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Autore: _Lullaby99_    10/06/2015    4 recensioni
RACCOLTA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
[ PercyJackson!AU ] [ Raccolta di Missing Moments ]
Diamo una voce ai personaggi secondari - tutti strettamente legati ai Big Four però, che ci saranno in più o meno tutte le One Shot - già incontrati nella long " Il Caduceo, il Sole, l'Incudine e il Cinghiale " perché, suvvia, se lo meritano e sono sicura che sarete tutti curiosi di saperne un po' di più sul loro passato e sul modo in cui, mentre ci concentravamo sui nostri quattro eroi, hanno agito nel corso della storia.
Dedicato a tutti coloro che hanno contribuito al successo della long ♥
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '- Il Caduceo, il Sole, l'Incudine e il Cinghiale -'
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We are Demigods 
[ Raccolta di Missing Moments ]

 
#OldGeneration
 
Spiacevoli ricordi di una passata giovinezza 
 
Sin dal momento in cui quel ragazzo era giunto al Campo, era parso all’allora giovane e spensierato Nord diverso dagli altri semidei di sua conoscenza.
Non fraintendete però, il figlio di Zeus non era mai stato il tipo che faceva distinzioni in base all’apparire fisico di una persona e, per quanto questo nuovo compagno si mostrasse insolito anche sotto quell’aspetto, non era questo a renderlo davvero “ diverso “.
Ciò che invece lo rendeva veramente tale era il suo stare sempre solo e in disparte, schivo e in allerta, come se si aspettasse continuamente di rimaner vittima di un attacco indesiderato, cosa, a pensarci meglio, del tutto impossibile al Campo – se si escludevano gli scherzi benigni giocati da alcuni figli di Ermes, ovviamente -. 
Nord aveva tentato di farselo amico, intestarditosi ancor di più in seguito ai rifiuti continui del ragazzo – che, per altro, si chiamava Pitch Black, a sottolineare il fatto che la sua fosse una missione impossibile – ma nulla, quel semidio era un osso duro!
Così, aveva escogitato piani su piani per riuscire a convincerlo ad aprirsi con qualcuno, tutti falliti miseramente: feste a sorpresa – “ Odio questo genere di cose “ era stata la sua risposta quella volta -, falò dopo cena – “ Vado in bagno “ aveva detto invece quell’altra, per poi non far più ritorno al punto di ritrovo – e persino attività innovative, come il gioco brevettato personalmente da Toothiana – anche lei indeterminata da un bel po’ di tempo -, il fantasmagorico “ diventa nostro amico, per favoooore “, col solo risultato di farlo innervosire ancor di più del consueto.
Quel giorno però Nord sentiva che non avrebbe fallito. 
Mangiava infatti veloce il suo Oladi al tavolo numero uno, ansioso per l’atteso dopo cena. 
La Caccia alla Bandiera era da sempre stata galeotta di nuove e durature amicizie al Campo e, per quanto quel Pitch Black ci tenesse a restar isolato dal mondo per il resto dei suoi giorni, neanche lui secondo Nord poteva essere immune all’allegria che quell’evento speciale portava con sé ogni volta.
Fu per questo che, quando Fil si alzò dal suo tavolo per declamare la fine di quella cena, lui fu il primo a mettersi sull’attenti.
-    Bene semidei – esordì il satiro dopo essersi pulito per bene il muso sporco col tovagliolo – è giunto il momento di dilettarci con la Caccia alla Bandiera! –
Nord rise. Non era da Fil usare termini come “ dilettarci “ ma - oramai il figlio di Zeus avrebbe dovuto saperlo bene - lui era solamente il portavoce del vero direttore del Campo, il caro e vecchio Manny Moon. Quest’ultimo se ne stava sorridente in disparte, guardando divertito Fil che faceva il suo dovere. 
Quel poverino era nato muto ma, nonostante ciò, si era guadagnato la fama del grande eroe tra gli dei e i semidei del tempo ed era diventato un modello da seguire per tutti quanti laggiù al Campo, specialmente per il giovane Nord che lo ammirava da anni a debita distanza. 
A guardarlo lì seduto, con la lunga veste azzurra luccicante e la testa tonda come la Luna, pareva un astro rubato al cielo. Forse era proprio questo a renderlo così austero e inavvicinabile: la sensazione che appartenesse ad un altro mondo. 
