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Autore: Rainsoul    13/01/2009    15 recensioni
Quando si è impacciati con i discorsi, a volte è più semplice scrivere una lettera. Ma una lettera, spesso, dice molto più di quello che vorremmo...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le dieci cose
Per Kit.
Tutto si sistemerà, vedrai.
Lo fa sempre.



Le dieci cose che odio di te


16 giugno, Grimmauld Place numero $£


Caro Remus,
ho deciso di scriverti una lettera.
Sì, immagino che l'avessi intuito dal gufo lamentoso che te l'ha recapitata, e che a quest'ora ti starò becchettando il pollice per avere un biscotto - niente cannella, a proposito: Igor è allergico -.
Be', sappi che non lo faccio di solito. Meglio, non lo faccio mai.
Ma il fatto è che ci sono un paio di cosette che ho voglia di dirti, e pure da un bel po'.
Visto che quando siamo faccia a faccia c'è sempre qualche imprescindibile evento (ebbene sì, ho appena usato il termine "imprescindibile" in una frase compiuta, contento?) che puntuale come la morte mi impedisce di parlartene - del tipo Molly e l'ora del tè, Malocchio e le simulazioni anti-intruso, Sirius e la toeletta del suo dannato volatile... - ho pensato di metterle qui, 'ste cosette, nero su bianco, bianco su nero, e fartene avere una copia autenticata. O l'originale autografato, una roba così.

Vedi, si tratta di tutte quelle tue manie che mi danno simpaticamente sui nervi.
Le cose che odio di te, insomma.

Le ho contate: sono dieci in totale. Già.
Ben dieci, capisci? Eppure io sono un tipo abbastanza amichevole in genere... voglio dire, se levi di torno Pitonto e qualche altro individuo con simili evidenti problemi di misoginia e igiene personale, ce n'è davvero poca di gente che non mi vada a genio. Nonostante questo, lasciatelo dire... certe volte non ti sopporto proprio. Quasi mai, in realtà.
Insomma, non sei l'uomo amabile che ritieni di essere, a quanto pare. Ti ci sforzi parecchio, lo devo ammettere, ma... con me non attacca.

Quindi eccoti qui la lista, caro il mio lupastro del cavolo, perchè tu possa appiccicartela in bacheca, allo specchio o in fronte e prenderne metalmente nota per il futuro. Magari ti renderai conto di quanto tu possa essere irritante e ci darai un taglio.
Magari invece ti ci pulirai il sedere quando finisce la carta igienica, ma almeno posso stare certa che l'avrai letta per intero almeno una volta, vista la tua mania di arrivare fino in fondo a qualsiasi cosa che sia scritto su un pezzo di pergamena.

Le dieci cose che odio te te, dunque.

Numero uno: come mi chiami.
No, non mi riferisco al fatto che usi il mio nome di battesimo per intero ogni volta che mi presenti a qualcuno, anche se ti Schianterei volentieri già solo per quello.
La cosa che non sopporto proprio è sentirmi dare della "ragazzina". E poi quel tono di tenera sufficienza con cui lo dici... smetti di chiamarmi così o sarò costretta a Trasfigurarti la lingua in un'iguana danzante. E non è affatto piacevole.
Chiedilo a Roger Barkley, se non mi credi.
Anzi, fa' una cosa: smetti proprio di chiamarmi in qualunque modo, e vedrai che tutto il mondo, magico e babbano, te ne renderà atto pieno di gratitudine.

Numero due, la falsa cortesia con cui ti poni.
"Interessante questo tuo modo di impugnare la bacchetta..." "Bizzarro, nonché interessante, questo nuovo gruppo musicale..." "Piacevolmente interessante l'accostamento di colori che sfoggiavi questa mattina a colazione...".
Usa quel termine davanti a me un'altra volta, e credo che troverai interessante il fondo del gabinetto del bagno nero al terzo piano.

Numero tre, lo sguardo dolente.
Insomma, che cavolo c'hai da fissare in questo modo? Ho uno spinacio perennemente incagliato fra i denti, un brufolo sul sopracciglio, una palpebra rivoltata all'insù da stamattina? E allora dimmelo, porca miseria, invece di osservarmi come se ti fosse morto il barbagianni e fossi stata io ad investirlo con la Nimbus!

Quattro, odio il tuo pessimo umorismo.
Non fai ridere nessuno, davvero. Fai un piacere all'umanità e smettila di farfugliare eresie.
Molly disapprova, Arthur si imbarazza, Silente finge di non sentire, Sirius ti insulta e Hagrid nemmeno le capisce, le tue battute. Giusto Fleur ti fa un risolino compiacente tutte le volte. Ma quella sarebbe capace pure di scompisciarsi davanti a Malfoy, pur di ottenere l'attenzione di un uomo.

