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Autore: ShiNear    24/06/2015    3 recensioni
Il mondo sembra lo stesso, dalla fine di Ashura. Ma l'arrivo di un nuovo ragazzo alla Shibusen, metterà in bilico vecchie e nuove alleanze, mentre vecchi e nuovi nemici tramano per riportare indietro il Signore dei Kishin. Il mondo è in pericolo e contano tutti sui maestri d'armi e le loro armi. Come si salverà la DWMA, in una battaglia fra entità... divine?
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair, Medusa, Nuovo Personaggio, Tsugumi Harudori, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soul Eater 2: I colori di un'Anima'
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29. INTRIGHI, RITROVI E DECISIONI. ESISTE UN LUOGO SICURO (ORA)?

 La scena di Hiro inginocchiato davanti al “nulla” sarebbe stata controversa, specie per il rimorso evidente con cui il ragazzo si era tradito davanti a tutti. Ma le parole di Gopher dovettero avere un effetto bomba su Kid e Maka, che non riuscirono a evitare di spalancare la bocca con un ovale irregolare. Così si sarebbero potuti vedere, con tutta probabilità, Soul, Patty e Liz, in collegamento d’anima con i loro maestri, che erano riusciti a vedere tutto.
La Falce, infatti, non riuscì a trattenersi dall’urlare:- Fratello? Sei fratello di quella feccia?!-
Manuel commentò sbuffando:- O almeno quel che ne resta di lui.-
L’anima dello stregone, seppur Onryo, era annerita e opaca, come se i suoi stessi simili l’avessero picchiato a sangue. Di per sé, si sarebbe potuta reputare impossibile come teoria, ma il modo con cui Meme aveva tenuto testa alla Bestia di Medea ribaltava qualsiasi ipotesi.
Gopher, senza scomporsi, nonostante sussultasse dal dolore, sussurrò:- Uao! Avevi intenzione di tenerli per sempre all’oscuro del tuo... Lato Oscuro?- sorrise leggermente per l’acofonia creatasi con quel gioco di parole; - In una cosa, almeno, sei tale e quale a papà.-
Hiro rimase zitto, senza smettere di pensare al loro passato, fin da quando erano piccoli; la fuga dall’Isola di Eibon, le peripezie incontrate con gli scagnozzi di Arachne, il loro senso del dovere e di aiuto... a vedere gli occhi ripieni di odio di Gopher, vedeva come tutto quello fosse solo un bel tempo lontano, quasi una fantasia di qualche favola che poteva solo credere reale.
Gopher, quasi a indovinare quello che stava pensando, commentò con un ghigno ironico:- Tranquillo, non ti comprometterò più di tanto, ma tanto è tutto inutile, sai? Sono e sarò sempre il tuo doppelgänger!-
Hiro socchiuse gli occhi a due fessure, prima di sussurrare a sua volta:- Sai meglio di me che non ti credo!-
Stein cercava inutilmente di calmare i ragazzi, ormai pressati intorno a Meme e a tempestarla di domande, nonostante molti non la vedessero nemmeno.
- Perché LUI è qui?-
- Perché lo tenete vivo?-
- Vivo è una parola grossa, senza-tett...-
- Makaaaaa-CHOP!-
Soul si accasciò per l’ennesima volta su se stesso, maledicendo mentalmente l’inventore dei libri. Proprio mentre era accasciato dall’altra parte, notò che su un’abitazione vicina, sul tetto ormai ridotto a pezzi, si stagliava la figura minuta, con un mantello nero sulle spalle e un cappuccio dello stesso colore a coprire una faccia quasi sicuramente femminile, per come si appoggiava, in maniera quasi signorile, sul tubo della grondaia. La sua particolarità stava nel fatto che sotto il cappuccio aleggiava una luce azzurrognola visibile anche a occhio nudo.
La figura ridacchiò, rilevando una voce argentina e calorosa:- Mi fa piacere vedere che certe cose non sono cambiate.-
A quelle parole, tutti s’interruppero per fissarla, Hiro e Gopher compresi.
La ragazza abbassò leggermente il capo, poi sparì.
