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Autore: innamoratahobbit96    05/06/2015    3 recensioni
< < Gandalf? > > gridai sorpresa.
Lo stregone si voltò e appena mi vide mi salutò abbracciandomi.
< < Lucy . . mia cara . . quanto sei cresciuta > > disse scompigliandomi i capelli.
< < Ma cosa ci fai qui? > > gli chiesi.
< < Sono contento che ci sia anche tu . . perché avrei una proposta per entrambi > > disse guardando anche Bilbo, il quale si era già cambiato e in quel momento stava fumando una pipa.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bilbo, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NANI A CASA BAGGINS

Non erano i miei zii, ma un nano alto, dalla barba nera e la testa calva.
< < Dwalin . . al vostro servizio > > disse inchinandosi.
< < Bilbo Baggins > >
< < Lucy Hostel . . al vostro > > dissi.
Subito dopo, entrò in casa senza chiedere il permesso.
< < Quaggiù? > > chiese il nano togliendosi il mantello nero e lanciandolo a Bilbo.
< < “quaggiù” cosa? > > chiese Bilbo.
< < La cena . . lui ha parlato di cibo . . tantissimo > >
Lui? Lui chi?
Dwalin . . così si chiamava . . si sedette al posto di Bilbo e cominciò a mangiare tutto il cibo preparato in tavola. Sembrava che non avesse mangiato a pranzo, perché prendeva tutto in un sol boccone.
Era la prima volta che mi ritrovavo a faccia a faccia un nano.
Dai racconti pensavo fossero come degli gnomi, invece , quel nano era più alto di me e Bilbo. Io a confronto ero una tappa.
< < è solo che . . io non aspettavo ospiti > > disse Bilbo cercando di essere cortese.
Il campanello suonò ancora.
< < Balin . . al vostro servizio > > si presentò un altro nano, dalla barba bianca, inchinandosi.
< < Buona sera > > disse Bilbo.
< < Sì lo è . . ma penso che dopo pioverà > > disse entrando in casa.
< < Aiutami! > > mi supplicò Bilbo.
Che potevo fare? Non era casa mia. E poi noi hobbit non siamo affatto scortesi.
Salutò Dwalin, erano fratelli, ma non si somigliavano per niente
Bilbo non aveva idea di come mandarli via. Gli piaceva avere visitatori, ma dopo averli conosciuti. Invece i nani erano entrati serenamente come se fosse casa loro.
E in quel momento stavano prendendo ogni cosa dalla dispensa.
< < Scusatemi . . ma . . non siete nella casa giusta . . - provò a dire Bilbo - A noi hobbit piace conoscere gente nuova però . . non conosciamo nessuno dei due . . non vorrei essere brusco . . mi dispiace > >
Dwalin e Balin si voltarono e lo fissarono senza dire niente. Mi aspettavo che gli dicessero chissà che cosa,invece . .
< < Scuse accettate > > sorrise Balin.
Penso che non lo abbiano proprio ascoltato.
Ed ecco ancora il suono del campanello.
Erano due nani giovani.
< < Fili > > disse il biondo.
< < E Kili > > disse il castano.
< < Al vostro servizio > > dissero poi all’unisono.
< < Voi dovreste essere i signori Boggins > > sorrise Kili.
< < Cosa? no . . noi non stiamo insieme > > abbiamo riso all’unisono io e Bilbo.
< < Sì, come no - sorrise il moro entrando in casa allegramente e ammirando il posto - Bello questo posto, l’avete fatto voi? > >
< < No, è dei miei genitori da anni > > rispose Bilbo mentre Fili gli diede le sue armi, raccomandandogli di stare attento, perché le aveva appena fatte affilare.

I due fratelli andarono nella sala da pranzo, dove c’erano anche Balin e Dwalin, e cominciarono a spostare il tavolo e altri mobili, perché ne sarebbero arrivati altri.
Infatti, poco dopo suonò ancora il campanello. Ormai quel suono mi ronzava nelle orecchie.
< < Basta! Andate via! Ho già troppi nani! > > alzò la voce Bilbo buttando per terra le armi.
Mi diressi alla porta, per poi aprirla.
Altri otto nani erano appiccicati alla porta e caddero uno sopra l’altro.
Dietro di loro c’era Gandalf.
Sorrisi. Forse almeno quella sera sarebbe riuscito a convincere anche Bilbo a partire per quella famosa missione.

