V- Gelosa, io?
Sakura
si era presentata
al negozio che vendeva armi all'orario di apertura.
Era felice di
aver regalato il suo kunai a Shinta ma aveva voluto essere
altrettanto certa di poter difendersi in caso d'emergenza e per
questo si era affrettata ad andare a comprare un pugnale nuovo.
Stava
giusto ammirando il suo nuovo acquisto quando uscendo dal negozio,
incrociò Naruto.
«Buongiorno Sakura-chan!» la salutò
allegramente lui quando la vide, salvo poi allarmarsi quando
notò
ciò che lei aveva tra le mani.
«Che fine ha fatto il tuo vecchio
kunai?» le chiese preoccupato e, senza nemmeno aspettare che
lei
potesse rispondere, continuò: «Non mi dire che ti
hanno attaccata
mentre ero via dal villaggio? O è stato ieri sera, io
l'avevo
pensato che sarebbe stato meglio se ti avessi accompagnato a casa
dopo la nostra cena all'Ichiraku!»
«Naruto, datti una calmata!»
l'ammonì Sakura: «A parte che me la so cavare
benissimo da sola e
poi come avresti potuto mai accompagnarmi se ieri sera ti sei
addormentato ed al capitano Kakashi è toccato portarti a
casa in
spalle!»
Naruto si grattò la testa, imbarazzato.
«E comunque
non è successo nulla,» continuò Sakura:
«Ho solo donato il mio
kunai a Shinta.»
Naruto la fissò incredulo.
«Vuoi dire che
hai dato il tuo kunai a quel bambinetto che ti gironzola sempre
intorno, dattebayo?» le chiese contrariato.
«Si, l'ho fatto per
incoraggiarlo.» rispose lei indispettita: «E
smettila di chiamarlo
bambinetto, ha pur sempre 14 anni e poi non è vero che mi
gironzola
sempre intorno..cioè insomma lo fa perché
è un mio
allievo!»
«Allievo? Pfuu...» sbuffò contrariato
Naruto.
«Ma
si può sapere cosa ti ha fatto di male quel povero
ragazzo?»
commentò Sakura. Ogni volta infatti che lei parlava di
Shinta,
Naruto assumeva quel comportamento ostile.
«Niente...» borbottò
in risposta lui ma Sakura capì che nascondeva qualcosa visto
che non
aveva il coraggio di guardarla negli occhi. Insistette ed alla fine
Naruto sbuffò:
«A me Sakura-chan non hai mai fatto un regalo del
genere, dattebayo...»
«Ma se te ne ho sempre fatti un sacco al
tuo compleanno!» lo rimproverò Sakura:
«Te lo ricordi quel
maglione con il disegno di una volpe o quel kit per pulire il proprio
pugnale, per non parlare del buono per mangiare gratis dieci piatti
di ramen!»
Sakura aveva sempre trovato piacevole fare regali a
Naruto, a lui bastava infatti anche solo vedere il pacchetto per
emozionarsi. Dava soddisfazione per il lungo tempo trascorso a
pensare a trovare cosa comprargli quando lui iniziava ad esclamare
gioioso “Sakura-chan, mi hai davvero fatto un regalo? cosa
è forse
un bacio? O un appuntamento?”.
«Oh si quello era stato davvero
buono.» rispose Naruto, ricordando: «Poi c'era pure
quel
portachiavi a forma di naruto o quella sciarpa ross...»
«Io non
ti ho mai regalato una sciarpa rossa!» esclamò
repentina Sakura,
certa delle sue parole.
Naruto si grattò la testa pensieroso.
«Ah
si, forse è stata Hinata...» si limitò
a commentare.
«Baka!»
esclamò Sakura.
Come poteva essere tanto stupido da confondere i
regali che lei le aveva fatto con quella di un'altra!
Per un
secondo fu tentata di provare il suo nuovo kunai su di lui ma poi
decise di lasciar perdere.
Si voltò sui tacchi e prese ad
allontanarsi.
«Sakura-chan, aspetta!» esclamò Naruto
inseguendola.
Sakura non si fermó.
Baka!
Baka! Baka!
ripeteva dentro di sè mentre uno strano senso di fastidio le
ostruiva lo stomaco.
Naruto riuscì a raggiungerla ed
affiancarla.
«Sakura-chan,
non sarai mica gelosa?» le chiese, accennando un sorriso.
«Certo
che no!» rispose repentina lei, non riuscendo ad evitare di
arrossire.
Il sorriso sul volto di Naruto si fece più
largo.
Gelosa, io? Si disse Sakura. Ma è
impossibile!
«Piantala di dire idiozie!»
esclamò, così
forte da far voltare molti dei passanti: «Io non sono affatto
gelosa
solo che non sta bene che tu confonda i miei regali con quelli di
un'altra. E' fastidioso notare che tu non abbia alcun rispetto verso
ciò che gli altri facciano per te.»
Era una bugia, un'immensa
bugia.
