutto il mondo di Oliver riacquista equilibrio e vigore. Chiude gli occhi, e respira il suo profumo. Lo shampoo al miele, e la sua pelle. La sua pelle profuma di vaniglia e di mare, non ha mai capito bene come questo fosse possibile. Ma ha sempre amato quel profumo. 
-Io non ce la faccio senza di te!-
-Sono qui, Oliver!-. E vorrebbe urlargli che per lei è lo stesso. Che è diventata incapace anche solo di immaginare una vita senza di lui, e si odia per questo. Non è mai stata dipendente da qualcuno nella sua vita, poi è arrivato lui e il suo intero universo è cambiato.
Lui si allontana di qualche centimetro per guardarla meglio, sorride. Già. Perché niente ha più importanza adesso. Le accarezza una guancia, e le si adagia sulla sua mano come se fosse il gesto più naturale del mondo, e per loro lo è. Felicity sorride e il tempo si ferma.
Oliver riesce solo a pensare che non vorrebbe essere da nessun'altra parte. Con nessun altro.
La bacia. Lo fa d'istinto. La desidera così tanto, e Dio solo sa quanto lei desideri lui.
Felicity si lascia trasportare da quel bacio e dal sapore di lui, si aggrappa alle sue spalle con forza. 
E non si torna più indietro da lì.
Oliver tira giù la cerniera del vestito di lei, e resta incantato ad osservare la sua pelle nuda, o quasi. Lei si imbarazza un po',come se fosse la prima volta. La loro prima volta dopo tanto, troppo tempo. Lui la afferra tra le braccia e lei allaccia le gambe alla sua vita. 
Già. Non si torna indietro da lì.
Oliver lascia baci disperati sulla pelle di lei. Le è mancata così tanto.
Felicity sbottona il pantalone di lui, e sfiora con la mano la sua erezione. Un brivido percorre la schiena di Oliver. È quel brivido. Credeva di averlo perso per sempre.
Non riesce a pensare a nient'altro, in un secondo affonda in lei ed è la sensazione migliore del mondo. Felicity inarca la schiena e quasi fa fatica a restare tra le sue braccia per le scosse di piacere provocate da quell'unione. Lo ama così tanto.
Ogni colpo li trascina sempre più verso l'orlo di quel precipizio e vorrebbero solo scivolare giù,insieme. Niente ha più importanza ormai.
-Dio, mi manchi così tanto, Felicity.-. È giusto un soffio, ma alle orecchie di lei somiglia ad una tempesta. La eccita. Stringe di più le gambe intorno alla vita di lui e lo accoglie più in profondità. 
E sono li. Insieme. Il precipizio è li che li attende.
E hanno deciso di saltare.

-Hai intenzione di dirmi che succede adesso?-. Domanda lei, ancora stretta tra le braccia di lui. Coperti da una piccola coperta verde. Lui affonda il viso tra i suoi capelli, poi inspira piano.
-La mia vita, ecco cosa succede. È tutto sbagliato, Felicity.-
-Hai solo bisogno di tempo per abituarti al cambiamento.-
-Non ho mai voluto che niente cambiasse. Ho lottato così tanto per vivere e per trovare te. Io non posso neanche pensare di vivere senza di te.-. Sussurra incollato alla pelle di lei. -A quanto pare tu puoi invece...-. E non avrebbe dovuto dirlo. Non li. Non in quel momento. Non dopo aver fatto l'amore con lei. Felicity si volta verso di lui e la furia nei suoi occhi lo fulmina all'istante.
-È questo che credi?! Credi che io possa vivere senza di te?-. Ed è più lontana da lui, sempre un po' di più. Oliver allunga la mano per sfiorarla, ma lei si scosta come scottata.
-Allora perché mi hai lasciato?-. È questo il punto. Lui non lo accetterà mai.
-Perché tuo figlio ha bisogno di te!-
-Esattamente quanto io ne ho di te!-. E quasi urla lui adesso.
