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Autore: Newtmas    22/06/2015    4 recensioni
AVVISO: avevo già pubblicato questa ff un po' di giorni fa ma,una volta pubblicata, mi sono accorta che le varie parti della storia si erano invertite,si ripetevano e che quindi,non si capiva nulla. Ora con l'aiuto di un'amica provo a rimetterla e nulla, spero vi piaccia! :3
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Thomas è normale ragazzo di 17 anni che frequenta la Wicked School. Ha una vita tranquilla,un migliore amico ed un fratello di cinque anni più piccolo di nome Chuck. Quando, un lunedì mattina grigio e piovoso, incontra a scuola un ragazzo dai capelli biondi e il carattere dolce che gli incasinerà la vita.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chuck, Minho, Newt, Teresa, Thomas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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" Minho mi ha detto di dirti che oggi, dopo la scuola, ci troviamo a casa mia" dice  scarabocchiando degli appunti sul quaderno senza guardarmi.
"Cosa?" Mi lascio sfuggire. Mi sta prendendo in giro? Sicuramente. Dopo quello che è successo l'altra sera...il ricordo mi fa arrossire violentemente. Stavo per baciare un ragazzo. Stavo per baciare Newt.
"Hai capito." La campanella suona e lui inizia a prendere le sue cose. 
"Aspetta. Ti dovrei parlare..." Inconsapevolmente la mia mano ha afferrato il suo braccio,trattenendolo. La ritraggo.
"No." Dice secco e si dirige verso la porta a grandi passi. Agguanto il mio quaderno e decido di seguirlo. E colpa mia se ora è arrabbiato. E' colpa mia, caspio! E non so perchè ma non riesco a sopportare il fatto che lo sia. Scanso con spallate gli alunni che chiacchierano e ridono. Vedo una chioma bionda andare dritto nel bagno dei maschi e io faccio lo stesso. Newt è lì, appoggiato al muro con la schiena, che mi guarda.
"Mi hai seguito." Non è una domanda,ma una constatazione. Lascio che la porta si richiudi alle mie spalle.
"Pare di sì. Volevo scusarmi..." mormoro. Il suo sguardo è sarcastico e mi innervosisce.
"Ah. E per cosa?" Guardo a terra. Così non mi aiuta, e lo sa.
"Già, per cosa?" La voce di Minho mi interrompe. Un minuto...Minho? Mi volto e lo vedo uscire dalla porta del gabinetto. Fa passare velocemente lo sguardo da me e Newt. Dopo un'occhiata fulminante di quest'ultimo, capisco che tocca a me parlare. Oddio,io faccio pena a mentire. Mi schiarisco la voce.
"Parlavo del fatto che..." rivolgo uno sguardo implorante al biondo che però rimane a fissarmi impassibile "... gli ho fatto prende una nota... ma era colpa mia...cioè,non se la meritava ecco.." termino incerto. Newt si passa una mano sulla faccia,esasperato.
"Ah, okay... Capisco..." dice il moro anche se si vede lontano un miglio che non ci crede " comunque volevo avvertirvi che io oggi non riesco a venire." Mi volto di scatto verso Newt il cui ha gli occhi spalancati ed è sorpreso quanto me. Nessuno dei due dice nulla. Minho fa spallucce ed esce dal bagno. 
"Beh, allora ci vediamo dopo...noi due..." sussurra il ragazzo cercando di ricomporsi. L'unica cosa che mi viene in mente è che sono completamente fottuto.
La giornata scolastica passa così lenta da farmi impazzire. Io e Newt, da soli, in casa sua. E se succedesse ancora quello che è successo ieri? E se io questa  volta, lo baciassi? Mi prendo la testa fra le mani. No. E' impossibile, io sono etero. Etero,caspio! Sento il segnale che l'ultima ora è finita. E ora? Vado a casa sua insieme a lui? E se non vuole parlarmi? E se...
"Andiamo?" Alzo la testa di scatto e lo vedo guardarmi storto. Mi è venuto a prendere nella mia classe. Il  mio cuore batte all'impazzata.
"Uhm...sì" Mi alzo e usciamo dalla scuola. Il sole picchia sulle nostre teste. Durante la pausa pranzo non ho potuto vederlo e ora, la cosa che desidero più di tutte, è poter guardare quel suo bel viso. Il tragitto lo percorriamo in silezio. Si sente nell'aria l'imbarazzo. Un imbarazzo opprimente e snervante. Quando arriviamo davanti una casetta modesta e curata ci fermiamo. Entro seguendolo e mi guardo intorno.
"Non è un granchè...ma è casa." Mormora Newt togliendosi la giacca. Mi volto subito a guardarlo. 
