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Autore: Duinne_Malfoy    08/06/2015    10 recensioni
Conosciamo tutti le famose litigate tra Derek e Stiles no?
Bè succederebbe se Stiles ad un certo punto sparisse dalla circolazione avvisando solo lo Sceriffo? Come la prenderebbe Derek? Specie se tornasse accompagnato da un nuovo branco? Sarà felice di essersi liberato dell'umano o rifletterà sulla situazione?
Ambientata dopo la 2° stagione, sono presenti tutti i personaggi principali più Cora.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’estate di Stiles

 

Stiles era arrivato a Moon Beach da qualche giorno, i nonni erano felicissimi; Mary non faceva altro che rimpinzarlo di cibo, sostenendo fosse troppo magro mentre Daniel non perdeva occasione di parlare con il suo nipotino.

Aveva anche incontrato dei suoi vecchi amici, di quando era piccolo e proprio in quel momento stava uscendo per raggiungerli e passare la mattinata in spiaggia.

“Nonna! Io esco, vado al mare con Tom, Bel e Matt!”

“Ok tesoro; avete bisogno di viveri?”chiese la donna, preoccupata come sempre che i ragazzi non mangiassero abbastanza.

“No, tranquilla. Ieri abbiamo fatto una piccola spesa con quello che ci serve. A stasera.”

“A stasera allora, e state attenti!”

Dopo l’ultima raccomandazione della nonna, Stiles uscì di casa e in dieci minuti arrivò alla spiaggia; localizzato il gruppo di amici, si diresse velocemente verso di loro.

Ovviamente Stiles non era Stiles se non combinava qualche pasticcio, perciò, senza nemmeno sapere come, inciampò in un biondo bagnante, cadendo praticamente sopra di lui.

“Oddio, scusa!! Non ti ho visto!!Giuro che non volevo.”partì subito a scusarsi Stiles cercando di alzarsi con movimenti sconclusionati, riuscendo solo, di fatto, ad incastrarsi con il ragazzo e riempiendo lui, e se stesso, di sabbia.

“Fermo!” il biondo lo bloccò, riuscendo in seguito a liberare entrambi ed alzarsi, portando con se il castano.

“Mi dispiace.”chiese ancora scusa lo Stilinski; non sentendo però risposta alzò lo sguardo, che aveva abbassato e trovò il biondo che lo guardava in modo strano, un misto tra stupore, curiosità e divertimento; alla fine l’altro sorrise e con un cenno della mano e un “Nessun problema.”se ne andò, lasciando imbambolato il povero Stiles.

“Stiles, tutto bene?”chiese Bell, unica ragazza del gruppo, una bella castana con occhi quasi d’oro.

Il ragazzo si riprese subito e si girò verso di lei.

“Si, si tranquilla. Sono solo inciampato in quel ragazzo.”

“Sei sempre il solito danno.”lo prese in giro Tom, un ragazzo castano con occhi azzurri come il cielo, il suo primo amico, forse ancora prima di Scott; pensare al lupo lo fece intristire un po’, ma subito scacciò il pensiero.

“Ma da dove salta fuori? Non mi pare di ricordarmi di lui.”domandò Stiles, dopo aver fatto la linguaccia al suo amico.

“Questo perché è arrivato un paio di anni fa con altri cinque o sei ragazzi. All’inizio si pensava avrebbero dato problemi, in realtà si sono rivelati molto più educati e rispettosi delle regole di molti ragazzi nati qui.”spiegò Matt, ultimo membro del gruppo, ragazzo di colore, con occhi e chioma scuri come la sua pelle.

“Va bè, ora che le spiegazioni sono concluse, possiamo andare in acqua? Mi sento sciogliere sotto questa calura.”supplicò Bell.

Parlando si erano avvicinati al posto dove gli altri avevano piantato l’ombrellone e steso gli asciugamani; Stiles, mollato il suo zainetto, aveva preso a spogliarsi, il sole aveva già iniziati a fare il suo lavoro e la pelle del ragazzo stava diventando di un meraviglioso caramello.