Il modo in cui comunicava poi, col solo uso del suo penetrante sguardo magnetico, contribuiva a costruire la sua immagine di eroe potente, di prediletto dagli dei. 
Il mistero ruotava attorno alla sua figura da anni: nessuno sapeva da dove provenisse o chi fosse il suo genitore divino, eppure continuavano a fidarsi cecamente di lui. 
Tutto ciò che era dato loro sapere sul suo conto era l’impresa che aveva portato a termine vent’anni prima: sconfiggere da solo, col solo aiuto delle sue enormi capacità, un intero esercito di mostri mandati da Crono, il signore del tempo in persona. 
Si vociferava inoltre che avesse addirittura portato per un po’ il flagello di Atlante, il cielo, per questo i suoi capelli, ingrigiti da questo avvenimento, risultavano da lontano così luminosi. 
Perso nei suoi pensieri sul direttore del Campo – come spesso succedeva quando per sbaglio incrociava il suo sguardo -, Nord non si era accorto del richiamo di Fil che, col solito grido bellicoso, aveva incitato i semidei a prendere le attrezzature necessarie a cominciare.
Tutto intento nelle sue riflessioni, si era anche perso l’entrata nel padiglione degli stendardi: quello di Ares, portato fieramente dal suo amico Bunnymund, pronto a vincere a tutti i costi come gli altri anni, e quello di Atena, sorretto da un impacciato Archimedes Porter che, nel tentativo di mantenerlo dritto, aveva rischiato persino di cadere rovinosamente davanti a tutti.
Nord finalmente si attivò, correndo a prendere l’armatura greca pulita e lucidata a dovere per l’occasione e le sue due sciabole preferite. Favoriva quelle ad una spada normale perché, con quei due gioiellini alla mano, diventava imbattibile per chiunque si trovasse alla sua portata.
-    Ehi Nord – Toothiana lo raggiunse raggiante –  La casa di Ermes si allea a quella di Atena. – disse velocemente come di suo solito – E be’, spero che quella di Zeus faccia lo stesso! –
Nord sorrise. Quella di Zeus era costituita solo da lui, dopotutto, non è che ci fossero poi così tante persone da consultare.
-    Certo! – acconsentì così felice, mentre assicurava meglio l’armatura al petto
-    Bene, io vado a prendere... –  Toothiana fece una pausa teatrale per poi articolare a bassa voce -  quella persona.
Il figlio di Zeus fece un cenno d’assenso mentre la ragazza, col fare di chi non aspettava altro da secoli, scattava via verso la cabina numero undici, così veloce che pareva volasse.
Nord sperava davvero tanto che quel piano funzionasse. Nessuno meritava di stare da solo, in fin dei conti, neanche quel Pitch Black. 
-    Nord! – una voce concitata e conosciuta lo chiamò, costringendo il ragazzo a voltarsi e ad abbandonare ancora una volta i suoi pensieri – Di nuovo contro, a quanto pare! –
-    Shostakovich! – esclamò sorpreso – Hai ragione! –
-    Eh eh, non dirmi che è casuale come cosa. – insinuò falsamente corrucciato l’amico, incrociando le braccia al petto 
-    Lo è. – ammise ingenuamente lui in risposta 
-    Certo, come no. – l’espressione offesa di Bunnymund si trasformò in una divertita – Questa volta ti schiaccio come l’altra. –
-    Staremo a vedere! – 
Ed il capogruppo della casa di Ares, non che uno dei suoi migliori amici, raggiunse i suoi dall’altra parte del Campo, pronto a impartire ordini.
Quest’anno la casa di Atena – ovvero la squadra azzurra - si era alleata coi figli di Ermes e quelli di Efesto, più lui, unico ad esserlo di Zeus, mentre quella di Ares - la rossa - con quelli di Apollo, Dioniso e Afrodite. 
Abbastanza equa come sfida.
Mentre Nord si preparava ad ascoltare attentamente le disposizioni impartite dal capogruppo della casa di Atena, Zhou Fa, abile condottiero dei loro tempi, Toothiana li raggiunse accompagnata miracolosamente dall’atteso Pitch Black.
