Anime & Manga > Diabolik Lovers
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Autore: Nephertiti    30/06/2015    6 recensioni
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI, IMMAGINI RICARICATE.
Mitsuko, una ragazza di diciassette anni, è stata obbligata dai genitori a frequentare una nuova scuola, ignara del perché, dovrà trasferirsi in una nuova casa. Ma nell'abitazione troverà sei fratelli bellissimi, nonché vampiri assetati del suo sangue...(riprende la storia dei Diabolik Lovers, ma troveremo una nuova protagonista con un fisico ma soprattutto un carattere ben diversi da quelli della nostra Yui.)
Mitsuko resterà solo un'altra Sposa Sacrificale o riuscirà ad adattarsi in quella villa del terrore, che diverrà per lei man mano più familiare?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 10 - Lo spettacolo - 

 

 

 

 

 

Il mezzo di trasporto frenò di colpo, stridendo sull'asfalto.

Scesi dall''auto bianca, camminando a testa alta, consapevole che milioni di occhi erano puntati sulla mia figura.
Chiaramente, doveva essere molto strano, per gli studenti, vedermi in compagnia dei Sakamaki, dopo aver fatto il mio ingresso trionfale con una serie di Ferrari stupende.

Entrammo a scuola e ci dirigemmo nell'aula musicale, che era stata adibita per l'evento: gli strumenti erano stati sostituiti da centinaia di sedie in plastica.
Mi congedai con i vampiri e andai nei camerini dietro il palco.

Yuki mi aspettava con un sorriso smagliante, già pronta.
“Presto cambiati!”, esordì, venendomi incontro.
Infilai il mio meraviglioso abito di scena.

La musica era già partita.


“Si esibisce prima Isabelle.” m'informò la biondina.
Quando estrassi la matita e l'ombretto, una Sakura, piuttosto elettrizzata, mi trascinò davanti ad una toletta.


“Lascia fare a me!” esclamò con troppo entusiasmo.

“Non esagerare col trucco.”, la rimbrottò Natalie, ma l’amica la ignorò bellamente.

 

Ingoiai un groppo in gola, aveva un sorriso inquietante stampato in faccia.
Mentre la mora mi truccava, notai di essere leggermente più scarna e pallida.

Colpa di quei succhiasangue che mi stavano prosciugando...


Alzai gli occhi al cielo e lasciai che Sakura mi mettesse il fondotinta.

Mi passò uno strato di rossetto sulle labbra, una linea di eyeliner sugli occhi e del blush sulle guance.

Quando guardai di nuovo la mia immagine riflessa, spalancai gli occhi...

Chi era quella ragazza che mi fissava nello specchio?
“Sei perfetta!” Annunciò Sakura, compiaciuta dal suo lavoro.


Dei gridolini sommessi mi riportarono alla realtà, intuii che era il mio turno.
Mi alzai dalla sedia, improvvisamente una morsa mi strinse lo stomaco.

Ero agitata, emozionata, le gambe tremavano e le mani erano sudate.


Avanti, hai affrontato cose ben peggiori! , mi rimproverai, ripensando che ero sopravvissuta 5 giorni, in compagnia di quei sei vampiri...
Prima di entrare in scena, afferrai un cappello nero e lo indossai, ignorandone il motivo.

O forse essendo troppo orgogliosa per ammetterlo a me stessa.


Salimmo sul palcoscenico, accolte dal mormorio degli spettatori.
Il mio cuore aumentò il battito cardiaco, quando scorsi i Sakamaki in prima fila.
Mi fissavano come se fossi stata un essere fuori dal comune, sebbene fossero loro quelli sovrannaturali.
Evitai i loro sguardi enigmatici.
Nel momento in cui partì la musica, la mia tensione cominciò a diminuire gradualmente...

* DOPO IL BALLETTO1 *

Quando la musica s'interruppe, uno scroscio di applausi c'investì.
Ci inchinammo, per ringraziare il pubblico.
Io non riuscivo a togliermi quel sorriso ebete dalla faccia.

Ero soddisfatta della mia performance.
Yuki e Natalie si complimentarono, perfino l'insegnante di ballo, la signorina Fujita confessò di essere felice di avermi inserita nello spettacolo.
Ancora emozionata, mi cambiai, pronta a tornare alla villa.

Salii nella macchina con Subaru.
Nessuno dei due spiccò parola, io continuai a fissare la strada, troppo in imbarazzo per aprir bocca.
Alla fine, fu l'albino a schiarirsi la voce.
“Sei stata... brava.”, mormorò.
Sembrava gli costasse molto pronunciare quelle parole.
Gli rivolsi un sorriso pieno di gratitudine
“Grazie.”, dissi, con un tono di voce appena udibile.

Una volta nella magione, augurai a tutti buonanotte e schizzai su per le scale, nella mia stanza.
Indossai il pigiama canticchiando, sprigionavo allegria da tutti i pori.

