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Autore: angelique white    17/06/2015    0 recensioni
La corona di diamanti era la più bella che mai potessero vedere. La più bella ma la più pericolosa.
Si dice che : ogni numero di anni la cui esattezza è sempre stata ignota , una regina giusta s'incarna e che l'ultima di un ciclo farà grandi cose.
La monarchia dei popoli verrà messa a rischio per sempre e l'ultima regina sarà proprio Ella, ma la sua perdita sarà un ostacolo o una marcia in più per andare avanti ?
La sua famiglia verrà assassinata dal principe Roberth II di Serafinos, uno dei vecchi regni ad ovest di Forneria. Lui il mandante dell'assassino ma anche l'unica persona capace di confortarla. Sarà proprio lui ad aiutarla insieme ad altre persone ad adempiere al suo grande destino.
Roberth ed Ella si erano già conosciuti in passato ed il loro amore si era dimostrato unico nel suo genere ma la memoria della ragazza è finita nell'oblio più assoluto non ricorda nulla di tutto ciò che è successo prima del fatidico giorno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La carrozza percorreva le varie strade con passo costante.

Le guardie stavano tutte in posizione di addenti. Non fiatavano, osservano tutti i movimenti dalle foglie degli alberi ai comuni passanti.

Ella dormiva nella sua carrozza con accanto Anie la sua balia fin da quando era una bambina , per lei era come una seconda madre, le aveva insegnato molte cose.

Per Anie , Ella era come una figlia , non era sposata e tanto meno aveva avuto dei figli ed Ella , era la figlia che non aveva avuto.

La guarda accarezzandole la lunga treccia rossiccia , che richiamava i tramonti.

Notava benissimo che la sua piccolina stava facendo un altro incubo , aveva la fronte sudata e farfugliava dei ' No, Lasciateli!' cominciava sempre di più a dimenarsi nel sonno.

Qualche minuto dopo arrivarono alla residenza dei Serafinos sul mare e Anie non poté che non tirare un sospiro di sollievo.

''Ella mia cara svegliati siamo arrivati'' la ragazza aprì i suoi occhi ambrati, sfregandosi le piccole mani sugli occhi per mettere a fuoco meglio.

''Grazie Anie per avermi svegliata'' la voce impasticciata dal sonno ed un debole sorriso di chi si è appena svegliato.

Scesero dalla carrozza , faceva caldo ma non troppo il castello sorgeva vicino ad una scogliera, il vento sprizzava felice, aria fresca ,che rinfrescava tutto.

Ad accoglierli c'erano il Re , la Regina ed il loro unico figlio che non smetteva di vedere la bellissima creatura che sembrava spaesata, impaurita da loro ma d'altronde come biasimarla.

I suoi occhi vivevano per lei . Anie sapeva ,si ricordava ,del giovane del molo che aveva scambiato una promessa con la sua bambina, ricordava i sorrisi , le risate , quell'amore che da bambini provavano e per Roberth non era cambiato , cresceva sempre di più , ogni tanto scriveva alla balia, all'insaputa della regina del suo cuore, per sapere come stava. Odiava il fatto di essere nato in quella famiglia, mascherava bene i suoi sentimenti era cambiato e fin troppo.

Si stavano avvicinando per salutarli.

Ella era proprio lì in tutto il suo splendore davanti a lui, si guardarono assorti per alcuni secondi , il resto scomparve , allungò una mano per toccarla ma la voce stridula della madre lo risvegliò ritirandola come se si fosse scottato.

''Ella com'è andato il viaggio?'' chiese Antion Rondi , con un sorriso falso.

''bene tutto molto tranquillo'' rispose Ella con il suo stesso sorriso.

Percorsero l'ingresso contornato di affreschi fino ad arrivare all'ala ovest disegnata appositamente per gli ospiti , con tutto che era bello magnifico, il palazzo sembrava freddo come se non ci vivesse nessuno era triste , malinconico . Ad Ella gli viene un nodo al cuore.

''Bene queste sono le vostre stanze prima a destra per te mia cara Ella mentre per le tue guardie e Anie ci sono delle stanze ai piani inferiori per andarci seguirete Lisa'' disse la Regina indicando la giovane cameriera.

''Bene vi lasciamo prendere confidenza con le vostre stanze'' disse il RE.

Ella farfugliò un grazie e rimase lì alcuni secondi pensando se anche la sua stanza fosse stata così triste, si sentiva degli occhi a dosso alzò lo sguardo ed incontrò quegli azzurri di Roberth. La voleva mangiare viva , indietreggiò di alcuni passi finendo con le spalle al muro, lui posò una mano un po' più su della sua spalla appoggiando il palmo al muro.

