Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: lunettaop    26/06/2015    3 recensioni
Sebastian Michaelis, è il ricco amministratore delegato della Michaelis Enterprises.
Nonostante la sua vasta fortuna e la bella vita che conduce c’è qualcosa che preoccupa l’uomo: sulla famiglia Michaelis grava una maledizione. Tutti gli uomini della famiglia sono morti prima di raggiungere i trent'anni. Lo stesso vale per il padre di Sebastian, morto quando questi era ancora un ragazzo e di cui continua ad avere un sogno in cui il padre, inseguito da un gigante furioso, gli intima di scappare.
Sebastian continua quindi a condurre una vita il più salutare possibile, aiutato dal suo fedele maggiordomo Tanaka e dal suo braccio destro Claude Faustus.
Una sera Sebastian riceve la visita di Ciel, un misterioso ragazzo che lo accusa di essere un ladro e un assassino e di aver riportato alla luce una tomba che non sarebbe dovuta tornare alla luce, per poi svanire nel nulla.
La sua vita da quel momento in poi cambierà.
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[Ispirato alla favola di Jack e il fagiolo magico]
SebastianxCiel
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Claude Faustas, Regina Vittoria, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stabilita la sentenza di morte, Sebastian fu portato in prigione scorta da Agni che lo scaraventò a terra, dandogli un’occhiataccia prima di uscire dalla cella.
Sebastian si appoggiò ad un una roccia. Sentendo qualcosa nella tasca del giubbotto; aveva ancora il portafogli con sè e quando lo aprì trovò dentro i semi di Bard. Si ricordò delle parole dell'uomo. Aveva ragione su tutto e non l'aveva ascoltato solo per il benessere della sua società, infischiandosene delle persone che potevano essere salvate. Si diede dell'idiota in quel momento quando vide Agni entra nuovamente in cella con il suo pasto. Il corvino nascose i semi nel terreno; essendo celle antiche non avevano neanche il pavimento e questo facilitò l'uomo senza farsene accorgere.
“Fai giardinaggio?” gli domandò Agni serio.
“E’ più di un anno che non cresce nulla su questa terra. Dovresti saperlo meglio di chiunque altro” lo accusò l'albino posando il vassio per terra per poi uscire dalla cella.
In quel momento un'idea folgorò la sua mente del corvino. Una volta solo, Sebastian prese il bicchiere con l’acqua dal vassoio e lo versò nel terreno dove aveva piantato i semi, sperando che la sua idea potesse funzionare.
 
 
 
 
”Finny, come mai mi sento tanto depresso?” chiese Ciel, seduto sui gradini dov’era stato un anno fa con il primo Sebastian.
“Ipotesi uno: perché la sua morte non riscatterà le nostre pene passate. Ipotesi due: perché sei perdutamente innamorato di lui” rispose Finny con un sorriso comprensivo.
“No. Hai visto che successo quando mi sono innamorato dell’altro Sebastian” scuotè il capo il giovane, promettendo a sè stesso di non compiere lo stesso errore un'altra volta.
“Quello non conta Ciel. Non hai mai pensato che probabilmente ti eri innamorato del Sebastian sbagliato?” gli fece notare Finny.
Ciel sospirò. Quelle parole lo colpirono in pieno come un fulmine. Alzò lo sguardo verso Finny: "Kelvin aveva ragione, hai un cuore davvero generoso” sorrise il giovane.
Finny ricambiò il sorriso: “Pensaci Ciel, non è tutto perduto” proferì andando via, dandogli modo di riflettere.
 
