VI - Chi stai aspettando?
Sakura
fece scivolare lo sguardo sulle parole che si susseguivano sul libro
che aveva dinnanzi.
Si sentiva addosso lo sguardo di molti dei
presenti. A quanto pareva la sua decisione di sedersi in quell'angolo
laterale della biblioteca non era passata inosservata, d'altronde era
suo solito sedersi invece nei tavoli centrali dell'edificio,
più
lontano possibile dal caos delle strade di Konoha.
Non c'è
niente di cui vergognarti si disse In fondo hai
diritto di
assistere ai frutti dei suoi sforzi.
Si sporse un po' più
dalla sedia per riuscire a guardare fuori dalla finestra.
Hinata
era dall'altra parte della strada, seduta da sola ad uno dei tavoli
esterni del bar.
Stava sorseggiando del tè ma a Sakura non sfuggì
l'espressione malinconica che aveva sul volto.
L'aveva avvisata
che Naruto non era un esempio di puntualità ma a quanto pare
le sue
parole non erano bastate a tranquillizzarla.
D'un tratto però sul
suo volto pallido apparve un largo sorriso e poco dopo Naruto la
raggiunse.
Sakura non poteva sentire cosa si dicessero ma visto
come Naruto cominciò a guardarsi intorno era evidente che
stesse
cercando proprio lei.
Ora era il turno di Hinata di fare il primo
passo.
Sakura era orgogliosa del suo piano per quanto fosse molto
semplice: aveva chiesto a Naruto se volesse unirsi a lei ed Hinata
nella loro uscita, dandogli appuntamento lì al bar fuori
dalla
biblioteca, salvo poi fingere un imprevisto e lasciare i due
soli.
Certo se si fosse trovata lei, in quel momento nella stessa
situazione, avrebbe tirato un bel pugno a Naruto per attirare la sua
attenzione invece Hinata si limitò a mormorargli qualcosa.
Naruto
sembrò calmarsi ed andò a sedersi al suo stesso
tavolino.
E'
un buon segno. Pensò Sakura, tornando a leggere il
suo
libro.
Nessuna di quelle parole voleva però rimanerle in testa.
Abbassò di nuovo il tomo e tornò a guardare fuori.
Naruto stava
parlando ad Hinata. Viste le sue espressioni ed il modo in cui
agitava le braccia, le stava raccontando qualcosa sulla sua ultima
missione.
Hinata lo ascoltava in silenzio, senza togliergli gli
occhi di dosso. Pendeva completamente dalle sue labbra.
Certo
che lei è molto più femminile di me. Si
ritrovò a pensare
Sakura. E' molto dolce, gentile e poi guarda che forme.
Fissò
allora il suo di petto e le sue piccole protuberanze che nonostante
la crescita rimanevano delle semi-pianure.
Provò un po' di
invidia verso Hinata.
Quella indossava poi un bel vestitino
lilla, che aveva comprato proprio il giorno prima quando si erano
incontrate per organizzarsi.
Naturalmente Sakura le aveva fatto
subito presente che Naruto neanche se ne sarebbe accorto ma Hinata
aveva lo stesso voluto comprare qualcosa di carino.
In realtà,
per la precisione, in un primo momento aveva puntato a dei vestiti
particolarmente scollati, forse sperando che in quel modo Naruto
avesse potuto notarla di più, ma Sakura si era affrettata a
farle
cambiare idea, non era certo il caso di assecondare la perversione
dell'amico!
E poi Sakura era convinta che essere naturale e
sentirsi a proprio agio fosse il primo passo per far andare le cose
al meglio.
Mentre continuava ad osservarli ricordò le numerose
domande che Hinata le aveva fatto su di lui: gli piacciono
più i
capelli corti o lunghi? Secondo te preferisce le ragazze acqua e
sapone o chi si trucca il viso? Per te il fatto che io sappia
cucinare bene, ai suoi occhi, sarà una grande
qualità?
Sakura si
era trovata in difficoltà a rispondere, conosceva molto bene
Naruto,
i suoi sogni e le sue paure ma in fatto di ragazze che potessero
piacerle non sapeva proprio come rispondere.
In sua presenza
Naruto non aveva mai fatto cenno di particolari interessi verso altre
ragazze.
“Perfino io posso dirti che lui ti ama sul
serio!”
La voce di Sai le rimbombò violentemente nella
testa, ricordandole l'esatto momento in cui si era resa conta dei
sentimenti che Naruto provava per lei.