Un attimo dopo, era esattamente al fianco di Kid, e sussurrò suadente:- Bene bene bene. Guarda un po’ la causa di tutto questo macello.-
Meme avvertì e provò a fermare tutto, inutilmente.
Kid a quelle parole parve perdere la pazienza e cominciò a menare calci e pugni verso la figura, che pareva fluire tra i colpi come acqua, mentre urlava:- Ritira quello che hai detto, subito!-
Fu ancora un attimo, e la figura era di nuovo scomparsa. Ora, però, una balestra appuntita e fluorescente era appoggiata alla sua schiena, mentre lui, impotente, tremava dalla rabbia.
Lucy, Anya e Tsugumi sussultarono a vedere quell’arma, mentre la ragazza sussurrava gentilmente all’orecchio del giovane Shinigami:- Povero Kid. Non sei mai riuscito a colpirmi, ricordi?-
Lui, a quelle parole, spalancò lentamente gli occhi, mentre una sua mano si allungava gentilmente a togliere il cappuccio della sua assalitrice.
Nel farlo sussurrò:- Te-Teony Tengan?-
Davanti a loro si stagliava una ragazza con i capelli nerissimi raccolti in due lunghe trecce distribuite ai lati della testa, un viso pallido come un fantasma Onryo, ma con tratti angelici. E gli occhi... Manuel non poté non specchiarsi in quegli occhi cobalto, privi di pupilla, magnetici; quello sinistro brillava di una luce azzurra scura, molto accesa.
La ragazza sorrise, benevola:- Bravo, Kid. Alla fine ce l’hai fatta a riconoscermi.-

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Al sentire quel nome, la reazione di quasi tutti fu di stupore, anche se le impressioni generali furono diverse per tutti.
Maka fissò bene l’anima della ragazza e pensò anche solo per un attimo: “Teony... sei davvero cresciuta.”
Liz e Patty non riuscivano a credere che quella ragazza tosta da far paura fosse la piccola ragazza acqua e sapone cresciuta da Justin Law.
Soul era allibito e non si capacitava a pensare che quella presenza fosse davvero quella di Teony. Lei non era come le altre ragazze e sicuramente non si era fatta tingere i capelli. Persino la sua cute emanava lucentezza, quasi surreale in quella notte.
Stein pensava di analizzarla per vedere che le era successo, ma questo lo tenne per sé.
Marie era stupefatta e curiosa allo stesso tempo e le vennero le lacrime agli occhi al vedere che era viva e vegeta. Almeno, non aveva deluso Justin.
Hiro era ammirato dal suo portamento e sentiva chiaramente che, per un motivo o per l’altro, la ragazza aveva qualcosa di strano in sé.
Manuel sentiva una strana attrazione verso quella ragazza, quasi avesse un richiamo di una sirena per la sua anima; tanto che barcollò in avanti per essersi come spinto troppo.
Holmes e Watson si limitarono a fissare ciò che rimaneva di Teony, poi lentamente sorrisero, fissandosi negli occhi: no, era sempre la stessa ragazza conosciuta al NOT per loro.
La reazione più sregolata la ebbero le sue vecchie compagne. In un solo istante, la corvina fu attaccata dagli abbracci di Anya e Lucy, che ricambiò dopo aver fatto tornare normale il suo braccio.
Kid intanto, pur essendo felice di rivederla, si domandò cosa volesse dire Teony con le parole di prima. Che sapesse davvero quello che aveva fatto dopo aver intrappolato Ashura?
Excalibur si limitò a mugugnare:- Umph. Vedo che la ragazza è meno cretina del solito.-
Fu Tsugumi a reagire per ultima, come se fosse stata pietrificata fino a quel momento. Si avvicinò all’amica, ormai libera da Anya e Lucy, la quale la fissò per un lungo minuto, con un volto privo di sorriso; quella luce azzurra sembrava quasi accusarla di non averla ascoltata ed essersi abbandonata all’Oscurità.