Ritornai nella camera e vidi una sagoma seduta sul mio letto, che accarezzava il lenzuolo.

Sgranai gli occhi, stupita e sconcertata.

La persona si mosse verso di me e riconobbi Raito.

Mi ricomposi, raddrizzando le spalle, mutai espressione, facendomi più seria e minacciosa: avevamo una litigata in sospeso.

“Ciao, Bitch-chan”, mi sussurrò, improvvisamente a un metro da me, il coraggio iniziava a vacillare...
“Raito.” risposi, con un tono simile a quello di Reiji, impressionandomi del mio stesso autocontrollo.
“Stasera sei stata... fantastica!” annunciò, con sguardo assente, sembrava stesse ripercorrendo mentalmente il mio balletto.

Incrociai le braccia al petto, non mi sarei lasciata incantare da quegli occhi smeraldo.
“Ti ringrazio, ora vorrei risposare.” affermai, girandogli intorno e raggiungendo il letto. Sobbalzai, sentendo il suo fiato caldo sul collo.
“Ma io non sono stanco.”, mormorò lui, sensualmente.


Lo affrontai, fissandolo negli occhi, impassibile.
“Io si.” dissi e feci per allontanarlo, ma il vampiro afferrò la mano che l'aveva spinto e la portò dietro la schiena, avvicinandosi pericolosamente al mio volto.
“Abbiamo lasciato qualcosa in sospeso...” continuò, percorrendo con un dito il contorno delle mie labbra...


Le mie gote s'imporporarono violentemente, mentre il cuore faceva una capriola.
Controllati. Mi dissi, cercando di riattivare il cervello.

“Si, io che ti tiravo uno schiaffo.”, replicai arrabbiata.


“Io mi riferivo a quando ti abbandonavi ai miei morsi e ai miei baci...”
Pervertito...

Lo fissai in cagnesco e feci scattare la mano, ma stavolta Raito la bloccò.

“Ci hai preso gusto a tirarmi schiaffi?” esclamò, tra il divertito e il malizioso, in seguito mi ritrovai sul letto.

Odiavo essere così fragile e indifesa.

Il rosso mi calò una manica della camicia da notte, cercai di allontanarlo, con poco successo.

Raito mi addentò una spalla e strinsi i pugni, ficcandomi le unghia nei palmi delle mani.
E io che credevo che le cose fossero cambiate...

Subito dopo, il vampiro estrasse i canini, leccando il liquido scarlatto che colava dalla sua bocca, il mio sangue.

Le sue iridi smeraldo si posarono sulle mie labbra e deglutii a forza.
Prima che potessi protestare, Raito si mosse verso la mia bocca.

Mi dimenai, mentre le sue labbra impetuose cercavano le mie.

Avvampai violentemente, sentendo le dita lunghe e gelide del vampiro accarezzarmi la parte di gamba scoperta.
“N-no!” mugugnai sulla sua bocca, tentando di scansarlo.
E per l'ennesima volta, la porta si spalancò con un tonfo, rivelando un Ayato piuttosto furioso.

“Che sta succedendo?” , ringhiò quello, mentre io provavo a rallentare i battiti cardiaci.
“Stavamo giocando un po'.” rispose semplicemente Raito, stavolta sentii un rumore secco.
Scattai in piedi, notando la mano di Ayato serrata in un pugno e lo zigomo dell'altro arrossato.


Spalancai gli occhi, incredula, interponendomi fra i due.
“Ti ho già detto che lei mi appartiene!” continuò Ayato, rabbioso.
“Cerchiamo di calmarci.” dissi in un sussurro.

I miei occhi color cioccolato vagavano da un rosso all'altro.

 Una terza figura comparve in camera, Subaru ci raggiunse.
“Cos'è questo chiasso?” domandò irato, sferrando un pugno al muro che tremò per il colpo.

“Tu fatti gli affari tuoi!” gli ordinò Ayato, gelido.

Vidi l'albino andargli incontro, furibondo.

Alzando gli occhi al cielo, bloccai Subaru, poggiandogli una mano sul petto.

Sapevo di essere una sconsiderata a fare un gesto simile, per fortuna il vampiro dai capelli bianchi sembrò rilassare i nervi tesi.
“Io me ne vado...” annunciò infine seccato, non prima di avermi rivolto un'ultima occhiata.


“Lei è mia. Non voglio ripetermi.” sentenziò Ayato, con un tono che non ammetteva repliche.
“Non è solo tua...”, rispose Raito, prima di scomparire nel nulla.

Nonostante avesse il solito sorrisetto malizioso, non c'era traccia d'ilarità nella sua voce.
“Io non sono un oggetto.” dissi al vampiro decisa.

Poi andai via, avevo bisogno di stare da sola.
Mi sedetti sui gradini della scala, all'ingresso della villa.

