CAPITOLO 4. ASUKA ICHINOSE E KANATO SAKAMAKI
Delle
gocce si abbattono prepotentemente sul vetro di una stanza,
provocando un fastidioso rumore che qualcuno, però, sembra
gradire.
Asuka
Ichinose ammira, come ipnotizzata, la finestra della sua camera, si
inebria di quel suono. Secondo lei non è noioso, anzi:
è tipico del
suo carattere innervosirsi con chi afferma il contrario.
Sospirando,
la ragazza si alza dal letto, provocando un cigolio da parte di
quest'ultimo, e si trascina vicino allo specchio.
E'
molto magra e la sua carnagione cadaverica le da' un aspetto quasi
inquietante. Nonostante tutto, è molto bella: i lineamenti
fanciulleschi, i grandi occhi color ambra e i capelli neri, si
adattano perfettamente alla sua persona. Il rumore di una porta che
si apre la fa riaffiorare dal vortice di pensieri in cui era caduta.
“Hai
finito, finalmente...” esordisce la mora: “Eppure,
dovevi solo
cambiarti...”
L'altra,
dal canto suo, sbuffa annoiata: perchè, perchè
doveva capitarle una
ragazza così scontrosa, come compagna di stanza!?
“Sono
stata sotto la pioggia fino a cinque minuti fa...” ribatte la
Nanase, stizzita.
“A
proposito...” dice la ragazza mora con un ghigno:
“In tutto
questo c'entra un ragazzo? Un appuntamento saltato?”
Yuriko,
quindi, aggrotta le sopracciglia, arrossendo violentemente.
Come
si permette?
“Smettila
di affermare cose non vere!”
Ridacchiando
maliziosa, la Ichinose non può ammettere a sé
stessa che si sta
divertendo. Eccome! Se la sta spassando!
“Il
tuo rossore e la tua agitazione dicono ben altro...Inoltre, credo che
il tuo essere così pudico sia in contrasto con la vera
te..”
La
castana spalanca gli occhi nel sentirla parlare così
apertamente e
la guarda scioccata. Ma se nemmeno la conosce!
“Che
c'è? Non guardarmi così, dico semplicemente la
verità” ammette
la mora, incrociando le braccia al petto e andandosi a risedere sul
letto.
*“Hentai-chan!”
Esclama di botto la Nanase che, ancora infuriata, esce dalla camera
sotto gli occhi ambrati, particolarmente divertiti, dell'altra.
Asuka
torna a guardare la pioggia, ammaliata da quelle gocce perlacee che
ticchettano, ritmicamente, sulla finestra, infrangendosi contro il
vetro.
“Dici
che è questa Teddy?”
Una
voce richiama l'attenzione della mora, la quale si scosta la lunga
ciocca nera per guardare chi è appena entrato in camera:
è uno
studente, lo capisce dalla divisa scolastica che indossa, la giacca
scura è leggermente calata sulla spalla destra.
Ha
i capelli spettinati, di colore viola, sfumti di un glicine chiaro.
Anche
lui ha profonde occhiaie, che gli contornano gli occhi violetti e
vitrei.
Ma
quello che sorprende Asuka, è l'orsetto che il giovane
stringe a sé,
con fare possessivo.
“E
tu sei?” domanda la fanciulla, con una punta di sufficienza.
“Kanato
Sakamaki. Credevo fosse la mia stanza.” rivela il tipo, con
voce
flebile e pacata.
“Io
sono Asuka Ichinose e questa è la mia camera.”
risponde lei, con
un tono, volutamente, distaccato.
“Allora
ho sbagliato.” conclude Kanato, pronto ad andarsene. Asuka,
però,
si avvicina a lui, incuriosita dal peluche.
“Lui
chi è?” chiede fredda, senza far trapelare la sua
curiosità.
E
il volto del ragazzo s'incupisce di colpo.
“Teddy”
dice a denti stretti.
Detto
questo, Kanato fa dietro-front, ma la giovane lo blocca ancora:
“Ehy
non te ne andare. Quindi sei in camera con qualche ragazza...o col
tuo orsacchiotto?” domanda Asuka, mentre le sue labbra
s'incurvano
in un sorriso malizioso.
Kanato
la guarda inerme, ha colto perfettamente la frecciatina, quindi
rimane, per un attimo, senza parole.
Poi,
la sua espressione muta drasticamente: “Siamo solo io e
Teddy.”
afferma, in un ringhio basso e cupo.
“O
magari a te piacerebbe stare in camera con me?” continua con
un
ghigno perfido, riuscendo a spiazzare Asuka.
“Ad
ogni modo, non ti rivolgere più a Teddy” conclude
il ragazzo,
frattanto si lividisce di rabbia.
“Come
sei nervoso..” sbuffa la mora, guardandosi le unghia curate,
com'è
solita fare.
“Non
parlarmi così!” sbraita il ragazzo, visibilmente
alterato dal
comportamente di Asuka. Quest'ultima, invece, gli si avvicina
ulteriormente, abbastanza da constatatare la bassezza del giovane,
concentrandosi sul nero della pupilla.
