Film > Le 5 Leggende
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Autore: Neverland98    21/06/2015    3 recensioni
-Ho sentito molto parlare di te- il ragazzo assottigliò gli occhi, rendendoli due fessure del color del ghiaccio. -So che sei in grado di fare quello che faccio io- saltò giù dal cornicione e le si avvicinò, sul suo viso vedeva dipinta la stessa meraviglia, la stessa curiosità e, soprattutto, la stessa gioia che provava lei. Era come guardarsi allo specchio. -Sei reale?- le domandò infine, e nel suo tono di voce traspariva tutta la vulnerabilità e la solitudine che accomunava due esseri come loro.
Elsa annuì decisa, il ragazzo le porse la mano.-Molto piacere- disse -Mi chiamo Jack Frost-
-
Salve ^^
E' il mio primo crossover, quindi vi prego di essere buoni e di farmi sapere che ne pensate! Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Jack Frost, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XI




Elsa sentì tutta la sua forza venirle meno. I piedi stavano per cederle. Non riusciva a crederci, proprio non riusciva ad accettare l'idea di non poter tornare mai più a casa. Avrebbe voluto - dovuto! - mettersi a piangere, ma si sentiva asciutta come un deserto. Era diventata un blocco di ghiaccio, letteralmente.
L'espressione contrita di Babbo Natale era come un pugno nello stomaco. Quell'uomo - quella creatura, o qualunque cosa fosse -era la sua ultima speranza e non poteva prometterle niente di concreto. Elsa desiderò con tutta se stessa addormentarsi e non svegliarsi più. Persino la consapevolezza dell'esistenza di Jack non era un conforto sufficiente.
-Elsa- intervenne Jack con tono risoluto, la mano sulla sua spalla.-Faremo il possibile-
Faremo il possibile.
Elsa sapeva che era vero, che avrebbero fatto il possibile, perchè in ogni caso li avrebbe costretti lei, li avrebbe spinti fino ai confini della Terra, ma non era abbastanza. Accidenti, era una regina. Sapeva bene che i progetti e le speranze costruiti sui "se" e sui "forse" erano come castelli di sabbia.
-Ora- riprese Babbo Natale, abbozzando un sorriso confortante, -Dovresti riposarti. Sarai stanca-
No!, avrebbe voluto urlare, Non sono stanca! Sono furiosa!, ma l'essere regina le aveva anche insegnato l'arte della diplomazia. Non avrebbe avuto senso prendersela con le uniche persone che si erano mostrate gentili con lei, che l'avevano accolta in quell'universo e che, soprattutto, potevano darle una speranza, per quanto flebile fosse. Malgrado tutto, lei non si era ancora arresa.
-No, grazie- si sforzò di mantenere un tono fermo.- Non sono stanca, vorrei solo restare sola-
-Se è questo che desideri- Babbo Natale ampliò il sorriso.-Jack può accompagnarti fuori, se lo desideri. O magari gli elfi potrebbero prepararti una stanza, ne sarebbero felici- l'omone indicò con lo sguardo gli elfi, che annuirono allegri.
-No- lo interruppe lei, forse un po' troppo bruscamente visto che sentì Jack irrigidirsi alle sue spalle.-No, non c'è bisogno. Fuori andrà benissimo. E conosco la strada.- aggiunse, mettendo bene in chiaro di non voler essere accompagnata. -Grazie di tutto, comunque- addolcì leggermente il tono, ma non tanto da mostrare la desolazione che provava.
Babbo Natale si strinse nelle spalle, un sorriso triste all'ombra dei folti baffi bianchi.
Jack rimase immobile, visibilmente ferito dalla sua scelta. A Elsa dispiacque vederlo così, soprattutto perchè era consapevole che, in altre circostanze, lo avrebbe accolto stendendogli un tappeto rosso ai piedi. Ma in altre circostanze, appunto.
Uscì dalla sala mordendosi le labbra per non guardarsi indietro. Non avrebbe sopportato lo sguardo deluso di Jack. Proprio non ce la faceva, era già abbastanza a pezzi così. Impercettibilmente, accellerò il passo fino a scomparire nell'ampio corridoio.
