Natsu
accompagnò Lucy all'indirizzo che gli aveva dato,
nella zona più nuova della città e la
seguì all'interno di un palazzo imponente
ma elegante. Sembrava essere stato costruito interamente in marmo ed
era così
bianco e lucido da far quasi male agli occhi.
Lucy
controllò la cassetta della posta non appena misero
piede nell'atrio, facendogli cenno di seguirla verso l'ascensore mentre
scorreva rapidamente le buste che teneva in mano.
"Ne,
Natsu", esordì all'improvviso pigiando il
pulsante del quarto piano. "Ti ricordi quando hanno costruito questi
palazzi?".
Natsu
annuì e le prese la mano, sorridendo del fatto che
anche lei ricordasse. "Dicevamo sempre che saremmo venuti a vivere qui
perché eravamo stufi delle vecchie ville del nostro
quartiere".
Lei
rise lievemente, ricambiando la stretta delle sue
dita. "E pensare che adesso tutta Magnolia vorrebbe vivere proprio in
quel
vecchio quartiere!".
"Sul
serio?".
Lucy
rise di nuovo, questa volta più apertamente.
"Per mia fortuna", disse, tirandosi dietro Natsu verso una porta
rossa sulla destra. "Con il rischio di perdere affittuari ogni
settimana,
la padrona non fa più la tiranna sul concederci di tenere
animali in
casa".
"Animali?!
Ma non ne hai mai voluti!".
"Beh,
per lui dovevo proprio fare
un'eccezione", rispose la ragazza andando verso il salotto mentre Natsu
richiudeva la porta. "Coraggio, vieni!".
Lui
seguì la direzione da cui sentiva provenire la voce e
restò di sasso vedendo che Lucy teneva in braccio Happy, il
suo adorato gatto
creduto perso tanti anni prima.
"L'ho
trovato tutto infreddolito nel giardino dei
miei quando sono andata a riprendere le ultime cose", disse dolcemente
lei. "Sapevo che credevi di averlo perso e così mi sono
ripromessa di
tenerlo soltanto fino al tuo ritorno ma... Tu non sei più
tornato prima di
ieri".
Natsu
la raggiunse in due falcate e l'afferrò per le
braccia, spaventando Happy che saltò giù con un
miagolio di protesta.
"Lucy, io... Dio, ti amo!", esclamò schiantando le labbra
sulle sue.
Lucy
sorrise in quel bacio, sentendo il proprio cuore
martellare violentemente contro la cassa toracica, una sensazione che
non
provava più da tanto tempo; aveva amato Gray ma il loro era
stato un sentimento
per certi versi acerbo che impallidiva rispetto a quello che provava
per Natsu
e che - cominciava a capirlo - era lì da sempre.
"Mi
dai mezz'oretta?", gli chiese quando la
lasciò libera di parlare.
"Per
fare cosa?".
Natsu
aveva messo su il broncio e Lucy non riuscì a
trattenersi dal ridacchiare. "Voglio solo fare una doccia prima di
cambiarmi, credi di potermelo concedere?".
"Forse
se mi lasciassi venire con te...",
mormorò lui chinandosi a baciarle il collo.
"No!",
esclamò la ragazza, rossa d'imbarazzo.
"Aspetta qui e fai pure come se fossi a casa tua!".
Sgattaiolò
dalla sua stretta scappando nell'altra stanza
e questa volta fu il turno di Natsu di ridere, prima di afferrare Happy
e
lasciarsi cadere sul divano. "Allora, dove diavolo eri fuggito?!".
Lucy
sospirò di piacere quando il getto d'acqua calda le
scorse addosso, gli occhi chiusi per godersi quel momento di perfetta
beatitudine. Era felice, sì, finalmente poteva dire con
sicurezza di esserlo di
nuovo.
Da
quando Natsu era tornato nella sua vita, dichiarando
con la sua solita irruenza di amarla, le sembrava di camminare su una
nuvoletta
rosa di felicità. Persino la mancanza dei suoi genitori si
faceva sentire meno
quando c'era lui, il suo chiassoso migliore amico che sosteneva con
sicurezza di
sapere che loro due erano destinati a stare insieme. Sorrise a quel
pensiero,
in fondo ci credeva anche lei che fosse così: se lui non
fosse stato davvero la
sua anima gemella, per quale altro motivo avrebbe dovuto essere l'unico
in
grado di farle provare certe sensazioni?
Eppure,
non riusciva ancora a lasciarsi andare
totalmente: una parte di lei temeva che quello che sentiva fosse
influenzato da
Natsu e che se avesse ceduto avrebbe finito con il perdere anche la sua
amicizia, qualcosa che la faceva rabbrividire al solo pensiero.
"Lucy!".
Lucy
si lasciò scappare un urletto di paura nel momento
in cui Natsu aprì il box doccia senza tanti complimenti.
