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Autore: eugeal    07/06/2015    0 recensioni
Questa storia è uno spin-off di "A World that Will Not Turn to Ash" e si colloca dopo il finale, quindi leggetela solo dopo l'altra per non rischiare spoiler.
Guy è diventato il Guardiano Notturno al posto di Marian. Queste sono le sue avventure.
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Guy di Gisborne, Marian, Robin Hood, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'From Ashes'
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- Ci sei? - Chiese la voce di Robin dall'alto e un attimo dopo un sacco di farina atterrò tra le braccia di Guy, facendolo quasi cadere da cavallo. Riuscì a tenersi in sella e lanciò il sacco sul carro, poi fece segno a Much di partire mentre Guy restava ad aspettare Robin, tenendo il suo cavallo per la briglia.
Un grido d'allarme risuonò all'interno dell'edificio e il fuorilegge saltò dalla finestra un attimo dopo, atterrando in sella al cavallo. Un soldato si affacciò alla stessa finestra da cui Robin era appena saltato e iniziò a gridare.
- Sono Robin Hood e il Guardiano Notturno! Prendeteli!
Guy e Robin partirono al galoppo, prima che i soldati riuscissero ad organizzarsi per inseguirli.
- Quando stai per lanciare un sacco così pesante, potresti avvisare prima di lasciarlo andare, non mentre sta già cadendo. - Si lamentò Guy, ma Robin si limitò a sorridere con aria innocente.
- Quante storie, l'hai preso, no?
- Non per merito tuo. - Disse Guy. - Ora che si fa? Andiamo a distribuire le provviste che abbiamo rubato?
- Non stanotte. O meglio, Little John, Will e Djaq andranno a distribuire una parte delle provviste a Nettlestone, invece io, te e Much abbiamo altri progetti.
- Ah sì? E quando mi farai l'onore di dirmi cosa vuoi che faccia?
Robin sogghignò.
- Aspetta e vedrai.
Guy sbuffò.
- Odio quando fai così.
- Così come?
- Il misterioso autocompiaciuto.
- Ti lamenti solo perché non ti ho ancora detto di cosa si tratta. Ora taci, siamo quasi arrivati al campo.
Robin scese da cavallo e attese che Gisborne lo seguisse, ma Guy si era limitato a togliersi la maschera da Guardiano Notturno ed era rimasto a fissarlo a braccia incrociate, senza muoversi.
Robin roteò gli occhi con finta aria di rassegnazione.
- Oh, e va bene, guastafeste malfidato! - Si avvicinò a Guy e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, poi lo guardò. - Allora, che ne dici?
Gisborne gli sorrise, divertito.
- Dico che mi sembra un'ottima idea.
- Allora mettiamoci al lavoro, c'è molto da fare.

Guy tornò a Locksley quando il cielo iniziava già a tingersi di rosa. Portò il cavallo nella stalla cercando di non fare rumore e rientrò in casa in silenzio.
Lui, Robin e Much avevano lavorato tutta la notte al progetto misterioso di Robin e ora Guy era semplicemente esausto.
Decise che quella mattina sarebbe andato a Knighton un po' più tardi del solito per poter dormire almeno qualche ora. Iniziò ad aprire i fermagli della giacca mentre saliva le scale e aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia della propria stanza quando la porta della stanza di Marian si aprì di scatto, facendolo sobbalzare.
- Oh, sei già sveglio, Guy! - Disse la ragazza, vivacemente, avvicinandosi a lui per baciarlo sulla guancia. - Allora te ne sei ricordato!
Guy la guardò, cercando di farsi venire in mente cosa avrebbe dovuto ricordarsi e Marian nel frattempo si mise a riallacciargli la giacca, amorevolmente.
- Credi che troveremo qualcosa di adatto a Djaq? E cosa potrebbe piacere a Will?
Gisborne si ricordò di colpo che aveva promesso alla ragazza che l'avrebbe accompagnata al mercato di Nottingham per scegliere un regalo per gli sposi.
- Sono certo che sceglierai bene. - Disse, sforzandosi di sorriderle. - Aspetta, vado a chiamare Allan, tu fai preparare pure la colazione.
- Oh, pensi che voglia venire anche lui? Forse sta ancora dormendo.
- Sono certo che ne sarà felice. - Rispose Guy, con un sorriso innocente, poi si diresse verso la camera di Allan.
Se lui non poteva dormire, di certo non avrebbe permesso ad Allan di restare a letto fino a tardi.

