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Autore: Feel Good Inc    08/01/2009    4 recensioni
"... Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù, in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me, è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..." La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: "Per favore... addomesticami," disse.
[Antoine de Saint-Exupéry, "Il piccolo principe"]
Può la forza di una promessa intaccare il buio di chi ha perso tutto, anche la speranza?
"A volte il cuore vede cose che gli occhi non vedono."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Li Shaoran, Sakura Kinomoto | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Through your eyes

Ecco pronto il quindicesimo capitolo!

So che molti di voi lo aspettavano con impazienza… Ehm, lasciatemi dire che anche questo è piuttosto breve e sintetico… Ma se non altro delinea un paio di cosette molto, molto importanti…  ^___^

Buona lettura a tutti!

 

 

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Through your eyes

«Io vedo con gli occhi tuoi…»

 

 

15

Seven days

 

Ma tu dove sei?

Ogni giorno più difficile

Il tempo senza te

 

Fiorello, Finalmente tu

 

 

Giovedì 13 settembre

 

Si svegliò con lo sgradevole, caratteristico senso di allarme dato da un vuoto di memoria.

Cosa gli era successo? Dov’era? L’ultima cosa che ricordava era un profumo di fiori, unito alla sensazione di un abbraccio…

Sakura…

Di colpo tutto tornò chiaro. Lo avevano portato in quella famosa clinica, dove lo aveva accolto quel famoso chirurgo, per sottoporlo a quel famoso intervento. Ricordava solo vagamente il forte odore di disinfettante tipico di qualsiasi ospedale di questo mondo… Come aveva fatto a dimenticarselo? E poi la voce bassa e cordiale dell’uomo che si dichiarava tanto abile da potergli restituire la vista – peccato che non potesse in alcun modo restituirgli il resto.

Un ultimo istante confuso, il lampo del sussurro di sua madre, e poi nulla.

«Stai tranquillo, Shaoran, andrà tutto bene…»

Quante volte si era sentito ripetere quella frase negli ultimi mesi? E quante volte l’aveva respinta con forza, negando di aver bisogno di quelle parole speranzose? E invece, quel giorno, gli erano bastate le parole di una ragazza qualunque per fargli considerare in termini tutti nuovi la speranza racchiusa in quella semplice frase…

Dimenticava che Sakura non era una ragazza qualunque.

Cercando di scuotersi dagli ultimi torpori dell’anestesia, aprì gli occhi, ritrovando il consueto buio.

Ovvio. Non si era aspettato nulla di diverso.

Avvertiva sul viso uno strano fastidio, come una stretta alle tempie. Sollevò lentamente una mano, passandosela sulla fronte, e scoprì la presenza di una fasciatura.

«Ah, è sveglio, signor Li.»

Shaoran riconobbe la voce del chirurgo. Cercò di parlare, ritrovandosi la voce impastata.

«Perché queste bende?» borbottò, invece di confermare l’affermazione del medico.

«Sono necessarie» rispose l’uomo, senza esitazioni. «L’intervento cui lei si è sottoposto era, di fatto, un trapianto. Le nuove cornee hanno bisogno di adattarsi. Pertanto è necessario che lei passi del tempo senza scoprire gli occhi, e senza esporli ad alcuna fonte di luce; una settimana almeno. Non si preoccupi, tra sette giorni esatti quelle bende che le proteggono gli occhi le saranno tolte. Le assicuro che tornerà senz’altro a vedere. A questo punto si tratta solo di aspettare.»

Sette giorni. Beh, tutto sommato, cos’erano mai sette giorni di buio, se confrontati con un anno di vuoto?

Shaoran annuì in silenzio.

«Molto bene.» Il chirurgo sembrava un tipo efficiente; la sua voce ora suonava più vicina, e sempre sollecita e positiva. «Allora direi che possiamo subito chiamare sua madre. Potete tornare a casa.»

Shaoran annuì di nuovo, docilmente, ascoltando i passi dell’uomo echeggiare sul pavimento e la porta della stanza che si apriva con un lieve cigolio.

Rimase per un attimo a pensare, sfiorandosi ancora le bende sugli occhi. Una settimana senza esporli ad alcuna fonte di luce. Valeva a dire, una settimana di relegazione in una camera buia.

Un’improvvisa supposizione gli provocò una stretta al petto.

Una settimana senza poter sentire la voce di Sakura?

Scattò a sedere, mentre la stretta si faceva insostenibile. Lo avrebbero rinchiuso in una stanza senza luce, certo, e di conseguenza non avrebbe più potuto avere quegli incontri, casuali o meno, con Sakura. Proprio ora che era consapevole di quanto ne avesse bisogno. Proprio ora che non poteva più in nessun modo fare a meno di lei…

Il rumore dei passi del chirurgo risuonò di nuovo nella stanza, seguito da quello, più leggero, delle scarpe e dell’andatura più familiari di sua madre.

«Tesoro!» La donna gli fu immediatamente accanto e lo strinse a sé. «Vieni, ti portiamo subito a casa.»

«Quanta fretta» borbottò Shaoran, a metà brusco e a metà ironico, senza riuscire a smettere di pensare che per una settimana sarebbe stato separato dalla sua amica, la sua migliore amica, la sua unica amica.

«È giusto averne, in effetti» puntualizzò il medico. «Deve trovarsi al più presto in una stanza più buia di questa… Nonostante la fasciatura, per l’adattamento delle cornee è essenziale soprattutto il fatto che non ci sia luce.»

