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Autore: Evil_Regal    21/06/2015    5 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Regina era tornata da lavoro. Era appena arrivata nel suo appartamento ed era esausta. Forse esausta è dir poco.

Le faceva male la testa e i piedi,costretti in quelle scomode,favolose scarpe, stavano gridando. Non aveva mangiato praticamente nulla ed era andata avanti e indietro tutta la giornata.

Le serviva un bel bagno caldo e rilassante. Prima ordinò una pizza perché aveva bisogno anche di cibo. La ordinò prima di fare il bagno perché sapeva che sarebbe arrivata tardi. La sua pizzeria preferita era sempre affollatissima.

Posò il telefono e si diresse in bagno dove cominciò a far correre l’acqua. Uscì dal suo vestito da lavoro e lo ripiegò attentamente per poi metterlo nella cesta. Strano vero,che prima di mettere un vestito nella cesta, Regina lo ripiegasse? In effetti no. Regina Mills era una persona molto attenta e ordinata e soprattutto i suoi vestiti costavano parecchio, erano firmati, e per questo Regina non ce la faceva proprio a tenerli stropicciati.

Si immerse nella vasca e tirò un sospiro di sollievo. Era una sensazione strepitosa quella dell’acqua calda sui suoi nervi tesi e stressati. Era davvero una bella sensazione. Chiuse gli occhi e rimase immobile a godersi il bagno fino a che l’acqua non divenne tiepida. Si lavò i capelli e poi decise che era ora di uscire.

Avvolse una grande e soffice asciugamano bianca attorno al suo copro e poi raccolse i suoi capelli in un turbante,così che non gocciolassero ovunque. Si guardò allo specchiò e inclinò il capo in un lato. Poi sospirò. Era annoiata e stanca del suo stile di vita. Ed era stanca di essere sola. Il fatto che non ci fosse nessuno ad aspettarla a casa, ogni tanto, la rattristava.

Ma venne strappata ai suoi pensieri da un rumore proveniente dalla cucina. Regina non si allarmò. C’era un piccione imbranato e stupido che puntualmente andava a sbattere contro il suo vetro. Regina decise di andare a controllare giusto per assicurarsi che non fosse entrato in casa questa volta, perché era già successo.

Così andò in cucina e “AHHHHHHHHHH” gridò. Il piccione era una donna alta dai capelli biondi e gli occhi verdi.

La bionda, sentendo Regina urlare,si spaventò e gridò anche lei “AHHHH” saltò sul posto “OMMIODDIO!” gridò cercando di calmarsi una volta visto che era solo la donna che abitava nell’appartamento.

“CHI DIAVOLO SEI TU? E CHE COSA CI FAI IN CASA MIA? O SANTO CIELO. SEI UN’ASSASSINA. DIO NO. TI PREGO,NON UCCIDERMI. TI PREGO”

La bionda la guardò con un sopracciglio alzato “Ti pare che un’assassina potrebbe mai indossare una maglia con un carlino che ha dietro l’emoticon della scorreggia?”

Regina notò la maglia e voleva ridere ma in quel momento qualche altra cosa la premeva “E ALLORA CHE DIAMINE CI FAI IN CASA MIA?”

“Okay senti,abito nell’appartamento sopra il tuo-“

“CHE COSA?” esclamò Regina,reggendo l’asciugamano

“Vuoi sapere che ci faccio qui o no?”

“Si scusa,non ti interrompo”

“Come stavo dicendo prima che una pazza isterica mi interrompesse-“

“COME SCUSA?” Regina la interruppe di nuovo “NON SONO IO LA PAZZA ISTERICA MA TU. IO SONO LA V-Okay scusa.Continua” aggrottò le sopracciglia per la concentrazione. Concentrazione ad ascoltarla e non interromperla. Insomma. Doveva stare zitta.

“Quindi” Riprese la bionda “Abito al piano di sopra e nascondo le mie chiavi di riserva nel tuo frigorifero”

“COSA?” gridò Regina

“Yep. In fondo,nello scompartimento più alto. Non ci guardi mai lì anche se sono abbastanza sicura che non guardi nemmeno negli altri scompartimenti. Donna,il tuo frigorifero è praticamente vuoto”

“Esistono delle cose chiamate telefono e servizio a domicilio”

“Oh lo so,credimi. Anche io non cucino mai ma….il mio frigorifero è pieno”

“Okay senti il punto non è quanto piano sia il frigorifero” Regina voleva cambiare discorso,perché questo le ricordava che non aveva nessuno. Se avesse qualcuno magari il suo frigorifero sarebbe più pieno.