Erano in tutto 12 nani, che cominciarono già a fare abbastanza danni.
Ma mentre ero nel corridoio ad osservare tutto il via vai sentii Gandalf nominare un ultimo nano, che era in ritardo.
Gli avevano svuotato la dispensa, avevano rotto le tubature e il pavimento era sporco di fango.
Per poco Bilbo non sveniva a quella vista.
Tuttavia, i nani erano molto simpatici e ognuno si presentò.
Conobbi in particolare Bofur, il burlone di turno, che aveva sempre la battuta pronta.
Ori era il nano più timido del gruppo e molto educato, così come Dori, il suo fratello maggiore.
Poi c’erano anche Kili e Fili, le terze persone che avevamo conosciuto, simpatici e pieni di vita.
< < Volete un po’ di thè mia cara? > > mi chiese Dori porgendomi una tazza.
< < Oh . . sì grazie > > risposi assaggiandolo.
Era molto buono.
Notai Bombur, il mangione, che aveva in mano un sacco di formaggio.
< < Non vuoi un coltello da formaggio? > > gli chiesi mentre si allontanava.
< < Lui lo mangia a tocchi > > mi fece capire Bofur.
< < Per favore, vorrei che mi restituissi il vino > > disse Bilbo ad un nano.
Il nano, Bifur, rispose nella lingua, per questo non lo capimmo.
< < Bifur ha avuto una ferita > > ci disse Oin mettendoci una mano sulla spalla.
< < Se l’è fatta con quell’ascia sulla testa? > > chiese Bilbo sarcasticamente.
< < Le mie gambe vanno a meraviglia > > rispose dopo aver abbassato il suo apparecchio acustico.
< < Tranquilli, è sordo > > ci disse Bofur mettendoci una mano sulla spalla.
< < Non era capito > > disse ironicamente Bilbo.

Dopo aver apparecchiato la tavola, i nani si sedettero a mangiare, insieme a Gandalf, mentre io e Bilbo siamo rimasti in disparte ad osservare.
I nani non avevano proprio . . le buone maniere a tavola.
Bofur lanciò un pezzo di salsiccia a Bombur, che si trovava anche lui a capo tavola e lo prese al volo con la bocca. Sembrava il padrone che lanciava un ramoscello al proprio cane.
Tutti esultarono e gli fecero i complimenti.
Poi, fecero una gara di rutti. Bevvero la birra tutto in un sorso. Il vincitore fu Ori. Lo avevano già influenzato poverino.
Bilbo strinse i pugni e mi guardò, mentre io preferivo non commentare.
Andammo in corridoio e Gandalf ci raggiunse.
< < Miei cari amici, qual è il problema? > > ci chiese.
< < Siamo circondati da nani. Che ci fanno qui?! > >
< < Sono un’allegra combriccola. Una volta che vi abituate a loro > > sorrise lo stregone.
< < Non vogliamo abituarci a loro! Hanno saccheggiato la mia dispensa, distrutto le tubature . . cosa ci fanno in casa mia?! > > si disperò Bilbo.
In quel momento si avvicinò Ori.
< < Scusate . . mi dispiace interrompere . . ma che ci dovrei fare con il mio piatto? > > chiese timidamente dopo aver finito di cenare.
< < Ci penso io Ori > > disse Fili sbucando dall’angolo e prendendogli il piatto.
Lo lanciò al fratello, che lo lanciò a sua volta a Bifur.
E così fecero con tutti gli altri piatti, suonando il flauto e cantando una simpatica canzone , mentre Bilbo preferiva chiudersi gli occhi per paura di vedere i suoi piatti e ceramiche a terra.
I nani , seguendo il ritmo, picchiettarono sui mobili e su altri oggetti e mi fecero segno di farlo anche io.
Quella canzone mi piaceva un sacco, allora, cominciai a seguirli anche io, finché la canzone finì e chiamarono Bilbo dalla cucina.
Avevano ordinato tutti i piatti, uno sopra l’altro, non c’era nessun graffio.
Bilbo rimase scioccato, la sua faccia sorpresa fece ridere tutti, finché si bloccarono appena sentimmo bussare alla porta.
Rimasi sorpresa che quella persona non avesse suonato il campanello,ma aveva preferito bussare.
< < Lui è qui > > disse Gandalf tornando serio. Lui chi??
Manco fosse il lupo cattivo.

Appena Gandalf aprì la porta persi un battito.
Il nano era alto, dalla barba nera, dei capelli ricci e lunghi e gli occhi azzurri come il ghiaccio.
Il suo sguardo era serio e misterioso, eppure, c’era qualcosa in lui che mi incuriosiva.
Era un nano . . sì . . ma perché doveva essere così . . così come? Particolare?
< < Gandalf . . – cominciò a dire entrando. La sua voce era alquanto affascinante - avevi detto che questo posto era facile da trovare. Ho smarrito la via due volte, non l’avrei trovata se non avessi visto il segno sulla porta > >
Ah! Ecco cos’era quel rumore che avevo sentito il giorno prima.
< < Bilbo Baggins . . Lucy Hostel . . . permettetemi di presentarvi il capo della nostra compagnia . . Thorin Scudodiquercia > >
Thorin si tolse il mantello e lo porse a Kili.
< < E così . . questi sono gli hobbit – disse osservandoci curioso e girandoci attorno – ditemi . . avete combattuto molto? Che armi preferite? Ascia o spada? > >
< < Io sono bravo a conkers se volete saperlo. Ma non vedo come questo sia rilevante > > disse Bilbo.
< < E tu? Ah sì . . penso che tu non abbia mai combattuto > > disse Thorin guardando me.
< < Be. . me la cavo ma non mi ritengo un guerriero . . > > replicai.
< < Lo immaginavo. Be . . sembrano più dei droghieri che degli scassinatori > >
Quello era un insulto?