 
 
 
La sera calò presto. Sebastian ormai non aveva più speranze. Volse lo sguardo dove prima aveva piantato i semi ed erano cresciuti dei fiori: il piano aveva funzionato. Sorrise contento, Bard allora aveva ragione, pensò.
La cella si aprì di colpo destante Sebastian dai suoi pensieri. Voltandosi vide Ciel entrare, seguito da un’altra guardia. Il giovane era teso e triste. Sembrava pronto a scoppiare in lacrime da un  momento all’altro.
“Sebastian, voglio dirti che... che mi dispiace tanto, per ciò che è successo” proferì con difficoltà.
Sebastian gli regalò uno dei suoi meravigliosi sorrisi: “Hai salvato la tua gente. Hai compiuto quello che ti eri proposto” rispose abbassando lo sguardo.
“Tu credi?” Ciel guardò l’ingresso della cella. Delle donne entrarono con dei vassoi.
“Dovresti... mangiare qualcosa” suggerì il ragazzo, continuando a guardare ovunque tranne che Sebastian. Non riusciva a reggere il suo sguardo.
“Grazie ma non ho molta fame. Non è il caso che sprechiate cibo. Usatelo per nutrire i vostri figli” disse Sebastian alla donna col vassoio in mano, rifiutando il cibo.
Ciel restò ancora più colpito dall’animo nobile e gentile del moro. La donna guardò Ciel, confusa, il quale gli fece segno di andare. A quel punto le donne uscirono e la guardia chiuse la cella, facendo sì che i ragazzi restassero da soli.
“E che... ti aspetterebbe l’ultimo pasto” gli comunicò Ciel confuso, guardando finalmente Sebastian.
“So affrontare l’idea anche senza” rispose il moro alzando gli occhi scarlatti, incontrando quelli color cielo del ragazzo.
“I-io non so... non so cosa dire” balbettò Ciel, sentendo il senso di colpa attanagliarli le membra. “E'  mia la colpa, se tu sei qui” confessò rammaricato.
Il moro si girò dando le spalle a Ciel, gesto che fece molto male al giovane.
“Sebastian, n-non credevo che finisse così” provò a giustificarsi quando vide il corvino voltare nuovamente verso di sè con dei fiori in mano, porgendoglieli. Il giovane sgranò gli occhi, prendendoli incredulo.
“Oh Sebastian...” sussurrò flebile con un sorriso. “Sono fiori veri. Come, come hai fatto?”
“Hai sorriso. Allora ne sei capace” osservò il corvino beandosi di quell'immagine più che poteva.
Ciel si mise una mano davanti al viso scoppiando a piangere.
“Ehi...” sussurrò Sebastian alzandosi, cingendogli i fianchi. “Non volevo farti piangere. Ti chiedo scusa” sussurrò a pochi centimetri dal suo viso.
Ciel lo guardava scuotendo la testa. Quei modi così gentili erano in grado di fargli perdere il controllo. Alla fine si lasciò andare a quello che i suoi sentimenti provavano realmente.
Si fiondò sulle labbra di Sebastian con impeto, spingendolo contro la parete. Fu un bacio intenso ma anche triste, sapeva di addio. Sebastian attirò a sé Ciel ricambiando immediatamente il bacio. Le loro lingue si incontrarono subito. Calde, sinuose, esprimevano tutta la voglia e la tensione che i due avevano provato in quei giorni. Se solo non fossero stati in quella situazione Sebastian l'avrebbe fatto suo all'istante; era troppa la voglia di averlo per sè. Sentendo la mancanza d'aria Ciel tornò in sé staccandosi da Sebastian come scottato. Fece un lungo sospiro per calmarsi. Restò a bocca aperta per il gesto che aveva appena fatto, non pensava di perdere così facilmente il controllo. Nemmeno con il primo Sebastian aveva mai fatto un gesto tanto avventato e desideroso.
Sebastian gli accarezzò dolcemente il viso e lui tornò a piangere. Ciel non voleva separarsi da lui, ma parlare adesso sarebbe stato troppo doloroso; dopo quello che era successo e che aveva dato la  conferma dei suoi sentimenti.
Scuotendo il capo il giovane lo allontanò e si diresse verso la porta: “Guardia” chiamò per farsi aprire la cella.
Si scambiarono un ultimo, intenso sguardo e Ciel scappò via, portando con sé i fiori donatigli.
Sebastian si appoggiò nuoamente alla parete di pietra sospirando: “Wow” sussurrò ancora scosso per il bacio.
 