-Non è la stessa cosa e tu lo sai!-
-Perché? Avanti dimmelo! Io non riesco a respirare se tu non ci sei! Dimmi perché non è la stessa cosa?-. Ed è arrabbiato. Con tutti. Ma tranne che con lei.
-Perché Connor desidera fare colazione con i suoi genitori, e osservare suo padre che bacia le labbra di sua madre prima di andare a lavoro. Perché quando di notte, è in preda agli incubi, ha bisogno che suo padre controlli sotto il letto e sua madre gli rimbocchi le coperte. Perché ha bisogno che i suoi genitori si amino, Oliver! Dannazione!-. Lo dice tutto d'un fiato. 
-Tu avevi bisogno di questo, Felicity.-. E adesso se ne accorge anche lei. Già. Questo riguarda lei. Tutto quel dolore soffocato. Quel bisogno e quella mancanza. 
-Ho odiato mio padre per questo. Non permetterò che tuo figlio odi te.-
-Sono capace di amare entrambi, te e Connor. Posso stare vicino a lui, continuando a vivere con te. Devi lasciarmelo fare...-
-Io non posso lasciartelo fare! Perché se te lo lasciassi fare, non riuscirei più a tornare indietro. Non riuscirei a sopravvivere senza di te, Oliver.-
-Tu non dovrai mai stare senza di me.-. Lo dice sottovoce, ma lei lo ascolta benissimo.
Oliver si avvicina a lei, e la tira a se, tra le sue braccia.
-Lei non è d'accordo con te, non è vero?Claire...-. E Felicity lo sa già.
-Vuole che diventiamo una famiglia...per Connor.-. Lo sapeva già. Ma fa male lo stesso.
-Sai che è la cosa migliore per tuo figlio?-
-Felicity...-. Le sposta una ciocca di capelli dal viso, e incatena i suoi occhi in quelli di lei. -Ho passato gli ultimi tre anni della mia vita a sacrificarmi per le persone che amo, ho sacrificato noi due troppe volte. Non voglio più farlo...-
-Tuo figlio non può pagare le conseguenze di questo.-
-Riuscirò ad amarlo e ad amare te. Perché non mi dai un po' di fiducia?-
-Non dirlo più! Io mi fido di te, Oliver. Come non mi sono mai fidata di nessuno in tutta la mia vita. Ma hai bisogno di conoscere tuo figlio adesso. E lui ha bisogno di avere una famiglia.-. Oliver resta in silenzio, poi respira a fondo. La osserva per qualche secondo, e non vorrebbe più toglierle gli occhi di dosso. -Perché non posso fare entrambe le cose? Perché non posso conoscere mio figlio e stare con te?-
-Perché hai sette anni da recuperare. E tuo figlio merita tutta la tua attenzione.-
-Posso tornare qui ogni notte. Possiamo stare insieme comunque...-
-Oliver, ti prego. Non rendere tutto più difficile! Non rendermi tutto più insopportabile di quanto non sia già. Tu devi provare a vivere con la tua nuova famiglia, e anche provare a stare con lei se è questo ciò di cui tuo figlio ha bisogno.-
-Come puoi dirlo? Come puoi anche solo pensare che io possa amare un'altra persona?-
-Non dovrai amarla, Oliver...dovrai rendere felice tuo figlio.-. Lui abbassa lo sguardo e non riesce neanche a pensare di poter amare un'altra. O di poter smettere di amare lei.
-Perciò questo è tutto? Finisce così tra noi? Dopo tutto quello che abbiamo passato?-. E la vede. La osserva trattenere il respiro, e lasciare che le lacrime le righino il viso.
-Tuo figlio ha bisogno di te adesso...-. Cerca di parlare, ma la sua voce è così spezzata da far venire i brividi a lui. -Ma io non smetterò mai di amarti, Oliver.-. Mentre un'altra lacrima le solca il viso, lui la ferma,accarezzandole il viso. È straordinariamente belle anche con gli occhi gonfi e rossi. E lui la ama dannatamente.
Dei rumori strani interrompono i loro sguardi. Una chiave che gira nella serratura. E Felicity sa di che si tratta, va avanti da giorni ormai. Ma non lui. Oliver non ne ha idea.