“PERCHE’ DIAMINE NASCONDI LA TUA CHIAVE NDI RISERVA DENRO IL MIO FRIGORIFERO?” gridò di nuovo.

“Ehy calmati però. Non c’è bisogno di stressarsi o urlare. La tengo lì perché tu tieni la finestra della cucina aperta ventiquattro ore su ventiquattro,trecentosessantacinque giorni all’anno. E poi perché se la tenessi sotto lo zerbino o nella pianta le mie ex impazzite la troverebbero e mi entrerebbero in casa,pensando di essere le mie fidanzate quando non lo sono”

“Ex?” chiese Regina sospettosa.

“Okay magari sono più avventure,per me.Ma loro pensano sempre che sia una storia seria e quindi pensano di avere il diritto di piombarmi in casa e vivere in casa mia”

“Ah quindi tu spezzi i cuori di povere donne e io ti devo prestare l’appartamento?”

“Si,esattamente. Sei una donna sveglia Regina” Regina si perse un attimo nei suoi pensieri. Questa donna abitava al piano sopra il suo e lei non l’aveva mai vista. Perché lavorava sempre.

Non l’aveva mai vista al ritorno dal supermercato,perché Regina non andava quasi mai al supermercato. Comprava il necessario il pomeriggio ma lo portava a casa al ritorno da lavoro e tornava sempre tardi da lavoro e dato che era tardi,non c’era nessuno che entrava o usciva.

Non l’aveva mai vista perché magari a quella donna una volta era finito il sale,ed era scesa a chiedergliene un po’….ma lei non c’era. Perché lei non c’era mai a casa.
Non conosceva nemmeno il suo nome.

La bionda notò l’espressione triste sul suo volto “Tutto bene?” chiese e Regina annuì

“Senti se sei preoccupata che io abbia potuto rubare qualcosa puoi star certa che non l’ho fatto. Ho solo frugato un po’ da qualche parte. Ma ho solo visto,non ho preso niente. Hai un guardaroba da sballo e un sacco di cose fantasmagoriche. Voglio dire,il mio appartamento è identico ma il tuo è centoventimila volte più figo. Hai tutte queste cose fighe e moderne e costose. Sei ricca-“

Regina sgranò gli occhi “Okay no scusa,magari non dovevo chiedertelo”

“Oggi sei tornata prima,di solito torni molto più tardi”

Regina non sapeva cosa dire “E’ per questo che sono entrata tranquillamente,perché pensavo che non ci fossi e invece eri-“ Emma deglutì e notò solo ora che la bellissima bruna era semi nuda davanti a lei.

Regina rimase a bocca aperta. Era sconvolta e non sapeva che dire o che fare. Per fortuna suonò il campanello.

“NON CI CREDO. HAI CHIAMATO LA POLIZIA! COME DIAVOLO HAI FATTO? HAI QULCHE PULSANTE SEGRETO DA QUALCHE PARTE CHE FA DIRETTAMENTE IL NUMERO DELLA POLIZIA?”

Regina roteò gli occhi “E’ solo il fattorino delle pizze” disse avvicinandosi alla porta e Emma rise

“COSA?”

“Vuoi aprire così vestita?” la guardò e Regina si ricordò che aveva solo un’asciugamani addosso.

“Ehmm..” Regina ci pensò un attimo.

“Va’ a metterti qualcosa addosso,ci penso io” le disse avvicinandosi alla porta e Regina sorrise grata. Prese dalla sua borsa,in fretta e furia,i soldi per pagare la pizza e poi scomparve nella sua camera da letto.

Emma fu ben attenta ad aprire la porta solo dopo che Regina fosse scomparsa dalla visuale del molto probabilmente ragazzino che sarebbe svenuto nel vedere Regina così. Era troppo bella per certi occhi.

Aspetta un minuto,si disse Emma,smetti di pensare a lei in quel modo.

Pagò la pizza e la mise sull’isola della cucina. Poco dopo Regina rientrò vestita e sistemata.

“Okay allora,posso continuare a tenere la mia chiave nel tuo frigorifero? Per piacere!” esclamò Emma

Regina la guardò e sospirò però poi alla fine annuì. Magari riusciva a farsi una nuova amica.

