Ecco pronto il quindicesimo capitolo!
So che molti di voi lo aspettavano con impazienza…
Ehm, lasciatemi dire che anche questo è
piuttosto breve e sintetico… Ma se non altro delinea un paio di cosette
molto, molto importanti… ^___^
Buona lettura a tutti!
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Through your eyes
«Io
vedo con gli occhi tuoi…»
15
Seven days
Ma
tu dove sei?
Ogni
giorno più difficile
Il
tempo senza te
Fiorello,
Finalmente tu
Giovedì 13 settembre
Si svegliò
con lo sgradevole, caratteristico senso di allarme
dato da un vuoto di memoria.
Cosa gli era successo? Dov’era?
L’ultima cosa che ricordava era un profumo di fiori, unito alla
sensazione di un abbraccio…
Sakura…
Di
colpo tutto tornò chiaro. Lo avevano portato in quella famosa clinica,
dove lo aveva accolto quel famoso chirurgo, per sottoporlo a quel
famoso intervento. Ricordava solo vagamente il forte odore di disinfettante
tipico di qualsiasi ospedale di questo mondo…
Come aveva fatto a dimenticarselo? E poi la voce bassa
e cordiale dell’uomo che si dichiarava tanto abile da potergli restituire
la vista – peccato che non potesse in alcun modo restituirgli il resto.
Un ultimo istante confuso, il lampo del
sussurro di sua madre, e poi nulla.
«Stai tranquillo, Shaoran, andrà tutto
bene…»
Quante
volte si era sentito ripetere quella frase negli ultimi mesi? E quante volte
l’aveva respinta con forza, negando di aver
bisogno di quelle parole speranzose? E invece, quel
giorno, gli erano bastate le parole di una ragazza qualunque per fargli
considerare in termini tutti nuovi la speranza racchiusa in quella semplice
frase…
Dimenticava
che Sakura non era una ragazza
qualunque.
Cercando
di scuotersi dagli ultimi torpori dell’anestesia, aprì gli occhi,
ritrovando il consueto buio.
Ovvio.
Non si era aspettato nulla di diverso.
Avvertiva
sul viso uno strano fastidio, come una stretta alle tempie. Sollevò
lentamente una mano, passandosela sulla fronte, e scoprì la presenza di
una fasciatura.
«Ah,
è sveglio, signor Li.»
Shaoran
riconobbe la voce del chirurgo. Cercò di parlare, ritrovandosi la voce
impastata.
«Perché queste bende?» borbottò, invece
di confermare l’affermazione del medico.
«Sono
necessarie» rispose l’uomo, senza esitazioni.
«L’intervento cui lei si è sottoposto era, di fatto, un
trapianto. Le nuove cornee hanno bisogno di adattarsi. Pertanto
è necessario che lei passi del tempo senza scoprire gli occhi, e senza
esporli ad alcuna fonte di luce; una settimana almeno. Non si preoccupi, tra
sette giorni esatti quelle bende che le proteggono gli occhi le saranno tolte. Le assicuro che tornerà
senz’altro a vedere. A questo punto si tratta solo di aspettare.»
Sette
giorni. Beh, tutto sommato, cos’erano mai sette
giorni di buio, se confrontati con un anno di vuoto?
Shaoran
annuì in silenzio.
«Molto
bene.» Il chirurgo sembrava un tipo efficiente; la sua voce ora suonava
più vicina, e sempre sollecita e positiva.
«Allora direi che possiamo subito chiamare sua
madre. Potete tornare a casa.»
Shaoran
annuì di nuovo, docilmente, ascoltando i passi dell’uomo
echeggiare sul pavimento e la porta della stanza che si apriva con un lieve
cigolio.
Rimase
per un attimo a pensare, sfiorandosi ancora le bende sugli occhi. Una settimana
senza esporli ad alcuna fonte di luce. Valeva a dire, una settimana di
relegazione in una camera buia.
Un’improvvisa
supposizione gli provocò una stretta al petto.
Una
settimana senza poter sentire la voce di Sakura?
Scattò
a sedere, mentre la stretta si faceva insostenibile. Lo avrebbero rinchiuso in
una stanza senza luce, certo, e di conseguenza non avrebbe più potuto
avere quegli incontri, casuali o meno, con Sakura. Proprio
ora che era consapevole di quanto ne avesse bisogno. Proprio
ora che non poteva più in nessun
modo fare a meno di lei…
Il
rumore dei passi del chirurgo risuonò di nuovo nella stanza, seguito da
quello, più leggero, delle scarpe e dell’andatura più
familiari di sua madre.
«Tesoro!»
La donna gli fu immediatamente accanto e lo strinse a sé. «Vieni, ti portiamo subito a casa.»
«Quanta
fretta» borbottò Shaoran, a metà brusco
e a metà ironico, senza riuscire a smettere di pensare che per una
settimana sarebbe stato separato dalla sua amica, la sua migliore amica, la sua unica
amica.
«È
giusto averne, in effetti» puntualizzò il medico. «Deve
trovarsi al più presto in una stanza più buia di questa…
Nonostante la fasciatura, per l’adattamento delle cornee è
essenziale soprattutto il fatto che non ci sia luce.»
