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Autore: Kira La Luna Oscura    16/01/2009    0 recensioni
Cinque ragazze partono per un viaggio in macchina, ma non sanno ancora che il loro destino è già stato segnato da forze più grandi di loro. Tra antiche sette e strani rituali, un viaggio per salvare il mondo
Genere: Sovrannaturale, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Ebbene si... siamo arrivati alla fine!! Spero che vi abbia appassionato la mia storia... adesso la smetto e vi lascio leggere!!! Have fun!^^ )

Camminammo per diversi minuti in quei cunicoli, la sacerdotessa stava dicendo qualcosa a bassa voce, forse una formula, forse cercava di ricordare la strada, io e Janet la seguivamo in silenzio. “Che male alla mano!”, pensavo mentre gli passavo intorno un pezzo di stoffa strappato dalla mia manica.

- E' qui!

Disse all'improvviso fermandosi davanti ad un muro. Mi mise la sorella tra le braccia fece alcuni gesti bisbigliando qualcosa ed il muro si aprì. Li, messo in una nicchia, appoggiato sopra un drappo di velluto rosso, c'era il libro sacro. La sacerdotessa lo prese ed il muro si richiuse. “allora esiste davvero”, pensai sgranando gli occhi.

- Avanti cerca la formula per guarire tua sorella!!

Le dissi cercando di farla sbrigare.

- Anche se la trovassi, la formula non avrebbe nessun effetto pronunciata da me, io sono solo la custode del libro sacro.

- Allora lei è...

Dissi guardando la bambina svenuta che avevo in braccio. La mia mente era in totale confusione. Facevo fatica a credere a ciò che vedevo. Un’antica setta, un libro magico e tra le mie braccia, una vera sacerdotessa. Tutte cose che non dovrebbero esitere. Non riuscii a finire la frase che arrivò Electra che si parò davanti a noi.

- Bene, bene, bene, ecco il libro che stavamo cercando...

Disse con una vocina stridula per poi trasformarsi in un piccolo mostriciattolo.

- E' stato lui a marchiare mia sorella, ricordo distintamente la sua vocetta insopportabile!

Disse la sacerdotessa stringendo al petto il libro mentre io avevo ancora sua sorella tra le braccia.

- Avanti portamelo...

Disse il mostriciattolo allungando una mano.

- Non te lo darò mai!!Io sono una sacerdotessa dell' ordine delle custodi dei sacri oggetti e non ti permetterò di mettere le mani sul libro sacro!!

Fu la risposta della ragazza.

- Oh, ma quanto siamo presuntuose... chi ti ha detto che stavo parlando con te?

Non riuscii a capire il senso di quella frase. Qualcosa, molto velocemente, strappò il libro di mano alla ragazza e si mise accanto alla creatura di fronte a noi. Non potevo credere ai miei occhi... era Janet, si tolse l'orologio dal polso e ci mostrò il marchio. La ragazza che aveva trascorso tanto tempo con me e le mie povere amiche si trasformò in una creatura completamente incappucciata.

- E' la creatura che mi ha torturata. Tu e le tue amiche siete state condotte qui con l'inganno e credo che tu sia il loro ultimo sacrificio...

Si sentì un forte ghigno. La creatura incappucciata si rivolse al suo complice.

- La sacra guardiana è la ragazzina, ed ecco qui il libro.

Gli occhi mi si riempirono di lacrime.

- Noi c'eravamo fidate di te!!!

Dissi urlando, per poi appoggiare delicatamente la bambina per terra.

- Come hai potuto tradirci?!?!Le mie amiche sono morte. Tu le hai condotte qui a morire!!!

Mi scagliai contro di loro, non sapevo di preciso cosa volevo fare ma l'istinto prevalse sulla ragione. Le due creature mi scansarono facilmente e quella che fino a pochi istanti prima era stata Janet mi prese dal collo e mi sollevò in aria. Anche a quella distanza così ravvicinata non riuscivo a capire se fosse uomo o donna.

- Che cosa volevi fare?

Mi disse. Sentii il suo alito fetido in faccia.

