Capitolo
10 - Lo spettacolo -
Il
mezzo di trasporto frenò di colpo,
stridendo sull'asfalto.
Scesi
dall''auto bianca, camminando a
testa alta, consapevole che milioni di occhi erano puntati sulla mia
figura.
Chiaramente, doveva essere molto strano, per gli studenti, vedermi in
compagnia
dei Sakamaki, dopo aver fatto il mio ingresso trionfale con una serie
di
Ferrari stupende.
Entrammo
a scuola e ci dirigemmo nell'aula
musicale, che era stata adibita per l'evento: gli strumenti erano stati
sostituiti da centinaia di sedie in plastica.
Mi congedai con i vampiri e andai nei camerini dietro il palco.
Yuki
mi aspettava con un sorriso smagliante, già pronta.
“Presto cambiati!”, esordì, venendomi
incontro.
Infilai il mio meraviglioso abito di scena.
La
musica era già partita.
“Si esibisce prima Isabelle.” m'informò
la biondina.
Quando estrassi la matita e l'ombretto, una Sakura, piuttosto
elettrizzata, mi
trascinò davanti ad una toletta.
“Lascia fare a me!” esclamò con troppo
entusiasmo.
“Non
esagerare col trucco.”, la rimbrottò Natalie, ma
l’amica la ignorò
bellamente.
Ingoiai
un groppo in gola, aveva un sorriso inquietante stampato in faccia.
Mentre la mora mi truccava, notai di essere leggermente più
scarna e pallida.
Colpa
di quei succhiasangue che
mi stavano prosciugando...
Alzai gli occhi al cielo e lasciai che Sakura mi mettesse il
fondotinta.
Mi
passò uno strato di rossetto sulle labbra, una linea di
eyeliner sugli
occhi e del blush sulle guance.
Quando
guardai di nuovo la mia immagine riflessa, spalancai gli occhi...
Chi
era quella ragazza che mi fissava nello specchio?
“Sei perfetta!” Annunciò Sakura,
compiaciuta dal suo lavoro.
Dei gridolini sommessi mi riportarono alla realtà, intuii
che era il mio turno.
Mi alzai dalla sedia, improvvisamente una morsa mi strinse lo stomaco.
Ero
agitata, emozionata, le gambe tremavano e le mani erano sudate.
Avanti, hai affrontato cose ben peggiori! ,
mi rimproverai,
ripensando che ero sopravvissuta 5 giorni, in compagnia di quei sei
vampiri...
Prima di entrare in scena, afferrai un cappello nero e lo indossai,
ignorandone
il motivo.
O
forse essendo troppo orgogliosa per ammetterlo a me stessa.
Salimmo sul palcoscenico, accolte dal mormorio degli spettatori.
Il mio cuore aumentò il battito cardiaco, quando scorsi i
Sakamaki in prima
fila.
Mi fissavano come se fossi stata un essere fuori dal comune, sebbene
fossero
loro quelli sovrannaturali.
Evitai i loro sguardi enigmatici.
Nel momento in cui partì la musica, la mia tensione
cominciò a diminuire
gradualmente...
*
DOPO IL BALLETTO1 *
Quando
la musica s'interruppe, uno
scroscio di applausi c'investì.
Ci inchinammo, per ringraziare il pubblico.
Io non riuscivo a togliermi quel sorriso ebete dalla faccia.
Ero
soddisfatta della mia performance.
Yuki e Natalie si complimentarono, perfino l'insegnante di ballo, la
signorina
Fujita confessò di essere felice di avermi inserita nello
spettacolo.
Ancora emozionata, mi cambiai, pronta a tornare alla villa.
Salii
nella macchina con Subaru.
Nessuno dei due spiccò parola, io continuai a fissare la
strada, troppo in
imbarazzo per aprir bocca.
Alla fine, fu l'albino a schiarirsi la voce.
“Sei stata... brava.”, mormorò.
Sembrava gli costasse molto pronunciare quelle parole.
Gli rivolsi un sorriso pieno di gratitudine
“Grazie.”, dissi, con un tono di voce appena
udibile.
Una
volta nella magione, augurai a tutti buonanotte e schizzai su per le
scale, nella mia stanza.
Indossai il pigiama canticchiando, sprigionavo allegria da tutti i pori.
Ritornai
nella camera e vidi una sagoma seduta sul mio letto, che
accarezzava il lenzuolo.
Sgranai
gli occhi, stupita e sconcertata.
La
persona si mosse verso di me e riconobbi Raito.
Mi
ricomposi, raddrizzando le spalle, mutai espressione, facendomi
più
seria e minacciosa: avevamo una litigata in sospeso.
“Ciao,
Bitch-chan”, mi sussurrò, improvvisamente a un
metro da me, il
coraggio iniziava a vacillare...