Calmoniglio attese che fosse sparita del tutto per parlare.-Quindi che si fa? E' una situazione grave. Non sono un esperto, ma sono abbastanza sicuro che ci dev'essere un qualche equilibrio tra gli Universi, un equilibrio che è stato chiaramente spezzato - indicò il corridoio con fare accusatorio.- E non oso pensare quali saranno le conseguenze-
Babbo Natale si lasciò andare ad un sospiro preoccupato. Ora che la ragazza se n'era andata, poteva mostrare tutto il suo timore senza paura di ferirla. -Lo so, Calmoniglio. Purtroppo so per certo che ci saranno delle, come dici tu, conseguenze. Tra gli Universi c'è un equlibrio molto precario, e dobbiamo tutti noi guardiani essere pronti ad affronatare la situazione. Questa volta abbiamo tra le mani molto più che la felicità dei bambini del mondo. Qui si tratta dell'intera esistenza degli Universi!-
Jack se ne stava appoggiato al muro, il bastone nella medesima posizione accanto a lui, e le braccia incrociate. Tentava di concentrarsi al massimo sulle parole gravi di Babbo Natale, ma gli ronzava ancora in testa il rifiuto categorico di Elsa quando le era stato proposto di farsi accompagnare. Evidentemente non erano poi così simili, lei non aveva bisogno di lui quanto lui ne aveva di lei, e il pensiero era tagliente come la lama di un coltello. Così come lo feriva la possibilità che, magari, Elsa non aveva bisogno di lui perchè sapeva già cosa volesse dire essere amati.
O forse, più probabilmente, era solo stanca e aveva bisogno di restare sola. Jack strinse il bastone di legno così forte che temette di spezzarlo. Doveva smetterla di comportarsi da egoista.
-E se riuscissimo a trovare un modo per rimandare quella lì indietro?- s'intromise Dentolina. Era la prima volta che apriva bocca e Jack si rese conto che quasi non ricordava la voce melodiosa dell'amica. E poi si domandava da dove provenisse tutto quell'astio nei confronti di Elsa. Capiva la preoccupazione, ma non era certo colpa sua se si trovava lì. -L'equilibrio tra gli Universi verrebbe rinsaldato- propose, decisa.
-Certo- replicò Calmoniglio .- Ma dovremmo essere velocissimi a capire innanzitutto come rimandarla indietro, e poi , ovviamente, a farlo prima che si verifichino queste conseguenze. In altre parole, dovremmo fare prima che gli Universi si accorgano di essersi scontrati. Onestamente non so quanto sia possibile.- fece, sarcastico.
Jack li ascoltava senza dire niente. Gli sembrava che la situazione non lo riguardasse. Manny aveva scelto proprio la persona adatta per fare il Guardiano!, pensò.
Poi, ebbe un'illuminazione.-Sappiamo che Elsa è arrivata qui attraverso un portale- la sua affermazione fece sì che tutti gli occhi fossero puntati su di lui. Come se gli altri, alla fine, si fossero dimenticati della sua presenza. -Magari potremmo aprirne un altro-
Babbo Natale lo guardò con dolcezza.-Ma non sappiamo come fare-
-Beh, però lei sì. Elsa lo sa, potremmo farcelo dire da lei.-
-E, Jack,- gli domandò cautamente Babbo Natale.-saresti disposto a lasciarla andare?-
Jack si sentì colpito da quelle parole come da un pugno. Calmoniglio ebbe la decenza di abbassare lo sguardo, e persino Dentolina apparve a disagio.-Se è la cosa giusta da fare- esclamò con noncuranza. Non pensava quello che aveva detto, almeno non del tutto, ma non era abituato a mostrare i suoi sentimenti e gli dava ancora più fastidio sentirsi compatito. -Allora?- si affrettò a cambiare argomento.-Potrebbe funzionare?-
-Onestamente non lo so, Jack.- continuò Babbo Natale.- Nessuno di noi ha mai aperto un portale e magari in questo Universo non esistono neanche i mezzi per aprirne uno.-
-Ma si può provare,  no?- s'intromise Calmoniglio.
-Certo. Jack, appena puoi cerca di farti dire da Elsa cosa si ricorda del Portale. Io, nel frattempo, consulterò i miei libri per trovare qualcosa-
-Ti aiuto- si offrì Calmoniglio, seguendo Babbo Natale fuori dalla sala.
Dentolina, invece, non si mosse.
L'aria intorno a loro si fece di colpo pesante.
Jack sapeva che quel momento, quella specie di resa dei conti, sarebbe arrivata prima o poi. Ma ora desiderava solo andarsene. Fuggire. Ed era sicuro che per Dentolina fosse lo stesso, il chè, se da una parte lo feriva, dall'altra lo confortava.
-Jack-
Sentirsi chiamare da lei fu una sorpresa, al punto che credette di esserselo sognato. Si girò, titubante, ma ostentando sicurezza.
-Sì?-
-Devo parlarti- disse tutto d'un fiato, l'espressione indecifrabile.
Jack si sentì prendere dall'agitazione e dalla curiosità. Finalmente avrebbe saputo cosa doveva dirgli da un bel po' di tempo.
Le si avvicinò con fare rilassato.-Dimmi-
-Usciamo un attimo, ti va?- Dentolina abbozzò un sorriso.
