Anime & Manga > Naruto
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Autore: Rimiesse    17/06/2015    4 recensioni
“Naruto!” gridò quando gli fu dinnanzi.
Il ragazzo però non accennò ad aprire gli occhi, anzi si voltò sul dorso e mormorò:
“Sakura-chan, perché non ti innamori di me?”
Sakura lo fissò confusa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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VI - Chi stai aspettando?


Sakura fece scivolare lo sguardo sulle parole che si susseguivano sul libro che aveva dinnanzi.
Si sentiva addosso lo sguardo di molti dei presenti. A quanto pareva la sua decisione di sedersi in quell'angolo laterale della biblioteca non era passata inosservata, d'altronde era suo solito sedersi invece nei tavoli centrali dell'edificio, più lontano possibile dal caos delle strade di Konoha.
Non c'è niente di cui vergognarti si disse In fondo hai diritto di assistere ai frutti dei suoi sforzi.
Si sporse un po' più dalla sedia per riuscire a guardare fuori dalla finestra.
Hinata era dall'altra parte della strada, seduta da sola ad uno dei tavoli esterni del bar.
Stava sorseggiando del tè ma a Sakura non sfuggì l'espressione malinconica che aveva sul volto.
L'aveva avvisata che Naruto non era un esempio di puntualità ma a quanto pare le sue parole non erano bastate a tranquillizzarla.
D'un tratto però sul suo volto pallido apparve un largo sorriso e poco dopo Naruto la raggiunse.
Sakura non poteva sentire cosa si dicessero ma visto come Naruto cominciò a guardarsi intorno era evidente che stesse cercando proprio lei.
Ora era il turno di Hinata di fare il primo passo.
Sakura era orgogliosa del suo piano per quanto fosse molto semplice: aveva chiesto a Naruto se volesse unirsi a lei ed Hinata nella loro uscita, dandogli appuntamento lì al bar fuori dalla biblioteca, salvo poi fingere un imprevisto e lasciare i due soli.
Certo se si fosse trovata lei, in quel momento nella stessa situazione, avrebbe tirato un bel pugno a Naruto per attirare la sua attenzione invece Hinata si limitò a mormorargli qualcosa.
Naruto sembrò calmarsi ed andò a sedersi al suo stesso tavolino.
E' un buon segno. Pensò Sakura, tornando a leggere il suo libro.
Nessuna di quelle parole voleva però rimanerle in testa. Abbassò di nuovo il tomo e tornò a guardare fuori.
Naruto stava parlando ad Hinata. Viste le sue espressioni ed il modo in cui agitava le braccia, le stava raccontando qualcosa sulla sua ultima missione.
Hinata lo ascoltava in silenzio, senza togliergli gli occhi di dosso. Pendeva completamente dalle sue labbra.
Certo che lei è molto più femminile di me. Si ritrovò a pensare Sakura. E' molto dolce, gentile e poi guarda che forme.
Fissò allora il suo di petto e le sue piccole protuberanze che nonostante la crescita rimanevano delle semi-pianure.
Provò un po' di invidia verso Hinata.
Quella indossava poi un bel vestitino lilla, che aveva comprato proprio il giorno prima quando si erano incontrate per organizzarsi.
Naturalmente Sakura le aveva fatto subito presente che Naruto neanche se ne sarebbe accorto ma Hinata aveva lo stesso voluto comprare qualcosa di carino.
In realtà, per la precisione, in un primo momento aveva puntato a dei vestiti particolarmente scollati, forse sperando che in quel modo Naruto avesse potuto notarla di più, ma Sakura si era affrettata a farle cambiare idea, non era certo il caso di assecondare la perversione dell'amico!
E poi Sakura era convinta che essere naturale e sentirsi a proprio agio fosse il primo passo per far andare le cose al meglio.
Mentre continuava ad osservarli ricordò le numerose domande che Hinata le aveva fatto su di lui: gli piacciono più i capelli corti o lunghi? Secondo te preferisce le ragazze acqua e sapone o chi si trucca il viso? Per te il fatto che io sappia cucinare bene, ai suoi occhi, sarà una grande qualità?
Sakura si era trovata in difficoltà a rispondere, conosceva molto bene Naruto, i suoi sogni e le sue paure ma in fatto di ragazze che potessero piacerle non sapeva proprio come rispondere.
In sua presenza Naruto non aveva mai fatto cenno di particolari interessi verso altre ragazze.