Tsugumi abbassò il capo, colpevole, e disse:- Mi dispiace, Teony. Io-io ci ho provato, ma è stato tutto inutile.-
Un sorriso gentile fu mostrato finalmente alla Gatta Nera, mentre l’amica la stringeva a sé, dicendole:- Di tutto questo a me non importa niente, amica mia.-
L’abbraccio le fece venire le lacrime agli occhi. No, non era per niente giusto! Non lo meritava! La Strega Cacciatrice era venuta due anni prima a dare la caccia a lei e Teony era stata l’unica a subire. Le braccia di Teony intorno al suo collo però le fecero dimenticare tutto. Era lì. Non era morta! L’avevano lasciato alla signora di ghiaccio e lei era viva! Non poteva che piangere dalla gioia al sol pensiero.
Manuel osò farsi avanti. Teony lo fissò benevola per la prima volta. Erano due figure contrastanti. Uno alto e tonico, l’altra piccola e minuta. Eppure sembravano due facce della stessa medaglia.
Lo stregone allungò la mano, dicendo:- Tu devi essere la famosa Teony. Lucy mi ha parlato molto di te.-
Tsugumi si staccò da Teony e disse a Lucy:- Lucy! Non potevamo parlarne con nessuno!-
Lucy scosse la testa tranquilla:- Sbagliato! Ho promesso di non “aprirne bocca con nessuno”!-
Tsugumi capì cosa voleva dire, gliel’aveva comunicato mentalmente prima.
Contemporaneamente, Teony aveva stretto la mano a Manuel. Fu in quel momento che Manuel avvertì qualcosa di strano, come una sensazione di benessere. La furente emicrania causata dall’Urlo della Natura sparì così com’era apparsa. Fu solo un attimo però. Nello stesso momento in cui Teony mollò la presa, Manuel ritornò esattamente come prima, con un mal di testa assurdo.
Non poté evitare di esclamare:- Ma come...-
Teony disse, platonica:- Chi è in contatto con gli dei è immune alla magia e all’Urlo della Natura; ed essendo io un’arma divina, posso entrare in sintonia con chiunque. Nel momento in cui mi hai toccato, è come se fossimo entrati in risonanza.-
Una voce risuonò nelle costruzioni là dietro:-
Disturbo? Che ci fate voi qui, ragazzi?-
Maka si voltò insieme a Kid e spalancò gli occhi: davanti a loro c’era un Onryo che conoscevano molto bene. Aveva i capelli argentati sparsi ai lati della testa, una camicia larga con un mantello a coprirlo ulteriormente, uno stecco in bocca com’era solito fare e un sacco contenente un centinaio di spade.
Lucy pure lo vide e sussultò:- M-M-Mifune-Sensei?!-
E dietro di lui ne apparvero tanti altri, finché l’intera piazzuola fu ricoperta letteralmente di fantasmi.
Teony annunciò con aria tetra:- Per quel che vale, benvenuti dai fantasmi di Brooklyn.-
 
Manuel sapeva, da quello che aveva ascoltato dai suoi compagni in precedenza chi era Mifune, dato che avevano detto che era stato proprio il Cappellaio Matto a farlo fuori.
Ma Teony... per quanto ne avesse sentito da Lucy, la ragazza era un mistero. Per quel che aveva capito nelle immagini frammentarie di Lucy, era scomparsa dopo l’attacco della Strega vendicatrice di Shaula Gorgon, che l’aveva resa... cieca, privata della gioia di vedere le sue amiche. Certo, il colpo era indirizzato a Tsugumi, ma era stata lei a sacrificarsi per l’amica, scomparendo poi per un periodo che era sembrato un’eternità alle amiche. La videro solo una volta, in un combattimento corpo a corpo con Justin Law, poi più nulla.
Quindi, mentre la ragazza li guidava in un’abitazione lì vicina, lo stregone delle Tenebre si domandava cosa potesse essere successo in quegli anni. E cosa voleva dire con “chi è in contatto con gli dei”? Intendeva gli Shinigami? Beh, non ci voleva molto per quelli, bastava comporre un numero sul vetro appannato di un qualunque bugigattolo.
