Capitolo 3: Ryoko Sakari & Raito Sakamaki
Ryoko
cammina, calpestando con forza il pavimento, i suoi capelli, bianchi
come la neve, sono sfuggiti dalla treccia: quei due studenti sono
stati degli incivili!
Hanno imbrattato e rovinato così una parte del
collegio. Ma non la passeranno liscia, andrà dal preside e
ci
penserà lui ad una punizione per quei vandali!
Presa
dai suoi pensieri, la giovane va a scontrarsi contro qualcosa, o
meglio,
qualcuno: davanti a sé, si ritrova un ragazzo dai capelli
rossi, un
cappello nero, adornato da un lustrino fucsia, e due occhi di un verde
brillante. Anche lui indossa la divisa scolastica.
“Scusami”
mormora lei, piuttosto in imbarazzo, quelle iridi smeraldo l'hanno
destabilizzata.
Il
tipo si calca il cappello sulla testa: “Ma figurati,
Bitch-chan”
risponde, trapassandola con lo sguardo.
La fanciulla abbozza un
sorriso, poi ripensa a come è stata soprannominata...
“Cos'hai
detto?” domanda perplessa.
“Ma
figurati, Bitch-chan” ripete il ragazzo, sfoderando un
sorriso
malizioso.
“Come
ti permetti a chiamarmi così?” sbraita, quindi,
Ryoko,
assottigliando gli occhi a due fessure.
Il rosso si china su di lei,
considerato che la supera di alcuni centimetri:
“Voi
ragazze siete tutte uguali, ecco perchè ti chiamo
così,
Bitch-chan.”
E
la giovane impiega tutte le sue forze per non mandarlo al tapperto.
“Ma
se non mi conosci affatto.” ribatte lei, notevolmente
furiosa: “Tu
piuttosto, chi sei?”
“Raito
Sakamaki.” risponde semplicemente il ragazzo, poi allarga il
sorriso
lascivo: “Immagino avrai sentito parlare di me...”
In
effetti, i Sakamaki hanno una certa popolarità
nell'istituto, così
affascinanti e così misteriosi...
Però la fanciulla non si lascia
intimidire: “Mai sentito nominare”
Il
ragazzo le rivolge un altro sorisetto: “Non prendermi in
giro,
Bitch-chan.” proprio mentre sta per toccarle la treccia, la
ragazza
allontana, rapidamente, la mano, con un gesto secco, e gli rivolge
un'occhiata gelida.
“Non
osare toccarmi.”
Al
giovane, naturalmente, non sfuggono i guizzi colorati che
attraversano gli occhi color lampone di Ryoko.
Interessante...
“Altrimenti,
Bitch-chan?” le chiede, con un sorrisetto di sfida.
“Altrimenti...te
la vedrai con me.” risponde l'altra, incurvando il labbro
verso
destra, in un ghigno, con un'espressione poco rassicurante.
“Signorina
Sakari!” Lo scontro di sguardi viene interrotto da una
ragazzina,
la quale, affannata dalla corsa, afferra sottobraccio Ryoko.
“Mi
dici cosa sta succedendo!?” sbotta l'albina, strattonando il
braccio che le aveva afferrato.
“Una
rissa. Nella nostra sezione” afferma la ragazzina, agitata:
“Si
stanno facendo male!”
Ryoko
annuisce subito e, prima di andarsene, rivolge una mezza occhiata al
Sakamaki, cosa che non sfugge a quest'ultimo.
“Va
bene. Portami nella tua classe.”
Vediamo
come te la cavi pensa
ghignando
il bel ragazzo.
“Basta!”
tuona con voce severa Ryoko, spostando gli occhi lampone su tutti
quei ragazzi, e varcando la soglia della porta scorrevole.
Il grande
caos, che si era creato nell'aula, si trasforma in un silenzio
tombale.
“Mi
dite cosa state facendo?” Sbotta furiosa la giovane,
indirizzando
la domanda ai due ragazzi per terra, pieni di lividi. Uno dei due,
alzatosi, le rivolge un'occhiata indifferente: “Non sono
affari
tuoi, Sakari.”
“Come
ti permetti, marmocchio!?”
Sollevando
il capo, quest'ultimo si sposta una ciocca corvina dal viso e le
risponde, prontamente: “Non sei nessuno per imporre
ordini.”
“Basta,
questo è troppo!”
Gli
occhi lampone cambiano repentinamente colore: il sinistro diventa
azzurro, mentre quello destro di un rosso cremisi.
“Dolore.”
Dopo
quella parola, il ragazzino si piega sulle ginocchia e comincia ad
emettere gemiti strozzati.
