Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: rora02L    19/06/2015    9 recensioni
Questa è la mia prima FF sul mondo di Frozen, spero sia venuta bene. Ho usato la prima canzone del cartone, da cui ho tratto il titolo per questa one shot.
Tratto dal testo: "Il freddo circondava ancora Arendelle, intensificandosi sempre di più insieme al dolore che la sua regina provava per la perdita irrimediabile di sua sorella. Non se lo sarebbe mai perdonata. Si chiese come avrebbe fatto a vivere senza poter rivedere il sorriso sul volto di Anna, senza sentire la sua voce, senza festeggiare con lei i prossimi compleanni, senza condividere con lei i pasti e qualche dolce alla cioccolata.
Pianse, stringendo ancora di più il freddo ghiaccio che intrappolava Anna."
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elsa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cuore di Ghiaccio.



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“Quando il vento avvolge i monti
con il suo gelido abbraccio
l’unione forma un cuore freddo
dal quale nasce il ghiaccio

Era pieno inverno ad Arendelle, quando nacque Elsa, la primo genita della famiglia reale. Il vento soffiava gelido tra le montagne, portando la neve in tutto il paese, ricoprendolo così con un manto bianco candido e freddo. Elsa, appena venne depositata tra le braccia della madre, era fredda. Talmente fredda che la regina chiese ai medici che l’avevano assistita durante il parto se la piccola era per caso malata. I dottori fecero dei controlli, ma la neonata era in perfetta salute. Era solo fredda ed aveva gli occhi di un azzurro color del ghiaccio. Col tempo Elsa crebbe ed i genitori si accorsero presto dell’insolito colore bianco dei suoi capelli, simili alla neve d’inverno. La principessina mostrò presto anche i suoi poteri: all’età di cinque anni congelò per sbaglio la forchetta che reggeva in mano. I genitori non se ne preoccuparono troppo, avevano già intuito che il frutto del loro amore possedeva dei poteri magici e che il cuore della bambina era freddo come il ghiaccio. Anna all’epoca aveva due anni e non poteva che essere meravigliata dalle magie che la sorella maggiore compiva per lei, facendo comparire pupazzi di neve e sculture di ghiaccio. Elsa era la sua compagna di giochi preferita, la adorava e veniva ricambiata ampiamente. Finché una notte, non accadde l’incidente che cambiò per sempre la vita della famiglia reale.

I genitori di Elsa ed Anna non tornarono. Non tornarono presto come avevano promesso alle figlie. Non tornarono affatto. Anna si sentiva più sola che mai, non avendo più i suoi genitori e sentendo la sorella ancora più distante di prima. Odiava il suo comportamento gelido nei suoi confronti, come se avesse fatto qualcosa per cui Elsa non avrebbe mai potuto perdonarla e la puniva negandole la sua compagnia. Ma Elsa invece tremava nella sua stanza, al gelo che lei stessa aveva creato, colta dalla paura e dalla tristezza.

Spaccato in due mostrerà
quello che l’uomo ancora non sa
spezza il cuore a metà
ed ognuno saprà
qual è la verità…

Scosse la testa, cercando di capire se Anna stesse scherzando. Doveva essere così, insomma aveva appena detto che voleva sposare un completo sconosciuto, di cui non sapevano nulla. Sapeva che la sua sorellina era ingenua, ma non pensava fino a questo punto. “Anna, non puoi sposare un uomo che hai appena conosciuto.” La minore scosse la testa, insistendo. Elsa sentiva che stava per perdere il controllo, così cercò di andarsene, ma le parole cariche di rabbia e tristezza di Anna la fermarono. “Ho detto basta !” gridò la regina, scagliando pezzi di ghiaccio davanti ai presenti, che per fortuna rimasero illesi. Si rese conto che il suo segreto era stato svelato e che non c’era più un posto sicuro per lei. Doveva andarsene, subito. Il suo cuore si sgretolava per la tristezza, doveva lasciare sua sorella Anna proprio ora che si erano ritrovate, dopo tanti anni di lontananza forzata. Ma doveva farlo, soprattutto per il bene della sua amata sorella.

Strinse le mani al petto, cercando di soffocare quel dolore lancinante che sentiva al cuore.

Ehi, tu! Vieni qui, tira su…
Ehi, tu! Vieni qui, tira su…
Lucido!
Splendido!
Solido!
Duro!
Fai attenzione al suo lato oscuro
vince con te, vince con noi
vince con duemila eroi…

Il ghiaccio ora era la sua casa. Elsa aveva creato quel palazzo gelido come suo rifugio e prigione, pensando che là sarebbe stata al sicuro. Il ghiaccio era così lucido e luminoso al sole, splendente come un diamante ed altrettanto duro. Era una reggia degna della regina dei ghiacci. Ma ben presto la pace che regnava in quel palazzo solitario tra i monti venne turbata dall’attacco di Hans e dei soldati che lo seguivano. Elsa disse loro di andarsene, perché lei era pericolosa. “Non siate il mostro che tutti pensano che voi siate.” Quel giovane le aveva detto queste parole, ma quanto si sbagliava. Lei era davvero un mostro, non sapeva controllare i suoi poteri, quindi era un pericolo per chiunque. Persino per sua sorella.