Se c'era una qualità che a Naruto certo non mancava era la
riconoscenza ma ormai quelle parole erano uscite dalla sua bocca e
non si potevano più ritrarre.
Perlomeno Naruto si tolse dal volto
quel suo sorrisetto ebete, anzi le sue labbra si curvarono verso il
basso.
«Scusa, Sakura-chan.» mormorò.
Sakura non riuscì a
riguardarlo negli occhi.
«Ho altre commissioni da fare, ci
vediamo in giro, Naruto.» gli disse prima di allontanarsi,
tenendo
lo sguardo basso.
Sakura aveva
approfittato delle ore libere per andare in palestra per allenarsi un
pò con il suo kunai nuovo. Era molto più leggero
e maneggevole del
precedente, non vedeva l'ora di poterlo provare sul campo.
Cominciava
a sentire la mancanza delle missioni con il team 7: la
tranquillità
di Sai, il buonismo del capitano Yamato, la risolutezza del capitano
Kakashi e perfino l'irruenza di Naruto.
Già proprio di quel
baka.
Sakura tirò così forte il suo pugnale che la lama
affondò
completamente nel legno del tiro a segno, crepandolo proprio nella
zona centrale.
«Maledizione!» esclamò mentre strappava
il
pugnale dal buco creatosi.
Le sarebbe piaciuto poter far lo stesso
con il senso di oppressione che ora sentiva dentro il suo cuore,
strapparlo via alla stessa velocità con cui lei tradiva le
sue
stesse parole.
Solo la sera prima si era ripromessa di trattare
meglio Naruto ed invece poi la mattina aveva fatto tutto il
contrario.
Sakura sei una vera ipocrita. Si disse mentre
passava l'asciugamano sulla fronte, per asciugarne il sudore.
Certo
se solo Naruto non avesse tirato fuori quell'assurda storia che lei
fosse gelosa, le cose non sarebbero finite a quel modo,
pensò
anche.
Al fine di evitare di uccidere qualche altro tiro al
bersaglio decise che fosse il caso di interrompere gli
allenamenti.
Si diede una rinfrescata al volto, raccolse le sue
cose e si avviò verso l'uscita.
Proprio mentre svoltava l'angolo
dell'atrio andò a sbattere contro la persona che
involontariamente
era stata all'origine di tutto.
Di male in peggio pensò
Sakura mentre esclamava:
«Scusa, Hinata. Ero un pó
sovrappensiero, spero tu non ti sia fatta nulla di male!»
«No,
niente.» mormorò la ragazza mentre lanciava
eloquenti sguardi oltre
le sue spalle.
Era evidente che si aspettasse che Sakura non fosse
lì sola.
«Naruto non c'è» le disse lei.
«Oh.» mormorò
l'altra, evidentemente delusa per poi aggiungere: «Ho sentito
che
Naruto-kun ha catturato quei pericolosi ninja che si aggiravano per
la foresta!»
«Si.» rispose Sakura. La sera prima,
all'Ichiraku, Naruto le aveva raccontato ogni cosa del suo
avventuroso viaggio di ritorno.
«Mentre tornava al villaggio ha
incrociato la squadra di Rock Lee e così li ha aiutati a
darli la
caccia. Ne è sfuggito uno ma non dovrebbe andare molto
lontano visto
che Shikamaru l'ha ferito ad un fianco.» raccontò
ad Hinata.
Era
un grosso peso in meno sapere che quei pericolosi criminali fossero
stati catturati anche se Usi, il ragazzo che avevano ferito
mortalmente, non aveva ancora ripreso conoscenza e la sua situazione
era ancora precaria. Era fuori pericolo ma Sakura era preoccupata che
le ferite potessero lasciargli delle menomazioni.
«Menomale che
Naruto-kun come al solito si trovava nel punto giusto al momento
giusto.» commentò invece Hinata.
Nei suoi modi di parlare un po'
le ricordava Leila, la ragazza a capo del fanclub di Naruto, anche se
i sentimenti della Hyuga doveva essere molto più di una
cotta da
ragazzina.
«Già lui è davvero una calamita per i
guai!»
commentò Sakura sarcastica. Hinata però non
capì la battuta e
rimase a fissarla, mordicchiandosi le labbra.
Poco prima Sakura
aveva intravisto Kiba e Shino per cui immaginò che lei fosse
lì per
loro ma non sembrava intenzionata a raggiungerli tanto presto.
«Devi
dirmi qualcosa, Hinata?» le chiese.
Anche Hinata era cambiata in
quegli ultimi anni, durante la guerra era sempre stata pronta a dare
il suo sostegno o una parola buona a chi ne aveva bisogno e
così si
era fatta distinguere, tanto da arrivare a far ricredere anche suo
padre che le aveva sempre dato della fallita. Alla fine era riuscita
a farsi valere proprio grazie ai suoi modi dolci e gentili, tanto
che, da quel che Sakura aveva sentito dire in giro, presto sarebbe
diventata capoclan della sua casata.