“Chi arriva ultimo paga pegno!!!”urlò lui, cominciando a correre, prendendo alla sprovvista gli altri, che presero a correre dietro di lui urlandogli che era un baro.

Era bello essere per un po’ un adolescente normale, senza sovrannaturale intorno.

Questo pensava Stiles, mentre giocava in acqua con i suoi amici.

Non si accorse che qualcuno, i cui occhi verdi divennero rossi per un secondo, lo stava osservando.

                                            ***

Era passata una settimana e Stiles era in giro per il bosco, non grandissimo ma folto, che copriva una buona parte della parte est della cittadina. Non era un posto molto frequentato, perciò il ragazzo poteva passeggiare in tutta tranquillità.

Si era recato li in un attacco di nostalgia di casa, la bellezza della riserva di Beacon Hills, le passeggiate, anche se era vietato andarvi… andare a villa Hale per studiare il Bestiario, pianificare l’ennesimo scontro contro un essere oscuro, osservare i suoi amici lupi allenarsi o semplicemente stare insieme.

I suoi amici…

Nonostante  ciò che era successo gli mancavano…

Gli mancavano tutti… gli mancava Allison con la sua dolcezza… Lydia, il suo primo amore, ora grande amica, seconda solo a lui per intelligenza… la malizia di Erika… Isacc, sempre pessimista ma che se voleva sapeva essere simpatico… Boyd con i suoi silenzi ma quando c’era da tirare fuori la forza era incredibile… Peter, l’unico ad ascoltarlo veramente quando suggeriva qualcosa… Jackson va be, era un caso a parte, si detestavano vicendevolmente, ma non poteva lasciarlo morire… Scott, suo fratello…

Derek, il suo Alpha…

Si, il suo Alpha, perché anche se lui non era un lupo e l’altro insisteva che non era vero, lui faceva parte del Branco…

Ma soprattutto il suo Alpha perché Stiles, non sa come, ne quando, si era innamorato di quel ragazzo scostante, burbero, musone, arrabbiato con il mondo intero che non lo voleva intorno… un SourWolf insomma.

Solo che l’ultima litigata avuta con Derek aveva ferito più del solito il piccolo umano, si era sentito deriso, rifiutato, allontanato dal ragazzo che amava.

Questo, e il fatto che nessuno avesse provato a difenderlo, lo avevano fatto scappare.

Chissà se sentivano la sua mancanza…?

A sentire il padre  si, lo avevano cercato ovunque,anche Derek si era unito alle ricerche, ma secondo l’umano solo su imposizione di Scott e magari Lidya.

“Gli sta bene. Per una volta non mi avranno, dovesse succedere qualcosa… vediamo se non ammetteranno che servo e faccio parte del Branco!”esclamò Stiles, sdraiandosi al centro di una piccola radura e col sole a baciargli il viso, in poco tempo si addormentò.

Si risvegliò un paio d’ore dopo per via di quello che pareva…”Un ringhio?”borbottò, aprendo gli occhi.

Si guardò intorno, ad ovest il sole stava calando, ad est… ad est la luna piena sorgeva in tutta la sua bellezza.

L’unico problema era che dal bosco stava uscendo quella Stiles sapeva benissimo essere una lupa mannara, era in grado ormai di riconoscere le varie creature; i suoi occhi gialli la classificavano come beta… una beta che ringhiava contro Stiles e lo aveva puntato come sua prossima preda.

Stiles era bloccato dalla paura, non aveva un’arma con cui difendersi (e se anche l’avesse avuta non avrebbe saputo come usarla, quell’arma, “Grazie Derek, tu e la tua mania di non volermi allenare!”).

Stiles era immobilizzato, non sapeva come comportarsi. Mostrare agli animali la paura non è mai una buona idea ma il ragazzo non poteva farci nulla, non era stato addestrato, ne dai lupi ne dai cacciatori , a trattenere le emozioni e a non farle percepire.

