Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Art_must_be_Beautiful    17/06/2015    4 recensioni
Bene mi metto a scrivere un genere che non credevo avrei mai toccato ed invece ora ne sento quasi un bisogno fisico che buffa eh la vita?! vedi una cosa che ti influenza e ti fa prudere le mani di bisogno e che fai? inizi a scrivere una storia che sembra scritta da un altro ^.^
Come avrete già intuito Mohai è una storiella abbastanza strana probabilmente la prima storia seria che scrivo...
Breve introduzione strane creature si manifestano dinanzi gli occhi di un capitano, la cui nave é approdata su coste sconosciute il giorno di Pasqua...
Queste creature sono reali o solo frutto di una mente malata?!
Scopriamolo assieme in Mohai ;)
Genere: Drammatico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Raphael Roggeveen e le sue due vite'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
.Il suo corpo granito

il suo animo creta

Essere stretti in una morsa bollente e solida che mai si sarebbe allentata per nessuna ragione al mondo era molto soddisfacente. per giunta LUI emetteva dei suoni soddisfatti dal profondo della gola, parevano fusa di gatto, la testa incastrata nel mio collo, i canini affilati che strusciavano sulla pelle senza perforarla o ferirla in alcun modo, era delicato e cauto mentre mi stringeva, sapevo per certo che se avesse voluto mi avrebbe stritolato a morte, ne era del tutto in grado...

Ne ero convinto..

Eppure non tentò nulla,  evidentemente non era intenzionato a farmi male e le sue gentili attenzioni ne innescarono altre nel resto delle creature...

Il piccolo 'capo' LO scostò senza difficoltà e mi si inginocchiò di fronte gli occhi penetravano nei miei fin dentro al profondo dell'animo, mi sentivo nudo dirimpetto a quello sguardo spogliato di tutto perfino del mio nome e della parola, alzò la mano poggiandola aggraziata e leggera sulla pelle del mio volto,  'raccolse' le lacrime con gli artigli incidendone il percorso sulle mie guance non provai dolore e nemmeno bruciore, la morbida carne pareva narcotizzata incapace di percepire o sentire alcun che.
Eppure altre lacrime presero a colarmi dal volto e non erano trasparenti bensì rosse e ferrose.. lacrime di sangue scivolavano veloci per andarsi poi ad assopire nella fossetta della mia giugulare, lento paziente il piccolo 'capo' proseguì la propria opera, strane figure antiche ora mi solcavano il viso, figure istintive dal disegno primitivo..
Compiuto il suo dovere si alzò leggermente dai talloni senza perdere i miei occhi spossati si chinò su di me.

Paura

Provai un profondo terrore aspettando la decisone che avrebbe preso nei miei confronti, ora che si era eretto sopra al mio capo, trattenni il fiato e per la prima volta nella mia vita pregai, pregai affinché quella splendida quanto letale creatura risparmiasse un miserabile come me..

E per la seconda volta in quella lunga notte rimasi sbalordito da quanta umanità esseri simili fossero in grado di dimostrare, molta di più di tanti uomini che solo perché uomini si definiscono tali.
Le sue labbra gelide si posarono al centro della mia fronte, per un breve istante lievi..
Le sue mani andarono ad incorniciarmi il viso i pollici opponibili mi massaggiavano, con movimenti circolari, gli zigomi stava rimirando il proprio operato, ne parve soddisfatto dato il suo pigolio entusiasta ed allegro.
Si scostò da me andando a prendere posto a fianco dell'esemplare dagli occhi di rubino, era di un'imponenza nettissima rispetto a lui eppure nonostante le reazioni tenute prima nei suoi confronti al piccolo 'capo' l'altro sembrava piacere, forse erano compagni o tenevano una relazione di amicizia.

Il chiarore dell'alba iniziò a schiarire il cielo notturno e capii che con l'arrivo del giorno sarebbe coinciso il loro ritirarsi in chissà quale luogo, anfratto o grotta dell'isola...

Sono sincero quando dico che rimpiansi il momento in cui mi assopii e non potei vederli mentre si facevano lontani lontani, come le tenebre rimpiazzate dalla luce.

Venni destato da un grido di puro sgomento ed orrore

" Oh..Oh mio Dio! Signore! Il suo viso!" Wild mi scosse piena di paura e dubbi, dubbi che io fossi ancora vivo " Signore!!" La scansai di lato i sensi ancora annebbiati dalle spire del sonno e senza rivolgerle parola alcuna mi diressi caracollante al piccolo specchio, preso dalla mia cabina e portato a terra, gli occhi grandi di meraviglia mentre le mie dita percorrevano venerando ogni centimetro di quei disegni, sentii le labbra stirarsi in un sorriso

Ero felice..

Ero felice loro.. loro mi avevano accettato ora..

Ora ero uno di loro!

Wild prepotente mi afferrò brusca la spalla girandomi verso di lei "Signore.." un sottile coltello lordo di sangue rappreso e vecchio nell'altra mano "Signore mi spieghi questo.." scossi il capo e seguitai a sorridere sfiorandomi la pelle del viso

"Me lo spieghi la prego.."

" ..." 

"ME LO SPIEGHI!! ME LO SPIEGHI SUBITO! "

"..."

" LEI..LEI É PAZZO PAZZO SIGNORE QUESTA ISOLA L'HA PORTATA ALLA PAZZIA!" urlò allontanandosi da me tremava e piangeva mentre quelle grida straziate le uscivano dalla gola " LEI É PAZZO"
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Art_must_be_Beautiful