«Io... io volevo chiederti
una cosa, Sakura-san!» le disse infine.
«Spara.» commentò
Sakura curiosa.
«Io... io ho intenzione di confessare ciò che
provo a Naruto...» iniziò a dire Hinata arrossendo.
Sakura la
fissò stupita. Certo sapeva che lei provava qualcosa per
Naruto,
l'aveva capito da tempo ma sentirselo dire così apertamente
le fece
uno strano effetto, un mormorio le uscì dalle labbra.
«So-solo
che prima volevo essere certa che... che tra di voi non vi sia
nulla.» concluse Hinata.
Una risata quasi isterica uscì dalle
labbra di Sakura.
«Ma...ma che ti passa per la testa!»
esclamò:
«Ahaha, io e Naruto? No, no, assolutamente no!»
Hinata la guardò
dubbiosa.
«Ti assicuro che tra di noi non c'è
niente!» continuò
Sakura: «Se passiamo molto tempo insieme è solo
perché siamo
compagni di squadra, poi bé lui fa sempre lo stupido ma non
devi
preoccuparti di ciò, io e lui siamo solo amici...»
«Quindi non
c'è nessun problema se io dovessi confessarmi a
lui?» insistette
Hinata.
Il peso che Sakura sentiva all'altezza del petto si stava
facendo sempre più opprimente.
Non riusciva più a sopportarlo
come non riusciva più a sostenere lo sguardo dubbioso e
malinconico
di Hinata.
Tra di lei e Naruto non c'era nulla. Non avrebbe potuto
mai esserci nulla.
Lui era un baka totale e lei era la ragazza che
gli aveva sempre causati più guai, quale futuro avrebbero
mai potuto
avere insieme?
«N-no.» rispose. La sua voce tentennò ma
Hinata
non sembrò notarlo perché sospirò
sollevata e poi sorrise
dolcemente.
Deve amarlo davvero tanto. Pensò Sakura.
Lei
era di sicuro la fidanzata che ogni ragazzo sognava. Quella sempre
pronta a sostenerlo, sempre d'accordo con lui, sempre pronto a
compiacerlo.
Di sicuro Hinata non avrebbe mai picchiato Naruto
come faceva lei di tanto in tanto. Non l'avrebbe mai rimproverato ad
alta voce, mettendolo in imbarazzo davanti a tutti. Non l'avrebbe mai
trattato male quando invece gli doveva così tanto.
Hinata sarebbe
stata la ragazza che Naruto meritava.
«Hinata senti,» prese a
dire spinta da quel pensiero: «Potrei aiutarti io con Naruto,
non
sarà difficile per me organizzarvi un appuntamento e
conoscendolo
bene potrei darti qualche dritta su come comportarti con lui.»
Hinata
si portò le mani al cuore:
«Davvero lo faresti,
Sakura-san?»
Sapeva che quella decisione le sarebbe costata cara.
Sapeva che se davvero Naruto avrebbe cominciato a frequentare Hinata
si sarebbe allontanato da lei, sarebbe stata una cosa inevitabile; ma
per quanto le dolesse, per quanto qualcosa dentro di lei le dicesse
di non farlo, Sakura sapeva che quella sarebbe stata la decisione
migliore per Naruto.
Lui meritava una ragazza che l'amasse
davvero, una che non provasse alcun dubbio sui suoi sentimenti per
lui, qualcuna pronta a far tutto per lui.
«Si!» rispose e questa
volta non ci fu alcun tentennamento nella sua voce: «Lascia
fare a
me!»
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Ciaooo. :3
Come
vi avevo anticipato
in questo capitolo ho parlato di qualcosa che odio e non non parlo di
Hinata ma della famigerata sciarpa rossa xD
Riguardo Hinata invece
è un personaggio che mi ha sempte lasciato indifferente ma
ho
cercato di essere oggettiva, in fondo credo che anche lei avesse il
suo potenziale tutto sommato, insomma vederla diventare capoclan
grazie proprio al suo carattere tranquillo e gentile trovo che
sarebbe stata una cosa che avrebbe lanciato un messaggio
positivo.
Amo vedere Sakura imbarazzata ma spero che non l'abbiate
odiata per la sua decisione finale, in fondo lo sta facendo per il
bene di Naruto o almeno per quello lei creda sia il suo bene
>.>
Ok
lo ammetto un pò l'ho odiata anche io! Si è
pentita fin troppo alla
fine!! :P
So che il capitolo è un pò corto ma preferisco
dedicare un capitolo unico all'"appuntamento" tra Naruto e
Hinata, anche perchè nel prossimo capitolo
arriverà invece un
personaggio che io amo molto!! *-*
Approfitto anche per
ringraziare chi ha letto gli scorsi capitoli e a chi li ha recensiti.
Grazie mille a tutti! ♥.♥
A presto!
-Rimi