I nani si sedettero a tavola e discussero su una certa impresa.
< < Lontano, verso est, oltre montagne e fiumi, al di là di boschi e terre desolate, giace un’unica vetta solitaria > >
La montagna solitaria.
< < I presagi dicono che è il momento. “quando gli uccelli del passato torneranno a Erebor, il regno della bestia avrà fine “ > > disse Oin.
Bestia?
Io e Bilbo ci guardammo un attimo.
< < Quale bestia? > > chiese Bilbo.
< < Smaug il terribile. La più grande calamità della nostra Era. Uno sputa fiamme volante. Denti come rasoi, artigli come ganci da macellaio, amante dei metalli preziosi . . > > cominciò a descriverlo Bofur.
< < Sì, lo sappiamo cos’è un drago > > gli feci capire.
< < Sono capace. Gli darò un assaggio del ferro nanico sulle chiappette > > disse Ori alzandosi dalla sedia.
< < Dovremmo avere un esercito alle spalle, ma siamo solo in tredici, e non i tredici migliori - disse preoccupato Balin – né i più svegli > >
< < Saremo pochi di numero, ma siamo combattenti . . tutti quanti. Fino all’ultimo nano! > > precisò fiero Fili.
< < E Gandalf avrà ucciso tanti draghi! > > continuò Kili.
Gandalf non rispose. I nani gli chiesero quale fosse il numero di draghi da lui uccisi, ma non rispose.
I nani cominciarono a discutere senza ascoltarsi a vicenda, allora, Thorin li richiamò.
< < Se abbiamo interpretato quei segnali, non pensate che non lo avessero fatto anche altri? Le voci hanno cominciato a diffondersi. Occhi guardano ad est valutando i rischi. Ce ne stiamo comodi quando altri prendono ciò che è nostro di diritto? O cogliamo l’occasione per riprenderci Erebor? > >
Sagge parole.
< < Ma la porta è sigillata > > disse Balin.
Gandalf scosse la testa e tirò fuori dalla tasca una chiave. Gliel’aveva data Thrain, padre di Thorin, e gliela consegnò.
Poi, Gandalf tornò a guardare la mappa.
< < Queste rune indicano un passaggio segreto alle Sale Inferiori. Le porte dei nani sono invisibili se sono chiuse.
La risposta giace in questa mappa, ma non sono in grado di trovarla. Ma altri nella Terra di Mezzo che hanno questa capacità. L’incarico richiede segretezza e non una piccola dose di coraggio, ma se siamo attenti e astuti, credo si possa fare > > continuò.
< < Ecco perché sono scassinatori > > disse Ori.
Ancora a parlare di scassinatore. Ma cosa stavano dicendo?
< < Bravi > > disse Bilbo.
< < Lo siete? > > ci chiese Gloin.
< < No no noi non abbiamo MAI rubato > > dissi.
< < Già. La signora Hostel ha ragione. Non hanno la stoffa da scassinatori > > concordò Balin.
< < Le terre selvagge non vanno bene per le persone a modo che non sanno badare a loro stesse > > continuò Dwalin.
Iniziò un’altra discussione. Alcuni scommettevano che io e Bilbo avevamo grandi capacità, altri non erano d’accordo.
< < Basta! Se dico che sono scassinatori! Allora lo sono ! Gli hobbit hanno il passo leggero e il loro odore non è conosciuto dal drago – Bilbo cercò di ribattere, ma Gandalf non aveva ancora finito - Mi avete chiesto altri due componenti e io ho scelto loro. In loro c’è più di quanto l’apparenza inganna. Inclusi loro stessi > >
< < Ma la signorina Hostel è una ragazza > > disse Dwalin.
< < Pensate che sia un problema? > > gli chiesi.
< < Una ragazza nella compagnia . . più che perfetto! > > disse Kili.
< < Anche Lucy ha da offrire molto più di quanto voi sappiate. Dovete fidarvi > >
< < Va bene. Date loro il contratto > >
< < Bene. Spese, tempo richiesto, remunerazione, organizzazione dei funerali e così via > > disse Balin porgendoci il foglio.