-Certo- Jack non si era reso conto di quanto gli fosse mancata la sua amica.
Uscirono fuori in silenzio, tra le nevi, al chiaro di luna.
Jack aspettò pazientemente che Dentolina iniziasse a parlare, e quando lo fece, lo fece tenendo lo sguardo fisso sulla luna.
-Ti ricordi che dovevo dirti una cosa?-
Jack annuì.
Dentolina si voltò finalmente a guardarlo. Un misto di agitazione e terrore era quello che le si leggeva negli occhi brillanti. -So che è passato un po' di tempo, ma pensavo che per qualche motivo ce l'avessi con me, e ho deciso di... mantenere le distanze- abbozzò una risata per nulla divertita.
Jack si riscosse.-Avercela con te? E perchè?-
Dentolina parve confusa.-Beh, perchè non ti sei più fatto vedere. Voglio dire, ti avevo lasciato lì, con la pulce nell'orecchio... Come minimo pensavo che saresti venuto a cercarmi-
Jack rimase completamente spiazzato.-Io, invece, credevo che tu ce l'avessi con me. Pensavo che saresti venuta a cercarmi per dirmi quello che dovevi dirmi, e invece niente.-
Dentolina sbattè le palpebre, poi si lasciò andare ad una risata più allegra. Jack si lasciò coinvolgere.
-Che sciocchi siamo stati!- fece la Fatina dei Denti, sorridendo con un misto di malinconia e amarezza.
Jack ora si sentiva decisamente più a proprio agito. Si reclinò sui gomiti.-Beh, ora però siamo qui, quindi puoi dirmi tutto.- le sorrise incoraggiante.
Dentolina si irrigidì e distolse nuovamente lo sguardo da Jack.-E' complicato, sai?- fece un respiro profondo e sorrise con aria nostalgica.-Mi ricordo la prima volta che ti ho visto. Calmoniglio ti aveva infilato in un sacco- rise.
-Già, me lo ricordo molto bene.- Jack si finse imbronciato.-E mi ricordo anche che eri molto attratta dai miei denti-
Dentolina rise.-Beh, sono decisamente perfetti!-
Rimasero qualche secondo in silenzio, in quel frangente di serenità che si erano ritagliati da tutto il caos che li circondava.
-Sai, Jack- riprese Dentolina.-Scherzi a parte, quando ti ho visto la prima volta ho capito che eri diverso da tutti noi. Voglio dire, a parte le differenze più evidenti come nel caso di Sandman o di Calmoniglio- ridacchiò - eri diverso nel cuore. So che tu non sei d'accordo, ma io sono convinta che tu sia più coraggioso di tutti noi. Sei testardo, sì, ma questo non è necessariamente un male. - rise di nuovo - con la tua forza di volontà abbatteresti i muri. Certo, con quella e una buona dose di ghiaccio-
Jack si concesse un sorriso.-Hai ragione, Dentolina. Non sono d'accordo-
Dentolina scosse la testa.-Non ha importanza se tu non sai quanto vali. Io lo so.- fece un respiro profondo.-Jack, cosa provi per Elsa?-
Jack quasi sobbalzò. Non solo perchè Dentolina aveva chiamato Elsa per nome, ma anche per l'assurdità della domanda.-E' complicato-
-Jack, tu... La ami?-
Scosse la testa, serio.-Non lo so. Non conosco l'amore. Non so se l'ho mai provato nella mia... vita precedente, ma se anche fosse non me ne ricordo.-
-Ti capisco. Io ricordo quasi tutto di quella che ero, e so per certo di non avere amato. O meglio, fino a poco tempo fa lo credevo.-si voltò verso Jack, seria.-Ma ora so che non era vero.-
Jack si sedette a gambe incrociate, giocherellando distrattamente con il bastone. - Non dovremmo pensare a questo. Non adesso.-
-Sì, lo so- concordò Dentolina.-Ma non è così semplice.-
No, non lo è. Concordò mentalmente Jack, il volto di Elsa impresso nella mente.
-Jack, io...- fece Dentolina, di colpo decisa.-Devo dirti questa cosa, e devo farlo ora altrimenti, per come si mette la situazione, non potrò farlo più.- fece un respiro profondo.
Jack attese.
E Dentolina parlò.-Jack, sono innamorata di te.-





Note dell'autrice:
ehilàà! Ve l'aspettavate? Probabilmente l'avevate intuito (o forse no.... muhahahah), ma ora ne avete la certezza! Insomma, un ringraziamento di cuore per le recensioni che avete trovato il tempo di lasciare, continuerò a fare del mio meglio per non deludervi!
Un bacione e a domenica prossima! <3 <3 <3
   
 
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