Scosse la testa. Non era il
caso di rinvangare proprio in quel momento quella sua cotta per
lei.
Era Hinata la ragazza giusta per stare al suo fianco e
bisognava fare in modo che lui lo capisse.
Provò pure ad
immaginarseli insieme nel futuro: lui che tornava a casa la sera e
lei che l'aspettava con un piatto fumante tra le mani ed un sorriso
dolce sul volto.
Proprio la famiglia perfetta.
Sentì lo
stomaco stringersi in una strana morsa a quel pensiero.
«Sakura-san.»
Una voce la richiamò alla realtà, facendola
sussultare per lo
spavento.
Si accorse di Sai, in piedi, accanto a lei.
«M-mi
hai spaventata!» sbuffò.
«Ero così concentrata nella lettura
che non ti ho sentito avvicinarti.» mentì poi
notando che Sai la
osservava con sguardo curioso.
Lui fissò il libro che aveva tra
le mani.
«Non sapevo che ti interessassero queste cose.»
commentò.
Sakura guardò a sua volta la copertina. In realtà
aveva preso il primo libro che le era capitato dinanzi, per cui non
sapeva di cosa trattasse.
"L'accoppiamento degli insetti"
lesse.
Ora capiva perché le era parso che in molti la guardassero
sorridendo sotto i baffi!
«Solo interesse scientifico!» esclamò
a mo' di giustificazione, poggiando violentemente il libro a faccia
in giù, sul tavolo.
«Tu Sai invece, che ci fai qui?» gli chiese
poi, tanto per cambiare argomento.
Lo sguardo del ragazzo però
andò dritto dove lei sperava con tutto il cuore non andasse:
oltre
la finestra, al tavolino dove stavano seduti Naruto e Hinata.
«Ah
capisco...» commentò.
Sakura si affrettò a raccontargli del
piano onde evitare che potesse fraintendere. Anche se effettivamente
da fraintendere c'era poco, in fondo per quale altro motivo poteva
essere lì, ad osservare i due, se non per pura
curiosità?
«Non
trovi anche tu che siano carini insieme?» gli chiese infine,
fingendo indifferenza.
«No.» rispose secco Sai: «A me sembra
invece che Naruto stia solo aspettando che tu li raggiunga.»
In
effetti era vero, nonostante parlasse con Hinata, il suo sguardo
continuava a vagare di qua e di là.
A quanto pare l'altra ragazza
non era stata convincente nel dirgli che lei non sarebbe arrivata per
via di un impegno.
«Quel baka!» sbuffò, indietreggiando
leggermente per evitare che Naruto potesse scorgerla attraverso il
vetro della finestra: «Non lo vede quanto Hinata sia cotta di
lei...»
Il sopracciglio di Sai si inarcò leggermente.
«Dovrebbe
ringraziare il cielo che ci sia una ragazza che lo apprezza tanto
nonostante sia un baka ed un piantagrane!»
continuò, avvertendo un
brivido lungo la schiena.
Per quanto Sai affermasse sempre di non
riuscire a comprendere fino in fondo i comportamenti degli altri,
Sakura aveva sempre l'impressione che lui la capisse fin troppo
bene.
E l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento era
proprio qualcuno che potesse costringerla a dare un nome a quel senso
di oppressione che provava.
Sai si sedette dall'altro lato del
tavolo, il suo sguardo si portò al suo stesso livello.
«Sakura-san,
perché sembri tanto triste?» le chiese.
Lei non riuscì a
sostenere il suo sguardo.
«Non mi dire che ora userai qualche
citazione di uno dei tuoi libri!» commentò
infastidita.
«No,»
rispose lui: «Ormai ti conosco abbastanza bene,
Sakura-san.»
Lei
incrociò le braccia fingendo indifferenza.
Triste, perché
dovrei essere triste! si disse. In fondo ho
organizzato tutto
io.
«Io...» cominciò mentre nella mente si
formava
l'immagine di un Naruto adulto che con Hinata rideva divertito
ricordando la sua vecchia compagna di squadra per la quale un tempo
aveva avuto un'ingenua cotta.
Strinse i pugni, non poteva
permettere a quei sentimenti di uscire. Aveva preso quella decisione
per il bene di Naruto, glielo doveva in fondo.
«E' normale che
sia triste...» disse infine: «Li guardo
là insieme e non posso
fare a meno di pensare a Sasuke-kun, vorrei tanto che
tornasse...»
Ecco, l'aveva fatto di nuovo. Come al solito aveva
finito per mettere Sasuke di mezzo.