“Impara
a contenerti.” afferma la fanciulla, facendo ritornare gli
occhi
del suo colore naturale. Gli lancia un sorrisino e, guardandosi
intorno, esclama: “Allora? Non c'è niente da
vedere!”
Sa
controllarsi..pensa
Raito,
rimasto tutto il tempo sulla soglia della porta. Ci
divertiremo molto, Bitch-chan...Sei veramente peciale.
Ryoko
riprende il suo cammino, diretta alla stanza del preside, deve ancora
sistemare i due teppisti.
Ma dei passi richiamano la sua attenzione,
si volta e, con un sussulto, incrocia quelle iridi smeraldo...
“Bitch-chan,
ma allora hai dei poteri?” domanda Raito, con un sorrisetto
sornione stampato in faccia.
La ragazza si limita a guardarlo truce,
ormai l'ha scoperta: “ E con questo? Vuoi provare?”
chiede con aria
di sufficenza, il giovane le si avvicina pericolosamente:
“Fammi
vedere.” la sprona e Ryoko ghigna perfidamente.
Poi, con una sola
parola, costringe il rosso a contorcersi dal dolore.
“Ci
sono andata piano.” dice, sorridendo soddisfatta. Quando
interrompe
la tortura, Raito ci mette un po' a riprendersi.
E
Ryoko fa per
andarsene, convinta di averlo indebolito abbastanza, ma, una mano sul
suo polso la blocca.
“Non
sei l'unica a conoscere questi trucchetti, Bitch-chan.”
mormora il
giovane, in seguito, spalanca le fauci, mostrando due canini
bianchissimi e...appuntiti. Li conficca nel collo della fanciulla
che, per la sorpresa e la fitta lancinante, caccia un grido
soffocato...
Dopo
un minuto, Raito si stacca e lecca, con gusto, il sangue fuoriuscito
dai buchi, che ha appena procurato a Ryoko.
“Mmh
Bitch-chan, sei deliziosa...” sussurra all'orecchio di lei.
Per
tutta risposta, la ragazza, un po' stremata dal morso, ringhia:
“Dolore” e il rosso si ritrova ad ansimare per la
sofferenza.
“Non
provarci mai più.” gli ordina la giovane,
dileguandosi nel nulla
ed ignorando il sorriso languido, sul volto di Raito, che, nonostante
tutto, non accenna ad andare via.
“A
presto.” dice il vampiro, con quella che suona,
più che come una
promessa, come una minaccia...
Bene,
pensa la
ragazza, che rimira per
l'ennesima volta la medicazione del morso. Quel vampiretto da quattro
soldi pensa di farmi paura...riflette fra sé e
sè, mentre si slega
la treccia, ormai sfatta, facendo ricadere i lunghi capelli bianchi
come la neve lungo le spalle.
Si toglie la giacca della divisa e
comincia a cercare il suo quaderno.
Le
è venuta voglia di disegnare. Apre i vari cassetti della sua
camera
(fortunatamente, il preside non aveva replicato quando gli aveva
chiesto una stanza singola) e, dopo svariati minuti, riesce a
trovarlo.
Mentre
la matita scivola lungo il foglio, si sente rilassata dal suono della
mina che sfrega sulla carta ruvida.
Proprio
mentre inizia a realizzare uno schizzo, la porta si apre cicolando e
la matita le scivola dalle dita... Senza spiegarsi il motivo, il
pensiero corre a Raito, quindi si prepara ad accoglierlo nel peggiore
dei modi!
Scatta in piedi, facendo strusciare la sedia sul pavimento,
e gonfia il petto. Quando la sua faccia rabbiosa si gira, perde un
battito, ritrovandosi dinanzi il volto del preside.
“Signor
Osaka...” Mormora imbarazzata.
“Signorina
Sakari, mi era venuta a chiamare?” domanda l'uomo, inforcando
gli
occhiali sul naso aquilino.
Ryoko
annuisce: “Le devo riportare il comportamento, scorretto, di
due
studenti,” afferma decisa e racconta di quei tipi, il biondo
e
Yuriko, che hanno danneggiato un muro dell'edificio.
Il preside
ascolta con attenzione la storia: “Bene,
provvederò a trovare una
punizione adeguata ad entrambi.”
“Grazie”
risponde la giovane, compiaciuta.
Prima
che l'uomo abbandoni la stanza, rivolge un'ultima occhiata alla
ragazza.
“Tutto
bene?” domanda seriamente, tanto da far sobbalzare Ryoko.
“Ma
certo” dice lei, con un fil di voce.