-Niente commedie romantiche stasera! Horror e Big Belly Burger! Perfetto no?-.
Thea entra nell'appartamento di Felicity, e quasi non riesce a stare in equilibrio per le troppe buste del fast food. Oliver si sistema meglio sul divano e la fissa, perplesso.
-Thea?-
-Oh...Oliver! Oh! Oh voi due...io...-. Troppo imbarazzata per dire altro.
Felicity afferra la sua t-shirt poco lontana, e si avvicina a lei. Afferra le buste e la aiuta a sistemarsi.
-Horror e Big Belly Burger è perfetto!-. Le dice, sorridendo.
Sono giorni che va avanti così ormai. Thea si è praticamente trasferita da Felicity la sera in cui lei è tornata da Central City, tanto che Felicity le ha regalato un doppione delle chiavi del suo appartamento. Si sente stranamente bene con quella ragazza. La fa sentire a casa e ne ha bisogno più di qualsiasi altra cosa. Oliver si veste in fretta e si avvicina alla sorella.
-È qui che vieni tutte le sere?-. Lo capisce subito e vorrebbe stringerla. E ringraziarla. Semplicemente perché si prende cura di lei.
-Già.-. Riesce a dire solo questo. Mentre Felicity si allontana, lasciandoli soli.
-Perché?-. Mormora lui, per non farsi ascoltare.
-La prima volta ci siamo addormentate senza accorgermene e quando mi sono svegliata in piena notte, lei non c'era. Si era chiusa in bagno, e ha pianto per ore. Quel giorno ho capito che aveva bisogno di me. Nonostante cerchi di nasconderlo, è devastata, Ollie.-. Lui lo fa. La stringe a se, con tutta la sua forza. La sente respirare a fatica, ma non molla la presa.
-Grazie.-
-Anche se sta forzando se stessa a starti lontano, non è quello che vuole. Non rinunciare a lei. Metti ordine in quel casino che è la tua vita e torna qui!-. Lui sorride, poi si volta verso Felicity, e la vede armeggiare tra le buste. E ogni suo movimento sembra farle male.
-È quello che ho intenzione di fare, Thea.-
-E manda via quella donna dal mio loft, è inquietante. Ma non Connor, lui ti somiglia così tanto!-. Thea le lascia un bacio leggero sulla guancia, poi si dirige verso quella sua nuova stanza improvvisata. Restano solo loro due, di nuovo.

-Non sapevo che foste così legate voi due?-. Domanda Oliver avvicinandosi a lei, che continua a sistemare le buste, con un ritmo quasi folle. Lui le afferra un braccio e la costringe a guardarlo.
-Ehi...-. Le sussurra, allacciando la sua mano a quella di lei.
-Tua sorella è fantastica.-. Dice lei, con gli occhi bassi.
-Ehi.-. Lui lo fa ancora. Perché c'è qualcosa che non va. Perché la conosce.
-Sapevo che non avremmo dovuto farlo, Oliver.-
-Di cosa stai parlando?-
-Non avremmo dovuto fare l'amore...perché io non riesco a lasciarti andare adesso.-
-Fammi restare allora.-. Mormora lui, poggiando la sua fronte su quella di lei. Lei posa le sue labbra su quelle di lui ed è un tocco quasi impercettibile.
-Non farmi questo.-. Sussurra ancora sulle sue labbra, e lui la sta distruggendo e non avrebbe mai voluto farlo. Ma lo sa. Se ne accorge. E decide di andare via.
Decide di afferrare quella maledetta maniglia e chiudersi la porta alle spalle.
Dannazione, e già gli manca il fiato.
Già le manca lei.

Salve! Come promesso ho aggiornato abbastanza velocemente! Grazie alle vostre recensioni,l'ispirazione non mi manca. 
Che ne pensate dell'incontro tra Oliver e Felicity? 
Quanto è cucciolo lui? E innamorata lei?
E Thea? Ditemi cosa ne pensate!
Vi abbraccio! 
   
 
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