"Natsu!",
esclamò, tentando inutilmente di
coprirsi. "Che diamine ci fai qui, esci!", strillò
lanciandogli
contro la bottiglia dello shampoo.
"Ahia",
si lamentò lui, colpito dritto sul
naso. "Avevi detto mezz'ora, sei qui da quasi cinquanta minuti!".
"Esci!",
urlò di nuovo Lucy, la voce ancora più
acuta.
A
Natsu non restò che ubbidire, prima che gli lanciasse
contro l'intero schieramento di cosmetici che teneva lì
dentro. "Non me la
ricordavo così manesca", borbottò massaggiandosi
il naso. Stava per uscire
dal bagno quando un'ultima occhiata alle sue spalle gli
rivelò la figura
sinuosa di Lucy ancora sotto la doccia. 'E no mia cara Lucy, non te la
cavi
così!'.
Senza
pensarci oltre, si liberò in fretta dei vestiti che
gettò con noncuranza in un angolo e raggiunse quella che
riteneva a tutti gli
effetti la sua donna, infilandosi con prepotenza nella doccia e
schiacciandola
contro le piastrelle alle sue spalle.
"Natsu!",
esclamò lei, per la seconda volta in
troppo poco tempo. "Ti avevo detto di and…".
Il
ragazzo la zittì con le proprie labbra, stringendola a
sé nel timore che si sottraesse o lo respingesse, ma per
tutta risposta Lucy si
avvinghiò a lui, afferrandogli i capelli con una mano e
tirandogli indietro la
testa.
"Questo
è un colpo basso, Natsu".
"È
colpa tua che sei troppo bella", rispose per
le rime Natsu, rivolgendole un ghigno ferino prima di avventarsi sul
suo collo.
"E io ti amo troppo per resistere".
"Stavolta
tu resta qui!", intimò Lucy a Natsu
che se ne stava comodamente sdraiato sul letto con un sorriso
soddisfatto a
distendergli i tratti, coperto appena il necessario dalle lenzuola.
"Come
vuoi, Lu", rispose con uno sbadiglio lui,
voltandosi di schiena. E facendo scivolare del tutto il lenzuolo nel
movimento.
"Che
faccia di bronzo!", disse fra i denti la
ragazza rifugiandosi in bagno.
Natsu
ridacchiò sentendo la chiave girare nella toppa e
si dedicò all'esplorazione della stanza di Lucy. Solo
visiva, ovvio, non aveva
nessuna intenzione di muoversi dal letto. La sua ragazza -
perché lui era
assolutamente convinto di avere ragione e già la considerava
tale - aveva
decorato tutto con uno strano miscuglio di rosa e rosso; non ci volle
molto a
fare due più due, il rosso era sempre stato il suo colore
preferito e il rosa
quello di lei. Forse non era stato intenzionale ma anche lei aveva
già capito
quanto fossero legati. Una delle pareti era disseminata di foto dei
loro amici
e dei genitori di Lucy e la parte centrale di quello strano mosaico era
occupato da una foto di loro due che era stata scattata poco prima che
lei
facesse coppia con Gray: erano entrambi sereni e sorridevano
sinceramente.
Altre
foto che li ritraevano insieme, alcune minuscole,
erano disposte su quello che Natsu suppose fosse il comodino di Lucy,
quello
vicino alla parte di letto che occupava abitualmente.
Sospirò appena, pensando
che anche lei doveva aver sentito molto la sua mancanza:
chissà se immaginava
che anche la sua stanza nella sua casa di Crocus era piena delle loro
foto.
"Hai
scoperto il mio segreto".
La
voce di Lucy lo raggiunse improvvisa, facendolo
sussultare e nel voltarsi scoprì che lo aveva raggiunto sul
letto senza che se
ne accorgesse.
"Non
ti ho sentita uscire".
"Lo
vedo". Si chinò a baciarlo con un sorriso,
sfiorandogli il viso con un tocco lieve. "Dai, va' a darti una
ripulita,
volevamo andare al parco, no?".
Natsu
le prese la mano nella sua e vi posò un bacio prima
di alzarsi e raggiungere il bagno. Lucy distolse lo sguardo da lui,
preferendo
concentrarsi sulla scelta dei vestiti piuttosto che su quel corpo
statuario.
Dopotutto, voleva proprio uscire con lui.
Giunti
a destinazione, Natsu restò imbambolato a fissare
l'ingresso del parco, talmente a corto di parole da sembrare un pesce
all'amo.
Era rimasto praticamente identico rispetto a quando era partito,
avrebbe
giurato che ci fossero anche gli stessi ciuffi d'erba attorno al palo
che
reggeva l'insegna. A Lucy non lo aveva mai detto naturalmente ma era
proprio in
quel posto che aveva capito di essere irrimediabilmente innamorato
della sua
migliore amica.