Il signor Osaka l'ha accolta
come una figlia da quando ha perso i genitori, ma non è mai
stato
propenso alle 'dimostrazioni d'affetto', per questo, quando
s'interessa a lei, appare freddo e distante.
“Va
bene allora..” sospirando, l'uomo interrompe il fastidioso
silenzio
creatosi ed esce da quella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Perchè
dev'essere sempre così complicato parlargli...?
pensa la ragazza, mentre si getta a peso morto sul letto.
Chiude gli
occhi e si porta il braccio destro sulla fronte, beandosi di quel
silenzio. Però, il suo pensiero, prima di cadere fra le
braccia di
Morfeo, va, involontariamente, verso un paio di occhi smeraldo.
Non
lo ammetterà mai, ma in cuor suo, l'albina, spera vivamente
di
rivedere il bel vampiro.
La cosa che non sa, però, è che il vampiro
non si arrenderà così facilmente.
Ormai aveva trovato la sua nuova
preda, la sua nuova Bitch-chan...
ANGOLO AUTRICI:
Nephertiti: *Spunta dal nulla con espressione raggiante* Salve genteee! ^_^ *è particolarmente gasata*
Sun-chan: Cos'hai? O.O *beve una tazza di caffè*
Nephertiti: Niente, ho solo bevuto solo un po' di Coca Cola ^__^
Sun-chan: Sembri ubriaca solo per aver bevuto della...Coca-Cola? O.o
Nephertiti: Da quando ero piccola, troppa Coca-cola mi fa un certo effetto ^---^
Sun-chan:Ooookay...conosci per caso birre? Vino? ^^
Nephertiti: Siii, conosco anche quelli! Ma è meglio la mia Ola Ola (*Coca-cola) ^___^
Sun-chan:......
Va bene gente, starete pensando: “Ma 'ste due
perchè rompono? Non
possono chattare su Whatsapp?” Però, mie care
lettrici, volevo
avvisarvi che queste sono conversazioni normalissime per noi ^^
anzi...
Quindi tranquille uwu *prende un altro sorso dal suo caffè*
Nephertiti: E siamo ad un'altra one-shot *Fa una piroetta*
Sun-chan: Parlo con voi del futuro(?), mi sentite? Abbiamo scritto questa one-shot da tempo, ma ci stiamo portando avanti, così aggiorniamo prima! ^^
Nephertiti: *Non riesce a seguire il ragionamento e beve un altro bicchiere di Coca...*
Sun-chan: Allooora, visto che Nephy-chan è partita per le Bahamas con i suoi neuroni imbrattati di bollicine, mi tocca fare entrambe le parti T^T
Nephertiti: *Guarda il cielo* Ohhh...una farfalla!!
Sun-chan: O.O e-ehm...allora *Caccia un foglio* ricordati di riportare a casa la scimmia...? Che roba è? O.o
Nephertiti: Il mio elenco di cose da fare ^___^
Sun-chan: Beh,
tieni.
Allora *caccia un altro foglio* invito come sempre le
lettrici a recensire. Anche solo a dire “Che
bello!” oppure “Fa
schifo” ci farà piacere....Okay, forse
quest'ultima non tanto,
però...^^
*Riprende
a leggere* ringraziamo le ragazze che hanno recensito lo scorso
capitolo e questo lo dedichiamo a kurumitokisaki02! Speriamo di
essere riuscite a rappresentare il tuo personaggio nel migliore dei
modi! ^^
Nephertiti:
*torna lucida per un istante* Come al solito, un caloroso grazie a
chi ha messo la storia fra le preferite, seguite, ricordate! ^3^
*La
Coca-cola fa di nuovo effetto* Ciao farfalla!!! ^.^
Sun-chan: Immagino la vergogna che proverà nel prossimo Angolo Autrici *riflette*...coomunque, ora noi vi lasciamo, come sempre con un graande bacio! ^^ Io intanto porto Nephy-chan a letto(?)..
Nephertiti: *Si blocca improvvisamente...poi guarda Sun-chan* Sun-chaaaan? ^__^
Sun-chan: Si? ^^””
Nephertiti: *Sorride in modo sinistro* Non voglio andare a dormire piuttosto..Andiamo a caccia di farfalle?! ^__^
Sun-chan: *Prende un sonnifero* Ceerto. Guarda quella farfalla arcobaleno! *indica un punto a caso*
Nephertiti: *Si guarda intorno* Doveee? *O*
Sun-chan: *le fa la siringa*
Nephertiti:.... +_+ *Si addormenta come un ghiro in letargo(?!)*
Sun-chan: Bene ragazze *Se la trascina via* Un bacio e alla prossima dalle vostre Nephy-chan & Sun-chan ^^