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Autore: GiulsM_96    30/06/2015    3 recensioni
Coral Fazbear si trova davanti ad una grande opportunità: realizzare il suo sogno e gestire una pizzeria insieme al marito Lorenzo…c’è un unico problema in tutto questo, il fatto che la pizzeria non è altro che una copertura per nascondere affari di massima sicurezza dell’FBI. Coral si trova così a gestire il lato imprenditoriale della pizzeria, lasciando al fratello Jeremy il compito di proteggere i segreti di stato insieme alla sua squadra di assassini “sotto copertura”…sembrano semplici camerieri…sembrano festosi ragazzi vestiti da animali…ma cosa nascondono sotto i costumi di scena?
(Gli animatronici saranno semplici esseri umani vestiti da animali, non robot)
Genere: Azione, Comico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Una mano lo afferrò al polso torcendoglielo a tal punto da spaccarglielo. L’uomo cacciò un grido di dolore che riecheggiò per tutto il corridoio imbiancato a scacchi bianchi e neri, poi lasciò cadere a terra il revolver facendosi atterrare dal suo avversario.
Era arrivata la fine, sapeva che non sarebbe mai più uscito da quella stramaledetta pizzeria; il suo unico rimpianto era di esserci arrivato tanto vicino, quello per cui lo avevano mandato, quello per cui molte altre spie sarebbero state inviate in quel luogo, era nascosto dietro la porta che ora si faceva beffa di lui a pochi metri da dove era atterrato in ginocchio. Sorrise rassegnato e si voltò per fissare il suo assassino, incrociò lo sguardo con quegli occhi dorati, che nel buio parevano brillare di luce propria. –E così vecchia volpe pare che tu sia riuscita a fermarmi!-
-No, dai, non sono poi così vecchio, diciamo pure che sono un bocciolo in confronto a te!-
-Non riuscirete mai a tenere nascosto il bottino. Arriveranno molti altri a cercarlo.-
-Che vengano, noi gli aspettiamo!-
La luce lunare filtrata dalla finestra fece brillare i denti, più affilati del normale, del ragazzo, mentre lui alzava un braccio in aria  facendo scattare una lama dalla manica.
-Jumpscare!-
La lama si abbassò e pochi secondi dopo le piastrelle della pizzeria si imbrattarono di sangue.

*DUE  SETTIMANE PRIMA*

Nuova apertura

Freddy Fazbear’s pizza

Intrattenimento per bambini
Più di 30 tipi di pizze
Qualità e cordialità!

Vi aspettiamo il 12 di ottobre per la grande inaugurazione.
Per l’occasione bouffe gratis fino alle 23!

Vi aspettiamo numerosi!!!