-    Che bello vedere te qui! – esordì Nord, porgendogli una mano che, ovviamente, il diretto interessato non strinse di rimando. 
Deluso ma non ancora piegato, il figlio di Zeus rivolse l’attenzione a quello che adesso era il suo capo, sperando che Pitch facesse lo stesso. 
Zhou assegnò un ruolo a tutti, tranne a Pitch che, come biasimarlo, aveva dimenticato perché questo non si era fatto vedere. 
-    Scusami, non ti avevo notato. – gli disse così in sua discolpa, ma Pitch sbuffò 
-    Non importa, tanto sapevo come sarebbe andata a finire. – rispose lui, lanciando uno sguardo eloquente a Toothiana, come a dirle “ te l’avevo detto, ragazzina insistente “ 
-    Può venire con me. – si intromise all’improvviso Nord nella conversazione, deciso più che mai a farselo amico.
Ora o mai più.
-    Certo, mi sembra un’ottima soluzione. – annuì soddisfatto il figlio di Atena – Adesso, ognuno ai proprio posti! –
Nord accompagnò veloce Pitch a prendere l’equipaggiamento necessario: non era rimasta nemmeno una spada. 
-    Prestare mia se ti serve. – propose Nord e l’indeterminato rispose con una smorfia
-    Okay...  extracomunitario. – sussurrò poi quest’ultimo la parola finale
-    Come scusa? –
-    Nulla. –
Si misero in posizione, loro che avevano l’arduo compito di conquistare la bandiera nemica. 
-    Zhou fidare tanto di te se dato questo compito, sai? – provò a dirgli per incoraggiarlo mentre aspettavano ansiosi il fischio d’inizio
-    Non mi dire! – fece finta di esserne contento il suo interlocutore - Esplodo di gioia. –
E poi, il suono della conchiglia ed un urlo di battaglia squarciò il silenzio al Campo, dando il via alla Caccia.
Nord e Pitch cominciarono a correre, fianco a fianco, e questo muoversi così vicini stava convincendo sempre più il primo di poter riuscire ad instaurare una sottospecie di amicizia col secondo se sarebbero riusciti a vincere quella sfida insieme. 
-    Dove potrebbero averla nascosta? – chiese affannato l’indeterminato al figlio di Zeus mentre, imperterrito, continuava a correre
-    Probabilmente vicino a grossi alberi lì in fondo! – rispose semplicemente Nord, rendendo la cosa più semplice del previsto agli occhi dell’alleato
-    Oh certo, “ grossi alberi lì in fondo “. - ripeté sarcastico Pitch facendogli il verso
-    Tu sopravvalutare intelligenza di figli di Ares. Loro puntare su forza bruta, non su nascondiglio perfetto. Avranno messo guardie a protezione di bandiera, capisci? – spiegò per non permettere a quel pivello di prenderlo in giro così facilmente.
Del resto era un nuovo arrivato, come si permetteva di fare così il gradasso con lui?
Di fatti, umiliato, Pitch non seppe cosa rispondere a quel punto.
-    Oh tranquillo, imparerai presto. – lo rincuorò così Nord sorridendogli per non sembrare troppo autoritario con lui.
Infondo dovevano diventare amici, non nemici, ed il primo passo per farlo era essere gentile con lui, sebbene quest’ultimo fosse il primo a non esserlo di rimando. 
Dopo qualche minuto di corsa ininterrotta, ecco stagliarsi finalmentedavanti a loro la squadra difensiva imposta da Bunnymund: un ragazzo solo
-    Sandman? – domandò stupito Pitch, facendosi inevitabilmente sentire e guadagnandosi uno scossone arrabbiato da parte di Nord
-    Shhh, fare saltare copertura! – lo ammonì poi a bassa voce – Di sicuro questo è un trucco. Per quanto forte, mio amico Sandman non può essere l’unico guardiano di bandiera. –
Sandman non era un amico, ma L’amico per Nord e chi meglio di lui poteva conoscerlo? Un figlio di Apollo più dolce che bellicoso; era impossibile che ci fosse solo lui a difesa della bandiera.
-    Che facciamo allora, sotutto? – lo apostrofò l’alleato, guadagnandosi un altro spintone – Ahi!