Perfino io posso dirti che lui ti ama sul serio!”
La voce di Sai le rimbombò violentemente nella testa, ricordandole l'esatto momento in cui si era resa conta dei sentimenti che Naruto provava per lei.
Scosse la testa. Non era il caso di rinvangare proprio in quel momento quella sua cotta per lei.
Era Hinata la ragazza giusta per stare al suo fianco e bisognava fare in modo che lui lo capisse.
Provò pure ad immaginarseli insieme nel futuro: lui che tornava a casa la sera e lei che l'aspettava con un piatto fumante tra le mani ed un sorriso dolce sul volto.
Proprio la famiglia perfetta.
Sentì lo stomaco stringersi in una strana morsa a quel pensiero.
«Sakura-san.» Una voce la richiamò alla realtà, facendola sussultare per lo spavento.
Si accorse di Sai, in piedi, accanto a lei.
«M-mi hai spaventata!» sbuffò.
«Ero così concentrata nella lettura che non ti ho sentito avvicinarti.» mentì poi notando che Sai la osservava con sguardo curioso.
Lui fissò il libro che aveva tra le mani.
«Non sapevo che ti interessassero queste cose.» commentò.
Sakura guardò a sua volta la copertina. In realtà aveva preso il primo libro che le era capitato dinanzi, per cui non sapeva di cosa trattasse.
"L'accoppiamento degli insetti" lesse.
Ora capiva perché le era parso che in molti la guardassero sorridendo sotto i baffi!
«Solo interesse scientifico!» esclamò a mo' di giustificazione, poggiando violentemente il libro a faccia in giù, sul tavolo.
«Tu Sai invece, che ci fai qui?» gli chiese poi, tanto per cambiare argomento.
Lo sguardo del ragazzo però andò dritto dove lei sperava con tutto il cuore non andasse: oltre la finestra, al tavolino dove stavano seduti Naruto e Hinata.
«Ah capisco...» commentò.
Sakura si affrettò a raccontargli del piano onde evitare che potesse fraintendere. Anche se effettivamente da fraintendere c'era poco, in fondo per quale altro motivo poteva essere lì, ad osservare i due, se non per pura curiosità?
«Non trovi anche tu che siano carini insieme?» gli chiese infine, fingendo indifferenza.
«No.» rispose secco Sai: «A me sembra invece che Naruto stia solo aspettando che tu li raggiunga.»
In effetti era vero, nonostante parlasse con Hinata, il suo sguardo continuava a vagare di qua e di là.
A quanto pare l'altra ragazza non era stata convincente nel dirgli che lei non sarebbe arrivata per via di un impegno.
«Quel baka!» sbuffò, indietreggiando leggermente per evitare che Naruto potesse scorgerla attraverso il vetro della finestra: «Non lo vede quanto Hinata sia cotta di lei...»
Il sopracciglio di Sai si inarcò leggermente.
«Dovrebbe ringraziare il cielo che ci sia una ragazza che lo apprezza tanto nonostante sia un baka ed un piantagrane!» continuò, avvertendo un brivido lungo la schiena.
Per quanto Sai affermasse sempre di non riuscire a comprendere fino in fondo i comportamenti degli altri, Sakura aveva sempre l'impressione che lui la capisse fin troppo bene.
E l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento era proprio qualcuno che potesse costringerla a dare un nome a quel senso di oppressione che provava.
Sai si sedette dall'altro lato del tavolo, il suo sguardo si portò al suo stesso livello.
«Sakura-san, perché sembri tanto triste?» le chiese.
Lei non riuscì a sostenere il suo sguardo.
«Non mi dire che ora userai qualche citazione di uno dei tuoi libri!» commentò infastidita.
«No,» rispose lui: «Ormai ti conosco abbastanza bene, Sakura-san.»
Lei incrociò le braccia fingendo indifferenza.
Triste, perché dovrei essere triste! si disse. In fondo ho organizzato tutto io.
«Io...» cominciò mentre nella mente si formava l'immagine di un Naruto adulto che con Hinata rideva divertito ricordando la sua vecchia compagna di squadra per la quale un tempo aveva avuto un'ingenua cotta.
Strinse i pugni, non poteva permettere a quei sentimenti di uscire. Aveva preso quella decisione per il bene di Naruto, glielo doveva in fondo.
