Il sesto anno per Harry stava per iniziare, tutti gli studenti erano nella sala grande dove si stava svolgendo il banchetto di fine anno, quell'anno però non regnava il clima di festa che di solito vi era in quelle occasioni ad Hogwarts,il motivo di questa tensione e silenzio era riconducibile al fatto che Voldemort era tornato e adesso dopo i fatti accaduti al ministero nessuno poteva negarlo.
Il banchetto era concluso quando la Mc Grannit si avvicinò al trio più famoso della scuola e disse: -Il preside vi vuole vedere signorina Granger e anche a lei signor Potter-.
Harry e Hermione si diressero verso l'ufficio del preside e dopo aver pronunciato la parola d'ordine entrarono nello studio, dove un Silente più affaticato e con un viso molto invecchiato li accolse con il sorriso che un nonno rivolge ai suoi nipotini.
Quando lo sguardo di Harry si spostò da Silente notò altre due figure nello studio,uno era un ragazzo dai capelli biondi mentre l'altra una ragazza molto carina con i capelli nerissimi a caschetto, erano Pansy parkinson e Draco malfoy.
-Che ci fanno qui loro?- chiese Harry con voce rabbiosa.
-Sono qui perchè devo fare una comunicazione a voi quattro,come tutti ben sapete Voldemort è tornato al potere e voi siete tutti e quattro in grave pericolo, i motivi per i quali tu sei in pericolo Harry mi sembrano ovvi, signorina Granger lei è un obiettivo di Voldemort perchè è amica di Harry e per via delle sue origini, il signor Malfoy è qui perchè dopo la cattura di suo padre, lui e sua madre si sono rivolti all'ordine in cerca di aiuto perchè non credevano più nella causa di Voldemort, mentre la signorina Parkinson è qui perchè i suoi genitori vogliono che lei diventi una mangiamorte ma lei non vuole perciò è scappata di casa.
Ora vi ho convocato qui perchè il nuovo preside di Durmstrang è un nostro alleato e ci ha offerto quattro posti nella sua scuola per studenti che hanno bisogno di protezione e rifugio e io ho scelto voi.
Assumerete nuove identità e domani vi recherete a Durmstrang, non dite a nessuno dove andate neanche ai vostri più cari amici, anche se comprendo quanto per voi possa essere doloroso è necessario per la sicurezza di tutti.- disse Silente con la sua solita calma.
I quattro ragazzi sembravano sbigottiti, i Serpeverde furono i primi a riprendersi e senza esitare dissero -Si signore-.
I due Grifondoro ci misero un pò più di tempo,ma compresero che era la cosa migliore e con riluttanza accettarono.
Era notte il vento soffiava molto forte, una leggera pioggia bagnava Hogwarts, cinque figure si stavano per incontrare al limitare dei giardini,dove iniziava la foresta.
Chiunque li avesse visti non avrebbe creduto ai suoi occhi, il preside con il famoso Potter, la brillante Hermione e due Serpeverde riuniti fuori da Hogwarts.
Silente stava porgendo a Potter un coltello, la scena sarebbe sembrata sospetta a chiunque fosse passato di lì, ma per fortuna era notte fonda e gli unici testimoni di quello scambio erano gli animali della foresta.
Silente aveva infatti deciso che i ragazzi sarebbero partiti di notte per non dare troppo nell'occhio e ora eccoli lì pronti ad attivare una passaporta sottoforma di coltello, con destinazione Durmstrang.
-Mancano due minuti ragazzi mettete le mani sulla passaporta- disse Silente, i primi ad allungare le mani furono Hermione e Draco le quali s'incontrarono,a quel contatto Hermione sentì le guance arrosire e fece per togliere la mano ma Draco sorprendendo la riccia disse -Non sono mica velenoso Granger- un pò scocciato da quella reazione della Granger anche se non l'avrebbe mai ammesso.
Pochi secondi dopo si aggiunsero anche le mani di Pansy e Harry, che intanto stava guardando la torre di Grifondoro con occhi pieni di tristezza,per scacciare i cattivi pensieri abbassò lo sguardo e incrociò quello di Pansy e vi lesse una determinazione che non si sarebbe mai aspettato, l'aveva proprio giudicata male, era sicuro che alla prima richiesta si sarebbe schierata con Voldemort invece aveva addirittura abbandonato la sua famiglia pur di non prendere il marchio, si doveva proprio scusare con lei.
Ad un certo punto tutto intorno a loro incominciò a girare e l'ultima cosa che sentirono fu Silente che disse -Abbiate cura di voi miei cari ragazzi e non vi separate mai-.