Coral lesse il manifesto a voce alta tentennando non appena vide nel centro l’immagine di un orsetto dorato, in stile Winnie De Pooh, con tanto di piccola tuba, che usciva da un cerchio colorato impugnando un microfono.
-Papà, questo cosa significa?-
Il signor Farbear, un uomo sulla sessantina mezzo pelato, osservò orgoglioso lo sguardo disorientato della figlia, e quello ancora più confuso del suo genero.
-Niente mia cara, ho pensato di farti felice investendo un po’ del mio immenso capitale! Sbaglio o è sempre stato il tuo sogno aprire una pizzeria?…oh e anche il tuo Lorenzo.-
Coral lanciò un’occhiata al marito che la osservava preoccupato dietro quelle sue adorabili lentiggini.
-Beh papà…si mi piacerebbe aprire un ristorante da gestire con Lorenzo, un’impresa famigliare, ma…perché te ne sei occupato tu? Oddio, è bellissimo te ne sono grata, ma perché?-
Il signor Fazbear alzò le spalle appoggiando la schiena alla sua poltrona rossa.
-è una cosa che un padre farebbe per una faglia da poco maritata!-
Lorenzo sobbalzò sulla sedia e spostando lo sguardo a terra incrociò le braccia –Palle! Che losco affare c’è sotto? Traffico di droga da sventare? Trafficanti di organi da arrestare? Cosa?-
Il padre di Coral scattò in piedi e puntò un dito contro il ragazzo –Tu! Piccolo delinquente che devo rispettare perché sei mio genero, ma soprattutto perché i tuoi occupano una posizione importante all’interno dell’ FBI…sappi che se osi ancora una volta parlarmi così ti ritroverai a dormire…-
-Con i pesci?-
-…no, con i miei levrieri!-
Si risedette passandosi una mano per sistemare i pochi capelli che gli erano rimasti in testa. –In ogni caso- continuò –Coral la scelta spetta a te. Se te la senti puoi diventare la proprietaria e gestire il ristorante, oppure posso vendere l’impresa a qualcun altro, ormai sarebbe un peccato deludere i clienti che aspettano l’apertura.-
Coral guardò nuovamente la locandina mordendosi un labbro. –No- disse scuotendo la testa carica di ricci biondi –Non posso di certo farmi scappare un’occasione del genere! Giusto Lore?-
-c’è sotto qualcosa…- farfugliò il giovane da dietro la mano che si era portato a pungo sulla bocca.
-Lore, ti prego! Papà accettiamo! Dunque, dovrò gestire io tutte le attività e scegliere il personale? Uuh non vedo l’ora!-
Il signor Fazbear si strofinò compiaciuto le mani fulminando Lorenzo con uno sguardo di superiorità.
-Certo tesoro, la scelta dei cuochi è tutta tua!-
Coral che già si era costruita la sua gerarchia lavorativa nella mente si bloccò all’istante. –Come sarebbe a dire che posso scegliere solo i cuochi? E i camerieri? E mi pare di aver capito che ci sarà intrattenimento per i minori, quindi gli animatori?-
-Emh…si…ma per quello se ne occuperà un organo speciale a parte…-
Nel frattempo Lorenzo iniziò a parlare al telefono ad alta voce  -Ciao mamma….si anche tu mi sei mancata da ieri sera…si ho mangiato…certo che sono andato al bagno! A dire il vero volevo dirti che Mike ha appena comprato una pizzeria per me e Coral…ah ah…si…ma non mi dire…oooh…lo immaginavo! Quindi l’FBI si occuperà di tutto! Sceglierai tu i dipendenti della pizzeria? Ah…compito esterno…di uno degli agenti…mmh interessante! Grazie mami! A doman…si va bene a dopo, non a domani…ciao…si ciao…aaaaah ti voglio bene anche io, bacino, bacino! –
Riattaccò facendo passare lo sguardo dalla moglie al suocero. –Che c’è?-
-Che sei patetico! No sul serio amore mio, di tutti gli agenti coraggiosi che vantano i servizi segreti proprio sto pirla dovevi andarti a sposare? –
Coral strinse i pugni ai fianchi –Certo! E devi piantarla di accanirti contro di lui, sai che approvo l’idea di Lore di non partecipare più alle missioni…inoltre, tornando alla pizzeria, perché mai metà personale lo dovrebbe scegliere l’FBI?-
Il signor Fazbear si grattò la testa a disagio. Lorenzo incrociò nuovamente le braccia scivolando sulla sedia dell’ufficio. –Coraggio glielo dica!-
-Beh perché è più prudente!-
-Per cosa?- Insistette la figlia.
-Santo cielo!- sbraitò Lorenzo rimettendosi seduto –Perché a quanto pare nello scantinato della pizzeria è custodito un ordigno atomico, e l’impresa è solo una copertura per scambiare le informazioni con gli alleati.-
-Santo cielo lo dico io! Ma tua madre stare zitta mai! Poi ci lamentiamo che le informazioni trapelano troppo facilmente.-
Coral gettò la testa all’indietro e cacciò un grido di disperazione –Papà, non gestisco un covo di traffico d’informazioni per la CIA o l’FBI, quel che sia!-
-Andiamo amore, fallo per papà! In ogni caso l’impresa sarà normalissima, solo che nel frattempo i camerieri si occuperanno anche di rendere il posto un mondo migliore!-
-…con le bombe atomiche!-
-…con le bombe atomiche, esatto!-
Il tono festoso del signor Fazbear era decisamente fuori luogo.
-Andiamo Coral- disse una voce proveniente dalla porta dell’ufficio -Vedila in modo positivo, avrai una quadra speciale di guardie del corpo che proteggeranno te e i tuoi cuochi nel frattempo. Una squadra scelta con molta cura e dedizione dal sottoscritto!-
Coral si voltò e sulla porta vide il giovane dai capelli biondo-dorato e la muscolatura scolpita.
-Jeremy! Oddio che bello rivederti!- la ragazza si alzò e corse ad abbracciarlo facendosi sollevare da terra. –ne è passato di tempo, non è vero fratellino?-
-Si parecchio, sono due anni o sbaglio?-
-Due anni e quattro mesi, qual maledetto lavoro da spia ti tiene sempre occupato, non sei venuto neanche al matrimonio…-
-Lo so Coral, mi spiace…almeno vi è piaciuto il mio regalo?-
La ragazza lo liberò dall’abbraccio guardandolo confusa. –Quale regalo?-
-L’avevo consegnato a papà per…oh…papà non ti sei mangiato tutte le paste di mandorle che ti avevo detto di regalare a Coral e Lorenzo, vero?-
-…io? No!...una forse…o due…erano deliziose! 100% di origine italiana. Ma torniamo al discorso! Accetti Coral?-
Jeremy le diede una gomitata sorridendole –Adiamo, per te sarà come gestire una normale pizzeria, mi occuperò io di tutto il lato segreto.-
La ragazza alzò di nuovo in mano la locandina.
-Va bene! Allor se scegli tu i camerieri, Jeremy, sappi che voglio due animatori per bambini, qualcuno che distribuisca palloncini all’esterno e altri che servano ai tavoli!-
-Non c’è problema.-
-Ah e avvertili che voglio si vestano da animali!-
Jeremy alzò un sopracciglio confuso –Animali?-
-Già! Tutto chiaro Golden?-
-NON CHIAMARMI COSÌ, NON HO PIÙ 12 ANNI!-
Coral rise davanti alla reazione quasi esagerata del fratello –No, ma anche a 28 hai sempre questi strani capelli dorati!-