La lupa continuava ad avanzare in posizione d’attacco; fosse stata un’Alpha, in caso di morso sarebbe potuto sopravvivere diventando un lupo (anche se la cosa non gli faceva particolarmente piacere, voleva diventare si più forte, ma rimanendo umano), ma era una semplice beta perciò Stiles sarebbe semplicemente morto.

‘Bene, ne ho scampate tante ma la mia ora è arrivata! Papà… oddio papà sarà devastato… spero che Melissa lo aiuti e lo obblighi a rimanere a dieta. Scott credo ucciderà Derek per avermi fatto allontanare… mi dispiace non aver chiarito con lui, è il mio migliore amico… e Derek… Derek penserà che come al solito attiro guai e che sapeva sarei finito così…’

Questi erano i pensieri di Stiles mentre guardava la sua fine avvicinarsi.

“Spero faccia in fretta.”borbottò, chiudendo poi gli occhi.

La licantropa però non arrivò mai a lui.

Un nuovo ringhio.

Stiles riapri gli occhi; un secondo licantropo, che però non puntava Stiles ma la lupa.

Il licantropo si posizionò davanti al ragazzo.

Si girò leggermente verso il castano.

Occhi rossi, l’Alpha.

“Appena iniziamo a combattere, tu scappa.”ordinò il Capobranco semplicemente, poi si girò per attaccare la sua beta.

Stiles per una volta fece esattamente ciò che gli era stato ordinato.

Non appena i due esseri sovrannaturali cominciarono a combattere,  

si alzò da terra e corse. Corse via dalla radura e dai due combattenti, corse fuori dal bosco, corse fino a casa.

Fortunatamente i nonni non c’erano, un biglietto sulla tavola gli comunicava che erano a fare la spesa.

Si diresse subito in bagno  per farsi una doccia calda… o meglio tiepida, vista la temperatura elevata, per rilassarsi e lavarsi via il sudore freddo che lo ricopriva dall’arrivo della lupa.

Sotto l’acqua però un pensiero lo tormentava… chi era la lupa? E l’Alpha? C’era un intero branco in città? O erano Omega?

Un nuovo mistero, la sua mente già desiderosa di risposte e una sola consapevolezza… il sovrannaturale si rifiutava di lasciarlo stare.

                                              ***

La cena preparata da nonna Mary a base di pesce fresco, patate al forno e verdura era stata perfetta; dopo aver aiutato la donna a sistemare la cucina, Stiles era salito al piano superiore per prepararsi per la notte e stava recuperando quanto gli serviva quando sentì il campanello suonare e qualche momento dopo Mary chiamarlo.

“Stiles, scendi! C’è il tuo amico William che ti cerca!”

‘William? Chi diavolo è William?’si chiese Stiles, scendendo comunque dalla nonna.

Si ritrovò davanti sua nonna che parlava amabilmente con uno sconosciuto, almeno per lui, anche se si era presentato come suo amico.

Quando si girò verso di lui lo riconobbe, era il ragazzo biondo con cui si era scontrato in spiaggia qualche giorno prima; era decisamente un bel ragazzo alto, prestante, con profondi occhi verdi… occhi verdi che lo osservavano attenti, come a studiarlo… occhi che Stiles riconobbe, anche se visti in rosso… un rosso Alpha.

Sapeva chi aveva davanti e come doveva comportarsi grosso modo, quindi prese in mano la situazione.

“Ciao Will! Non ti aspettavo, credevo ci saremmo visti domani.”

Con quelle semplici parole l’umano aveva fatto tre cose: calmato l’Alpha, che ora era sicuro che il ragazzo non aveva detto nulla di ciò che era successo il pomeriggio, che non avrebbe urlato <<al lupo, al lupo>>, nel vero senso della parola, e che voleva delle spiegazioni.

Tirando un leggero sospiro di sollievo il biondo rispose:”Hai ragione, ma mi sono dimenticato di dirti dove ci saremmo visti e non ho il tuo numero.”