-    Non sono io un sotutto – mise in chiaro il figlio di Zeus - sei tu ad essere “ soniente “. – 
-    Okay, okay, ma quindi che si fa? –
-    Avanziamo, cerchiamo di eliminare lui e non abbassiamo mai guardia. –
-    Ci sto. –
Così, uscirono allo scoperto. Sandman sorrise, col solito cipiglio dolce e le braccia aperte, come pronte a darti un abbraccio. 
Nord sentì Pitch ridergli affianco. 
-    Allora, Sandy... quest’anno sei tu guardiano di bandiera. – disse, mantenendo entrambe le mani posate sulle sciabole e gli occhi ben attenti sul paesaggio circostante.
Il figlio di Apollo annuì: era un tipo di poche parole.
-    Allora... devo spodestarti? – chiese poi, continuando a guardarsi intorno mentre Pitch, alle sue spalle, osservava divertito quella scena assurda.
Avrebbe voluto dirgli di smetterla di prendere la cosa così poco seriamente ma la vera squadra a protezione della bandiera sbucò poco dopo rapida dai cespugli vicini, formata da tre figli di Ares – tra cui il caro Bunnymund –, uno di Apollo – Thomas Corona - ed uno di Dioniso – un ragazzo a Nord sconosciuto completamente ubriaco vestito da menestrello -.
Okay, forse l’ultimo in questione non era una vera minaccia ma gli altri? Era la fine di quella Caccia alla Bandiera.
-    Nord, finalmente possiamo sfidarci! – esordì soddisfatto Bunnymund e Nord, che aspettava di sfidarlo da mesi, si lanciò all’attacco.
Mentre menava fendenti su fendenti contro il boomerang dell’amico per cercare di disarmarlo, lanciò un ordine all’alleato Pitch:
-    Seminali e cerca bandiera! – 
Ma, mentre lottava contro Bunnymund, c’erano altre quattro persone alle calcagna dell’alleato, per altro disarmato. Il figlio di Zeus non poteva che confidare nella velocità, nell’astuzia e nel corpo snello del ragazzo per vincere.
-    E tu che ci fai qui? – sentì dire ad un figlio di Ares, Gaston parve a Nord dalla voce – Partecipano anche gli esclusi alla Caccia alla Bandiera? – 
L’altro ragazzo accanto a lui rise.
-    Non importunarlo, Gaston. – fu Thomas Corona a parlare adesso che Nord si era sistemato in modo da poter lottare e controllare la scena allo stesso tempo 
-    Oh andiamo, la Caccia alla Bandiera serve a divertirsi, no? Divertiamoci un po’ col nostro amico. –
Nord vide Pitch indietreggiare preoccupato mentre Gaston e il suo compagno si avvicinavano minacciosi a lui. 
Bunnymund, di spalle e troppo occupato a vincere, non si era accorto di nulla. Nord doveva disarmarlo il prima possibile per andare ad aiutare Pitch.
-    Cosa volete da me?! – ruggì ad un tratto rabbioso quest’ultimo
-    Sei stato abbandonato, vero? – cominciò Gaston, soddisfatto - Non hai famiglia. Ti ho sentito piagnucolare l’altro giorno col direttore Moon. Non sai chi è il tuo genitore divino e quello mortale invece ti ha lasciato in un convento quando avevi un anno. È per questo che non vuoi farti degli amici, non è così? Hai paura che ti piantino di nuovo! - 
E risero, ancora.
Nord non sapeva la vera storia di quel ragazzo e, a sentirla, rabbrividì. Adesso si spiegavano molte cose.
-    Se ti hanno mollato tuo padre e tua madre, figurati un amico! Povero Black, tutto solo, a farsi proteggere dal prediletto di Zeus. –
Fu in quel momento che Nord, preso dalla rabbia e dalla foga di difendere il nuovo amico, riuscì a disarmare Bunnymund, riportando anche quest’ultimo alla realtà.
Corsero insieme verso Gaston e gli altri della squadra rossa mentre Sandy e Thomas cercavano di placare gli animi lì intorno. 
