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Autore: Mrs_Gates6661    19/06/2015    1 recensioni
Charlotte, ragazza di 16 anni, viene considerata da tutti scontrosa e senza cuore.
Giudicata senza che nessuno sappia la sua storia, si abitua a convivere con gli indici della gente puntati costantemente addosso, fino a qu ando non incontra un ragazzo.
Brian. Era quello il suo nome.
Successe tutto per caso e, senza rendersene conto, i due si rispecchiarono l'uno nell'altra, viste le loro situazioni ormai critiche.
Cominceranno ad andare d'accordo, e capiranno che se saranno insieme, riusciranno ad affrontare le etichette che aveva l'abitudine di affibbiare la società.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
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“Passion in my eyes, i lived it every day! But how could you go and throw all away?” La sua voce era così bella, rimanevo incantata al suo suono. Non pensavo fossero davvero così bravi...in qualche modo sembrava che sfogassero i loro sentimenti suonando e scrivendo canzoni. “In my dreams it's me and you, it's there I saw it all come true! As time whent by faith in you grew, so one thing left for me to do!” Assorta ormai nel guardare i ragazzi, sento la chitarra di Brian smettere di suonare. «Ehy Syn che succede? Non credo che tu non ti ricordi la canzone...è da tempo che la suoniamo.» Dice Johnny rivolgendosi all'amico. «No no, la canzone la ricordo perfettamente, solo che non mi va di farla sentire a qualcuno, specialmente se quel qualcuno è una ragazzina del cazzo che si sente al disopra di tutti!» «Non pensi di star esagerando? Cosa ti ha fatto?» «Non sono cazzi tuoi! E adesso fuori da casa mia.» Sbottò puntandomi il dito contro. Sentivo gli occhi pizzicare. Ormai quasi tutti mi trattavano così, ma sentire quelle parole uscire dalla sua bocca mi fece uno strano effetto. Senza dire una parola, decisi di alzarmi da quel maledetto sgabello e di uscire dalla stanza. BRIAN POV'S Cacciai via la ragazza dagli occhi verdi che, per quanto potesse incantarmi, mi aveva trattato come uno stupido la sera scorsa. Nessuno, e dico nessuno, deve azzardarsi a non portare rispetto per Synyster Gates. Dopo aver smesso di fissare la porta, noto i miei amici guardarmi con facce a dir poco terribili. «Che cazzo volete?» «Brian hai esagerato. Quella ragazza non ha fatto nulla di male.» «Matt, quella li mi ha mancato di rispetto l'altra notte! Non ce la voglio in casa mia. Punto.» I ragazzi continuavano a guardarmi, e in quel momento cominciai a sentirmi un pochino in colpa. Poi presi una decisione. «Ehm...dove abita?» Chiesi. «È la casa di fianco alla mia. Perché?» Rispose prontamente Rev. «...vorrei provare a rimediare...forse avete ragione, ho esagerato.» «Synyster Gates che vuole scusarsi con una ragazza? Ma che sta succedendo?» «Zacky, sei proprio un coglione.» Detto questo presi il mio pacchetto di Marlboro, la birra che avevo bevuto per metà e a piedi ci avviammo verso casa di Charlotte. Arrivati lì davanti sentimmo delle grida. «È lei, che cazzo le stanno facendo?!» Gridai e spalancai la porta con un calcio, visto che non era chiusa a chiave. Entrammo tutti di botto, e potemmo notare Charlotte distesa a terra, con la madre che la riempiva di calci. «Che cazzo sta facendo?!» Gridò Jimmy correndo dalla ragazza. «Lei è mia figlia e so io come educarla.» Affermò con sicurezza la donna. Si sentiva da fuori l'abitazione la puzza di erba, e ancor di più se ci si avvicinava alla madre di Charlotte. Feci cenno con la testa ai ragazzi di allontanare quel...mostro di donna, mentre io prendevo in braccio quel piccolo angioletto dalle mille lentiggini sul volto. I suoi capelli rossi erano attaccati alle guance, probabilmente deve aver pianto parecchio, fino a svenire. Decido di portarla a casa, per aspettare poi gli altri. Chi se lo sarebbe mai aspettato. Siamo come la Bella e la Bestia, con l'unica differenza che questa volta, la bestia, non può amare, non vuole amare...non sa amare. Aprii lentamente la porta, non volevo assolutamente svegliarla dopo averlo fatto per sbaglio qualche volta nel tragitto. Posai il suo minuto corpicino sul divano in pelle che troneggiava nel mio salotto. Volevo solo che riposasse perché in un certo modo, dopo aver visto quell'orribile scena, ritrovai in lei un piccolo pezzo di me, nonostante non sapessimo un bel niente delle nostre vite. Io niente della sua e lei niente della mia...visto che forse, nemmeno io sapevo bene la mia storia. CHARLOTTE POV'S Mi risvegliai su di un divano alquanto familiare, per poi ritrovarmi di fronte tutti e cinque i Sevenfold. «Finalmente ti sei svegliata!» Esclamò Zacky abbracciandomi. «Ma che cazz...» «Non dire nulla. Zitta e riposa nana che dopo dobbiamo fare un bel discorso.» Mi interruppe Jimmy. Ma chi è mio padre? Feci per alzarmi, ma sentii la testa girare forte e le gambe cedere, quindi mi arresi e continuai a stare sul divano. Per tutta la mattinata rimasi sul divano, con James che mi serviva come se fosse il mio schiavo, Matt e Zacky seduti vicino a me a guardare la televisione, e infine Brian e Johnny che si comportavano come se fossero due donne della pulizia. Uno cucinava e l'altro lucidava casa. Era una scena a dir poco assurda. «Si può sapere cos'è successo e perché sono qui? Ieri Brian mi ha cacciata via, ed alla fine mi sono risvegliata su questo divano...» Chiesi rivolgendomi a Matt. Dopo che mi ebbe spiegato tutta la vicenda, rimasi incredula. Non pensavo che mia madre mi avesse picchiata fino a farmi svenire. ...la donna che mi aveva messa al mondo, era come se adesso provasse a levarmi da esso...
   
 
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