Ancora, odio come ti fai da parte.
Alle riunioni dell'Ordine stai sempre lì ad annuire davanti alla scelta che trovi più conveniente, non importa che compito ti tocchi... molto maturo, sul serio, ma a te cosa piacerebbe fare veramente? Preferisci la sorveglianza notturna, le missioni sotto copertura, lo spionaggio? L'unica informazione che sono riuscita a carpire 
sui tuoi gusti in tutti questi mesi è un'insana predilizione per il cioccolato al latte e i romanzieri inglesi di fine Ottocento.

Le cose che odio di te sono, per fare un altro esempio, quando sei tutto premuroso.
Mi chiedi sempre del raffreddore, del ginocchio malandato, della ferita da incantesimo... L'abbiamo capito tutti che sei stato educato molto bene, ma non c'è alcun bisogno di sottolineare di continuo le nostre dimenticanze con la tua continua attenzione. Dacci tregua, Remus.
O la prossima volta passerò in rivista tutti i miei disgustosi calli da bacchetta davanti a te, e ti assicuro che non ne hai nessuno voglia.

E poi la storia dell'età... ti rendi conto che dire davanti a Minerva che "ormai sto diventando vecchio" è decisamente assurdo? Pensaci.

Ah, e odio da morire quando dici che sono carina o speciale, perchè lo so bene che speciale non sono, tanto meno carina.
Non è affatto divertente essere presa in giro così, sai? E' vero che anch'io ci scherzo su, ma sentirsi sfottere di continuo sugli stessi argomenti è irritante!
Oltretutto sei talmente una frana che ti viene fuori questa faccia tutta seria, e quai quasi sembra che certe cose tu le stia pensando seriamente.
Datti all'ippica, piuttosto. Magari Sirius ti presta Becco, se prometti di stare attento a non sbranarlo in un attimo di distrazione.

Poi, certo, non sopporto quando mantieni la flemma senza battere ciglio.
Davanti a mio cugino che ti tormenta, davanti alla gente che ti guarda male, davanti a Pitonto che t'insulta. Te ne stai lì in silenzio, sorridendo cortese, come se nulla potesse sfiorarti, mentre a me sale un nervoso che non ti dico.
Ti giuro che una volta o l'altra qualcuno si becca una sberla da parte mia, se non ci pensi tu.

Ah, l'ultima cosa.
Sappi che io odio, odio, odio quando mi acchiappi al volo.
Non sono in grado sopportarlo!!!
Porca miseria, avrò pure un equilibrio da rottamare, ma c'è proprio bisogno di afferrarmi giusto in tempo ogni santa volta che mi sto per spiaccicare al suolo?
Come diavolo fai ad essere così dannatamente pronto di riflessi?
Morgana, una persona può anche aver voglia di dare una craniata al portaombrelli, di tanto in tanto!
Giusto per il gusto di vedere ancora l'effetto che fa.
Invece è da quando ti conosco che quella vecchia zampa di troll non viene smossa dal suo lurido angolo. Si sarà arugginita. Avrà fatto la muffa. La colonia di scarafaggi che ci abita dentro inizierà a chiedersi che fine ho fatto.
Quindi, per favore, d'ora in poi lasciami franare in santa pace!

Ecco, questo è quanto.
Sono le dieci cose per cui mi piacerebbe tortutarti lentamente ogni volta che ci tocca un turno insieme.
Ora che le sai, magari hai qualche chance in più sopravvivere alla mia compagnia, chi lo sa.
Adesso ti saluto e ti lascio a più entusiasmanti attività come la ricerca del tuo io profondo all'interno del bicchieri d'acqua che stai così attentamente osservando e la preparazione del brodo di pollo per la cena post-sbornia del tuo amico/mio parente alcolista.

Ci vediamo in giro (molto probabilmente proprio in questa casa dove siamo ora),

Tonks

P.S.: Spero che tu non ti sia offeso troppo... ma se così fosse, sappi che non ne farei una malattia, dopotutto.
P.P.S.: Dico sul serio.








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Stesso giorno, stesso luogo

Dora,

i capelli improbabili.
L'equilibrio da rottamare.
Il naso da suino.
La testardaggine infantile.
La risata incontrollata.

L'incontinente irascibilità

L'ottimismo perennemente fuori luogo.
L'insicurezza.
La follia.
Il tuo svuotarmi e riempirmi a comando, solamente con quel tuo sguardo scuro...

Eccole, le dieci cose che amo di te.

Remus J. Lupin





COMMENTO DELL'AUTRICE

Wotcher!
Ben ritrovati, o gentili lettori che posso contare sulle dita di una mano monca!

Quella che avete appena letto è solo una breve storiella autoconclusiva senza troppe pretese per inaugurare il nuovo anno e, chissà, tirare un po' su di morale un'amica.
Vi sono mancata? (Sgurado supplichevole ma pieno di speranza)
Non buttatemi uova marce come al solito, per cortesia... ^_^
Alla prossima!


Rainsoul
  
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