“Raito.” risposi, con un tono simile a quello di
Reiji, impressionandomi del
mio stesso autocontrollo.
“Stasera sei stata... fantastica!”
annunciò, con sguardo assente, sembrava
stesse ripercorrendo mentalmente il mio balletto.
Incrociai
le braccia al petto, non mi sarei lasciata incantare da quegli
occhi smeraldo.
“Ti ringrazio, ora vorrei risposare.” affermai,
girandogli intorno e
raggiungendo il letto. Sobbalzai, sentendo il suo fiato caldo sul collo.
“Ma io non sono stanco.”, mormorò lui,
sensualmente.
Lo affrontai, fissandolo negli occhi, impassibile.
“Io si.” dissi e feci per allontanarlo, ma il
vampiro afferrò la mano che l'aveva
spinto e la portò dietro la schiena, avvicinandosi
pericolosamente al mio
volto.
“Abbiamo lasciato qualcosa in sospeso...”
continuò, percorrendo con un dito il
contorno delle mie labbra...
Le mie gote s'imporporarono violentemente, mentre il cuore faceva una
capriola.
Controllati. Mi dissi, cercando di
riattivare il cervello.
“Si,
io che ti tiravo uno schiaffo.”, replicai arrabbiata.
“Io mi riferivo a quando ti abbandonavi ai miei morsi e ai
miei baci...”
Pervertito...
Lo
fissai in cagnesco e feci scattare la mano, ma stavolta Raito la
bloccò.
“Ci
hai preso gusto a tirarmi schiaffi?” esclamò, tra
il divertito e il
malizioso, in seguito mi ritrovai sul letto.
Odiavo
essere così fragile e indifesa.
Il
rosso mi calò una manica della camicia da notte, cercai di
allontanarlo,
con poco successo.
Raito
mi addentò una spalla e strinsi i pugni, ficcandomi le
unghia nei
palmi delle mani.
E io che credevo che le cose fossero cambiate...
Subito
dopo, il vampiro estrasse i canini, leccando il liquido scarlatto
che colava dalla sua bocca, il mio sangue.
Le sue iridi smeraldo si posarono sulle mie
labbra e deglutii a forza.
Prima che potessi protestare, Raito si mosse verso la mia bocca.
Mi
dimenai, mentre le sue labbra impetuose cercavano le mie.
“N-no!” mugugnai sulla sua bocca, tentando di
scansarlo.
E per l'ennesima volta, la porta si spalancò con un tonfo,
rivelando un Ayato
piuttosto furioso.
“Che
sta succedendo?” , ringhiò quello, mentre io
provavo a rallentare i
battiti cardiaci.
“Stavamo giocando un po'.” rispose semplicemente
Raito, stavolta sentii un
rumore secco.
Scattai in piedi, notando la mano di Ayato serrata in un pugno e lo
zigomo dell'altro
arrossato.
Spalancai gli occhi, incredula, interponendomi fra i due.
“Ti ho già detto che lei mi appartiene!”
continuò Ayato, rabbioso.
“Cerchiamo di calmarci.” dissi in un sussurro.
I
miei occhi color cioccolato vagavano da un rosso all'altro.
Una terza figura comparve in
camera,
Subaru ci raggiunse.
“Cos'è questo chiasso?”
domandò irato, sferrando un pugno al muro che
tremò
per il colpo.
“Tu
fatti gli affari tuoi!” gli ordinò Ayato, gelido.
Vidi
l'albino andargli incontro, furibondo.
Alzando
gli occhi al cielo, bloccai Subaru, poggiandogli una mano sul
petto.
Sapevo
di essere una sconsiderata a fare un gesto simile, per fortuna il
vampiro dai capelli bianchi sembrò rilassare i nervi tesi.
“Io me ne vado...” annunciò infine
seccato, non prima di avermi rivolto
un'ultima occhiata.
“Lei è mia. Non voglio ripetermi.”
sentenziò Ayato, con un tono che non
ammetteva repliche.
“Non è solo
tua...”, rispose Raito,
prima di scomparire nel nulla.
Nonostante
avesse il solito sorrisetto malizioso, non c'era traccia
d'ilarità nella sua voce.
“Io non sono un oggetto.” dissi al vampiro decisa.
Poi
andai via, avevo bisogno di stare da sola.
Mi sedetti sui gradini della scala, all'ingresso della villa.
Come
potevo essermi affezionata a degli
esseri che mi usavano solo per nutrirsi?
Forse ero io quella sbagliata, quella diversa.
Mi venne da piangere, singhiozzai con frustrazione, ripensando al fatto
che
avevo rifiutato di tornare nella mia vera casa, con la mia famiglia, e
preferito rimanere con quei sei.