«E' normale che sia triste...» disse infine: «Li guardo là insieme e non posso fare a meno di pensare a Sasuke-kun, vorrei tanto che tornasse...»
Ecco, l'aveva fatto di nuovo. Come al solito aveva finito per mettere Sasuke di mezzo.
Per un secondo tra di loro calò il silenzio.
Sakura prese a giocherellare nervosamente con la cordicina che faceva da segnalibro al tomo sul tavolo. Lo sguardo di Sai invece si sporse di nuovo oltre la finestra.
«Oh sembra che si siano decisi ad andare.» commentò con voce piatta.
Cosa? Pensò Sakura scattando in piedi e poggiando le mani sul tavolo per riuscire a scorgere meglio fuori.
Naruto ed Hinata erano sempre nella stessa posizione, fermi al tavolino del bar.
Guardò Sai sorpresa, lui sorrise ma non lo fece con malizia, anzi lo fece con una dolcezza che di rado si vedeva sul suo volto.
Sakura si lasciò cadere di nuovo sulla sedia.
«Mi hai fregata!» commentò. L'imbarazzo per ciò che aveva appena fatto sconfisse perfino la sua voglia di prendere a pugni il ragazzo per lo scherzo giocatele.
Il suo sguardo tornò sul volto di Hinata, sul suo sorriso dolce, sui suoi occhi carichi di amore.
Strinse i pugni.
Provò invidia per la certezza dei suoi sentimenti ma al tempo stesso provò anche del risentimento.
«Certo Hinata non fa altro che parlare di lui ma io mi chiedo se abbia imparato davvero a conoscerlo,» disse infine spinta dai pensieri confusi che ora le affollavano la mente: «Lei lo sa quanto il suo sogno di diventare hokage sia importante per lui? Lei ha capito fino in fondo il legame profondo che c'è tra lui e Sasuke-kun? Sa quanto significato abbia quel braccio che lui ha sacrificato per salvare il ragazzo che considera suo fratello? E poi saprà badare alla sua irruenza, saprà capire quando sia il momento di fermarlo, saprà riconoscere il momento in cui le sue scelte saranno troppo pericolose? E poi saprà capire quando Naruto mente ed al posto di andare ad insegnare tecniche di difesa ai giovani ninja, perderà invece tempo con quelle tecniche erotiche che a suo parere gli sono state tanto fondamentali contro Kayuga? E poi riuscirà a tenerlo lontano dal suo adorato ramen, perché sarà pure nutriente ma Naruto non può vivere mangiando solo quello, ha bisogno anche di vitamine! Per non parlare poi della sua pessima abitudine di addormentarsi ovunque e di dimenticarsi le cose fondamentali! Lo capirà vero che se non si presenta in orario ad un appuntamento non c'è da aspettarlo ma bisogna andare a cercarlo e fargli una bella ramanzina, perché è importante che lui impari ad essere puntuale visto che un giorno sarà hokage e...»
Tacque di colpo, resosi conto di aver parlato fin troppo.
Come poteva giudicare Hinata a quel modo quando era lei stessa nella medesima situazione? Anche lei nonostante il tempo passato insieme, sapeva poco di Sasuke, lui non si era mai confidato con lei e c'era ancora tante cose che le sfuggivano su di lui. Però non era stata lei la prima a pensare che il suo amore per Sasuke sarebbe potuto bastare per colmare la distanza tra di loro.
Perché allora per Hinata non sarebbe potuto essere uguale?
Lanciò un'ultima occhiata verso i due poi si decise ad alzarsi.
«Andrò a dire io stessa a Naruto di andare da solo con Hinata, basterà insistere che lei ha bisogno dell'aiuto di qualcuno e lui non si tirerà certo indietro.» commentò senza riuscire a mettere alcun entusiasmo nella sua voce.
Quella era la scelta migliore per Naruto continuava a ripetersi ma questo non bastava a placare la sensazione di malinconia che avvertiva.
Sai la osservò in silenzio poi, proprio mentre lei gli passava accanto per uscire, commentò:
«Forse Sakura-san, basterebbe che tu capissi chi stai aspettando davvero...»
Sakura non si fermò, non ebbe il coraggio di chiedergli cosa intendesse o perché avesse tirato fuori quella frase.
Io sto aspettando Sasuke-kun. Si ripeté più volte per tranquillizzarsi.
Non poteva metterlo in dubbio. Era da quando aveva dodici anni che lo aspettava, era ormai parte di lei quel sentimento.