Ci siamo allontanati dal gruppo per leggere il contratto.
< < Sembra equo > > disse Bilbo
< < . . Lacerazione . . incenerimento? > > chiesi avvicinandomi al tavolo.
< < Sì, vi ridurrà in una briciola in un batter d’occhio > > disse Bofur, proprio la persona giusta a tranquillizzare le persone.
< < Pensate ad una fornace con le ali – continuò. Intanto, Bilbo si stava già sentendo male - . . lampo di luce, dolore cocente e puf . . mucchietto di cenere > > concluse
Era proprio di grande aiuto!
Bilbo alzò gli occhi al cielo e svenne.
< < E poi dicono che noi donne siamo fifone > > sorrisi abbassando lo sguardo.
Gandalf prese Bilbo per le braccia e io per le gambe e lo abbiamo portato sulla sua poltrona.
Bofur gli diede mille schiaffi per svegliarlo, ma ad un certo punto lo fermai.
< < Ehm . . . i biscotti sono pronti! > > urlò.
Io e Gandalf lo osservammo interrogati.
< < Con Bombur funziona sempre > > disse incrociando le braccia e fingendosi offeso.
< < Ma cosa . . ? > > mormorò Bilbo massaggiandosi la testa.
< < Stavamo parlando di Smaug il terribile e sei svenuto > > spiegò Bofur.
Gandalf gli fece segno di far silenzio e gli chiese di lasciarci soli.

< < Lasciatemi tranquillo > > disse Bilbo mentre gli porsi una tazza di thè.
< < Tranquillo? Lo sei stato per troppo tempo? – lo rimproverò Gandalf - Da quando i centrini e i piatti di tua madre sono diventati così importanti? Mi ricordo di voi due . . andavate sempre in cerca di Elfi nel bosco. Restavate fuori fino a tardi, seguendo tracce di fango, ramoscelli e lucciole. Hobbit che volevano scoprire cosa c’era oltre i confini della Contea > >
< < Il mondo non sta nei libri o mappe, ma è là fuori > > dissi.
< < Sono un Baggins . . di casa Baggins > >
< < Ma sei anche un Tuc > >
Gandalf cominciò a raccontargli di un suo pro-pro-pro zio che andò in battaglia e riuscì ad attaccare i Goblin.
< < Avrete una storia da raccontare quando tornerete > >
< < Puoi prometterci che torneremo? > > chiese Bilbo.
< < No . . – sospirò Gandalf - ma se tornerete, non sarete più gli stessi > >
Purtroppo Bilbo continuava a dire di non voler venire. Si alzò dalla poltrona e se ne andò.
< < Io vorrei venire > > dissi a Gandalf.
< < Sono contento – disse sorridendomi - Ma sai . . sono sicuro che Bilbo cambierà idea, non so quando però . . ne sono certo > >

Andai a cercare Balin per poter firmare il contratto. Lo trovai nel corridoio, vicino alla porta, a parlar con Thorin.
Mi tremarono le gambe. Perché avevo questa reazione? Era un semplice nano. Ma che dico?? Lui era Thorin Scudodiquercia, il principe di Erebor, erede al trono.
< < Scusate il disturbo . . ho firmato il contratto . . > > dissi agitata e mostrando il contratto.
< < Perfetto mia cara. Benvenuta nella compagnia > > disse Balin prendendomi le mani.
< < Lo sai bene che sarò responsabile del tuo destino? > > disse Thorin, appoggiato al mobiletto accanto.
E con ciò cosa voleva dire? Gandalf ci aveva proposto di partire e io ho colto l’occasione. Volevo esplorare il mondo. Come avevano fatto i miei genitori.
Annui senza aprir bocca.
< < So dei pericoli che incombono il mondo > > dissi.
Avevo sangue Hostel.
La mia famiglia amava le avventure e inoltre . . avevano aiutato tante persone.
E io desideravo essere come loro. Volevo aiutare la compagnia dei nani a riprendersi casa loro.
< < Comunque . . non sono d’accordo sulla presenza di una donna > > continuò senza guardarmi in faccia.
< < Perché? Non sono così debole come pensi > > dissi.
Si voltò verso di me e mi guardò con quello sguardo sexy.
< < Per me invece va più che bene la presenza di una donna > > disse contento Kili.
Risi di gusto. Tanto era troppo giovane per me.
< < Appunto per questo . . ci distrarrebbe > > concluse per poi andarsene tenendo le mani incrociate dietro la schiena.
Alzai le sopracciglia.
Aveva detto davvero “CI distrarrebbe “?
Quindi . . io lo distraevo?
Scossi la testa cercando di eliminare tutti quei pensieri.


 

  
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