Allan si svegliò sentendosi scuotere e si girò nel letto, tirandosi il lenzuolo sopra la testa, ma Guy glielo tirò via e aprì le imposte per far entrare la luce.
- Che vuoi, Giz? È l'alba. - Si lamentò con uno sbadiglio.
- Lo so, il sole stava sorgendo quando sono rientrato.
- E perché non vai a dormire, allora?
- Perché ho promesso a Marian che l'avrei portata al mercato di Nottingham stamattina.
- E io che c'entro?
- Tu verrai con noi. - Guy lo guardò, deciso. - Hai un compito importante.
- Quale?
Guy sospirò.
- Dovrai tenermi sveglio. Marian non la prenderebbe bene se mi addormentassi mentre mi sta parlando.

Allan si mise alla guida del carro, mentre Marian sedette accanto a Guy e gli prese una mano mentre parlava con vivacità ai due uomini.
- Credete che sarà Much a cucinare il banchetto nuziale?
- Suppongo di sì. - Disse Allan con un'alzata di spalle. - Dubito che possano assumere un vero cuoco per farlo andare al campo.
- Potrei fare un dolce... - Iniziò Marian.
- No! - La interruppe Allan, in fretta e Guy gli lanciò uno sguardo stupito, mentre Marian arrossì nel ricordare il risultato del suo precedente tentativo di cucinare.
- Non ci sarà tempo se devi prepararti per la cerimonia. - Disse Allan, cercando di rimediare. - Ma potresti chiedere a Thornton di cucinare qualcosa.
- Buona idea. - Disse Marian, cogliendo al volo il suggerimento di Allan. Poi guardò Guy, un po' preoccupata. - Ma non ci saranno problemi?
- Che tipo di problemi?
Marian sospirò.
- Tra te e Robin, intendo. Non hai paura che potrebbe avercela con te per quello che è successo? Non lo vedo da quel giorno, non so come l'abbia presa...
- Non credo che ci saranno problemi, altrimenti non lo avrebbero invitato. - Disse Allan in tono distratto.
- Lo penso anche io. - Confermò Guy. - Djaq è stata gentile con me, ma non mi avrebbe chiesto di venire se Hood non fosse stato d'accordo.
Gisborne pensò che avrebbe dovuto fare attenzione a come comportarsi durante la cerimonia e il banchetto nuziale. Marian non aveva la più pallida idea che dal giorno in cui Robin gli aveva salvato la vita, loro due si erano incontrati e avevano lavorato fianco a fianco molto spesso.
Avrebbe dovuto anche cercare di non sembrare troppo a suo agio al campo dei fuorilegge e badare a non parlare troppo per non lasciarsi sfuggire alcun riferimento alle sue avventure di Guardiano Notturno.
Si accorse che Marian lo stava fissando in silenzio da un po' senza dire nulla.
- Cosa c'è?
- Stai bene Guy? Mi sembri stanco.
- Non ho dormito bene. - Disse, e in fondo non era proprio una bugia: non aveva dormito bene perché non aveva dormito affatto.
La ragazza lo guardò, dispiaciuta.
- Ancora gli incubi? - Sospirò e gli mise un braccio sulle spalle, attirandolo a sé. - Vieni, riposa un po' finché non saremo arrivati.
Guy si appoggiò a lei e chiuse gli occhi.
- Sei sicura che vada bene? La gente sparlerà se ci vede così vicini.
Marian gli baciò la fronte.
- Tanto lo farebbero lo stesso. - Disse con un altro sospiro. - Ora dormi, ti sveglierò io quando saremo a Nottingham.
   
 
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