Per un secondo tra di loro
calò il silenzio.
Sakura prese a giocherellare nervosamente con
la cordicina che faceva da segnalibro al tomo sul tavolo. Lo sguardo
di Sai invece si sporse di nuovo oltre la finestra.
«Oh sembra
che si siano decisi ad andare.» commentò con voce
piatta.
Cosa?
Pensò Sakura scattando in piedi e poggiando le mani sul
tavolo per
riuscire a scorgere meglio fuori.
Naruto ed Hinata erano sempre
nella stessa posizione, fermi al tavolino del bar.
Guardò Sai
sorpresa, lui sorrise ma non lo fece con malizia, anzi lo fece con
una dolcezza che di rado si vedeva sul suo volto.
Sakura si lasciò
cadere di nuovo sulla sedia.
«Mi hai fregata!» commentò.
L'imbarazzo per ciò che aveva appena fatto sconfisse perfino
la sua
voglia di prendere a pugni il ragazzo per lo scherzo giocatele.
Il
suo sguardo tornò sul volto di Hinata, sul suo sorriso
dolce, sui
suoi occhi carichi di amore.
Strinse i pugni.
Provò invidia
per la certezza dei suoi sentimenti ma al tempo stesso provò
anche
del risentimento.
«Certo Hinata non fa altro che parlare di lui
ma io mi chiedo se abbia imparato davvero a conoscerlo,»
disse
infine spinta dai pensieri confusi che ora le affollavano la mente:
«Lei lo sa quanto il suo sogno di diventare hokage sia
importante
per lui? Lei ha capito fino in fondo il legame profondo che
c'è tra
lui e Sasuke-kun? Sa quanto significato abbia quel braccio che lui ha
sacrificato per salvare il ragazzo che considera suo fratello? E poi
saprà badare alla sua irruenza, saprà capire
quando sia il momento
di fermarlo, saprà riconoscere il momento in cui le sue
scelte
saranno troppo pericolose? E poi saprà capire quando Naruto
mente ed
al posto di andare ad insegnare tecniche di difesa ai giovani ninja,
perderà invece tempo con quelle tecniche erotiche che a suo
parere
gli sono state tanto fondamentali contro Kayuga? E poi
riuscirà a
tenerlo lontano dal suo adorato ramen, perché
sarà pure nutriente
ma Naruto non può vivere mangiando solo quello, ha bisogno
anche di
vitamine! Per non parlare poi della sua pessima abitudine di
addormentarsi ovunque e di dimenticarsi le cose fondamentali! Lo
capirà vero che se non si presenta in orario ad un
appuntamento non
c'è da aspettarlo ma bisogna andare a cercarlo e fargli una
bella
ramanzina, perché è importante che lui impari ad
essere puntuale
visto che un giorno sarà hokage e...»
Tacque di colpo, resosi
conto di aver parlato fin troppo.
Come poteva giudicare Hinata a
quel modo quando era lei stessa nella medesima situazione? Anche lei
nonostante il tempo passato insieme, sapeva poco di Sasuke, lui non
si era mai confidato con lei e c'era ancora tante cose che le
sfuggivano su di lui. Però non era stata lei la prima a
pensare che
il suo amore per Sasuke sarebbe potuto bastare per colmare la
distanza tra di loro.
Perché allora per Hinata non sarebbe potuto
essere uguale?
Lanciò un'ultima occhiata verso i due poi si
decise ad alzarsi.
«Andrò a dire io stessa a Naruto di andare da
solo con Hinata, basterà insistere che lei ha bisogno
dell'aiuto di
qualcuno e lui non si tirerà certo indietro.»
commentò senza
riuscire a mettere alcun entusiasmo nella sua voce.
Quella era la
scelta migliore per Naruto continuava a ripetersi ma questo non
bastava a placare la sensazione di malinconia che avvertiva.
Sai
la osservò in silenzio poi, proprio mentre lei gli passava
accanto
per uscire, commentò:
«Forse Sakura-san, basterebbe che tu
capissi chi stai aspettando davvero...»
Sakura non si fermò, non
ebbe il coraggio di chiedergli cosa intendesse o perché
avesse
tirato fuori quella frase.
Io sto aspettando Sasuke-kun. Si
ripeté più volte per tranquillizzarsi.
Non poteva metterlo in
dubbio. Era da quando aveva dodici anni che lo aspettava, era ormai
parte di lei quel sentimento.