 
 
 
 
“E’ una richiesta illecita” disse Undertaker mentre leggeva un libro nella biblioteca privata, riservata solo agli anziani.
“Mi impegnerò a non perderlo mai di vista. Sono convinto che sotto la mia guida li troveremo” disse Ciel cercando di convincerlo.
“Ne sei convinto?” chiese Undertaker guardando il giovane.
“La vita di un uomo non vale almeno un tentativo?” osservò il ragazzo facendo riflettere l'anziano.
Finny era seduto accanto ad Undertaker, mentre ascoltava la conversazione, senza permettersi di proferire parola.
“Ciel, lo sai che non c’è quasi nessuno in questo mondo che io apprezzi più di te. Eppure quando hai provato a recuperare i nostri tesori, non ci sei riuscito. Ora che c’è di diverso?” chiese Undertaker quasi sul punto di cedere.
“Non è stato lui a macchiarsi di quei delitti, è innocente. Non è un dettaglio trascurabile” precisò Ciel imperterrito.
Undertaker e Finny si guardarono un momento.
“Ciel neanche di me si può dire che sono... innocente” proferì l'albino sospirando.
Ciel non capiva quello che volesse dire.
“Ho commesso un errore” confessò.
Il vecchio che aveva dato i fagioli al primo Sebastian, stava sistemando i libri della biblioteca, alle parole di Undertaker si girò verso di lui, intuendo quello che volesse dire l'anziano.
“Ho fatto un indebito uso della nostra antica sapienza e ho creato i semi del fagiolo magico, responsabili di tutto. Ho mandato a cercare un uomo integro e speciale perché salisse fin qui e venisse ispirato dal  nostro modo di vivere. E in seguito insegnasse agli uomini ad applicare la nostra armonia, nel suo mondo d’origine. Ma ahimè, le mie buone intenzioni... mi si sono rivoltate contro” spiegò Undertaker con lo sguardo basso. “No Ciel no. Non lascerò che tu vada di nuovo, sarebbe troppo rischioso per te. Il tempo guarirà le ferite del tuo cuore” concluse saggiamente intuendo i sentimenti del giovane.
“C-come, come fai a vedere nel mio cuore?” chiese Ciel sorpreso.
Abbassando lo sguardo Ciel poggiò a terra davanti ai giganti, i fiori regalati da Sebastian e andò via senza aggiungere altro.
Finny guardò Undertaker con disappunto, scosse il capo e rincorse Ciel. Undertaker, rimasto da solo, prese in mano i fiori e rimase ad osservarli chiedendosi se aveva davvero preso la decisione giusta.
 
 
 
 
Ciel tornò alla fontana, luogo di incontri con il primo Sebastian, sfregandosi gli occhi.
“Che cos’hai Ciel?” chiese una grande figura preoccupata per lui.
“Oh, Ethan… non ti avevo visto” rispose Ciel continuando a guardare in basso.
“Mph, è difficile che passi inosservato. Perché stai piangendo?” chiese il piccolo gigante avvicinandosi a lui.
“I-io non sto… piangendo” ribatté.
“Sì certo, e io sono alto quanto te” commentò prendendolo in giro.
Ciel gli lanciò un’occhiataccia: “Non sei divertente Ethan.”
“Fammi indovinare, centra per caso il bel moro arrivato qui per il processo?” chiese il ragazzino tale e quale a suo padre Grell.
“Sei molto perspicace Ethan” osservò Finny raggiungendoli.
“Immaginavo, si vede lontano un miglio che sei innamorato di lui Ciel” constatò Ethan.
“Mph, il ragazzino è sveglio” disse Finny accarezzandogli il capo.
“La volete smettere! Io non sono innamorato di nessuno!” urlò Ciel visibilmente imbarazzato.
“Sai qual è la cosa bella Ciel?” gli domandò Ethan.
“Q-quale?” chiese il giovane in un sussurro.
“Che anche lui è innamorato di te. Anche un cieco lo noterebbe.”
Ciel si zittì riflettendo sulle parole del ragazzino.
“Beh, per quanto io ami i miei genitori, non sopporto le ingiustizie, quindi ti aiuteremo! Vero Finny!?” disse entusiasta.
“Puoi contarci” rispose il biondo sorridendo.
“G-grazie ragazzi” sorrise Ciel rincuorato.
 