Mentre si chiudeva la porta della biblioteca alle spalle e si infilava tra la folla sulla strada, cominciò a dare un significato ai sentimenti che stava provando in quel momento.
Doveva essere tutto dovuto all'abitudine. Erano ormai anni che Naruto le stava accanto, lui era il suo migliore amico, era quindi plausibile che provasse un pò di gelosia al pensiero di vederlo con un'altra ragazza.
«Sakura-chan!» sentì gridare a gran voce, guardò in direzione di Naruto e lo vide in piedi sulle punte che agitava la mano per farsi notare da lei.
Sorrideva in quel suo modo tanto gioioso.
«Naruto...» mormorò lei nell'avvicinarsi.
«Sakura-chan menomale!» esclamò lui una volta che li ebbe raggiunti: «Stavo cominciando a preoccuparmi...»
Sakura lanciò un'occhiata verso Hinata.
«I-io ho provato a dirgli che forse potevi essere stata trattenuta da un impegno ma Naruto-kun non ha voluto darmi ascolto.» le spiegò lei.
La guardava come se da un lato fosse grata che fosse arrivata ma dall'altro l'accusasse di essere la causa di tutto.
«Comunque sono venuta a dirvi che non posso venire con voi, ho un impegno urgente...» si affrettò a dire.
Naruto mise il broncio:
«Ma Sakura-chan, il nostro appuntamento...»
«Non era un appuntamento!» puntualizzò subito Sakura: «Comunque ci puoi andare lo stesso con Hinata.»
«Bé si ma...» mormorò Naruto senza riuscire a concludere la frase.
Hinata si fissava i sandali senza dir nulla.
Naruto si stava mostrando un vero insensibile nei suoi riguardi, ma Sakura provò pure a mettersi nei suoi panni, per quanto quello fosse ciò che più desiderasse Hinata non stava mostrando molto entusiasmo. Se ne stava lì zitta ad aspettare che la situazione si risolvesse da sola.
Non c'era da biasimare quindi Naruto se non riuscisse a capirlo.
Un po' le dispiaceva, il giorno prima quando lei ed Hinata si erano incontrate per organizzarsi si era mostrata spensierata e determinata ed invece in quel momento, con Naruto accanto, appariva solo timida ed impaurita; era un peccato che non riuscisse a mostrare il suo vero carattere con lui.
Forse avrebbe dovuto prendere il ragazzo da parte e spiegargli la situazione.
In fondo per quanto baka fosse, Naruto aveva a cuore i sentimenti degli altri, lo aveva scoperto lei stessa quando lui le aveva fatto quella famosa promessa della vita.
«Naru...» fece per dire ma Hinata si alzò di colpo in piedi.
«Scusate ma mi sono appena ricordata di un impegno urgente!» esclamò: «Devo andare!»
Raccolse la sua borsetta e si avviò ma fece solo pochi passi prima che Sakura la raggiungesse e la fermasse.
«Questo incontro è stato un fallimento.» mormorò Hinata tra i denti: «Lui non ha fatto altro che preoccuparsi perché non arrivavi, glielo si leggeva negli occhi che non aspettava che te.»
Per un secondo Sakura avvertì il desiderio di farle presente che non è che lei si fosse gran tanto impegnata per evitarlo ma si trattenne. La situazione era già abbastanza imbarazzante senza che lei si mettesse ad infierire.
«Non preoccuparti, troveremo un'altra scusa.» le disse invece.
Hinata fece di no con la testa.
«E' inutile, per lui sono come trasparente» mormorò stringendo al petto la sua borsetta.
«Ma dovresti saperlo, Naruto non è proprio un genio, men che meno per quanto riguarda i sentimenti di una ragazza!» riprese Sakura: «Forse...»
«Forse la verità è semplicemente che nel suo cuore non c'è posto per nessun'altra!» commentò secca Hinata. Rialzò lo sguardo e nei suoi occhi Sakura lesse rammarico e risentimento ma prima che potesse risponderle, l'altra si voltò e scappò via.
«Mi dispiace...» mormorò Sakura al vento ma quelle parole suonarono false perfino alle sue stesse orecchie.
«Hinata, aspetta!» esclamò in quel momento Naruto alzandosi a sua volta dal tavolino.