Le guance di lei si colorarono di un leggero rosso, mentre lui seguiva tutti i suoi movimenti , si fermò ad osservare il petto che si alzava e abbassava ad un battito irregolare.

''tu seriamente non ti ricordi di me ?'' le chiese, la sua voce era dura fredda i suoi occhi guardavano altrove avevano paura della sua risposta.

''Ovvio che mi ricordo di te . Hai ordinato l'assassinio della mia famiglia'' sputò fuori le parole come se fossero veleno, cercò di allontanarsi da lui ma la attirò a se , erano petto contro petto , lui la sovrastava di qualche centimetro le accarezzò la treccia sentendo il profumo del suo shampoo , era bella, lo era sempre stata le lentiggini le donavano qualcosa di magico. Cercò di avvicinare il suo viso per baciarla ma la voce di Lisa lo richiamò.

Ella ne approfittò barricandosi fino all'ora di cena nella sua stanza.

Lisa per tutto il palazzo era la giovane nuova cameriera ma per Roberth una delle tante ragazze con cui sfogarsi nel letto.

''Quale giochetto vuoi fare oggi?'' chiese con tanta malizia. Roberth non la guardava pensava al profumo di Ella era come una dolce rosa appena sbocciata o che stava per farlo.

''Non voglio fare nulla oggi. Vai a fare le tue faccende domestiche e sopratutto rivestiti se ne ho voglia ti chiamo io'' era freddo , rigido. La ragazza quasi si mise a piangere per essere stata rifiutata.

''Farò come vuole vostra eminenza, me ne vado a pulire i pavimenti. Vi ho visto . Oh eccome se vi ho visto con quella principessina viziata. Come potete solo preferirla a questo'' disse indicando il suo corpo ancora nudo , si avvicinò velocemente a lei dandole un forte schiaffo sulla guancia, che per quanto era forte cadde a terra, lasciandole ben stampato l'importa della sua mano, in modo che potesse ricordarsi di stare bene al suo posto , era una domestica nulla di più.

''Non osare più dire nulla del genere. Sono stato chiaro?'' stava quasi per urlare , era accecato dalla rabbia e aveva ben due ragioni per esserlo in entrambe centrava la principessa , la prima che si era scordata di lui ,la seconda che la sgualdrina davanti a lui aveva dato della principessina viziata, alla creatura più incantevole e dolce di tutto il mondo anche se non lo dimostrava.

La domestica andava piangendo per tutto il palazzo come una forsennata , inciampava ogni venti passi andando a sbattere contro la povera Anie che non riusciva molto bene a tenersi in piedi aveva anche la sua età che avanza , non era più giovane come prima.

Vedendo la ragazza piangere e l'impronta adesso diventata violacea le chiese cosa avesse fatto e sopratutto chi era stato.

''Sto bene signora,è stato per una cosa non bella che ho detto non posso proprio dire chi è stato'' da fuori sembrava fragile , spaventata ma dentro godeva a farsi vedere in quello stato.

'' Tesoro per favore dimmi chi è stato posso parlarci io'' insistette la balia.

''E' stato... E' stato Roberth'' la balia perse un colpo a quel nome , si stava ponendo mille domande.

La ragazza nel frattempo era corsa di nuovo via Anie si diresse agli appartamenti reali dopo una manciata di minuti trovò la stanza di Roberth , bussò svariate volte ma nessuno rispose.

''Roberth aprimi sono Anie'' in quello stesso istante aprì la porta aveva la faccia assonnata triste.

''accomodati '' disse solamente facendola entrare.

''Roberth che è successo? E poi con Lisa ?'' chiese, si irrigidì subito non voleva parlarne ma sapeva che quando Anie voleva delle spiegazioni era solo una l'opzione, non vi erano altre scelte, dovevi sputare il rospo.

'' Ella non si ricorda di me e Lisa, che dire ha detto che la mia principessa è una principessina viziata che non ha il corpo di una donna lo ha addiruttara paragonato al suo capisci? E così beh le ho mollato una schiaffo'' era serio e un po' dispiaciuto ma ciò non toglieva che quella ragazza deve imparare a stare al suo posto.

''Roberth , sei ancora innamorato di lei e i tuoi sentimenti per lei crescono sempre a dismisura, dalle tempo e si ricorderà fidati , non ti è indifferente neanche adesso che sembra non conoscerti'' la balia era sicurissima di ciò che diceva , abbracciò il giovane dandole tutto il suo affetto voleva che la sua piccolina sposasse un uomo, un cavaliera e per lei Roberth era l'unico che potesse far felice Ella.

   
 
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