Mentre si chiudeva la porta della
biblioteca alle spalle e si infilava tra la folla sulla strada,
cominciò a dare un significato ai sentimenti che stava
provando in
quel momento.
Doveva essere tutto dovuto all'abitudine. Erano
ormai anni che Naruto le stava accanto, lui era il suo migliore
amico, era quindi plausibile che provasse un pò di gelosia
al
pensiero di vederlo con un'altra ragazza.
«Sakura-chan!» sentì
gridare a gran voce, guardò in direzione di Naruto e lo vide
in
piedi sulle punte che agitava la mano per farsi notare da
lei.
Sorrideva in quel suo modo tanto gioioso.
«Naruto...»
mormorò lei nell'avvicinarsi.
«Sakura-chan menomale!» esclamò
lui una volta che li ebbe raggiunti: «Stavo cominciando a
preoccuparmi...»
Sakura lanciò un'occhiata verso Hinata.
«I-io
ho provato a dirgli che forse potevi essere stata trattenuta da un
impegno ma Naruto-kun non ha voluto darmi ascolto.» le
spiegò
lei.
La guardava come se da un lato fosse grata che fosse arrivata
ma dall'altro l'accusasse di essere la causa di tutto.
«Comunque
sono venuta a dirvi che non posso venire con voi, ho un impegno
urgente...» si affrettò a dire.
Naruto mise il broncio:
«Ma
Sakura-chan, il nostro appuntamento...»
«Non era un
appuntamento!» puntualizzò subito Sakura:
«Comunque ci puoi andare
lo stesso con Hinata.»
«Bé si ma...» mormorò Naruto
senza
riuscire a concludere la frase.
Hinata si fissava i sandali senza
dir nulla.
Naruto si stava mostrando un vero insensibile nei suoi
riguardi, ma Sakura provò pure a mettersi nei suoi panni,
per quanto
quello fosse ciò che più desiderasse Hinata non
stava mostrando
molto entusiasmo. Se ne stava lì zitta ad aspettare che la
situazione si risolvesse da sola.
Non c'era da biasimare quindi
Naruto se non riuscisse a capirlo.
Un po' le dispiaceva, il giorno
prima quando lei ed Hinata si erano incontrate per organizzarsi si
era mostrata spensierata e determinata ed invece in quel momento, con
Naruto accanto, appariva solo timida ed impaurita; era un peccato che
non riuscisse a mostrare il suo vero carattere con lui.
Forse
avrebbe dovuto prendere il ragazzo da parte e spiegargli la
situazione.
In fondo per quanto baka fosse, Naruto aveva a cuore i
sentimenti degli altri, lo aveva scoperto lei stessa quando lui le
aveva fatto quella famosa promessa della vita.
«Naru...» fece
per dire ma Hinata si alzò di colpo in piedi.
«Scusate ma mi
sono appena ricordata di un impegno urgente!»
esclamò: «Devo
andare!»
Raccolse la sua borsetta e si avviò ma fece solo pochi
passi prima che Sakura la raggiungesse e la fermasse.
«Questo
incontro è stato un fallimento.»
mormorò Hinata tra i denti: «Lui
non ha fatto altro che preoccuparsi perché non arrivavi,
glielo si
leggeva negli occhi che non aspettava che te.»
Per un secondo
Sakura avvertì il desiderio di farle presente che non
è che lei si
fosse gran tanto impegnata per evitarlo ma si trattenne. La
situazione era già abbastanza imbarazzante senza che lei si
mettesse
ad infierire.
«Non preoccuparti, troveremo un'altra scusa.» le
disse invece.
Hinata fece di no con la testa.
«E' inutile, per
lui sono come trasparente» mormorò stringendo al
petto la sua
borsetta.
«Ma dovresti saperlo, Naruto non è proprio un
genio,
men che meno per quanto riguarda i sentimenti di una
ragazza!»
riprese Sakura: «Forse...»
«Forse la verità è semplicemente
che nel suo cuore non c'è posto per nessun'altra!»
commentò secca
Hinata. Rialzò lo sguardo e nei suoi occhi Sakura lesse
rammarico e
risentimento ma prima che potesse risponderle, l'altra si
voltò e
scappò via.
«Mi dispiace...» mormorò Sakura al vento
ma quelle
parole suonarono false perfino alle sue stesse orecchie.
«Hinata,
aspetta!» esclamò in quel momento Naruto alzandosi
a sua volta dal
tavolino.