-    Ammetti che è vero! – urlò Gaston verso l’indeterminato mentre, in seguito a quel suo urlo, tutti i partecipanti accorrevano a vedere – Ammetti di essere un rifiutato dalla società! –
Adesso che Nord si trovava vicino all’azione, sentiva un potere enorme e sconosciuto scorrere sotto ai suoi piedi. Non sapeva cosa fosse o significasse l’accumularsi di quella potenza distruttiva sotto di sé, eppure ne era terribilmente spaventato. 
Quando vide Pitch con gli occhi dorati ricolmi di una rabbia fin troppo repressa capì, ma fu troppo tardi per lui, troppo tardi per tutti.
-    BASTA! – urlò il ragazzo, con una voce sovrumana, non sua, che bastò a far arretrare i presenti
-    Non farlo, Pitch! – riuscì solamente ad urlare Nord, invano. 
Un’enorme chiazza nera si allargò sotto ai piedi dell’indeterminato, sprigionando un potere a cui i ragazzi del Campo, compresi Fil e Manny che erano appena accorsi a vedere, non avevano mai assistito.
Da quella macchia oscura sorse un arco nero come la pece con una freccia dello stesso colore stesa accanto.
Col medesimo barlume folle di poco prima, il giovane Pitch la prese, la sistemò con la mano tremante nel nuovo arco e la lanciò sui presenti senza prendere la mira, del tutto incosciente di ciò che stava facendo. 
Per un attimo sembrò che avesse fortunatamente mancato sia i suoi aggressori che il resto dei ragazzi riuniti, poi però, proprio affianco al figlio di Zeus, l’amico di una vita cadde a terra, con una freccia infilzata nel petto e gli occhi oramai spenti dall’oscurità. 
-    Sandman! – urlò, abbassandosi tremante su quel corpo senza vita.
Non poteva essere vero. 
-    Sandman! – ripeté, come se il solo utilizzo della sua voce potesse riportarlo tra loro. 
Piangente, spostò poi il suo sguardo verso il carnefice di quella morte senza senso che, adesso, aveva perso tutta l’aria folle di poco prima. 
Tentò di avvicinarsi a carponi al cadavere insanguinato del figlio di Apollo, scosso,  ma gli altri semidei e Fil lo respinsero prontamente, riservandogli con risentimento duri sguardi accusatori.  -    Io... io non ... non... non... non volevo! – balbettava tremante, non riuscendo tuttavia in questo modo a guadagnarsi la compassione di Nord 
-    Va via. –  gli disse infatti serio come non lo era mai stato prima dall’allora. 
E Pitch, ancora incredulo di fronte al dolore che aveva provocato, lo fece, sparì nella stessa nebbia scura da cui un istante prima aveva fatto apparire involontariamente quel suo strumento infernale. 
Mentre lo guardava svanire, Nord pregò sottovoce suo padre affinché lo tenesse lontano dal Campo, lontano da lui e dai suoi amici. 
Mentre continuava ad invocare l’aiuto di suo padre e, per la prima volta in vita sua, di tutti gli dei dell’Olimpo e non, Manny Moon si avvicinò triste al corpo del giovane Sandman per dargli il suo estremo saluto mentre, in un gesto disperato, il figlio di Zeus si aggrappava saldo alla sua veste. 
Il direttore gli diede del colpetti sulla schiena, comprensivo, e quel gesto fece trovare a Nord il coraggio necessario a fargli una proposta. 
-    Per favore, tu sei forte. – disse tra una lacrima ed un gemito- Deve esserci modo per salvarlo! – 
L’uomo scosse affranto la testa, chiamando poi a suo cospetto Fil che, fino a poco prima era rimasto, in preda ad un misto di sconcerto e dolore, nell’angolo.
Si fissarono negli occhi per un po’, poi Manny fece un gesto con la mano ed il satiro tradusse:
-    Non ci sono rimedi al Fato, Nord. –
Questo si accasciò a terra accanto al corpo di Sandy mentre un sacco di amici si univano increduli al suo pianto. Nessuno avrebbe più visto quel figlio di Apollo sorridere gioioso alla vita, vita che oramai si era spenta inesorabile con lui. E nulla, nulla, da quel momento in poi sarebbe stata la stessa. Non adesso che il giovane figlio di Zeus aveva assistito alla morte di un caro amico e alla nascita del movente che, anni dopo, avrebbe portato all’ascesa di un nemico senza eguali. 

