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Autore: Mrs_Gates6661    19/06/2015    1 recensioni
Charlotte, ragazza di 16 anni, viene considerata da tutti scontrosa e senza cuore.
Giudicata senza che nessuno sappia la sua storia, si abitua a convivere con gli indici della gente puntati costantemente addosso, fino a qu ando non incontra un ragazzo.
Brian. Era quello il suo nome.
Successe tutto per caso e, senza rendersene conto, i due si rispecchiarono l'uno nell'altra, viste le loro situazioni ormai critiche.
Cominceranno ad andare d'accordo, e capiranno che se saranno insieme, riusciranno ad affrontare le etichette che aveva l'abitudine di affibbiare la società.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
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Guardai attentamente quello sguardo. Era freddo. Sembrava che il ragazzo non provasse emozioni. «Fratello è qui la festa? Woahh!» Gridò Jimmy in preda all'emozione. «Si Rev, però rilassati che se continui così ti verrà un infarto.» Ridacchiò l'amico. «Che palle Zacky, sei sempre così...così Zacky!» Ribatté lui, poi entrò in casa urlando come un matto. «Ma che gli hai dato?» Ridacchiò poi Zacky facendomi entrare in casa. «Wow che bella casa.» Dissi per sbaglio ad alta voce. «Eh si ragazzina, Gates si tratta parecchio bene.» Poi il ragazzo dagli occhi acqua marina continuò «Le sue feste sono le migliori, anche se oggi ha deciso di invitare solo me, Rev, Matt e Johnny.» Annuii. Non capivo perché ad un tratto sembrasse così gentile e carino con me. Forse davvero non sono così male come dicono tutti... «E lei che ci fa qui? Non ricordavo di aver invitato una ragazzina...» «Oh Gates, lei è la ragazza dell'altra sera. Stavamo chiacchierando e ho deciso di portarla qui.» «Si può sapere che cazzo ti è saltato in mente Rev!? È casa mia, e lei non è stata invitata.» Mi sentivo così fuori luogo in quel momento, che decidi di uscire di casa e andarmene. Poi però sentii delle mani afferrarmi il polso. «Ehy, Charlotte giusto?» «...si...» «Piacere, sono Matthew, ma chiamami Matt. Ti vorrei chiedere scusa a nome di Brian, ma questo periodo è parecchio stressato per dei motivi personali. Su, vieni.» Cominciò a sorridermi, e per la prima volta vidi quelle sue magnifiche fossette e quegli occhioni verdi, spesso e volentieri coperti dai soliti occhiali da sole, anche di notte. «Ehm, no dai. Non penso di essere un ospite gradito in quella casa.» «Perfetto!» Matt mi afferrò un polso e cominciò a correre verso la villa. Arrivati lì davanti bussò e Jimmy aprì la porta. Rimanemmo tutti e sei sul divano e sulle poltrone a chiacchierare, anzi, mi correggo, loro chiacchieravano. Io mi limitavo a fissare Brian, imbambolata come una stupida. Non sapevo se se ne fosse accorto, ma anche se lo avesse fatto, sarei rimasta ferma a guardarlo. «Ecco le birre!» «Finalmente Johnny, ci hai messo una vita!» «Guarda che se per te sono troppo lento, la prossima volta le birre te le vai a prendere da solo, mio caro James Owen Sullivan!» «Se mi chiami un'altra volta con il mio secondo nome giuro che ti butto fuori dalla finestra!» «O-W-E-N!» Disse Johnny facendo lo spelling. Rev senza pensarci due volte lasciò la sua birra e cominciò a rincorrere il nanetto per tutta casa. Scoppiammo a ridere, era una scena proprio buffa. Ad un certo punto mi girai verso Brian, e notai che era come imbambolato a guardarmi. Non la smetteva di fissarmi, quindi non sapevo se stesse reprimendo la voglia di uccidermi, o mi stesse solamente osservando meglio... «Terra chiama Syn!» Gridò poi Zacky. «Si può sapere che cazzo vuoi da me oggi? È tutto il giorno che rompi il cazzo.» Esclamò ridendo Gates. La sua risata. La sua risata era bellissima, contagiosa. Lui era bellissimo, ma era anche uno stronzo, quindi sapevo bene che se mi fossi innamorata avrei sofferto solamente. Era ormai sera tardi e la "festa" cominciava a sembrare un raduno di vecchietti. «Che palle.» Esclamai. «Guarda che se vuoi puoi anche andartene eh. Mica ti sto obbligando a rimanere in casa mia.» Guardai Brian con la faccia da cane bastonato, infondo non avevo detto nulla di così male. «Oppure puoi sentire gli Avenged Sevenfold suonare! Yeaaaah!» Gridò Jimmy con tutto il fiato che aveva in corpo. «Suonare?» «No! N-noi, non suoniamo proprio un bel niente chiaro? Non siamo nemmeno capaci.» «Che cazzo stai dicendo? Forse ti stai tirando in dietro Haner?» «Mai Sullivan.» I ragazzi si guardano con complicità per poi andare in una stanza, facendo segno di seguirli. Appena entrata una pensante puzza di chiuso invade le mie narici. Seduta su di uno sgabello scricchiolante, osservo i Sevenfold preparare tutti i loro strumenti. Rev la batteria. Zacky e Brian le loro stupende chitarre, Johnny il basso ed in fine, Matt il microfono. «Emozionata baby?» Ridacchia Matt urlando nel microfono. Sento le guance andare a fuoco poi, dopo aver finito i preparativi, sento le due chitarre prender vita!
   
 
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