Stavano
attraversando il parco per tornare a casa, come
facevano tutti i giorni, quando Natsu si era improvvisamente fermato e
Lucy
aveva fatto lo stesso, voltandosi a guardarlo.
"Natsu?".
"Credo
di voler lasciare Lisanna, Lu".
La
sua amica lo aveva afferrato per un braccio e portato
entrambi verso una panchina, sulla quale si erano seduti. "Ricomincia
da
capo. Perché vorresti lasciare Lisanna?".
"Perché
mi piace un'altra ragazza ed è evidente che
non sono più innamorato di Lisanna come lo ero una volta",
rispose Natsu,
lo sguardo incollato sulle proprie mani giunte in grembo.
"Come
fai a dire di non amarla, ne sei certo?".
"Lucy,
non ho occhi che per l'altra!
Anche quando siamo
insieme, se per caso passa lei, dimentico persino che Lisanna esista!
Non è
giusto continuare in questo modo, è una brava ragazza e
merita di meglio".
Lucy
aveva steso la mano a prendere quella di Natsu,
stringendola nella sua. "Non pensare mai di essere meno di quello che
qualsiasi ragazza meriterebbe: stai prendendo una decisione difficile,
anche
per il bene di Lisanna. Se fossi una cattiva persona non ti
importerebbe della
situazione miserevole in cui il vostro rapporto la sta trattenendo".
Lui
aveva finalmente alzato lo sguardo, incrociando
quello color cioccolato della sua Lucy; lei sapeva sempre cosa dire per
mettere
a posto le cose, sapeva dargli i consigli migliori
e lo ascoltava sempre, non fingeva di farlo.
Ma se avesse saputo di essere proprio lei l'altra?
Se fosse stata consapevole del suo sguardo
che la seguiva sempre, immaginando come sarebbe stato fare coppia con
lei? Se
solo avesse potuto sentire come il suo cuore batteva furiosamente ogni
volta
che i loro occhi si incontravano.
"Però...
Lei ne soffrirà, Lu", disse,
preferendo deviare il corso dei propri pensieri.
"Certo
che ne soffrirà, Natsu. Però alla fine
capirà
che lo stai facendo perché le vuoi bene e non vuoi che stia
con te dal momento
che non la ami più. Ci vorrà del tempo ma
tornerete amici".
Lucy
gli sorrise incoraggiante e Natsu riuscì a
risponderle con un piccolo sorriso.
"Andiamo,
puoi fare di meglio! Il mio Natsu ha il
sorriso più bello del mondo!".
Aveva
gonfiato le guance, indispettita e a quella vista
lui era scoppiato a ridere, tenendosi la pancia. "Smettila Lu, sai che
trovo troppo comica quella faccia!".
"Beh
almeno adesso ridi!".
Lucy
aveva riso con lui, abbracciandolo di slancio e gli
aveva baciato la guancia. "Ti voglio bene, Natsu. Questo non
dimenticarlo
mai, ci sarò sempre per te".
Natsu
aveva ricambiato l'abbraccio e annuito, convinto
che quella splendida amicizia sarebbe diventata qualcosa di
più una volta che
lui avesse rotto con Lisanna; non si sarebbe lasciato sfuggire Lucy.
Natsu
scosse la testa, ridendo fra sé della propria
ingenuità: allora non sapeva che Gray si sarebbe messo in
mezzo, causandogli
anni di sofferenza.
"Natsu
va tutto bene?".
La
voce di Lucy lo riportò coi piedi per terra e le
sorrise, annuendo. "Sì, tutto bene".
Lei
aggrottò le sopracciglia, fissandolo.
"Natsu", sbottò con tono ammonitore.
"È
la verità, Lu, solo dei ricordi!".
Lucy
decise di lasciar perdere e scrollò le spalle con
noncuranza. "Va bene, se lo dici tu", disse. "Ma prima o poi
dovrai dirmelo", aggiunse, gli occhi ridotti a due fessure.
Natsu
scoppiò a ridere e le cinse le spalle con un
braccio, attirandola a sé. "Sei proprio unica", disse,
voltandole il
viso per poterla baciare. "Dai entriamo!".
Lei
gli sorrise e annuì, portando un braccio attorno alla
sua vita mentre si incamminavano lungo i sentieri che attraversavano i
prati:
quella settimana da trascorrere con lui prometteva proprio bene.
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Salve
ragazze/i ^-^
Visto
che me lo avete chiesto in tanti, ho deciso di
riprendere in mano questa storia e farla effettivamente diventare una
long; ho
in programma di aggiornare almeno una volta a settimana ma se non mi
dovesse
riuscire vi prego di essere pazienti ^^”
Credo
che sarà una storia fluffolosa come poche, questo
contesto mi ispira troppa tenerosità fra i miei tesori
>w<
Mi
ripeto ma non posso farne a meno, grazie se avete
letto e due volte se recensite!
Alla
prossima <3