“Sei proprio fastidiosa.”, si lamentò
uno Shu mezzo assopito.
Stava
steso qualche gradino sotto di me.
“Scusami...” mormorai, nascondendo il volto rigato
dalle lacrime.
Ti
scusi perché stai piangendo, non puoi neanche
piangere? pensai
fra me e me avvilita.
“Perché piangi?” chiese Shu atono,
quella domanda mi colpì, davvero
s'interessava a me?
Certo
che no.
“Cosa t'importa? Per voi sono solo un pasto, no?”
domandai.
Inaspettatamente, Shu spalancò gli occhi, ritrovarmi quei
due zaffiri puntati
addosso mi destabilizzò.
Lo vidi sorridere amaramente: “È quello che
pensiamo tutti, ma sappiamo
entrambi che non sei solo un pasto per noi.”
L'esaminai senza spiccar parola.
Cosa
intendeva?
Il biondo richiuse gli occhi e io mi avvicinai, per chiedergli
delucidazioni
sull'ultima affermazione.
“Come scusa?” lo interrogai.
Senza accorgermene, il vampiro mi aveva portato a cavalcioni su di lui,
le mie
guance si tinsero di rosso.
Calò
la testa nell'incavo del mio collo.
“Siamo
vampiri, non possiamo fare a meno del liquido rosso che scorre nelle
tue vene, a mio parere il migliore di tutti quelli che ho
provato.”, precisò
Shu, mentre inspirava con enfasi.
Mi sentii rabbrividire...
Perforò la mia carne con i canini a punta.
La fitta fu meno straziante, ma ero debole, infatti mi accasciai
–rapidamente–
sul petto del biondo.
Avvertii
le sue mani scivolare sotto le mie cosce ed issarmi: per non cadere
indietro mi dovetti aggrappare al suo collo, ero stufa persino di
ribellarmi.
In un lampo, mi ritrovai in camera.
Lì, il vampiro mi adagiò sul letto, sentii le sue
labbra sfiorarmi la fronte,
poi caddi in un sonno profondo.
BALLETTO1
LINK: https://www.youtube.com/watch?v=bKqK-AYH45k
ANGOLO
AUTRICE:
Nephertiti:
Ciao a tutti, oggi
_piccolascrittrice_(conosciuta anche come scricciola-chan ^-^) si
è offerta
gentilmente di farmi da assistente ^_^
Piccolascrittrice:
Perfetto! *si sistema
il papillon*
Nephertiti:
Carino il papillon! *Indica
l'indumento*
Alluora, ti va di passarmi la mia agenda?!
Piccolascrittrice:
Sissignora! *Si
scodella in testa l'elmetto militare*
*Le porge l'agenda*
Nephertiti:
Però che efficienza!! ^_^
*Prende l'agenda*
Quindiiii! Inizio col ringraziare TUTTI coloro che hanno recensito il
capitolo,
vi voglio bene *w*
Un grazie anche a chi ha messo la storia fra le
seguite/preferite/ricordate ^3^
E chi la segue in 'silenzio'!!
Passiamo alla storia:
Piccolascrittrice:
*Le luccicano gli
occhi, pronta ad ascoltarla*
Nephertiti:
Non mi convinceva molto questo
capitolo!! Ad ogni modo, che ne dite del rapporto di Mitsuko con i
nostri
vampiretti?! Avete idea di con chi si metterà alla fine?!
Se credete che i problemi siano finiti, non è affatto
così! Purtroppo sono
cattiva e la protagonista dovrà soffrire ancora un po'
u_u....XD
Piccolascrittrice:
*Acciuffa un cuscino e
se lo stringe al petto, piangendo* non è giusto
ç_ç
Nephertiti:
*Le fa 'pat pat' sulla spalla*
Tranquilla, le cose si risolveranno per il meglio... Almeno credo
^_^”
Cooomunque,
spero il capitolo vi piaccia,
vi mando un bacio e aspetto le vostre recensioni ^-^
*Restituisce l'agenda a _piccolascrittrice_*
Piccolascrittrice:
Non fate i maleducati e
recensite questo storia u-u *chiude l'agenda in uno scrigno e lo
blinda* Ciaooo
a tutti ^_^ *assalta Nephy per abbracciarla*
Nephertiti:
E-ehm, grazie sei molto
gentile... ma così mi soffochi!! >w<
Piccolascrittrice:
*faccina diabolica*
*La trascina via, continuando ad abbracciarla*
Nephertiti:
o_O Ok, avevo parlato troppo
presto, non esiste un'assistente normale!!
Vi saluto, un bacio da Nephy-chan e Scricciola-chan!! A presto ^3^
*Si lascia trascinare*
Almeno spero!! XD