Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: innamoratahobbit96    04/06/2015    2 recensioni
Questa è un breve racconto della mia gita a Barcellona e dei momenti più belli. Voi ci siete stati?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

HOLA CHICA BARCELONA


Mancavano solo 7 ore prima della partenza. Ero troppo agitata, non vedevo l’ora di partire in gita con la mia classe, per questo la notte ho faticato a dormire.
Mi sono svegliata alle quattro del mattino e alle sei mi sono fatta ritrovare in stazione, dove c’erano già alcune mie compagne e un’altra sezione del nostro stesso indirizzo. Eravamo circa 40 ragazze, tra cui un maschio.
Quando eravamo tutti presenti, abbiamo sistemato le nostre valigie nel bagagliaio e siamo salite sul pullman.
La meta era Barcellona.
Sì, sarebbe stato stancante, infatti, abbiamo fatto sosta ad Avignone, una città della Francia, dove abbiamo alloggiato per una notte.
Siamo arrivate ad Avignone verso le tre del pomeriggio. Il cielo era nuvoloso e poco dopo essere scesi dal pullman, ha piovuto un bel po’.
Abbiamo visto il Palazzo dei Papi all’esterno, ma non siamo entrati, allora abbiamo avuto due ore di libertà e ne abbiamo approfittato per fare un giro per il quartiere ed entrare in bar a berci qualcosa di caldo.
Verso le diciotto e mezza siamo andate in un piccolo ristorante a mangiare.
Mi avevano detto che il cibo francese non era granché, ma devo ammettere che qual cosina mi è piaciuto.
Come antipasto abbiamo mangiato il prosciutto, il patè e del salame, poi, ci hanno dato il pesce con un contorno di patatine.
Infine, abbiamo concluso la cena con il gelato.
 
Dopo aver cenato siamo andati in un hotel, che si trovava in periferia.
Io ero in stanza con una mia compagna e amica.
C’era puzza di chiuso, si notava che non avevano aperto la finestra da un po’ di tempo, inoltre, là dentro faceva molto caldo.
 
Il mattino seguente ci siamo svegliati verso le sei del mattino e siamo ripartiti per andare a Barcellona, arrivando alle tredici.
Abbiamo pranzato liberamente per poi girare per i vari negozi,poi siamo andati a visitare la casa Batllò.
La sua struttura richiamava un po’ la forma di uno scheletro di un rettile , ma più precisamente di un drago, le finestre si aprivano su balconi a forma di conchiglie.
 
All’interno, ogni mobile, finestra, lampadario . . e ogni oggetto domestico, era studiato nei minimi dettagli.
I costi erano abbastanza costosi, ma ne valeva la pena, è stato molto bello da visitare. Gaudì ha fatto proprio un buon lavoro. Case così originali e particolari se ne trovano poche in giro.
 
Più tardi, abbiamo preso il pullman e ci siamo diretti a Lloret de Mar, a un’ora di distanza, dove avremmo trascorso le notti.
Non ci siamo preoccupati del cibo, perché c’era il servizio di self-service,  potevamo mangiare tutto quello che volevamo e c’era una gran varietà di cibi gustosi.
La sera ci siamo riposati e ci siamo preparati per andare tutti insieme in discoteca. Il locale si chiamava “Tropics”.
Siamo entrati in discoteca a mezzanotte. Ci hanno fatto il timbro con la scritta “Tropics” sulla mano, così come ai nostri professori.
Abbiamo pagato in base alla nazionalità e potevamo avere 3 consumazioni e una T-shirt, una borsa o degli occhiali.
 