A sua volta, il ragazzo, Will, gli aveva comunicato che gli avrebbe spiegato tutto.

“Dai, vieni su con me che ci mettiamo d’accordo.”

“Desiderate qualcosa da bere ragazzi?”chiese la donna.

“No, grazie signora.”

“Siamo a posto nonna.”

“Allora salite, forza!”

Una volta in camera, Stiles attaccò subito a parlare.

“Tu sei l’Alpha di oggi pomeriggio… e quella era una tua beta immagino… dovresti stare più attento con i beta, sai? Avrebbe potuto incontrare qualcuno e fare qualche guaio… va bè, qui quasi nessuno va nel bosco ma c’è sempre la possibilità che qualcuno lo faccia, no?E poi…”

“Qualcuno come te?”lo interruppe il ragazzo, divertito dalla sua parlantina.

Stiles rimase un attimo spiazzato: “Si… ma io so cose che altri non sanno…”

“Me ne sono accorto.”rispose quasi contento Will.

“Allora, che ci fai qui? E come fai a sapere dove abito?”

“Hai un odore particolare, non ci ho messo molto a rintracciarti. Sul perché sono qui… volevo semplicemente sapere come stavi, incontrare un lupo mannaro non è cosa da tutti i giorni… anche se dal tuo comportamento e dal tuo odore non credo sia la prima volta.”rispose semplicemente il biondo, con un sorrisino saputo.

Stiles era semplicemente stupito.

“Stiles, tutto bene?”

Il castano scosse la testa per riprendersi e rispose: “Si, si… è solo che… il mio Alpha non ha mai parlato così tanto e di certo non è mai venuto da me per assicurarsi che stessi bene dopo qualche casino sovrannaturale. Non sono abituato, sono solo stupito… neanche i miei amici, nonché suoi beta lo fanno spesso… anzi mai…. Lo fa solo Scott che è il mio migliore amico… quando si ricorda.”

“Ma tu non smetti mai di parlare?”chiese il biondo, divertito e interessato dalle parole del più piccolo.

“Ehm…”l’imbarazzo stava per colpire Stiles, quando l’altro continuò “Mi piace questa cosa… non ho mi conosciuto qualcuno che sapesse di noi e  che non ne fosse terrorizzato, a meno che non facesse parte di qualche famiglia… o che fosse un cacciatore. Tu fai parte di un branco quindi?”

Stiles era sempre più stupito.

“Si, anche se a Derek la cosa non va giù.”

“E come mai sei qui e non con il tuo branco?”

“Diciamo solo che ho avuto un discussione con il grande capo e ho deciso di allontanarmi per un po’.”

William fissava curioso e affascinato quel ragazzo chiacchierone per niente preoccupato di avere in camera uno sconosciuto, per di più un licantropo.

Ciò che aveva detto prima era vero, il suo odore era unico… un insieme di lupi, iperattività, medicinali e… tristezza.

Non conosceva la storia di quel cucciolo d’uomo, ma qualcosa gli diceva che la tristezza che emanava fosse collegata al suo branco e nello specifico all’ Alpha… quando lo aveva nominato i suoi occhi si erano adombrati.

Will era curioso, ma non gli pareva il caso impicciarsi di fatti personali, non ancora almeno, così cambiò argomento.

“Comunque piacere, mi chiamo William.” Si presentò formalmente il maggiore

“Stiles.”rispose semplicemente l’umano.

“Senti… oltre che per sapere come stessi, ero passato anche per chiederti se domani ti andava di fare un giro con me… i miei beta sono curiosi di conoscere un umano che non li teme e Tyler vorrebbe chiederti scusa; si sente terribilmente in colpa, a quanto ho capito aveva litigato con il suo compagno ed era scappata nel bosco, quando ha sentito il tuo odore aveva appena liberato il suo lupo e poi…bè è storia, fatto sta che ci terrebbe a scusarsi personalmente.”