«Hai sentito il dottore… Coraggio, Shaoran, andiamo…»

Senza più ascoltare né le elucubrazioni dell’uomo, né l’apprensione di sua madre, il ragazzo si alzò, restando chiuso in un ostinato silenzio; approfittando del momento in cui sua madre si profuse in ringraziamenti con il chirurgo, attraversò la stanza d’ospedale da solo, sfiorando le pareti.

«Signorino Shaoran!»

Ah, giusto, gli pareva che mancasse qualcuno. Le mani di Wei si posarono sulle sue spalle, mentre il maggiordomo gli rivolgeva un sussurro preoccupato.

«Non si preoccupi, andiamo subito… Da questa parte…»

Shaoran cercò di opporsi alla sua guida, ma alla fine, ancora spossato dall’anestesia e abbattuto da quel pensiero fisso che gli faceva malissimo, si arrese.

Si lasciò condurre fuori, lungo il corridoio, oltre le porte dell’ospedale, fino all’automobile, seguito dalle parole speranzose di sua madre, ma ignorandole costantemente.

Sette giorni senza Sakura.

 

a

 

Il viaggio fino alla villa gli parve eterno e immerso in un senso ovattato di apatia.

Quando si ritrovò di nuovo nella sua stanza, ascoltò solo distrattamente i movimenti di sua madre e di Wei, mentre si davano da fare per chiudere ermeticamente ogni finestra, impedendo alla luce del sole di colpire i suoi occhi bendati. Con altrettanto disinteresse accolse poi il bacio di sua madre, appena prima che lei lo lasciasse solo, sussurrandogli che ora poteva riposare un po’.

Nell’oscurità sua vecchia amica, Shaoran si lasciò cadere a braccia aperte su un letto che ormai conosceva, soffocando l’impulso assurdo e rabbioso e frustrato di prendere a pugni il cuscino.

Sette giorni senza Sakura.

Sette giorni senza poterla ascoltare ridere e parlare, senza poter sentire il suo profumo, senza poter percepire il calore della sua vicinanza, senza poter condividere nulla con lei, lei che era l’unico motivo che lo aveva sospinto quel giorno incontro a quel maledetto intervento, l’unica cosa che in realtà lui desiderasse davvero vedere in questo freddo mondo.

Proprio ora che sentiva di dipendere totalmente da lei, se la sentiva strappar via.

Sette giorni senza di lei equivalevano a ben più di un anno di vuoto.

Ormai lei era diventata troppo importante per lui. Troppo. Troppo.

E questa consapevolezza, in aggiunta, gli faceva in un certo senso paura.

 

 

 

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Ebbene sì, le “cosette importanti” sono proprio l’esito dell’intervento e questa “settimana di buio” che si profila dinanzi al povero Shao, che a questo punto potrebbe benissimo denunciarmi per tutto quello che gli sto facendo passare…  U///U”  Ma ancora un po’ di pazienza, dai…  ^___^

[Eh, tanto peggio di così…  -___-  NdShaoran]

 

Ringrazio profondamente i recensori:

Dany92: Ciau Dany, grazie mille per i complimenti!! Ma certo che ti credo, è ovvio essere in pensiero per quel dolce cucciolo di Shao  *///*  Waaa gliene sto combinando di tutti i colori, vero?  ç___ç  Però, come ho detto, ancora un po’ di pazienza e tutti questi casini passeranno! Grazie ancora, spero di ritrovarti al prossimo capitolo!!

Saku_cele: Ciau Cele! Nooo, dai, non può essere, è già capitato che Paul mi dicesse che avevo usato la data del suo compleanno, e adesso anche con te…  °___°  Beh, sono onorata di queste sorprendenti coincidenze!!  ^///^  Grazie per il commento, spero che la storia continui a piacerti!

Ruka88: Bentornata Ruka!!  ^^  Eh sì, ora si tratta solo di vedere come andranno le cose per Shaoran dopo (e durante…) la “settimana di buio”… Grazie mille per la recensione, spero che continuerai a seguire la storia!

Non so come chiamarmi: Ciau Ambra! Guarda, il caso vuole che siamo in due ad avere l’INFLUENZA… Credo di non avere bisogno dei tuoi germi, ne ho già parecchi qui ora!!  XD  Sappi che sono felicissima che tu “non mi lasci in pace”, lo sai che aspetto sempre con trepidazione i tuoi commenti, che mi fanno sempre molto piacere!!  ^///^  Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, nonostante la piattezza… Prometto che presto il tutto si smuoverà un bel po’ da questa fase di stallo…  XD  Grazie ancora, un bacio!

FaNtAsTiC PaUl: Ciau Paul, grazie mille per il commento!  ^^  Spero davvero che la ff continui a piacerti… Molto presto arriverà anche il mio capitolo preferito in assoluto…  ^///^  Alla prossima!

 

Ringrazio come sempre tutti i lettori… Non smetterò mai di farlo, e io parlo sul serio, non sono mai frasi di circostanza! Se sapeste quanto significa per me questa storia… Beh, basti dire che il fatto che così tante persone la seguano… mi fa camminare tremila metri sopra il cielo!  ^^

 

Appuntamento al prossimo capitolo, allora, dove tornerà il punto di vista di Sakura dopo l’intervento di Shaoran

Arigatou to sayonara minna!

   
 
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