Di baci e lezioni pratiche
“Ah, ho capito è quella della contabilità. Lo sapevo, ci vedevo giusto” disse Tony puntando il dito contro un rassegnato Steve intento a bere un bicchiere di spremuta
“No, Tony, non è nemmeno lei, e prima che tu me lo chieda non è nemmeno l’infermiera e la ragazza che ci porta la posta” sbuffò frustrato il biondo
“Ehi, non sarà mica Maria Hill spero…non che non sia una bella donna, ma chi lo sentirebbe Fury?” intervenne Clint, mentre spaparanzato su una sedia finiva di leggere la nuova copia del “Times”
“Ma tu non stavi leggendo il giornale?” chiese il capitano scoccando a Clint un occhiataccia.
“Esatto Capitano, stavo”
L’arrivo in cucina di Natasha interruppe la conversazione dei ragazzi:
“Si può sapere che avete da urlare tanto? Vi si sente fin dal corridoio” sbottò infastidita la rossa mentre si apprestava a prepararsi un caffè
“Il nostro ghiacciolo qui dice di aver baciato una ragazza, una ragazza del ventunesimo secolo” le disse Tony
“Buon per lui” rispose Natasha guardando di sottecchi Steve che intanto aveva assunto il colore di una bella mela mature, persino le orecchie sembravano andargli a fuoco.
“Ma come, non t’interessa? Io credevo che la curiosità fosse femmina” sospirò Stark, certamente aveva sperato che l’arrivo di Natasha potesse costringere Steve a parlare.
Chi non sembrava voler parlare invece era Clint, che per il momento si limitava a spostare lo sguardo tra la rossa e il capitano.
“Beh, per la verità c’è una cosa che mi piacerebbe sapere…era brava?” chiese Natasha a Steve con un sorriso malizioso sul volto mentre alzava gli occhi dalla sua tazzina di caffè fumante.
La prima reazione di Steve sarebbe stata quella di prendere e andarsene prima che l’imbarazzo lo facesse sprofondare in una pozza, ma per una volta decise di contrattaccare. Quel gioco lo potevano fare in due.
“In realtà non molto, credo che avesse bisogno di un po’ di pratica”
Steve non seppe dire se lei si fosse sorpresa, di sicuro lo era lui di sé stesso, non pensava di avere tanta spavalderia
“Non c’è bisogno di fare pratica” disse dopo alcuni secondi Natasha, citando Steve stesso, che aveva pronunciato quelle stesse parole circa due anni prima in una macchina, rubata, anzi, no, “presa in prestito”, come diceva lui
“Tutti hanno bisogno di partica” ribattè lui stando al suo gioco
“Beh, perché non glielo vai a chiedere, scommetto che sarebbe felice di fare partica con te” rispose Natasha prima di girare i tacchi e andare via.
Steve fece lo stesso pochi secondi dopo
“Non ho idea a cosa ho appena assistito” affermò Stark dubbioso
“Io si, Stark, io si” disse Clint con un sorriso sorione sul volto
Sapazio autrice: No, non sono morta, anche se vorrei esserlo visto che tra 4, anzi, ormai 3 giorni ho la maturità, con la quale giustifico i miei ritardi nell’aggiornare.
Ho mille idee e zero tempo!
Spero che vi piaccia e alla prossima
“No, Tony, non è nemmeno lei, e prima che tu me lo chieda non è nemmeno l’infermiera e la ragazza che ci porta la posta” sbuffò frustrato il biondo
“Ehi, non sarà mica Maria Hill spero…non che non sia una bella donna, ma chi lo sentirebbe Fury?” intervenne Clint, mentre spaparanzato su una sedia finiva di leggere la nuova copia del “Times”
“Ma tu non stavi leggendo il giornale?” chiese il capitano scoccando a Clint un occhiataccia.
“Esatto Capitano, stavo”
L’arrivo in cucina di Natasha interruppe la conversazione dei ragazzi:
“Si può sapere che avete da urlare tanto? Vi si sente fin dal corridoio” sbottò infastidita la rossa mentre si apprestava a prepararsi un caffè
“Il nostro ghiacciolo qui dice di aver baciato una ragazza, una ragazza del ventunesimo secolo” le disse Tony
“Buon per lui” rispose Natasha guardando di sottecchi Steve che intanto aveva assunto il colore di una bella mela mature, persino le orecchie sembravano andargli a fuoco.
“Ma come, non t’interessa? Io credevo che la curiosità fosse femmina” sospirò Stark, certamente aveva sperato che l’arrivo di Natasha potesse costringere Steve a parlare.
Chi non sembrava voler parlare invece era Clint, che per il momento si limitava a spostare lo sguardo tra la rossa e il capitano.
“Beh, per la verità c’è una cosa che mi piacerebbe sapere…era brava?” chiese Natasha a Steve con un sorriso malizioso sul volto mentre alzava gli occhi dalla sua tazzina di caffè fumante.
La prima reazione di Steve sarebbe stata quella di prendere e andarsene prima che l’imbarazzo lo facesse sprofondare in una pozza, ma per una volta decise di contrattaccare. Quel gioco lo potevano fare in due.
“In realtà non molto, credo che avesse bisogno di un po’ di pratica”
Steve non seppe dire se lei si fosse sorpresa, di sicuro lo era lui di sé stesso, non pensava di avere tanta spavalderia
“Non c’è bisogno di fare pratica” disse dopo alcuni secondi Natasha, citando Steve stesso, che aveva pronunciato quelle stesse parole circa due anni prima in una macchina, rubata, anzi, no, “presa in prestito”, come diceva lui
“Tutti hanno bisogno di partica” ribattè lui stando al suo gioco
“Beh, perché non glielo vai a chiedere, scommetto che sarebbe felice di fare partica con te” rispose Natasha prima di girare i tacchi e andare via.
Steve fece lo stesso pochi secondi dopo
“Non ho idea a cosa ho appena assistito” affermò Stark dubbioso
“Io si, Stark, io si” disse Clint con un sorriso sorione sul volto
Sapazio autrice: No, non sono morta, anche se vorrei esserlo visto che tra 4, anzi, ormai 3 giorni ho la maturità, con la quale giustifico i miei ritardi nell’aggiornare.
Ho mille idee e zero tempo!
Spero che vi piaccia e alla prossima