*IL POMERIGGIO PRIMA DELL’APERTURA*
Coral e Lorenzo aspettavano in piedi fuori dalla pizzeria, erano già le 18.15 e ancora i nuovi camerieri/spie non si erano fatti vedere, cominciavano davvero bene.
-Golden, dove sono finiti tutti gli altri?-
Il ragazzo estrasse il pacchetto delle sigarette accendendone una e ignorando la domanda della sorella.
-Andiamo, non fare il bambino, davvero se ti chiamo Golden non mi rispondi?-
Lui si limitò a prendere un tiro dalla sigaretta e a buttare fuori il fumo.
-Uffa, va bene. Allora J E R E M Y, sai dove sono gli altri?-
Sorridendo il fratello si voltò a fissarla –Gli ho consegnato le loro uniformi ieri sera, probabilmente si vergognano a farsi vedere conciati così! E non li biasimo.-
In effetti anche Jeremy in quel momento indossava la sua nuova uniforme, una camicia nera abbinata a pantaloni, papillon e giacchetta dorata…ah e ovviamente orecchiette da orso e piccola tuba.
-Ma se stai benissimo!- gli rispose Lorenzo –Ti abbiamo incoronato “Freddy”, mascotte ufficiale della pizzeria!-
Jeremy arricciò il naso in un’espressione adirata, per poi distendersi e rimettersi a fumare.
-In ogni caso…vi ho trovato un Freddy migliore, visto che io me ne starò sempre nella stanza delle telecamere a tenere d’occhio la situazione. Ah Coral, non ti dispiace se ho scelto io gli animali che dovevano impersonare?-
-No, nessun problema!-
 Vide arrivare un gruppo di persone dal fondo del marciapiede –eccoli, arrivano!- disse il fratello gettando a terra il mozzicone.
Coral si ritrovò davanti sette ragazzi vestiti in modo stravagante.
-Coral, ti presento la mia squadra. Loro sono Agata, Franceso, Devid, Angeles, i gemelli Kally e Joe e Robert. Squadra, lei è mia sorella, Coral Fazbear, il vostro nuovo capo…per la ristorazione; mentre lui è Lorenzo, suo marito e vostro…direttore di sala? Esattamente tu che fai?- Chiese al cognato.
-Io…emh…nulla a dire il vero!-
-Oh, mio padre aveva ragione, sei utile quanto un colapasta senza buchi…-
Lorenzo sbuffò dal naso, era mai possibile che ogni essere di sesso maschile della famiglia Fazbear lo odiasse tanto?
Coral, interrompendo la discussione, si presentò di persona ai suoi nuovi dipendenti –è un piacere, spero che riusciate a conciliare entrambe le occupazioni.-
Uno dei ragazzi, quello dai capelli rossi e vestito da volpe-pirata, alzò le spalle –Non si preoccupi, siamo addestrati per questo!-
Jeremy si avvicinò a Coral e le poggiò una mano sulla spalla –Non temere, andrà tutto bene!-