 

N.A.: Non fare la sadica per troppo tempo mi fa male perché poi sforno queste cose altamente spaccacuore. Spero di non aver ucciso i feels dei miei lettori più sensibili perché... andiamo, la morte di Sandy nel film, nonostante sia stata temporanea, ha colpito un po' tutti - negativamente parlando - ed io sono andata a... punzecchiare questa ferita ancora aperta! >.< Tra l'altro senza dare al nostro omino del sonno lo stesso bel finale che ha ne Le 5 leggende. Ma, ehi, essendo questo un PercyJackson!AU credetemi, nei Campi Elisi si sta meglio che nella vita terrena x'D
Chiudendo questa triste parentesi, scusate per il leggero ritardo ma questa Missing Moment è stata la più difficile da scrivere per me che dovevo trovare altri personaggi Disney/Non da infilare nella Old Generation. Sono stata giorni a scavare nella mia mente e a fare ricerche su ricerche per trovare le comparse perfette e... non so se alla fine ci sono riuscita ma sarete voi a dirmelo! ^^"
Allora andiamo per gradi. Innanzitutto troviamo gli altri guardiani de Le 5 leggende - ai quali ho dato i nomi inglesi perché qui sono umani ed i nomi italiani li trovavo ridicoli per dei ragazzi x'D Non che quelli inglesi siano meglio,eh, in fin dei conti, ma capitemi! - e gli ho assegnati agli dei che mi sembravano più adatti come loro genitori divini.
Se fosse stato per me, Sandman sarebbe stato un figlio di Ipno, lo ammetto, ma qui, l'avrò ripetuto un fantastigliardo di volte, le cabine dedicate agli dei minori non esistevano ancora - in quanto vengono aggiunte grazie ai Big Fuor alla fine della long ;) - e avevo già messo la nostra Toothiana tra gli indeterminati - dato che io la vedo come figlia di Iride *-* - perciò... capitemi, sarebbe sembrato ripetitivo. E Bunnymund... va be' non c'è da spiegarsi, è figlio di Ares, punto
Poi, vediamo un po'... ah si, Archimedes Porter, quanti l'hanno riconosciuto? Il papà di Jane in Tarzan *-* Mi ero accorta di aver dimenticato i personaggi di quest'altro capolavoro Disney nella long perciò ho voluto rimediare.
E poi... ah si, Zhou Fa, il papà di Mulan! A proposito di lui, l'ho messo nella progenie di Atena non solo perché lo trovavo az​zecatissimo in quella cabina ma, essendo anche qui nella mia fan fiction il padre di Mulan, anche perché se i semidei hanno figli c'è una possibilità che anche questi ereditino i poteri dal genitore divino del semidio che gli fa da genitore, in questa caso dalla nonna Atena. Per cui boh, mi sembrava una scelta giusta.
Poi Thomas Corona che, sì, in teoria dovrebbe essere il padre di Punzie ma sapete già che in questo AU la nostra principessa preferita è figlia di Apollo e di Madre Gothel per cui qui è un ragazzo qualunque figlio del dio del Sole ;) 
E Gaston... l'ho messo nella progenie di Ares perché ce lo vedevo a fare il gradasso e a provocare Pitch, tipico comportamento da figli del dio della guerra. 
A proposito di Pitch... questa Missing Moment serviva proprio a dare un movente a quello che ha fatto nella long perché un odio così grande verso il padre, gli dei ed i semidei in genere non poteva nascere dal nulla, no? Sarebbe stato un personaggio meno vero così e rovinare un cattivo affascinante come lui non mi sembrava giusto. 
E Manny Moon, Capitan Ovvio time, è ovviamente l'Uomo della Luna de Le 5 leggende. Qui l'ho fatto in versione umana - ma va! -, lasciandogli però quell' aurea di mistero che emana anche nel film in cui appare. Per questo la sua storia è così enigmatica e lo descrivo quasi come un essere ultraterreno allo sguardo del curioso e rispettoso Nord. 
Insomma, dovrei aver detto tutto. Se così non fosse non esitate a chiedere nelle recensioni ;)
Grazie ancora a tutti quelli che se mi sostengono sempre seguendo e recensendo la storia e... che dire se non alla prossima? 








 
 
  
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