"Sì,scusa, ho sempre desiderato poterlo dire. Vuoi da bere?" Si avvicina al frigo e afferra una bottiglietta d'acqua. Non riesco a fare a meno di sorridere. 
" Ehm...no va bene così,grazie." Continuo a sorridere come un ebete, guardandolo. Ma quanto è dolce? Quanto è dolce? Continuo a ripetermi questa frase in testa.
"Se ti va possiamo andare in camera mia" propone disinvolto. Annuisco velocemente. Lo seguo lungo una rampa di scale e arriviamo in una stanza. La sua stanza. Si butta sul letto e rimane a fissarmi. Io,  nel frattempo, sono rimasto sull'uscio della porta. 
"Vuoi venire dentro anche tu?" Chiede divertito. Faccio un passo e mi siedo su una sedia lì vicino, più per il fatto di essere quasi del tutto sicuro che le mie gambe non resisteranno ancora per molto tempo ,che per altro. Ancora quel silenzio. Dio,quanto è odioso. Newt tossisce piano.
"Puoi sederti sul letto vicino a me...se vuoi." Sussurra così piano che mi stupisco di essere riuscito a sentire. Vado? O non  vado? Cosa faccio? Cosa cavolo devo fare? Mi alzo e lentamente mi siedo difronte a lui. I nostri occhi, come sempre, si allacciano fra loro.
" Volevo scusarmi di quello che è successo ieri..." non so come io riesca a pronunciare una frase di senso compiuto guardandolo, ma ce la faccio.
" Non voglio le tue scuse. Voglio solo sapere perchè non hai voluto." Quella frase mi lascia senza fiato." Perchè sono etero" mi verrebbe da rispondere. Ma sto avendo i miei dubbi. Ogni volta che lo vedo o sento la sua voce, mi sembra di morire. Penso a lui costantemente, ho una voglia tremenda di poterlo abbracciare, o anche solo tenerlo per mano. Quando mi chiama con quel buffo nomignolo mi sento...speciale.
"Ho avuto paura..." dico. E forse è la cosa più vera che ho detto in questi giorni. Ho tanta paura di poter provare qualcosa per lui che vada oltre all'amicizia.
" Tommy, hai paura di volermi bene?" La sua voce è dolcissima,così pacata e carezzevole.
"Ho paura di amarti, Newt, ne ho tantissima." Chiudo gli occhi. La mia mente non ragiona più. Sento il ragazzo trattenere il respiro mentre dico questa frase. Succesivamente percepisco la sua mano sul mio viso. Mi accarezza la guancia e la sua pelle contro la mia mi fa rabbrividire. Li apro e lo vedo guardarmi. Quasi non sento la lacrima che mi scende giù per la guancia.
"Tommy..." si avvicina e mi circonda con le braccia. Mi abbandono al suo abbraccio e faccio sprofondare la faccia nella sua spalla. Rimaniamo per un tempo indefinito così, seduti sul letto, stretti l'uno all'altro. Dopo un po' lui si scosta e mi guarda negli occhi.
"Non devi aver paura, okay? Ci sono io qui con te. Ci sono io. E ti giuro che non ti lascerò andare...mai. Ti starò vicino per sempre." Appoggia la sua fronte sulla mia.
"Per sempre?" ripeto incerto "Sai, è un periodo di tempo piuttosto lungo...ne sei sicuro?" Ride piano e avvolge le braccia intorno al mio collo.
"Mai stato più sicuro." Avvicina le labbra alle mie e rimane lì,lasciando giusto quel minimo spazio. Le mani iniziano a sudare. Lo amo. Lo amo così tanto. E desidero così ardentemente un suo bacio.
"Quanto tempo ancora dovrò aspettare per un tuo bacio?" Sussurro incapace di trattenermi. Sorride dolcemente.
"Volevo vedere quanto resistevi..." mormora. Ed è troppo. Troppo. Annullo quella distanza e faccio incontrare le nostre labbra. Non so dove mettere le mani, mi sento così goffo. Gli circondo la vita mentre dentro di me un'esplosione di emozioni scoppia. Sono consapevole solo della sua presenza. Solo delle sue mani tra i miei capelli. Sono così felice. Così felice. Avrei voglia di rimanere così per sempre. Rido sulle sue labbra e lui mi tira verso di sè, sdraiandosi sul materasso. Non desidero altro,voglio solo lui e il suo profumo rassicurante. Mi stacco per riprendere fiato. Ha le labbra arrossate per i baci e il suo viso è bellissimo. Mi guarda come se fossi una cosa unica,fantastica. E solo ora capisco. Capisco che stare insieme a lui per sempre è anche fin troppo poco.
"Non credo ci siano abbastanza parole per descrivere quanto io ti ami" mi dice. E il mio cuore scoppia, salta,batte.