Ha capito tutto. Pensò Sakura mentre il ragazzo le passava accanto. Vuole raggiungerla per scusarsi, per dirle che gli sta bene passare il pomeriggio con lei.
La sua mano si alzò di scatto e si strinse intorno al braccio di Naruto.
Lui si fermò, voltandosi sorpreso verso di lei.
«Sakura-chan!» mormorò.
Lei abbassò lo sguardo.
Non era così che doveva comportarsi, lei doveva spingere Naruto verso Hinata, non trattenerlo.
Lascialo subito! Si ordinò ma la sua mano non lasciò la presa.
Continuava a trattenerlo nonostante lui volesse raggiungere Hinata. Ancora una volta si stava comportando da egoista con lui. Ancora una volta stava facendo qualcosa che avrebbe potuto ferirlo.
Lentamente le sue dita affievolirono la presa intorno al braccio del ragazzo.
Lo lasciò andare ma lui non si mosse, continuò invece a fissarla confuso.
«Va da lei...» mormorò Sakura con un sussurro.
«E' inutile, ormai è lontana.» rispose Naruto.
Poi voltò il palmo per mostrarle cosa aveva tra le mani, era una caramella di quelle che al bar ti portano insieme al tè o al caffè.
«Ho visto che l'aveva dimenticata sul tavolo e così volevo chiederle se potessi mangiarla io.» le spiegò.
Sakura fissò lo zuccherino, era solo per quello che lui voleva fermarla, solo per quel futile motivo.
Sentì una grande voglia di ridere ma le passò subito quando Naruto le chiese:
«Sakura-chan, perché mi hai fermato?»
«E' che...che...» balbettò arrossendo.
«Volevo io quella caramella!» esclamò infine strappando il dolcetto dalla mano di Naruto, la scartò e se la mise in bocca.
Era di un gusto che neanche le piaceva ma finse di gustarsela.
Ma che mi sta succedendo? Si chiese intanto.
Il suo cuore sussultò come se sapesse la risposta ma non volesse svelarla.
Naruto continuava a fissarla, sorridendo.
«Bé?» gli chiese.
«Hai un cerchietto nuovo, ti sta bene!» le disse lui, accennando all'accessorio che aveva comprato il giorno prima.
Forse si era sbagliata nel dire ad Hinata che lui non badava mai a quelle cose.
In effetti Naruto si accorgeva sempre quando lei cambiava qualcosa nel suo look.
«Grazie.» disse, si sistemò un po' i capelli ed aggiunse: «Ora non potrai negare che sembro più femminile?»
«Non preoccuparti,» disse sorridendo Naruto: «Non sei cambiata affatto!»
«Baka!» esclamò Sakura incrociando le braccia, indispettita.
«Ma Sakura-chan, tu...»
Naruto non riuscì a terminare la frase perché da lontano si cominciarono a sentire delle grida.
«Sakura-sama! Sakura-sama!»
I due si accorsero di Shinta che correva trafelato nella loro direzione.
«Sakura-sama, Shizune-san sta partorendo!» gridò lui a gran voce.
D'improvviso nella mente di Sakura non vi fu spazio per null'altro, si voltò verso Naruto ma non ebbe bisogno di dirgli nulla, lui capì.
«Corro ad avvisare il capitano Kakashi.» disse serio: «Sua moglie e suo figlio hanno bisogno di lui, dattebayo!»











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Buonaseraaa!! :3

Purtroppo (ma anche no) l'appuntamento è andato male, alla fine pure Hinata è dovuta rassegnarsi all'amore che Naruto prova per Sakura!! xD
Invece la nostra cara ninja ha avuto parecchio da pensare in questo capitolo, spero che la confusione che lei ha in testa non vi abbia scombussolato troppo. Scrivere solo dal suo punto di vista ogni tanto è una vera faticaccia :P
Ed ecco pure uno dei miei personaggi preferiti, Sai *_____*
Non si può certo parlare dei sentimenti di Sakura, senza mettere in mezzo lui! xD
Ed ora: bebè in arrivo. Sinceramente non ho idea da dove la ShizunexKakashi sia saltata fuori, lui è stato semplicemente il primo nome che mi è venuto in mente quando mi sono trovata a spedire Shizune in maternità per dare un senso ai lavori che Tsunade continuava ad affibbiare a Naruto xD
Alla prossima e grazie mille per essere arrivati fin qui a leggere!! :3

~Rimi




  
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