La maggior parte delle ragazze indossavano degli abiti o altri vestiti eleganti, truccandosi lievemente, mentre io e altre abbiamo preferito indossare dei pantaloni comodi e una maglietta colorata e semplice.
Non era proprio la prima volta che entravo in una discoteca.
La prima volta è stata quando avevo 13 anni ed ero andata in pizzeria a trascorrere l’ultimo giorno di scuola con i miei compagni di classe. A fine cena, siamo andati in discoteca, cui il proprietario era il padre di una nostra compagna.
Là, abbiamo mangiato la torta e abbiamo ballato in pista.
Sapevo che molti altri ragazzi più grandi sarebbero venuti solo verso le undici o mezzanotte. I miei compagni volevano rimanere là fino a tardi, anche tirando la mattina, ma a differenza loro, ho preferito andarmene molto prima, anche prima della mezzanotte, per questo sono stata spesso presa in giro. Ma non mi interessava cosa pensavano gli altri di me.
Altre volte che sono andata in discoteca, erano le serate con l’oratorio o con il Vicariato, e ballavamo fino a mezzanotte, quando era ora di andarcene.
 
Comunque, tornando alla serata, mi sono scatenata sulla pista con le mie compagne, che mi guardavano sorridenti perché a scuola io sono etichettata come una ragazza timida, ma dipende tanto dal contesto in cui mi trovo.
Col passare del tempo, arrivarono anche altre scolaresche e ragazzi, che alcune mie compagne hanno poi conosciuto.
Siamo tornate in albergo verso le tre di notte. Ero troppo stanca e non vedevo l’ora di addormentarmi.
 
Il giorno seguente abbiamo dormito fino a tardi, per fortuna, e abbiamo trascorso la mattina a Lloret de Mar, infatti, siamo state in spiaggia a prendere il sole e giocare a pallone, mentre altre si sono messe il costume e hanno fatto il bagno.
A differenza di molte mie compagne, io stavo bene con la felpa, perché l’aria era fredda.
Il pomeriggio, dopo pranzo, siamo partite per Barcellona, dove siamo andati a visitare il parco Guell, visto però un po’ frettolosamente.
Anche quel giardino mi è piaciuto per via dell’impiego del vetro, usati per mosaici.
In seguito,siamo scesi in centro, dove abbiamo fatto compere per i vari negozi e nel mercato della Boqueria.
Sinceramente, pensavamo fosse un mercato dove vendessero di tutto, invece vendevano solo pesce, salumi e frutta.
Siamo rimaste a Barcellona fino alle dieci e mezza di sera, per poi tornare a Lloret De Mar.
 
L’ultimo giorno, siamo andati a Barcellona a visitare il quartiere gotico, tra cui la cattedrale, mentre altre ragazze sono andate a visitare lo stadio. Ci hanno fatto vedere qualche foto e devo ammettere che è stato molto bello. Hanno visitato gli interni dello stadio, tra gli idromassaggi, forse anche spogliatoi, luogo dove si svolgevano le circonferenze . . .
Dopo pranzo, ci siamo ritrovati in piazza perché avremmo fatto un tour, con il nostro pullman, per la città con la guida.
La guida era una donna abbastanza anziana, dai capelli grigi e corti. Era simpatica e non ti faceva annoiare la spiegazione.
Con lei siamo anche saliti a Montjuic e abbiamo scattato tante foto di Barcellona dall’alto.
Poi, ci ha portati alla Sagrada Familia. Detto sinceramente, è la chiesa più bella mai vista, forse per via della sua struttura strana e particolare.
Gaudì costruì varie forme della chiesa facendo riferimento a tanti elementi della natura che si trovava a casa sua, in campagna. La guida ci diede degli auricolari e un registratore per poterla sentire mentre ci dava qualche informazione sulla chiesa.
La sera avevamo in programma di andare in discoteca, ma io e alcune mie compagne abbiamo preferito stare in albergo.
 
Il sabato siamo tornati a casa, e abbiamo fatto 13 ore di viaggio.
C’era chi dormiva, chi ascoltava la musica e chi cantava e ballava.
È stata una bella gita, perché ero con la mia classe e perché quando si va in gita non si pensa allo studio e ai compiti, ma solo al divertimento
.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: innamoratahobbit96