«Hai
sentito il dottore… Coraggio, Shaoran, andiamo…»
Senza più ascoltare né le elucubrazioni
dell’uomo, né l’apprensione di sua madre, il ragazzo si
alzò, restando chiuso in un ostinato silenzio; approfittando del momento
in cui sua madre si profuse in ringraziamenti con il chirurgo,
attraversò la stanza d’ospedale da solo, sfiorando le pareti.
«Signorino
Shaoran!»
Ah,
giusto, gli pareva che mancasse qualcuno. Le mani di Wei si posarono sulle sue
spalle, mentre il maggiordomo gli rivolgeva un sussurro preoccupato.
«Non
si preoccupi, andiamo subito… Da questa parte…»
Shaoran
cercò di opporsi alla sua guida, ma alla fine, ancora spossato
dall’anestesia e abbattuto da quel pensiero fisso che gli faceva
malissimo, si arrese.
Si
lasciò condurre fuori, lungo il corridoio, oltre le porte
dell’ospedale, fino all’automobile, seguito dalle parole speranzose
di sua madre, ma ignorandole costantemente.
Sette giorni senza Sakura.
a
Il viaggio fino
alla villa gli parve eterno e immerso in un senso ovattato di
apatia.
Quando si ritrovò di nuovo nella sua stanza, ascoltò
solo distrattamente i movimenti di sua madre e di Wei, mentre si davano da fare
per chiudere ermeticamente ogni finestra, impedendo alla luce del sole di
colpire i suoi occhi bendati. Con altrettanto disinteresse accolse poi il bacio
di sua madre, appena prima che lei lo lasciasse solo, sussurrandogli che ora
poteva riposare un po’.
Nell’oscurità
sua vecchia amica, Shaoran si lasciò cadere a braccia aperte su un letto
che ormai conosceva, soffocando l’impulso assurdo e rabbioso e frustrato
di prendere a pugni il cuscino.
Sette giorni senza Sakura.
Sette
giorni senza poterla ascoltare ridere e parlare, senza poter sentire il suo
profumo, senza poter percepire il calore della sua vicinanza, senza poter
condividere nulla con lei, lei che era l’unico motivo che lo aveva
sospinto quel giorno incontro a quel maledetto
intervento, l’unica cosa che in realtà lui desiderasse davvero vedere in questo freddo mondo.
Proprio ora che sentiva di dipendere totalmente da lei,
se la sentiva strappar via.
Sette
giorni senza di lei equivalevano a ben più di un anno di vuoto.
Ormai
lei era diventata troppo importante per lui. Troppo. Troppo.
E questa consapevolezza, in aggiunta, gli faceva in un certo
senso paura.
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Ebbene
sì, le “cosette importanti” sono proprio l’esito dell’intervento
e questa “settimana di buio” che si profila dinanzi al povero Shao, che a questo punto potrebbe benissimo denunciarmi per
tutto quello che gli sto facendo passare… U///U” Ma ancora un po’ di pazienza, dai…
^___^
[Eh,
tanto peggio di così…
-___- NdShaoran]
Ringrazio
profondamente i recensori:
Dany92: Ciau
Dany, grazie mille per i complimenti!! Ma certo che ti credo, è ovvio essere in pensiero
per quel dolce cucciolo di Shao… *///* Waaa gliene
sto combinando di tutti i colori, vero? ç___ç Però, come ho detto,
ancora un po’ di pazienza e tutti questi casini passeranno! Grazie
ancora, spero di ritrovarti al prossimo capitolo!!
Saku_cele: Ciau
Cele! Nooo, dai, non
può essere, è già capitato che Paul
mi dicesse che avevo usato la data del suo compleanno,
e adesso anche con te…
°___° Beh, sono
onorata di queste sorprendenti coincidenze!! ^///^ Grazie per il commento, spero che
la storia continui a piacerti!
Ruka88: Bentornata Ruka!! ^^ Eh sì, ora si tratta solo
di vedere come andranno le cose per Shaoran dopo (e
durante…) la “settimana di buio”… Grazie mille per la
recensione, spero che continuerai a seguire la storia!
Non so come chiamarmi: Ciau
Ambra! Guarda, il caso vuole che siamo in due ad avere l’INFLUENZA…
Credo di non avere bisogno dei tuoi germi, ne ho già parecchi qui ora!! XD Sappi che sono felicissima che tu
“non mi lasci in pace”, lo sai che aspetto sempre con trepidazione
i tuoi commenti, che mi fanno sempre molto piacere!! ^///^ Sono contenta che ti sia piaciuto
lo scorso capitolo, nonostante la piattezza… Prometto che presto il tutto
si smuoverà un bel po’ da questa fase di stallo… XD
Grazie ancora, un bacio!
FaNtAsTiC PaUl: Ciau Paul, grazie mille per il commento! ^^ Spero davvero che la ff continui a piacerti… Molto presto arriverà
anche il mio capitolo preferito in assoluto… ^///^ Alla prossima!
Ringrazio
come sempre tutti i lettori… Non smetterò mai di farlo, e io parlo
sul serio, non sono mai frasi di circostanza! Se sapeste quanto significa per
me questa storia… Beh, basti dire che il fatto
che così tante persone la seguano… mi fa camminare tremila metri
sopra il cielo! ^^
Appuntamento
al prossimo capitolo, allora, dove tornerà il punto di vista di Sakura dopo l’intervento di Shaoran…
Arigatou to sayonara minna!