Con decisione essa sibilla:
“Sei seccante, ora, esci fuori e la prossima volta che mi
vedi...”
lo guarda intensamente e, con grande soddisfazione, constata che il
Sakamaki è inoffensivo: “...non parlarmi del
pupazzo.”
Forse
per distrazione, forse per qualcos'altro, però, Kanato
sembra
risvegliarsi dallo stato in cui, quella dannata ragazza, l'ha
ridotto.
“Cosa
mi hai fatto, dannata umana?” domanda quest'ultimo,
afferrandola
per un braccio.
“Ti
consiglio di lasciarmi se non vuoidei problemi. Inoltre...”
spezzando la sua voce glaciale, comincia a ridacchiare.
“Umana?
Per chi mi hai preso? Credi davvero che un'umana potrebbe fare quello
che ho appena fatto?” chiede sarcastica la mora, squadrandolo
per
un momento, prima che il suo sguardo ambrato si posi sulla stretta al
polso.
“Come
fai a tenere il pupazzo con un braccio? Non ti stanca?”
domanda
all'improvviso, indicandolo col capo.
Con
un gesto repentino, il Sakamaki si avvicina al collo della ragazza.
“Ti
ho detto che non devi nominare Teddy, nemmeno guardarlo. Altrimenti
la pagherai molto cara.” sibila il ragazzo, lasciando
allibita
Asuka.
Possibile
che se la prenda così tanto per un orsacchioto?
Evidentemente si.
pensa
la ragazza. Potrebbe anche rilassarsi un po',
però...
Un
dolore atroce al collo la distrae dai suoi pensieri.
Spalanca
gli occhi quando si rede conto di cosa sta succedendo. E'
un..vampiro?
“Cos...Smettila,
mi fai male!” Asuka cominci a dimenarsi, invano.
Diventa
sempre più debole ad ogni sorso e ormai non cerca nemmeno di
ricorrere ai suoi poteri. La sua vista le si offusca e la mente
annebbiata vorrebbe solo un po' di pace.
“Finiscila”
esclama una voce familiare, facendo staccare Kanato e cadere con un
tonfo la mora, soccorsa subito dalla Nanase, appena entrata.
“Va
via.” sbotta, con determinazione l'umana, adagiando un
braccio
sotto le spalle della ragazza ormai svenuta.
Kanato,
rimasto in disparte, si pulisce il rivolo di sangue mentre
stranamente obbedisce e si avvia alla porta:
Ci
divertiremo molto con quella...neh, Teddy?
Delicatamente,
e con un po' di fatica, Yuriko soccorre la sua compagna di stanza,
facendola stendere sul letto.
Ormai
erano più di cinque minuti che Asuka non dava segni di vita
e
l'umana comincia a preoccuparsi.
Dovrei
chiamare il preside...? Oppure quella Ryoko...? si
dice, mentre fa avanti e indietro per l'intera stanza, agitata.
Un
mugolio, però, la distrae dai suoi pensieri e, felice come
non mai,
guarda la Ichinose mentre, pian piano, apre le palpebre, mantenendosi
con la mano la parte dove quel maledetto vampiro l'ha morsa prima.
“Come
stai? Come ti senti? Devo chiamare un medico? Il preside? Cosa gli
dico?” domanda a raffica la Nanase, visibilmente agitata e in
pena
per la sua compagna di stanza.
La
mora, dal canto suo, è ancora stralunata e fa fatica a
seguire quel
tornado castano.
“Cosa
faccio!?”
“Ti
calmi!” sbotta Asuka, non ne può più!
“Okay...”
La
ragazzza dagli occhi ambra le rivolge in mezzo sorrisino:
“Bene...e
non preoccuparti, sto già meglio.” le dice.
Con
qualche sforzo, la mora comincia a riprendersi: si alza in piedi,
vacillando leggermente, e muove due o tre passi.
“Vedi?
Sto benone!” annuncia risoluta, rivolgendosi alla compagna di
stanza.
“Perchè
ce l'aveva con te quel vampiro?” Domanda, quindi, Yuriko,
sedendosi
sul letto.
“Non
dovevo rivolgermi al suo pupazzo...” confessa l'altra.
E
la castana sgrana gli occhi: “Solo perchè hai
parlato col
peluche?” ripete incredula.
Asuka
annuisce distrattamente, non ha voglia di ripensare a quel tipo
lì,
sebbene lui continui a rimanere nei suoi pensieri.
“Ma
che problemi hanno qui?” riflette ad alta voce Yuriko,
ripensando a
Subaru che, per un po' di caos, ha distrutto un muro..
Asuka,
invece, ricorda improvvisamente di aver dimenticato qualcosa:
“Ho
scordato il quaderno di matematica nell'armadietto.”
brontola,
sbuffando sonoramente: “adesso torno.” annuncia,
prima di
chiudersi la porta della camera alle spalle.
Ancora
barcollando, non è nel pieno delle forze, Asuka cammina
lungo i
corridoi di quell'istituto. Perchè mai i suoi genitori
adottivi
l'hanno sbattuta lì, in quello squallido college da ricconi,
pur
sapendo che lei non avrebbe sopportato di vivere in quel luogo?
