Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Flajeypi    18/06/2015    2 recensioni
!Percabeth! SPOILER EROI DELL'OLIMPO!
Prompt: Percy ruba lo spazzolino di Annabeth.
---
Qualche anno dopo la caduta di Gea, Annabeth e Percy condividono un appartamento a Nuova Roma e frequentano il college. Ma la vita col figlio di Poseidone è tutt'altro che facile e la figlia di Atena, questo, lo sa bene…
---
Annabeth incrociò le braccia all’altezza del petto: - PERSEUS JACKSON! – esclamò a pieni polmoni.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Percy/Annabeth
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'La bellezza di essere una Testa d'Alghe.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
!Percabeth.!
Prompt: Percy ruba lo spazzolino di Annabeth.
Note: Slice of life; Missing moments.
Ambientazione: qualche anno dopo la caduta di Gea, Annabeth e Percy condividono un appartamento a Nuova Roma e frequentano il college. Ma la vita col figlio di Poseidone è tutt’altro che facile e la figlia di Atena, questo, lo sa bene…
 
 

 
Il curioso caso dello spazzolino da denti bagnato


Lo aveva fatto ancora.
Annabeth si avvicinò con fare sospetto alla tazza in cui lei e Percy tenevano gli spazzolini da denti e li studiò con attenzione. Il suo, quello grigio, era l’unico bagnato, mentre l’altro – ovviamente verde – se ne stava lì asciutto come se non venisse usato da giorni. C’era solo un problema: quella mattina lei non si era ancora lavata i denti.
Annabeth incrociò le braccia all’altezza del petto: - PERSEUS JACKSON! – esclamò a pieni polmoni.
Dalla camera che comunicava col bagno udì un rumore sordo, come di una testa che sbatte contro l’anta di un mobile e un’esclamazione strozzata: - Oh-oh. – La testa spettinata di Percy si affacciò alla porta, mentre con una mano si massaggiava la fronte che aveva sbattuto chi sa dove. Una cosa era sicura: se Annabeth lo chiamava col suo nome completo, era davvero, davvero, arrabbiata.
- Lo hai fatto ancora! – strepitò a quel punto la ragazza, visibilmente infuriata. Percy si guardò attorno confuso, non capendo cosa avesse combinato questa volta per meritare l’ira della sua ragazza.
- Ehm, cosa? – chiese, mettendo su la sua espressione da cucciolo di foca e decidendosi ad entrare in bagno. Dannazione, Annabeth odiava quella faccia: gli avrebbe perdonato qualsiasi cosa. Ma non stavolta, non quando lo aveva rimproverato così tante volte.
- Cosa?! – urlò, indicando la tazza sul lavandino. Percy sembrò capire e farsi piccolo piccolo.
- Cosa? – ripeté allora Annabeth, abbassando finalmente la voce di un’ottava.
- Giuro che non l’ho fatto a posta, mi sono distratto e… - balbettò il figlio di Poseidone, grattandosi la nuca.
- Di immortales! Testa d’Alghe non ci posso credere! Credo di avertelo detto centinaia di volte: il mio spazzolino è off-limits! – disse Annabeth battendo un piede a terra per la frustrazione. Ma a Percy non sfuggì che lo aveva chiamato col suo soprannome; dopotutto, non era così arrabbiata come dava a vedere. Mosse un passo verso di lei e l’odore di menta di denti appena lavati colpì Annabeth in pieno.
- Non ci provare, Testa d’Alghe! – lo ammonì. – So benissimo cosa vuoi fare, ma questa volta non cederò. – affermò risoluta, stendendo una mano davanti a sé come per sottolineare il concetto.
Percy si fermò e piegò la testa da un lato guardandola stranito.
- Sapientona, cosa posso fare per farmi perdonare? – chiese allora, sconfitto. Avrebbe voluto abbracciarla, stamparle un bacio sulla fronte, magari. Di solito se la cavava così quando combinava marachelle del genere in casa. Ma aveva capito che oggi la figlia di Atena non si sarebbe lasciata convincere.
Uno strano sorriso si dipinse sulle labbra di Annabeth.
- Puoi cominciare col comprarmi un nuovo spazzolino. – affermò soddisfatta.
- Cominciare? – Percy inarcò un sopracciglio.
- Mi raccomando il colore: grigio – lo ignorò la ragazza. – Ora! – lo esortò, vedendo che Percy non si dava una mossa. Il figlio di Poseidone si affrettò a correre al negozio più vicino, ma prima che potesse uscire dalla porta di casa, Annabeth lo richiamò: - Ah, Percy, niente cibo blu per una settimana – dichiarò soddisfatta dal bagno, mentre si pettinava i capelli. Un gemito sofferto seguì quell’affermazione, prima che la porta si chiudesse dietro le spalle del semidio e un rumore ovattato di passi in corsa le arrivasse alle orecchie dalla tromba delle scale.
Un altro sorriso si dipinse sulle labbra della ragazza: non aveva intenzione di impuntarsi così tanto, si voleva solo divertire un po’. In fondo, il cibo blu piaceva anche a lei.


---

Angolo di Flajeypi
Saaalve *saluta con la mano*
E' la prima fanfic che pubblico in questa sezione perciò, ehi, fate un fischio, battete un piede, non so: datemi un segno! 
L'idea mi è venuta da un episodio che mi è capitato con mia sorella: siccome è molto sveglia ha usato il mio spazzolino e poi ha tentato di non farsi scoprire. Inutile dire che non ci è riuscita *face-palm*
Insomma, siccome sono supermegaiperfissata con PJO in questo periodo, non ho potuto evitare di immaginare questo episodio con protagonisti Percy (che secondo me è il personaggio più bello di sempre) e Annabeth, che insieme formano la OTP del secolo.
E niente, mi affido a voi! :)

Vi lascio con uno spunto di riflessione: non trovate quanto mai curioso che Percy sia nato da una promessa infranta, eppure il suo difetto fatale sia la lealtà?
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Flajeypi