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Autore: Giulia_Dragon    12/06/2015    1 recensioni
Axel e Kurasa. Due ragazzi che non potrebbero essere più diversi. Angelo uno, vampiro l'altro. Axel non si è mai innamorato di nessuno, forse solo di Chiara. Kurasa è uno spirito libero e non vuole essere legato a nessuno. Si attraggono però. Inizia tutto con un bacio e inizia così un gioco pericoloso ma terribilmente affascinante
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dangeros Games saga '
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Vendetta

Uriel era furioso. Axel lo stava davvero sfidando. Quel
ragazzino non si rendeva conto che era solo un oggetto
nelle sue mani, soltanto una pedina che poteva essere
rimossa dal gioco quando se ne sarebbe stufato. E il
limite era vicino. Camminò velocemente verso la
  "Stanza delle Anime", una stanza del palazzo delle
ali dove erano custodite le essenze di tutti gli angeli
custodi. Axel era uno di loro, quindi di sicuro la sua
 era lì.Entrò nella camera era grande con enormi colonne
bianche, il soffitto non si vedeva perchè si vedeva
un cielo pieno di stelle, una più luminosa dell'altra.
Uriel spalancò le grandi ali bianche per poi raggiungere
le luci. Guardò bene le stelle cercando di vedere quella
giusta, non voleva fare del male a chi non c'entrava niente.
Finalmente la vide. Era una delle stelle più luminose di
un rosso acceso con qualche sfumatura azzurra. L'arcangelo
sorrise. Sapeva bene cosa succedeva se si toccava una
di quelle stelle al suo proprietario ed era proprio quello
che voleva.
Afferrò la stella rossa e iniziò a stringerla tra le mani.
"Vediamo come reagisci ora Axel" pensò Uriel.

****
Un dolore fortissimo al petto fece crollare in ginocchio
Axel. Il fiato spezzato, le gambe fragili non lo reggevano
più era come se qualcuno gli stesse stringendo l'anima.
-Axel! Cos'hai?- chiese in quel momento Kurasa vedendo
il volto sofferente del ragazzo.
-Non lo so è come se mi stesse sanguinando l'anima-
soffocò di nuovo un gemito di dolore l'angelo.
Kurasa lo strinse a sè e lo sentì gemere ancora, non
avrebbe retto a lungo, questo il vampiro lo aveva
capito. Qualcuno stava colpendo Axel dove nessuno
poteva aiutarlo, l'anima.
-U-Uriel- fu l'ultima parola che l'angelo disse prima
di svenire.
-Axel!- cercò di svegliarlo Kurasa inutilmente.
L'angelo non si sarebbe svegliato, non finchè
il dolore non fosse passato.
-Che peccato è svenuto- affermò Uriel comparendo
poco lontano da Kurasa che lo vide.
-Cosa gli hai fatto?!- domandò furioso il vampiro
alzandosi in piedi e correndo contro l'arcangelo
cercando di colpirlo.
-Gli ho soltanto stritolato l'anima- sorrise Uriel.
Kurasa gli spezzò l'ala. L'arcangelo cercò di
bloccarlo, ma non ci riuscì. Kurasa voleva
fargliela pagare, ma la rabbia è cattiva
consigliera, e questo Uriel lo sapeva.
Una fiammata rossa partì dalle mani
dell'arcangelo, ma il  vampiro creò una
barriera di ghiaccio bianco che riflettè
l'attacco rispedendolo al mittente che
fu costretto e evitare.
-Cosa t'importa di lui Kurasa? è solo
una nullità! Una pedina che può essere
eliminata quando si vuole- affermò Uriel
facendo partire una nuova fiammata,
abilmente fermata da Kurasa.
-L'ho scelto e me lo tengo stretto! è
MIO chiaro!- questa volta toccò al
vampiro mezzo demone colpire.
I suoi occhi da cremisi divennero
viola come quelli dei demoni.
Uriel fu costretto ad indietreggiare,
mentre il vampiro lo colpì con una
fiammata nera che lasciò all'arcangelo
numerose ferite gravi. Kurasa si avventò
di nuovo su di lui, ma Uriel scomparve.
-Vigliacco!- fu l'unica cosa che disse il
vampiro, mentre si voltava verso Axel.
Era ancora disteso a terra, ma almeno
il respiro era tornato regolare.
Si avvicinò, mentre i suoi occhi tornavano
rossi. Aveva mal di testa per la troppa
energia usata e aveva una sete pazzesca.
Sentiva l'odore del sangue di Axel, non
sarebbe riuscito a resistere. Avvicinò i
canini al collo dell'angelo affondandoli.
Sentì un leggero gemito di dolore provenire
dal ragazzo, ma cominciò a succhiare.
Il sangue di Axel scivolava lungo la sua
gola dissetandolo, ma non poteva continuare
a lungo o il ragazzo sarebbe morto sul serio.
Si staccò leccando la ferita che si cicatrizzò
all'istante.
Axel provò ad aprire gli occhi, riuscendoci
a fatica.
-Kurasa?- il tono era interrogativo, mentre
cercava di mettere a fuoco la sagoma del
vampiro che era davanti a lui.
-Si- Kurasa sorrise appena mentre l'angelo
si tirava seduto.
-Uriel vero? Che cosa...-non riuscì a terminare
la frase che Kurasa lo aveva baciato.
Axel lo lasciò fare non aveva forze per opporsi.
Kurasa si staccò. Gli erano tornate in mente
le parole di Uriel. Cosa voleva dire con
"gli ho solo stritolato l'anima?" questo Kurasa
non lo sapeva.

 
  
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