Coral diede una sbirciata dal suo ufficio alla sala del ristorante, sembrava procedere tutto bene, i clienti continuavano ad arrivare e i dipendenti stavano facendo davvero bene il loro lavoro “Sono i migliori nel loro campo” le aveva detto Jeremy, solo che lei era sicura si riferisse al loro vero lavoro, quello di assassini provetti…però a guardarli non sembrava proprio, erano tutti così…allegri, eccezione fatta per il ragazzo vestito di nero con la maschera bianca sul viso.
Accese il computer per osservare le cartelle personali dei dipendenti, ovviamente non erano riportati troppi dati personali essendo spie, erano più che altro informazioni su quello che avrebbero fatto alla pizzeria.

Franceso Ieri
Anni: 32
Occupazione: Cameriere/ mascotte
Costume: orso
Soprannome: Freddy

Angeles Goya
Anni: 27
Occupazione: Cameriera
Costume: Pulcino
Soprannome: Chica

Devid Keller
Anni: 18
Occupazione: cameriere
Costume: Coniglio
Soprannome: Bonny

Agata Orphen
Anni: 20
Occupazione: Distributrice di palloncini
Costume: umanoide
Soprannome: Balloon Girl

Joseph Berker
Anni: 23
Occupazione: Animatore per bambini
Costume: Volpe rossa-pirata
Soprannome: Foxy


Kally Berker
Anni: 23
Occupazione: animatrice per bambini
Costume: volpe bianca-pirata
Soprannome: Mangle

Robert Giraldi
Anni: 29
Occupazione: cameriere
Costume: marionetta
Soprannome: Puppet

L’ultimo sotto di tutti era la scheda di Jeremy, ma riportava solo la foto, il nome e l’età. Coral sogghignò e completò lei la cartella.

Jeremy Fazbear
Anni:28
Occupazione: stare seduto a lamentarsi del personale
Costume: orso dorato
Soprannome: Golden Freddy

Spense il pc e uscì nella sala da pranzo per osservare l’allegro andirivieni dei bambini che rincorrevano Foxy e Mangle per prenderli; Bonny era saltato sul palco e Freddy stava cercando di tirarlo giù, tra le risate dei commensali. Stava andando tutto davvero bene! Eppure…Coral aveva sempre quella strana sensazione, come se le cose non sarebbero durate a lungo…probabilmente era solo l’ansia di sapere che nel suo scantinato era nascosta un’arma nucleare…si era quello per forza!










Angolo dell’autrice
Ciao a tutti, sono felice che abbiate letto questo primo capitolo, è solo un’introduzione, ma spero vivamente che vi sia piaciuto e abbia (almeno un po’) stuzzicato la vostra curiosità.
La mia idea è quella di portare avanti la storia mischiando gli elementi più macabri e sanguinosi (d’altronde stiamo parlandi di persone addestrate ad uccidere) a quelli esilaranti e divertenti, spero di riuscirci! Mi rendo conto essere una storia particolare e molto diversa dal solito…però spero piaccia! Fatemi sapere i vostri pareri con una piccola recensione!
Giuls!!!


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