S’interruppe perché Teony diceva sommessamente al fantasma di Mifune:- Mi scusi, maestro, ma ho bisogno che qualcuno uccida Gopher o Hiro, quindi se lo può tenere a bada lei, così che pure Hiro ci raggiunga...-
Mifune annuì lentamente, dirigendosi verso la piazzetta, mentre tutti si spostarono per non toccarlo, Holmes compreso. Nello spostarsi, Holmes fissò intensamente il samurai, come se stesse indagando qualcosa persino sul suo volto. Teony si diresse poi in una stanza abbastanza ampia, con un cucinotto polveroso, le sedie malridotte intorno a un tavolo scheggiato, comunque molto ampio.
Si voltò leggermente, quasi pensasse in contemporanea con Maka, perché le disse:- Sì, i Fantasmi Onryo non sono anime da poter essere mangiate. Per proteggersi dai possibili Kishin nascituri, hanno sviluppato una difesa automatica che danneggia l’anima dei vivi. Evitate sempre di toccarli, salvo che non usiate l’Eco dell’Anima per distruggerli; ma per quello non c’è pericolo.-
Con aria decisa, poi, si diresse verso un vecchio frigo, dicendo:- Dovete scusarmi se non ho nulla da offrirvi, ma non mangio molto da quando sono invalida a cucinare, ma ho delle bottigliette di succo d’albicocca.-
Soul chiese, prima di beccarsi una gomitata da Maka:- Hai mica una birra, piccola?-
La ragazza ridacchiò, prima di posare le bottigliette sul tavolo e dire:- Spiacente, ma no. Piuttosto, dove sono le anime di Kim, Jackie, Tsubaki e quel buontempone di Black*Star? Non ho avvertito la loro presenza. Sono alla Shibusen?-
Stein commentò, accendendosi una sigaretta:- Li abbiamo lasciati indietro...-
Teony, come se fosse giorno anche per lei, strappò la sigaretta dalla bocca del professore, intimando:- Il fumo fa male ai neonati.-
Franken cominciava a vederci nero con lei, ma il tocco delicato di Marie lo calmò un poco. Contemporaneamente, Manuel prese una bottiglietta di succo, la stappò e la trangugiò senza nemmeno sedersi.
Liz sbuffò, prima di prendere una sedia:- Perché non ti siedi come tutti i normalIIIIII!- esclamò non appena la sedia si ruppe con uno schianto.
Manuel commentò:- Perché non mi fido di sedie vecchie in una casa vecchia.-
Fu in quel mentre che giunse Hiro, e Maka non poté evitare di puntargli l’indice in modo accusatorio:- Ora tu mi spieghi che cosa volevi dire prima con “fratello” e guai a te se cerchi di...-
- Maka!- A urlare era stato Kid, che la fissava tristemente e rabbiosamente allo stesso tempo; - Se Hiro vuole dirci qualcosa, lo farà a tempo e debito. Ora abbiamo cose più importanti di cui discutere.-
Teony posò lo sguardo vacuo su di lui, dicendo:- Come te, ex Sommo Shinigami?-
Tutti la fissarono stupiti e lei proseguì, sedendosi sull’unica sedia probabilmente buona della casa:- Detesto dover essere io a farti la ramanzina, Kid, ma io ho visto tutto. Tua madre non era molto soddisfatta.-
Death poggiò le mani sul tavolo, fissandola duramente e dicendo:- Che ne sai tu di mia madre? Non l’hai mai vista!-
L’Arma Veggente sfiorò pigramente il tavolo con due dita della destra, sorridendo dolcemente:- Kid, Kid, Kid. Quanto sei malfidato. Degli altri e di te stesso. Hai mollato per questo? Io non ci credo e nemmeno lei.-
Manuel le chiese:- Lei chi?-
Lei sussurrò, come un soffio:- Aisu.-
Fu come udire un colpo di vento freddo sulla loro pelle; freddo, ma gentile, come una goccia d’acqua in procinto di tramutarsi in ghiaccio.
