Ivan guardò la finestra davanti a se, nevicava talmente forte che faticava a scorgere la ringhiera del balcone.
Prese nella mano destra la sua pistola appoggiata per terra e se la puntò alla tempia.
Dai suoi occhi non scese una lacrima e senza esitazione premette il grilletto, il proiettile uscì dall'altra parte del cranio e il pavimento fu macchiato di rosso mentre Ivan cadeva a terra.
Ivan aprì gli occhi e guardò il soffitto, questa volta una lacrime percorse la sua guancia.
Tese il braccio di fianco a se raccolse un pugno di bossoli oramai vuoti.
Mentre guardava le carcasse dei proiettili sussurò fra se e se "647", e a quel punto si alzò lentamente lasciando cadere ciò che teneva in mano.
Ivan guardò la finestra davanti a se, nevicava talmente forte che faticava a scorgere la ringhiera del balcone e prese nella mano destra la sua pistola appoggiata per terra e se la puntò alla tempia.