"Dovresti smetterla di dire certe cose, se non vuoi che io rischi un infarto" sussurro ridendo. Ride pure lui e mi prende la mano. Siamo sdraiati vicini e ci guardiamo negli occhi. Esiste veramente qualcosa di più bello?
"E se domani non andassimo a scuola?" Propongo quasi involontariamente.
"Che intendi?" Con la mano libera gli sposto una ciocca di capelli che gli è andata sul viso.
"Ho voglia di stare con te e... no fa nulla. Fa come se non ti avessi detto nulla." Ho detto una cosa terribilmente egoista. Come se lui saltasse la scuola per stare con me.
" Eh no, caro mio, le cose dette non vanno rimangiate. Nè oggi nè domani i miei saranno a casa, sono andati a fare una vacanza da qualche parte. Lasceresti il tuo ragazzo tutto solo?" Mi da un veloce bacio sulle labbra.
"Il mio ragazzo?" Solo pronunciarlo mi mette ansia.
"Sì,come tu sei il mio,di ragazzo." Ha un viso tanto innocente e curioso. Io sono il suo ragazzo. 
" Tu sei il mio ragazzo...sei proprio sicuro di voler stare con me?" Ma quanto devo sembrare idiota? Tanto,tantissimo.  Lui ride apertamente e mi circonda la vita con le braccia.
"Sono sicuro di voler stare con te, Tommy, come sono sicuro di respirare. Domani voglio stare con te, così come farò oggi pomeriggio e ogni giorno della mia esistenza."
"Beh, non potrei desiderare di meglio..." sorrido e sento la pioggia iniziare a picchiettare sul vetro della finestra.
"Vuoi dormire qui...?" Mi chiede all'improvviso. 
"Hey, come corri" rido e lo bacio piano. Ricambia e appoggia la fronte al mio petto.
"Scusa...è che non potrei sopportare il fatto di vederti andare via..." sento il suo fiato caldo trapassarmi la maglietta. Sarebbe fantastico poter restare a dormire da lui... mi basta un telefonata a mia mamma ed è fatta, no?
"E allora non me ne andrò" dico stringendolo a me. Lui alza di scatto la testa e mi guarda.
"Dici davvero?" Annuisco e lui mi tira verso di sè baciandomi. Ha una corporatura così esile che ho paura di fargli male, così lo sposto sul mio petto. Mi allontano un pochino.
"Devo andare ad avvisare mia mamma però" lui si mette seduto, scivolando via da sopra di me e  io mi alzo. Esco dalla camera e dopo aver assicurato a mia madre che sono vivo e vegeto,che mi divertirò e che in questa casa c'è abbastanza cibo per far in modo che io non muoia di fame, ritorno da Newt.
"Che si fa ora?" Chiedo sorridendo al biondo che è beatamente sdraiato sul letto. Alza lo sguardo e mi lancia un cuscino in faccia.
"Boh, non saprei." Dice saltando giù dal materasso. Rido e gli rilancio il cuscino.
"Cosa credi di fare andando giù da quel letto?" Gli vado incontro e lo sollevo buttandolo nuovamente su di esso. Lo sento ridere e vado sopra di lui.
"Tommy! Mi soffochi!" Cerca di dire tra una risata e l'altra. Mi sposto e mi sdraio accanto a lui non riuscendo di smettere di ridere. Lo vedo sedersi sopra il mio petto con un dolce sorriso.
"Ecco, mi sono vendicato." Dice in modo risoluto. Gli scompiglio i capelli da sotto di lui.
"Ti riesco a togliere da qui in un batter d'occhio se voglio" dichiaro con uno sguardo di sfida.
"Ma è proprio questo il punto..." mormora sdraiandosi completamente su di me e avvicinando il suo viso al mio "... tu non lo vuoi fare." Mi perdo in quegli occhi profondi. Tiro la sua faccia verso la mia e lo bacio circondandogli i fianchi con le braccia. Dio, quanto lo amo.
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Salve popolo di Panem! No,okay, ho sbagliato fandom u.u
Le vostre recensioni sono state completamente e semplicemente bbffbiufghuerbhkuj  e per questo ringrazio di cuore: colorful_bubble, Bata00,ImReadyToRun,Fangirl_G  e Frozensea! :3 (sicuramene ho sbagliato il nome di almeno una di voi, mi dispiacee)
Questo capitolo è completamente Newtmas *^* 
Mi piacerebbe un sacco, ma che dico un sacco, tantissimo (era di più un sacco?) sapere se vi è piaciuto questo capitolo * sparge polvere brillantinata*
Ho provato ha farlo più lungo spero vada bene!
Un abbraccio virtuale!
   
 
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