Teony spiegò, dato che ormai aveva l’attenzione generale di tutti, meno di Excalibur:- Aisu è la regina dei morti, in quanto consorte del Sommo Shinigami, e signora da più di ottocento anni del fiume chiamato Stige, nonché governatrice delle regioni dell’Inferno chiamate da Dante Caina, Antenora, Tolomea e Giudecca. Il suo potere è vasto, ma perennemente concentrato sullo Stige dacché Medea, Calipso e Circe furono circuite dal Signore del Male. Si affida quindi a intermediari, come gli Onryo, o io, l’Arma Veggente discendente dell’Arma Tengan. Ma questa mancanza di contatti non rende la mia signora cieca; solo limitata. Ora che il suo potere è a contatto con la mia anima, riesce a vedere con la capacità della preveggenza che solo io posseggo, amplificandola al limite estremo. Non toglie ciò di vedere anche ciò che accade. E lei l’ha visto, Death the Kid. Ha visto che la colpa di tutto questo, che tu ne fossi consapevole o meno, è tua.-
Manuel chiese al giovane Shinigami:- Di cosa sta parlando, Kid?-
Kid era pallido e sconvolto, mentre le sue armi erano silenziose e rosse dall’imbarazzo, ma alla fine si piegò in avanti, posando le mani sul tavolo, esclamando:- D’accordo, vi dirò tutto; ma non ci sarà affatto d’aiuto per il momento. Quello che sto per dirvi potrebbe solo spaventarci di più.-
Lucy disse, annoiata:- Che lagna, cosa puoi aver combinato? Hai ucciso qualcuno?-
Patty era seria, stavolta:- No. L’ha riportato indietro.-
A tutti si formò un punto interrogativo sulla fronte e Kid cominciò a spiegare:- Ho abusato dei miei poteri di Shinigami. Io... non ero pronto per tutto questo. Non appena Ashura era stato imprigionato sulla Luna, io avevo ufficialmente occupato ufficialmente il posto di mio padre, alla Shibusen; Soul sarebbe dovuto essere l’ultimo tipo di Falce della Morte; Mabaa si era rappacificata con noi! Invece, ho rovinato tutto.
Tutto è cominciato al ritorno di Eibon. A causa dell’utilizzo di Crona del Manufatto BREW per imprigionare il Kishin nel Sangue Nero, il campo magnetico sulla sua isola era stato praticamente spento. Doveva essere un motivo di gioia, invece, non si sa come, si trasformò in panico. Eibon, infatti, mi disse che aveva calcolato che Ashura sarebbe evaso per conto suo non appena il BREW si fosse spento per eccesso di energia, cosa che sarebbe avvenuta in tre anni circa. Fu in quel momento che compresi. Io non ero pronto per affrontarlo, nemmeno da Sommo Shinigami. L’alternativa era tirare fuori Crona e il BREW e trovare il modo di affrontarlo con mio padre. Almeno, Crona non sarebbe morto invano.
Ma qualcosa andò storto. Nel tirare fuori il BREW e Crona, fu come se avessi rotto l’ordine degli avvenimenti. Nel preciso istante in cui riuscimmo a tirare fuori il ragazzo, sentii una strana sensazione: qualcosa al confine con Mediterraneo e Atlantico si ruppe. Il cielo fu nuvoloso per tre giorni e tre notti. Excalibur mi ritenne indegno di essere uno Shinigami e, il giorno in cui decisi di togliermi la maschera e di riportare indietro mio padre con il BREW, se ne andò senza degnarmi di uno sguardo. E le streghe s’infuriarono, dichiarandoci guerra. Non prima che mio padre rappacificasse nuovamente le acque. Il resto lo sapete anche voi.-
Manuel era esterrefatto, così come i suoi compagni, e chiese a Maka:- Perché non me ne avete parlato? La cosa è gravissima, abbiamo rovesciato l’Ordine del mondo, per questo Karkadoom è riuscito a svegliarsi con le Stigie!-
Kid interruppe Maka già da subito, dicendo a Manuel:- Nessuno lo sapeva, Manuel. Ho usato per la mia prima e ultima volta la Follia dell’Ordine per cancellare la memoria della morte di mio padre. Nessuno, se non Liz e Patty, sanno quello che ho fatto quel giorno. Ed Excalibur, che non mi ha mai detto nulla al riguardo!-
La Spada Sacra in questione gli mollò un manrovescio, esclamando:- Deficiente! Non hai mai capito niente! Lo sa dire anche un asino che a sfidare le regole della morte si corrono gravissime conseguenze!!! Anche per un dio! Ma tu volevi andare a piagnucolare sotto le sottane di tuo padre.-
Manuel fissò la Spada, dicendo in modo perentorio:- Sei ingiusto, Excalibur! Kid ha fatto quello che avrei fatto anch’io.-
Exalibur gli puntò addosso il bastone da passaggio:- Cretino! Certo che l’avresti fatto anche tu! Qui le uniche che non avrebbero avuto fifa in una situazione simile sarebbero state loro tre, - esclamò indicando rispettivamente Maka, Tsugumi e Teony;- mentre probabilmente questo deficiente avrebbe fatto esattamente come suo padre!!!- concluse indicando Hiro Shimono.