Finalmente
raggiunge l'armadietto e afferra l'oggetto cartaceo, foderato di blu.
Quando
richiude l'anta metallica, una faccia le si para davanti e Asuka
sussulta nel ritrovarsi di fronte il viso, inquietante, di Kanato.
Asuka,
già pronta ad incendiarlo, si blocca perchè il
vampiro le mette di
fronte l'orsacchiotto.
“Chiedi
scusa a Teddy” le ordina, decisamente serio.
Eppure
ad Asuka viene da ridere: “Come?” domanda, non
potendo credere
alle parole che ha appena pronunciato a Kanato.
“Chiedigli.
Scusa.” insiste lui, sull'orlo di una crisi di nervi.
Asuka
alza gli occhi al cielo, potrebbe fargli molto male con i suoi
poteri, eppure decide di passare ad un approccio
più...amichevole:
“Scusa.” mormora con disinteresse.
Visibilmente
colpito, Kanato stringe il peluche a sé e sorride
soddisfatto, un
sorriso poco rassicurante.
Ma
alla ragazza, il morso del vampiro non le è ancora andato
giù: “Non
provare mai più a mordermi” lo ammonisce.
Però,
il giovane sembra ignorare la sua aria minacciosa.
“Il
tuo sangue è davvero dolce Asuka-chan” continua
Kanato, facendo
scattare gli occhi violetti sui buchi, ancora evidenti, sul collo
della fanciulla.
“Smettila
di fissarmi così” sibila gelida Asuka e, con
questa frase, lascia
il vampiro, che nel frattempo si è messo a ridacchiare.
*Hentai-chan: pervertita (XD)
ANGOLO AUTRICI.
Nephertiti: *E' nascosta da qualche parte*
Sun-chan: Onee-chan? Perchè ti nascondi O_o
Nephertiti: I-io non esco di qui!!
Sun-chan: Perchè? ^^
Nephertiti:Ho smaltito la Coca-cola...Ti rendi conto di che figura ho fatto nello scorso 'angolo autrici'?!
Sun-chan: Ah..Vero..Suvvia non è così grave! ^^””
Nephertiti:
*Spunta dal nulla, stropicciandosi la maglietta* C-ciao a
tutti!!
*Si
nasconde dietro Sun-chan*
Sun-chan:
Rieccoci con una nuova One-shot! ^^
Guarda
che non c'è bisogno di nascondersi uwu
Nephertiti:
Ok...
Quindi
siamo ad un'altra One-shot *cerca il foglio* Dov'è il foglio
con i
ringraziamenti Onee-chan?!
Sun-chan: Devi averlo strappato quando eri...ehm..ubriaca?
Nephertiti: 0///0 *Si nasconde dietro Sun-chan*
Sun-chan: Su non fare quella faccia ^-^
Nephertiti:
*Si ricompone* Bene, improvviseremo!
Grazie
a tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo!! ^3^
Sun-chan:
Siete stati in tanti! *^* *si commuove*
Inoltre
ringraziamo chi l'ha inserita nelle preferite/seguite/ricordate ^^
Nephertiti: E speriamo che a Mamoriu piaccia come abbiamo descritto la sua Asuka ^-^
Sun-chan: e...MUAHAHAHAH(?), l'ho fatta morire di curiosità, insieme a Neko-chan uwu
Nephertiti:
Eh già XD!!!
….
*fa
un balletto*
Sun-chan:....Che hai? O.o
Nephertiti: Sto improvvisando, non abbiamo il foglio e non ricordo cosa dobbiamo fare ora ^_^”
Sun-chan: Oookay. Una domanda per voi lettori/lettrici: come vi fanno a piacere i nostri scleri? O.O *///*
Nephertiti: Secondo me non gli piacciono!! ^-^''
Sun-chan: A-ah...*Va nell'angolino* dici? TwT
Nephertiti:
Ma no, scherzavo ^_^” *la va a recuperare dall'angolino e
l'abbraccia*
Perchè
ai lettori questo angolo piace molto ^-^”
Sun-chan: mmh...okay, ci credo ^^
Nephertiti: Bene, detto questo speriamo che il capitolo vi piaccia!! ^-^
Sun-chan: Già ^^ Beeeene...ora ce ne andiamo XD
Nephertiti: Aspettiamo i vostri commenti, sia positivi che negativi e...*rumore non meglio identificato*
Sun-chan:
^^
…..?
Nephertiti: Cos'era quel rumore? Onee-chan, abbiamo scordato qualcosa acceso?!
Sun-chan: *Ci pensa* non credo! O.O
Nephertiti:
*ci pensa un po' su...*
1
minuto dopo...
*si
sente puzza di bruciato*
O_O
Ehm...Sun-chan, quand'ero ubriaca, credo di aver acceso il microonde
ma non so cosa ci ho messo dentro...
Sun-chan: O.O Corro a spegnerlo. Intanto tu saluta! ^^
Nephertiti:
Ok!!
Noi
adesso vi salutiamo, un bacione da Nephy-chan & Sun-chan ^3^
*Corre
da Sun-chan*