“YESSSS!” esclamò Emma “Comunque io sono Emma. Emma Swan” e tese la mano. Regina la strinse “Regina Mills”

“Si,lo so. Una volta ho aperto la tua posta”

“COSA?”
“Smetti di urlare o mi romperai un timpano”

Regina la fulminò con gli occhi “E di grazia,cos’altro avresti fatto?”

“Ho provato qualche tuo vestito”

Regina voleva gridarle addosso e tirarle i capelli ma qualcosa le diceva di fidarsi di quella donna. Che non c’era niente di pericoloso in lei e che era davvero una brava persona.

Prese un respiro profondo e poi la guardò “Senti..” cominciò un po’ imbarazzata “Vuoi fermarti a cena?”

Emma sorrise. Alla fine l’aveva conquistata. E aveva la prova che non la odiava per essersi intrufolata in casa sua,frugato nella sua posta e usato le sue cose.

“Sarebbe fantastico” rispose la bionda e Regina ricambiò il sorriso.

Si sedettero sul divano e si trovarono a parlare di loro e delle loro vite e del più e del meno fino a tarda notte. Avevano scoperto che avevano più cose in comune di quanto avessero pensato e molte altre cose erano MOLTO diverse ma questo non significò molto. Non ci fecero caso. Erano concentrate su altro.

Quella notte Emma pensò che Regina fosse davvero bella. E Regina pensò che Regina fosse davvero bella. E in entrambi i momenti le cose divennero imbarazzanti ma niente di irrecuperabile.

Il mattino dopo Regina si svegliò sul divano e vide che sul tavolino c’era un piatto pieno di pancakes al cioccolato e un bigliettino

“Ti ho fatto i pancakes perché non hai niente da mangiare per la colazione. Ti avrei preso anche un caffè,ma non so come e se ti piace. Fammi sapere ;) . Ci si vede” Regina sorrise e si sedette per gustare i suoi pancakes.

“Allora? Come ti piace il caffè’?” saltò dalla paura quando sentì Emma. Si girò e la vide affacciata alla sua finestra.

“DIO! MI HAI SPAVENTTA. DI NUOVO. LO SAI CHE LE CASE HANNO LE PORTE?”

“Si, ma la finestra è parecchio figa. Continuerò fino a che qualcuno non mi arresterà pensando che io stia per rapinarti”

Regina rise scuotendo la testa

“Allora?”
“Macchiato”

“Davvero?”

“Si”

“Bleah”

“Ehy!”

“Fa nulla. Scusa. Torno tra un attimo”

Un quarto d’ora dopo Regina stava andando al lavoro e teneva stretta in mano una tazza di caffè macchiato.


Magari prima o poi Regina avrebbe riempito il frigorifero per qualcuno…


Ciao ragazzi,
spero stiate tutti ben e che stiate tutti trascorrendo delle buone vacanze. Voglio scusarmi con tutti voi per la mia prolungata assenza....per la seconda volta. Mi dispiace tantissimo. Ma voglio essere sincera con voi,è stato un anno un po' difficile per me e ad un certo punto la scrittura è diventata l'unica cosa in grado di sollevarmi. Poi nemmeno più quella e non erano nemmeno più in grado di scrivere decentemente. Forse non lo sono mai stata ma il punto è che se prima riuscivo a scrivere,poi non ne sono più stata in grado. Pensavo a voi e a questa storia costantemente. Al fatto che vi stessi deludendo e allo stesso tempo perdendo. E non volevo ma non potevo farci nulla. Tutto ciò che voglio che sappiata è che tengo a questa storia molto più di quanto io stessa avevo creduto possibile quanto ho iniziato a scriverla. Emma e Regina sono diventate una parte di me e ad essere sincera,c'è tanto di me in entrambe. Non so dirvi se sono tornata definitivamente. Potrei tornare più tardi nella giornata,nella settimana o nei mesi. Non voglio farvi promesse che non so se posso mantenere. Ma spero che a prescindere da ciò voi continuiate a credere in me e a seguirmi e ad apprezzare il piccolo lavoro che faccio. Voglio che sappiate che leggo tutte le vostre recensioni e mi fa così piacere sapere che trovate qualcosa di speciale in ciò che scrivo. 
Vi adoro tutti e spero di poter tornare presto. 
Ciaaao xoxo
  
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