Lucy sbuffò divertita:- Che cacchio c’entra suo padre? Lui è orfano!-
Excalibur sembrava arrabbiato:- Porta rispetto, corvetto! Lui è figlio di Eibon!-
Tutti, Teony esclusa, rimasero a bocca aperta e lo stesso Soul commentò:- Co-co-co-co-cosa?! Ma scherziamo? Impossibile!-
Hiro sospirò, dicendo:- Sì. Sono suo figlio. E sono fratellastro di Gopher, per rispondere alla domanda che Maka mi ha fatto prima.-
Fire e Thunder, rimasti in silenzio fino ad allora, chiesero debolmente:- Ma... Gopher non era figlio di quel Noah?-
Excalibur esclamò di nuovo:- Cretini! Noah era la rappresentazione avida di Eibon, quindi parliamo della stessa cosa!-
Lucy avrebbe voluto dir la sua, ma Manuel la prevenne. Sapeva anche lei chi era la madre di Hiro e Gopher, ma la situazione era già abbastanza tesa per aggiungere che Hiro era anche un Gorgon.
Manuel si schiarì la voce e disse:- Scusate, ma la discussione sta prendendo una piega che non serve! Siamo sull’orlo della guerra. L’ultima cosa che ci serve è litigare per certe sciocchezze, o peggio ancora andare in preda all’Ira per colpa di Excalibur.-
Teony puntò lo sguardo nella sua direzione, dicendo:- Curioso.-
Lo stregone chiese, aggrottando le sopracciglia:- Che vuoi dire?-
L’Arma Veggente puntò l’indice verso di lui, dicendo:- Curioso detto da uno che tra poco uscirà in preda all’Ira.-
Lui alzò le braccia, divertito:- Stupiscimi! Perché?-
Lei sospirò, prima di pronunciare triste:- Perché la tua città, Milano, è stata scelta come base dell’associazione Zodiaco, come il Nilo lo è stato per Circe.-
Manuel indietreggiò, avvampando al solo pensiero:- No... No... NO!-
Lei annuì, con fare triste, annunciando, come una condanna a morte:- Mi dispiace, Manuel Desper... ma la strega dell’Odio, la Somma Medea, la Signora delle Gorgoni, ha raso al suolo la città tua natale. Non ci sono sopravvissuti.-

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In un posto caldo e afoso, un ragazzo vestito di nero e coperto fino al volto fissava quelle immagini, che risplendevano in un braciere colmo di lava fumante.
