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Autore: Giulia_Dragon    09/06/2015    1 recensioni
Axel e Kurasa. Due ragazzi che non potrebbero essere più diversi. Angelo uno, vampiro l'altro. Axel non si è mai innamorato di nessuno, forse solo di Chiara. Kurasa è uno spirito libero e non vuole essere legato a nessuno. Si attraggono però. Inizia tutto con un bacio e inizia così un gioco pericoloso ma terribilmente affascinante
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dangeros Games saga '
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Dimenticare

Devo dimenticarlo! Per lui io non sarò mai niente! Axel fendette l'acqua con un movimento violentissimo del braccio.
Era andato in piscina per poter pensare in santa pace senza dover costantemente rispondere
alle domande dei suoi compagni di convitto che, ovviamente, non perdevano occasione per
ricordargli che lui non era un essere umano qualunque, ma un angelo.
Arrivò in fondo alla vasca toccando muretto e ricominciando di nuovo, ma più veloce con
bracciate sempre più decise, cercando solo di non pensare a Kurasa e quello che rappresentava per lui.
Kurasa è uno spirito libero che non si legherà mai a nessuno figuriamoci ad uno come me!
Devo smetterla!
ancora una volta era arrivato in fondo e ancora una volta era ripartito.
Non sembrava sentire la stanchezza  o forse non voleva sentirla.
Era troppo concentrato sui movimenti di gambe e braccia per accorgersi che Kurasa era in tribuna e lo stava osservando con una strana espressione in volto. -L'angioletto è pensieroso- sorrise il mezzo demone con un sorriso malizioso.
Gli occhi di cremisi continuavano a seguire i movimenti sempre più nervosi dell'angelo che, come un forsennato faceva avanti e indietro probabilmente stracciando tutti i record precendenti per quanto riguardava la tempistica. Kurasa notò l'allenatore a bordo vasca con in mano il cronometro e continuava a farlo partire e a fermarlo ogni cambio vasca. Alla fine Axel toccò il muretto e l'uomo si avvicinò con un largo sorriso sul volto.
-Dove l'hai tirata fuori tutta quella energia?- domandò l'uomo mostrando il cronometro tutto orgoglioso.
-Da alcuni pensieri perchè?-
-Ragazzo mio hai stracciato tutti i record precedenti!-
Axel sgranò gli occhi di cielo togliendosi la cuffia in un impeto di gioia.
-Vuol dire che posso accedere alle regionali?- chiese ancora timoroso di aver capito male l'angelo
-Ovvio! Sei il migliore della squadra!- l'allenatore era entusiasta come un bambino che vede un gioco nuovo.
Axel sorrise, forse tutti i suoi pensieri erano serviti a qualcosa.
Uscì dalla piscina accorgendosi solo allora di avere il fiatone oltre che una sete pazzesca.
-Bravo angioletto- Axel alzò lo sguardo incrociando gli occhi di Kurasa. Il vampiro reggeva in mano
un asciugamano e rideva.
-Da quanto tempo sei qui?- chiese l'angelo prendendo l'asciugamano che l'altro gli passava.
-Da un po'- rispose Kurasa restando sul vago.
Axel lo fissò mentre si asciugava i capelli spettinandoseli ulteriormente.
L'angelo non parlò si limitò ad incamminarsi verso gli spogliatoi. Ma Kurasa gli poggiò una mano sulla
spalla bloccandolo.
-A cosa stavi pensando?-
-A nulla in particolare- rispose l'angelo cercando di divincolarsi
-Non ci credo, non sei capace di mentire- rispose il vampiro con gli occhi di cremisi che brillavano.
Anche se aveva già intuito quali pensieri tormentassero Axel voleva sentirselo dire da lui.
Ovviamente l'angelo si era chiuso a riccio e sarebbe stato difficile farlo parlare...molto difficile.
Su due cose Axel non cedeva: sui suoi pensieri e nel combattimento.
-Non posso dirtelo Kurasa- affermò Axel riuscendo a liberarsi e andando verso gli spogliatoi.
-Tanto non cedo e tu lo sai- disse il vampiro lasciandolo andare. Gli avrebbe riparlato più avanti, di sicuro
gli avrebbe risposto.
Non poteva scappare in eterno...lui lo avrebbe fatto parlare.
Aveva imparato a conoscere Axel, era forte in battaglia, ma aveva un animo sensibile, a volte troppo.
Kurasa non lo capiva. Odiava Uriel, ma continuava a non rinnegare la sua natura...quell'angelo per
lui restava un mistero. Come tutto di lui.
Kurasa sorrise appena. Axel era intricato come un labirinto ma lui gli avrebbe sciolto la lingua.
    

 
  
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