Stiles era sempre più sorpreso, lupi che volevano conoscerlo, una addirittura voleva scusarsi per averlo quasi ammazzato! Nemmeno Scott lo faceva i primi tempi.

Il ragazzo stava riflettendo sulla proposta fattagli… si sentiva un po’ in colpa verso il Branco di Beacon Hills, ma il ricordo del PERCHE’ fosse scappato da casa lo fece decidere.

“Molto volentieri.”

“Ottimo!! Allora passo a prenderti verso le 10 domani mattina!!”

“Perfetto.”

I due si sorrisero e poco dopo l’Alpha se ne andò.

Stiles augurò la buona notte ai nonni e andò a dormire, elettrizzato per  il giorno successivo.

                                              ***

Il sole era alto nel cielo e la brezza marina alleviava un po’ la calura.

Stiles era in spiaggia con il suo nuovo gruppo di amici lupi e si stavano divertendo a giocare in acqua.

Quando Will lo aveva portato a casa sua, con annessa spiaggia privata, come predetto, una ragazza gli saltò quasi addosso, rischiando di stritolarlo.

“STILES!! Oddio, stai bene!!Ero così preoccupata di averti fatto del male o spaventato”prese a dire la ragazza mora che il giorno precedente lo aveva quasi attaccato.

Nuovamente l’umano rimase stupita da tutta quella preoccupazione da una ragazza che nemmeno conosceva, ma la cosa gli faceva piacere; era bello sentirsi cercato e voluto ogni tanto.

Così, come se fosse una cosa normale, abbracciò leggermente la lupa e cercò di tranquillizzarla:”Nessun problema, non è la prima volta che succede e questa volta non ho nemmeno un graffio!”disse tranquillo il ragazzo lasciando, senza accorgersene, tutti stupiti.

La beta, Tyler, strinse ancora più forte Stiles e chiese:”Questa volta?Ma dove diavolo vivi?!”

Benché non lo conoscesse, la ragazza sentiva già un legame verso l’umano e si preoccupava; solo che stringeva un po’ troppo forte.

“Ty, tesoro… lascialo respirare!”si intromise un altro beta, alto quanto l’Alpha ma meno massiccio, con una zazzera castana e occhi caramello.

“Zitto Dylan!E’ tutta colpa tua se ieri ero arrabbiata e ho fatto del male a Stiles!”lo riprese quella che Stiles essere la sua Compagna. Per evitare uno spargimento di sangue, Siles si intromise e rassicurò nuovamente la ragazza di non essersi fatto assolutamente nulla.

Vedendo la lupa poco restia a credere alle parole dell’umano Will decise di prendere in mano la situazione:”Andiamo Tyler, Stiles sta benissimo, non lo hai nemmeno sfiorato e mi pare ovvio che è abituato ai lupi mannnari, non c’è bisogno di essere così preoccupata.”

La lupa alla fine lasciò il ragazzo così che Will potesse presentargli ufficialmente tutto il branco: c’erano Tyler e Dylan, poi Marcus, il secondo in comando, un ragazzone di quasi 2 metri tutto muscoli con occhi castani talmente scuri da sembrare neri come i suoi occhi; poi una biondina tutta pepe, Selene ed infine James , pazzo come i suoi capelli rosso fuoco.

Una volta finite le presentazioni, il gruppo si diresse verso la spiaggia e dopo un bagno rinfrescante si misero tutti sotto il gazebo sistemato a metà tra la casa e il bagnasciuga.

“Allora Stiles, raccontaci un po’ la tua storia, non è cosa da tutti i giorni incontrare un umano estraneo a famiglie di lupi o cacciatori a conoscenza del nostro mondo.”chiese subito Selene, curiosa come tutti di saperne di più.