Come potevo essermi affezionata a degli esseri che mi usavano solo per nutrirsi?
Forse ero io quella sbagliata, quella diversa.


Mi venne da piangere, singhiozzai con frustrazione, ripensando al fatto che avevo rifiutato di tornare nella mia vera casa, con la mia famiglia, e preferito rimanere con quei sei.


“Sei proprio fastidiosa.”, si lamentò uno Shu mezzo assopito.

Stava steso qualche gradino sotto di me.
“Scusami...” mormorai, nascondendo il volto rigato dalle lacrime. 

Ti scusi perché stai piangendo, non puoi neanche piangere?  pensai fra me e me avvilita.


“Perché piangi?” chiese Shu atono, quella domanda mi colpì, davvero s'interessava a me? 

Certo che no.


“Cosa t'importa? Per voi sono solo un pasto, no?” domandai.
Inaspettatamente, Shu spalancò gli occhi, ritrovarmi quei due zaffiri puntati addosso mi destabilizzò.


Lo vidi sorridere amaramente: “È quello che pensiamo tutti, ma sappiamo entrambi che non sei solo un pasto per noi.”
L'esaminai senza spiccar parola.

Cosa intendeva?
Il biondo richiuse gli occhi e io mi avvicinai, per chiedergli delucidazioni sull'ultima affermazione.
“Come scusa?” lo interrogai.


Senza accorgermene, il vampiro mi aveva portato a cavalcioni su di lui, le mie guance si tinsero di rosso.

Calò la testa nell'incavo del mio collo.

“Siamo vampiri, non possiamo fare a meno del liquido rosso che scorre nelle tue vene, a mio parere il migliore di tutti quelli che ho provato.”, precisò Shu, mentre inspirava con enfasi.
Mi sentii rabbrividire...
Perforò la mia carne con i canini a punta.
La fitta fu meno straziante, ma ero debole, infatti mi accasciai –rapidamente–  sul petto del biondo.

Avvertii le sue mani scivolare sotto le mie cosce ed issarmi: per non cadere indietro mi dovetti aggrappare al suo collo, ero stufa persino di ribellarmi.
In un lampo, mi ritrovai in camera.
Lì, il vampiro mi adagiò sul letto, sentii le sue labbra sfiorarmi la fronte, poi caddi in un sonno profondo.

 

 

 

 

 

BALLETTO1 LINK: https://www.youtube.com/watch?v=bKqK-AYH45k

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Nephertiti: Ciao a tutti, oggi _piccolascrittrice_(conosciuta anche come scricciola-chan ^-^) si è offerta gentilmente di farmi da assistente ^_^

Piccolascrittrice: Perfetto! *si sistema il papillon*

Nephertiti: Carino il papillon! *Indica l'indumento*
Alluora, ti va di passarmi la mia agenda?!

Piccolascrittrice: Sissignora! *Si scodella in testa l'elmetto militare*
*Le porge l'agenda*

Nephertiti: Però che efficienza!! ^_^ *Prende l'agenda*
Quindiiii! Inizio col ringraziare TUTTI coloro che hanno recensito il capitolo, vi voglio bene *w*
Un grazie anche a chi ha messo la storia fra le seguite/preferite/ricordate ^3^
E chi la segue in 'silenzio'!!
Passiamo alla storia:

Piccolascrittrice: *Le luccicano gli occhi, pronta ad ascoltarla*

Nephertiti: Non mi convinceva molto questo capitolo!! Ad ogni modo, che ne dite del rapporto di Mitsuko con i nostri vampiretti?! Avete idea di con chi si metterà alla fine?!
Se credete che i problemi siano finiti, non è affatto così! Purtroppo sono cattiva e la protagonista dovrà soffrire ancora un po' u_u....XD

Piccolascrittrice: *Acciuffa un cuscino e se lo stringe al petto, piangendo* non è giusto ç_ç

Nephertiti: *Le fa 'pat pat' sulla spalla* Tranquilla, le cose si risolveranno per il meglio... Almeno credo ^_^”

Cooomunque, spero il capitolo vi piaccia, vi mando un bacio e aspetto le vostre recensioni ^-^
*Restituisce l'agenda a _piccolascrittrice_*

Piccolascrittrice: Non fate i maleducati e recensite questo storia u-u *chiude l'agenda in uno scrigno e lo blinda* Ciaooo a tutti ^_^ *assalta Nephy per abbracciarla*

Nephertiti: E-ehm, grazie sei molto gentile... ma così mi soffochi!! >w<

Piccolascrittrice: *faccina diabolica*
*La trascina via, continuando ad abbracciarla*

Nephertiti: o_O Ok, avevo parlato troppo presto, non esiste un'assistente normale!!
Vi saluto, un bacio da Nephy-chan e Scricciola-chan!! A presto ^3^
*Si lascia trascinare*
Almeno spero!! XD

 

 

 

   
 
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