Karkadoom, sorridendo, gli arrivò da dietro, cingendogli le spalle, esclamando:- Vedi, figlio mio? Tutto va nel verso giusto.-
Lui sussurrò con il suo accento baltico:-
Se vieni a vantarti con me, padre, caschi male. Ho visto, Desper è disperato; nessuno si fida dell’assassino; i fantasmi sospettano di Gopher perché è stato una canaglia, ma non è lui la spia di Zodiaco tra gli Onryo; ora andranno a Milano e cadranno in trappola. Che cosa vuoi dimostrarmi con questo, che sei intelligente?! L’ho presa da te l’intelligenza, che credi?-
Karkadoom alzò le mani divertito, come in segno di scusa:- Scusa, credi sul serio che ce l’abbia con Teony, figliolo? Ma dai, cosa credi? Lei mi è del tutto indifferente. A me interessi solo tu...-
Lui abbassò il capo, stringendo i pugni:-
Mentitore spudorato! Sei così marcio da mentire davanti a tuo figlio! Non importa neanche a me di Teony! A me importa solo essere lasciato in pace!-
Il Signore del Male sogghignò:- Come la faina che da’ del ladro alla volpe; nemmeno tu sai mentire bene, figlio.- Gli accarezzò la fronte da dietro, con fare benevolo;-Il mio perfetto clone. La rappresentazione dell’umano personificato in ME!-
Il figlio lo fissò, voltandosi di scatto, puntandogli addosso occhi di brace:-
Sempre e solo di te, si parla, vero?-
Lui sospirò lento, poi disse:- Sei ingiusto, figlio mio. Fui io a dare informazioni sbagliate con l’aiuto della mia Follia a Eibon, sicché Kid liberasse questo corpo e poi risuscitasse il padre, rompendo l’Ordine e riportando indietro i due pilastri che alle colonne d’Ercole furono pietrificati, quale segno della fine dei nemici di Shinigami. Ti ho liberato io, figliolo.-
Il figlio annuì falsamente divertito:-
Certo, certo. E tu vuoi che te lo ritrovi. Le streghe mi vogliono morto ed io non mi sono ancora ripreso. Mi serve nutrimento ed energia, lo sai.-
Karkadoom scosse il capo, dicendo:- Le streghe non sono per niente un problema. Lascia che te lo mostri.-
Passarono in un corridoio, illuminato da torce, con il sottofondo di demoni vari che nei cunicoli sotterranei alla loro base, nell’Egitto di Circe, futura Yomi in terra, lavoravano per costruire le armi del futuro esercito di Karkadoom.
Circe li aspettava alla fine del corridoio, circondata dalle streghe ipnotizzate da Calipso, mentre discuteva animatamente con una figura allo specchio:-
Lo so che non siamo mai andate d’accordo, tu ed io, ma devi fidarti, con noi tre non c’è quartiere. Presto avremo la Prima Falce, il figlio del mio Signore alla massima potenza e un grande Kishin. Non avete alcuna possibilità.-
La figura dall’altra parte dello specchio si limitò a dire duramente:- Dì quello che vuoi, ma non parlo a chi ipnotizza le mie streghe e ne fa dei galoppini.-
Karkadoom scostò Circe e disse alla figura nello specchio:- Mabaa! La divinità rivoluzionaria del millennio trascorso! Che fai, trami contro di me con la Shibusen?-
La Grande Strega esclamò, con voce rauca:- Se ho aiutato Desper a scappare dal Sant’Elena, l’ho fatto solo perché Stein aveva minacciato di spiaccicarmi l’occhio!-
Il ragazzo moro sussurrò maligno:- Ah, sì? Non per onorare sua madre?-
Mabaa stava per rispondere violentemente, ma Karkadoom disse a una delle giovani streghe lì vicino, marcando con lentezza ogni parola:- Tu. Sgozzati lentamente davanti a lei.-
Lei, piangendo lentamente, si puntò tremante un coltello alla carotide e fece scivolare la lama con decisione sulla carne tenera, dicendo:- Mia signora... ci perdoni...- i suoi occhi divennero vitrei, mentre la ragazza si accasciava al suolo.
Karkadoom si appoggiò con le mani allo specchio e disse, con voce per nulla amabile:- Mettiamola così, carissima. Se entro un mese le streghe non avranno espresso la loro appartenenza a me, non riserverò questo trattamento solo a queste traditrici. D’accordo? Dormici con calma.-

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La strega Mabaa, dall’altra parte, chiuse i pugni pieni di rughe, sussurrando un incantesimo che fece svanire l’immagine del ghignante mostro che aveva davanti.
La strega alle sue spalle gracidò:- Non vorrete ascoltarlo, spero, mia signora.-
Mabaa si girò infuriata, dicendo:- Molto ironico sentirlo dalla tua bocca, Elka Frog. “Mia signora”. A chi ti sei venduta in questi ultimi mesi, eh? A Shinigami? A Karkadoom? Rispondi, traditrice!!!-
Stalattiti di pietra si stagliarono intorno alla giovane strega, prima che si disintegrassero sotto le mani veloci di una ragazzina.