Ha capito tutto. Pensò Sakura mentre il
ragazzo
le passava accanto. Vuole raggiungerla per scusarsi, per
dirle che
gli sta bene passare il pomeriggio con lei.
La sua mano si
alzò di scatto e si strinse intorno al braccio di Naruto.
Lui si
fermò, voltandosi sorpreso verso di lei.
«Sakura-chan!»
mormorò.
Lei abbassò lo sguardo.
Non era così che doveva
comportarsi, lei doveva spingere Naruto verso Hinata, non
trattenerlo.
Lascialo subito! Si ordinò ma la sua mano
non
lasciò la presa.
Continuava a trattenerlo nonostante lui volesse
raggiungere Hinata. Ancora una volta si stava comportando da egoista
con lui. Ancora una volta stava facendo qualcosa che avrebbe potuto
ferirlo.
Lentamente le sue dita affievolirono la presa intorno al
braccio del ragazzo.
Lo lasciò andare ma lui non si mosse,
continuò invece a fissarla confuso.
«Va da lei...» mormorò
Sakura con un sussurro.
«E' inutile, ormai è lontana.» rispose
Naruto.
Poi voltò il palmo per mostrarle cosa aveva tra le mani,
era una caramella di quelle che al bar ti portano insieme al
tè o al
caffè.
«Ho visto che l'aveva dimenticata sul tavolo e
così
volevo chiederle se potessi mangiarla io.» le
spiegò.
Sakura
fissò lo zuccherino, era solo per quello che lui voleva
fermarla,
solo per quel futile motivo.
Sentì una grande voglia di ridere ma
le passò subito quando Naruto le chiese:
«Sakura-chan, perché
mi hai fermato?»
«E' che...che...» balbettò
arrossendo.
«Volevo io quella caramella!» esclamò
infine
strappando il dolcetto dalla mano di Naruto, la scartò e se
la mise
in bocca.
Era di un gusto che neanche le piaceva ma finse di
gustarsela.
Ma che mi sta succedendo? Si chiese intanto.
Il
suo cuore sussultò come se sapesse la risposta ma non
volesse
svelarla.
Naruto continuava a fissarla, sorridendo.
«Bé?»
gli chiese.
«Hai un cerchietto nuovo, ti sta bene!» le disse
lui, accennando all'accessorio che aveva comprato il giorno
prima.
Forse si era sbagliata nel dire ad Hinata che lui non
badava mai a quelle cose.
In effetti Naruto si accorgeva sempre
quando lei cambiava qualcosa nel suo look.
«Grazie.» disse, si
sistemò un po' i capelli ed aggiunse: «Ora non
potrai negare che
sembro più femminile?»
«Non preoccuparti,» disse sorridendo
Naruto: «Non sei cambiata affatto!»
«Baka!» esclamò Sakura
incrociando le braccia, indispettita.
«Ma Sakura-chan,
tu...»
Naruto non riuscì a terminare la frase perché da
lontano
si cominciarono a sentire delle grida.
«Sakura-sama!
Sakura-sama!»
I due si accorsero di Shinta che correva trafelato
nella loro direzione.
«Sakura-sama, Shizune-san sta partorendo!»
gridò lui a gran voce.
D'improvviso nella mente di Sakura non vi
fu spazio per null'altro, si voltò verso Naruto ma non ebbe
bisogno
di dirgli nulla, lui capì.
«Corro ad avvisare il capitano
Kakashi.» disse serio: «Sua moglie e suo figlio
hanno bisogno di
lui, dattebayo!»
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Buonaseraaa!! :3
Purtroppo (ma anche no) l'appuntamento è andato male, alla fine pure Hinata è dovuta rassegnarsi all'amore che Naruto prova per Sakura!! xD
Invece la nostra cara ninja ha avuto parecchio da pensare in questo capitolo, spero che la confusione che lei ha in testa non vi abbia scombussolato troppo. Scrivere solo dal suo punto di vista ogni tanto è una vera faticaccia :P
Ed ecco pure uno dei miei personaggi preferiti, Sai *_____*
Non si può certo parlare dei sentimenti di Sakura, senza mettere in mezzo lui! xD
Ed ora: bebè in arrivo. Sinceramente non ho idea da dove la ShizunexKakashi sia saltata fuori, lui è stato semplicemente il primo nome che mi è venuto in mente quando mi sono trovata a spedire Shizune in maternità per dare un senso ai lavori che Tsunade continuava ad affibbiare a Naruto xD
Alla prossima e grazie mille per essere arrivati fin qui a leggere!! :3
~Rimi