 
 
 
Il momento era arrivato. Le guardie stavano portando Sebastian nella sala dove si sarebbe svolta la sua condanna. Il popolo gli fischiava contro mentre Agni si posizionò davanti a lui con un enorme spada. A quanto pare avrebbe eseguito lui la condanna.
I giganti entrarono nella sala prendendo le proprie postazioni.
“Stai tremando, Agni?” gli domandò Sebastian a fianco a lui.
“Fino ad oggi nessuno era condannato alla pena capitale” spiegò l'albino dispiaciuto.
“Consolante” commentò il corvino sarcasticamente.
Non appena il silenzio calò nell'aula, Undertaker si rivolse al moro: “Sebastian Michaelis, questa corte ti ha condannato a morte.”
“Ti auguro una fine misericordiosa e veloce” sussurrò Elizabeth, con sguardo triste.
 
 
Nel frattempo Ciel correva a cavallo come un professionista seguita da Finny ed Ethan. Sperava con tutto il cuore di arrivare in tempo.
 
 
“Agni, procedi” gli 
ordinò William.
Inginocchiarono Sebastian e Agni si mise davanti a lui; alzò la spada pronto a colpirlo quando Finny arrivò e si sedette come se niente fosse accanto ad Elizabeth.
NO!!!” esclamò Ciel entrando nell'aula.
Agni si fermò subito guardandolo. Si voltarono tutti verso Ciel, che fu bloccato dalle guardie con le spade incrociate per non farlo avanzare oltre.
“Sebastian, giura di non tradirmi mai” gli disse sorridendo.
“Lo giuro. Te lo giuro” rispose il corvino ancora in ginocchio, con un sorriso innamorato.
Ciel si tolse il mantello, mettendo ko una delle guardie gli prese la lancia e si lanciò verso Sebastian. Iniziò ad attaccare tutte le guardie stendendole come se niente fosse. Era un ottimo combattente e nessuno riusciva a tenergli testa.
“E’ un’azione oltraggiosa!” disse William alzandosi.
“Finny!” esclamò Ciel.
Finny corse verso di loro e si sedette davanti per tener lontane le guardie. Mentre Ethan bloccò le guardie all’entrata: "Non osate fare un altro passo o vi mangio a colazione" li intimorì il piccolo gigante con un ghigno inquietante.
Ciel puntò la lancia verso la gola di Agni per tenerlo a distanza.
“Sebastian prendi nella mia sacca le fiale quelle che brillano” gli disse mentre teneva a bada l'albino.
“Ciel non saresti dovuto venire qui” esordì Undertaker, sorpreso per il suo gesto.
“Le ho trovate” sussurrò il moro.
“Mi dispiace Undertaker” proferì Ciel.
Quest’ultimo guardo nella sua tasca ed erano rimaste solo due fiale, capì subito cosa sarebbe successo.
“Fermateli” Ordinò alle guardie.
“No Agni... Sebastian no, non oggi” avvertì Ciel, guardandolo deciso.
“Sta giù” sussurrò Agni al giovane. I due si abbassarono e Agni fece finta di colpirli.
“Che cosa devo fare?” domandò Sebastian.
“Unisci le mani!” gli suggerì Ciel prendendogli le mani unendole alle sue.
Unì le fiale sprigionando l’ennesima energia. I giganti rimasero a guardare sbalorditi mentre Ciel e Sebastian venivano inghiottiti dalla luce, scomparendo.
Finny guardò Elizabeth e i due sorrisero con complicità.
Ethan fece l’occhiolino a Grell, orgoglioso di suo figlio.
“Te l’ha fatta, mio caro Undy” commentò il rosso, soddisfatto. “Bravo Ciel” sussurrò alla fine.
 
 
 
 
 
 
 

Angolo dell’autrice
 
Che salvataggio trionfale ha fatto il nostro Ciel *^*
E quel bacio u.u
Ma quanto è audace qui Ciel u.u
Troppo dolce Ethan, ha capito tutto dalla vita! Proprio come suo padre Grell lol.
Dove andranno adesso i nostri amati!! °o°
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Bacini baciotti :*

 
 
 
 
 
 
   
 
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