Era una ragazza sugli undici anni, con i capelli di un bianco argentato e i guanti neri, abito lungo e verde da strega, che urlò:- Madre! Se Elka deve morire per aver commesso un peccato di fiducia, merito di più io la morte che non lei! Io l’ho aiutata a dirigersi senza permesso alla Shibusen. Se devi punire lei, punisci anche me.-
Mabaa fissò tristemente la sua unica figlia, Keisho, pensando anche lei alla triste sorte di Manuel. In quanto avversaria di Shinigami, spesso e volentieri vedeva in lei un Anti-Kid; mentre spesso dimenticava quanto avesse in comune con il dio della Morte e Jikan.
Commentò, sempre adirata, alla figlia:- Keisho, ha deliberatamente aiutato Desper ad arrivare fino a questo punto. Non le permetterò di restare nella nostra comunità a tramare ulteriormente...-
Stavolta fu Elka Frog a urlare:- Tramare! Come se fossi una Gorgon o una Teach! Dopo tutto quello che ho fatto, lei crede che IO trami! Mi faccia ridere, signora. Anzi, no, me ne vado. Manuel è il mio figlioccio e ho giurato di difenderlo, anche dalla SUA debolezza, mia signora.-
Mabaa socchiuse tutt’e due gli occhi, cosa che prima non poteva a causa di Free:- Debolezza? Mi accusi di debolezza? Salvare le mie figlie in balia di quel mostro sarebbe sinonimo di debolezza, Elka?!-
Keisho mise un braccio intorno ad Elka, commentando:- Sì, madre. Vuoi farci credere che non esiterai a schierarti con Karkadoom pur di liberare quelle streghe?-
Mabaa abbassò il capo, come una vecchia normale persona anziana:- Ci sono compromessi che non si possono evitare, Keisho. Più avanti capirai.-
Elka disse, allontanandosi:- No, mia signora. Io non accetterò mai compromessi. Neanche al cospetto dell’Apocalisse.-
Keisho la seguì, cercando di farla ragionare a rimanere con loro, gridando:- Elka, aspetta!-
Mabaa rimase lì, a capo chino, sussurrando:- Questa frase l’ho già sentita. Vero, Jikan?-
La donna con i capelli color magenta, rimasta fino a quel momento a fissare il vetro dello specchio, si girò, fissando i suoi occhi ametista su Mabaa.
Sussurrò:-
Non mi chiamo più così da tempo immemore, lo sai, sorella.-
Mabaa si sedette lentamente sul suo trono, dicendo, più a se stessa che a lei:- Mia cara, lo sai meglio di me cosa vuol dire essere dipendenti dal proprio passato. Non puoi rinunciarci come hai abbandonato tuo figlio.-
Jikan urlò furiosa:-
Non l’ho abbandonato!-
Mabaa sembrò sorridere:- Hai finto di essere uccisa da uno come il Dottor Nim a Santo Domingo e l’hai lasciato solo. Io sono del parere che tu l’abbia abbandonato. Giusto, Jikan? O vuoi ancora essere chiamata in quel modo ridicolo?-
Lei si rimise il cappuccio viola sul capo, dicendo:-
Te l’ho detto; che ti piaccia o meno, io mi chiamo in un modo solo. Catherine Desper.-

Angolo dell’Autore: Rieccomi! So che volevate una spiegazione, un qualcosa, un flashback, o quantomeno una situazione più sistematica di questa. Beh, giudicate voi: ho riscritto il capitolo almeno quattro volte e questo è o svolgimento migliore che poteva venirmi in mente. Potrà sembrarvi sconclusionato, ma è il meglio che so fare. Eventualmente, ho qui un ombrello per coprirmi da eventuali pomodori marci e patate avariate.
Di certo, però, le sorprese non sono mancate, miei cari. Se volete eventuali chiarimenti, nei prossimi capitoli tutto sarà spiegato in maniera più che lampante.
Un saluto più che speciale è riservato a BBola-Sensei, che mi seguirà spero a breve; ShinigamiGirl-Sensei, che sembra essere scomparsa, ma so che tornerà; e Teony-Sensei, che spero possa essere piacevolmente colpita dal capitolo, in senso positivo spero.
Alla prossima, ragazzuoli. Joma joma dabarasa.
   
 
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