“Bé, per farla breve, il mio migliore amico è stato morso da un Alpha impazzito che voleva spingerlo ad uccidere me e tutti i nostri amici per poi entrare definitivamente nel suo branco; solo che un altro beta, Derek, era sulle sue tracce per vendicare la sorella a cui aveva rubato il potere di Alpha uccidendola. Fatto sta che io, non potevo certo abbandonare il mio amico, e Scott, che non accettava la trasformazione e voleva trovare una cura – anche perché si è scoperto dopo che la sua ragazza fa parte di una famiglia di cacciatori e non voleva di certo inimicarsi i suoceri- ci siamo alleati contro Peter; dopo vari casini Derek ha ucciso Peter ed è diventato il nuovo Alpha, togliendo così la possibilità a Scott di essere curato-lo stesso Derek gli aveva detto che uccidere il proprio Alpha poteva essere la soluzione-; all’inizio Scott era arrabbiatissimo ma alla fine ha accettato la situazione e di entrare a far parte del branco di Derek e io ovviamente l’ho seguito. “

Silenzio totale.

Tutti guardavano Stiles stupiti e anche un po’ scioccati.

“E questa sarebbe il riassunto?”chiese titubante Ty ”In poco tempo hai parlato di Alpha impazziti, beta che stanno con cacciatrici e che cercano una cura… e non dimentichiamoci di te, umano, che ci si butta a capofitto. Come hai fatto?”

“Semplicemente non potevo abbandonare Scott. E poi questa si, è la parte breve. Ho evutato di parlare di Kanima, vampiri, fate e tuti gli altri pazzi che sembrano attratti da Beacon Hills”fu la naturale risposti di Stiles.

Tutto il branco era stupito e affascinato da quell’ umano che parlava con naturalezza sconcertante di cose che dovrebbero quanto meno preoccuparlo, se non terrorizzarlo.

Stavano per chiedere altre informazioni – volevano la versione lunga della storia ora!- quando l’Alpha si intromise.

“Hai detto Beacon Hills? La  cittadina protetta dagli Hale?”chiese Wil.

“Si esatto.”

“Ma… c’è qualcosa che non va… l’Alpha dovrebbe essere Laura!”

Stiles si chiese come facesse a saperlo, ma rispose ugualmente alla domanda indiretta del biondo.

“Si, lo sarebbe stata se quel pazzo dello zio, Peter non l’avesse uccisa!”

“COSA?!”l’urlo di Will fece sobbalzare tutti i presenti.

“Mi..mi dispiace… non volevo sconvolgerti…” Stiles era preoccupato per la reazione del ragazzo, che comunque stava già cercando di calmarsi per non preoccupare troppo il più piccolo.

“No… ok tranquillo, non è certo colpa tua… quindi per questo è Derek l’Alpha…”domandò.

“Si esatto; ma come mai sei così interessato?”cominciava ad avere qualche dubbio Stiles… perché tutte quelle domande?

Will respirò profondamente, il suo branco seguiva quello scambio di informazioni in silenzio ormai.

“Conoscevo tutta la famiglia e sapevo che solo Derek e Laura erano ancora vivi… come ha fatto Peter ad ucciderla… sapevo che era alla clinca di Beacon Hills… “

“Praticamente in tutti questi anni la sua parte mannara lo ha aiutato a guarire, molto lentamente…”disse velocemente il ragazzo, sempre più curioso.

“Will, come hai fatto a conoscerli?”

L’Alpha lo guardò attentamente e poi gli diede una risposta che mai Stiles si sarebbe aspettato:”Non mi sono presentato per bene… io sono William Anthony Hale… Derek e Laura sono… erano… miei cugini.”

 

La Tana della Lupacchiotta

Ed eccoci con il terzo capitolo... che ne pensate? non mi convince molto ma ho deciso di postare lo stesso!!

Che ve ne pare di questo branco capitanato dal bel cugino?

A lunedì prossimo!!!

P.s. Ringrazio tutti quelli che hanno letto/ recensito... vi adoro!!!

P.p.s. Non ho specificato nello scorso capitolo, lo faccio ora..la scrittura in corsivo sta ad indicare qualcosa successo in precedenza... per me l'attuale capitolo è precedente, in tutti i sensi, al prossimo... 

Baciiii!!!!

 

 

 

   
 
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