Si riprese e capì di avere le mani bloccate con delle catene, dunque non poteva usare i suoi poteri. Si chiese perché l’avessero catturata, lei non voleva fare del male a nessuno. Bastava che la riportassero al suo castello di ghiaccio e non avrebbe ferito più alcuna persona. Hans entrò nella sua cella in quel momento e le spiegò il suo malvagio piano per impossessarsi del trono. Del suo trono. Era lei la regina e non avrebbe mai permesso ad uno come Hans di prendere il suo posto. E peggio ancora, di fare del male ad Anna. Avrebbe dovuto ucciderla prima, non avrebbe mai permesso a nessuno di fare del male a sua sorella. Ed era proprio ciò che il principe aveva in mente di fare: condannarla a morte, per altro tradimento. Mentre lui lasciava che Anna morisse a causa sua. 

Quando il vento avvolge i monti
col suo gelido abbraccio
l’unione forma un cuore freddo
dal quale nasce il ghiaccio

“Anna !” gridò Elsa, ma ormai era troppo tardi. Sua sorella si era tramutata in una statua di ghiaccio, per salvarle la vita. Ed adesso non sarebbe mai più tornata da lei. Aveva sacrificato la sua vita per proteggerla. Eppure lei era stata fredda e distaccata, per tanti anni l’aveva respinta chiudendosi in camera sua. Ma Anna continuava a dire: “Lei è mia sorella. Non mi farebbe mai del male.” Anna credeva in lei, nella sua sorella maggiore. La amava. Elsa non lo aveva capito ed aveva preferito allontanarla e nascondersi, causando infine la morte della sua adorata sorellina. Elsa abbracciò il corpo congelato di Anna, piangendo lacrime di pentimento.

Il freddo circondava ancora Arendelle, intensificandosi sempre di più insieme al dolore che la sua regina provava per la perdita irrimediabile di sua sorella. Non se lo sarebbe mai perdonata. Si chiese come avrebbe fatto a vivere senza poter rivedere il sorriso sul volto di Anna, senza sentire la sua voce, senza festeggiare con lei i prossimi compleanni, senza condividere con lei i pasti e qualche dolce alla cioccolata. Pianse, stringendo ancora di più il freddo ghiaccio che intrappolava Anna.

Spezzalo in due, mostrerà
quello che l’uomo ancora non sa
dividi il cuore a metà
ed ognuno saprà
che forza enorme ha…”

La regina trasse un profondo respiro di sollievo, vedendo che la sua cara sorella era tornata. La abbracciò calorosamente, ancora non riusciva a crederci. La ringraziò per esserci sempre stata, per averla protetta e per aver creduto in lei. “Siamo sorelle, Elsa. Ed io ti vorrò sempre bene.” Ora Elsa piangeva di gioia ed un sentimento dimenticato da tempo riscaldò il suo cuore spezzato, spaccando il ghiaccio che l’avvolgeva. La regina seppe subito il nome di quella sensazione, che un tempo provava quando abbracciava sua madre, quando suo padre le sorrideva e quando giocava con la sorella minore. “L’amore” esclamò, capendo che cosa poteva fermare quel gelo fuori controllo. Il suo potere non era oscuro, era solo senza amore e pieno di paura. Doveva avere fiducia in sé stessa. Perché non era sola, non più. In realtà, non lo era mai stata. Ma Elsa non lo sapeva prima di allora, se ne era resa conto tardi, ma in tempo.

La regina aveva imparato a controllare la sua magia, che ora procurava gioia e felicità a tutto il reame. D’estate si pattinava nel salone del palazzo reale e d’inverno Elsa limitava i danni causati dalla neve con i suoi poteri. Era diventata una regina acclamata ed amata dal popolo. Ed una sorella maggiore presente e sempre pronta ad aiutare Anna. Le due ora erano inseparabili e recuperarono il tempo perduto, dimenticando gli anni di lontananza e ritrovando la sintonia che sempre c’era stata tra i loro due cuori. Quella era la forza più grande di tutte e la magia più potente al mondo.
Incondizionato e puro. Duro e solido. Splendido ed immutabile. Anche più del ghiaccio e più forte di ogni paura.

L’amore.



https://www.youtube.com/watch?v=xTxa6YRkjnE
Angolo autrice:
Avevo da tempo in mente di scrivere questa one shot, dato che adoro la canzone dei tagliatori di ghiaccio, ossa quella che sentiamo all'inizio del film.
Temo di aver cambiato alcuni particolari, ma mi piace anche così, quindi non credo la cambierò, a meno che non ci siano gravi errori di qualsiasi tipo.
Spero che vi sia piaciuta, lascio qua sopa il link della canzone per chi non l'ha ancora ascoltata, merita davvero !
A presto e grazie per aver letto !
La vostra Rora-chan !

 
  
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