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Autore: Mrs_Gates6661    11/06/2015    1 recensioni
Charlotte, ragazza di 16 anni, viene considerata da tutti scontrosa e senza cuore.
Giudicata senza che nessuno sappia la sua storia, si abitua a convivere con gli indici della gente puntati costantemente addosso, fino a qu ando non incontra un ragazzo.
Brian. Era quello il suo nome.
Successe tutto per caso e, senza rendersene conto, i due si rispecchiarono l'uno nell'altra, viste le loro situazioni ormai critiche.
Cominceranno ad andare d'accordo, e capiranno che se saranno insieme, riusciranno ad affrontare le etichette che aveva l'abitudine di affibbiare la società.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
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Con passi pesanti continuavo a vagare per quel labirinto di alti palazzi grigi e spenti. Per la schiena correvano dei brividi. Avevo un groppo alla gola, sentivo lo stomaco in subbuglio. Camminare per quei posti, che mi avevano portato solo a brutte situazioni, mi metteva ansia, ma allo stesso tempo ero tranquilla. Dopo essere stata salvata, capii che non tutte le persone che vivevano qui avevano un cuore di pietra come si diceva in giro. Ad un certo punto, scorsi a pochi metri un parco, quindi decisi di sedermi su una panchina. Cosa ci facevo lì? Continuavo a chiedermi. Dopo qualche minuto, vidi dei ragazzi che si stavano avvicinando a me. «Ehy, non ti ho mai vista, cosa ci fai qui?» Disse uno. «Non sono di queste parti, sto cercando una persona...» Risposi. «Okay, okay...» Tirò fuori una bustina. «Ne vuoi un po'?» Chiese mentre l'altro tirava fuori il portafoglio. Stavo per rispondere, ma qualcuno lo fece al posto mio. «Levatevi subito dal cazzo. Lei non prende certa roba!» Disse un ragazzo serrando i pugni. Non realizzai subito chi fosse, ma poi capii. Era Brian. Corsi subito dietro di lui. Non pensavo che fosse successo di nuovo...salvata per la seconda volta, nello stesso luogo, dalla stessa persona. Ci allontanammo. «Devi smetterla di venire qui. Non troverai sempre me o i miei amici ad aiutarti, e in quel caso saranno guai seri per te.» Disse guardandomi negli occhi. Non riuscii a rispondere. Ormai mi ero persa nei suoi occhi. Schioccò le dita di fronte al mio volto ormai in trance. «Eh? Oh, si. Hai ragione, ma questo posto ha un non so che di bello secondo me...» Dissi. «Non ha nulla di bello! È tutto uno schifo! Puttane a destra e a manca, spacciatori, stupratori, teppisti...cosa c'è di attraente in tutto questo? Eh? Cosa!?» Sbottò il ragazzo, quasi con le lacrime agli occhi. Mi venne istintivo fare una cosa. Lo cinsi con le mie piccole braccia, in un caldo abbraccio. Nessuno avrebbe mai pensato che dei ragazzacci come lui, potessero essere così fragili. Sentii una lacrima scendere sulla guancia. Era come se provassi le sue stesse emozioni, anche se non potevo minimamente capirlo. Mi guardò impietrito e con un tono di voce fermo ma flebile disse. «Vattene via. Dimentica ciò che è successo l'altra sera, io e gli altri quattro siamo esattamente come la gente e le voci ci descrivono.» Poi andò via, senza lasciarmi dire nulla. Non capivo cosa volesse intendere, ma gli diedi retta e ripresi la strada che mi avrebbe riportata a casa. Certo che era strano quel ragazzo, il suo umore cambiava per un nonnulla. Quegli occhi bui, freddi, che in una frazione di secondo divennero in grado di arrossarsi fino a riempirsi di lacrime amare. Provavo qualcosa per quel ragazzo, anche se ero riuscita ad incrociare il suo sguardo solo un paio di volte. Arrivai sul ponte affacciato verso l'oceano. Le onde si infrangevano contro gli scogli ripetutamente. Forse, io, ero proprio come un'onda. Continuavo a provare nel mio intento, non riuscendoci e riprovandoci di nuovo, ma con più forza. Mi sedetti sulle travi di legno, un po' umide dalla lunga giornata e cominciai a fissare il tramonto. Ero rimasta fuori casa per tanto tempo, e di tornarci non se ne parlava. Sarei rimasta a dormire lì, o forse avrei vagato per Huntington Beach tutta la notte, ma ero sicura di non voler tornare in quello schifo di casa.
   
 
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