- L'hai detto tu stessa ricordi? Consacrando quel giorno nella caverna, la mia vita al servizio della grande idra, ella stessa mi conferì i suoi poteri e, come ben sai, non sarà tanto facile eliminarmi!!!ah, ah, ah!!

Non potevo crederci, davanti a me c'era Marcus, l'uomo che aveva sfidato l'idra centinaia di secoli prima!Non poteva essere vero!!! Era solo una leggenda… una stupidissima leggenda!!!

Appena smise di ridere la creatura mi lanciò con un gesto violento contro il muro, ero ancora cosciente ma non potevo muovermi. Sapevo che non potevano uccidermi, gli servivo viva per completare il rito. Le due creature avanzarono verso le sacerdotesse. La ragazza più grande si mise in piedi davanti a sua sorella con le braccia aperte in segno di difesa, credo stesse cercando di formare una barriera con un incantesimo ma non bastò. Il mostriciattolo si levò da terra e prese per il collo la povera ragazza.

- Non c'è più niente da fare, la resistenza è inutile, tua sorella diventerà una di noi e regneremo nel nome di idra!

Alzandomi a fatica mi avvicinai a Marcus. Non so cosa avrei potuto fare. Non avevo armi e, anche se le avessi avute, non sarebbero servite a niente. Arrivai alle sue spalle e cominciai a battere i pugni sulla sua schiena con tutta la forza che avevo in corpo.

- Lasciatele stare pezzi di merda!!

Urlai con il fiato che mi era rimasto. La gola mi bruciava, e anche gli occhi per le lacrime. Avevo la vista appannata e la rabbia infuocava la mia anima.

- Che cosa vuoi fare ragazzina?

Mi disse Marcus voltando solo la testa. Potevo vedere il ghigno sulle sue labbra. Con un semplice gesto del braccio mi rigettò indietro, facendomi sbattere conto una torcia accesa appoggiata al muro. Agonizzavo per il dolore. Dovevo avere delle ossa fratturate, riuscivo a malapena a respirare. La torcia che avevo preso in pieno mi aveva bruciato la schiena. L’odore di carne bruciata era insopportabile. La mia carne. Pensando alla loro vittoria i due mostri non fecero più caso a me. Ancora una volta pensai alle mie amiche brutalmente uccise, alla fine che avrebbero fatto le sacerdotesse e il mondo intero. Ma la cosa che alimentava la mia rabbia era il tradimento. Non sapevo quale forza mi stava aiutando, ma mi rialzai, presi la torcia che era caduta dal muro e ora giaceva ai miei piedi. Mi avvicinai ancora una volta a Marcus zoppicando, ma senza farmi sentire. Con un urlo di dolore e disperazione diedi fuoco al mantello nero che era davanti a me strappando il libro dalle mani di quella creatura maledetta. Non sapevo come fare per il mostriciattolo lui, non aveva niente addosso per potergli dare fuoco. Cominciò a contorcersi anche lui ed a prendere fuoco, il suo destino era legato al creatore della setta.

- C'era un solo modo per sconfiggere l'idra...Dargli fuoco. Bruciate nelle fiamme dell'inferno bastardi!!

Urlai alle due creature che scomparvero nel nulla. Portai il libro vicino alla bambina che si svegliò, lesse la formula e il tatuaggio scomparve prima che diventasse una di loro e bruciasse viva anche lei. Era tutto finito, ancora non potevo crederci, avevo combattuto contro un uomo leggendario, come Ercole o Ulisse. Per l’ennesima volta il mio pensiero andò alle mie compagne. Io ero riuscita a sopravvivere. Le ragazze mi accompagnarono fuori dal maniero fino alla macchina.

- La setta è stata sconfitta, e noi continueremo a vegliare su questi oggetti sacri.

La piccola si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.

- Buona fortuna sacerdotesse!

Dissi. La ragazza mi si avvicinò...

- Voglio farti un regalo...

Mi bisbigliò all'orecchio...

- ...il mio nome è Sara, adesso sei una di noi più o meno, sei una sacerdotessa onoraria! Nessuno deve saperlo mi raccomando.

Mi fece un sorriso che ricambiai volentieri e salii in macchina. Mi allontanai riprendendo la strada di casa, era così strano tornare a Messina dopo tutto quello che era successo. Guardai il mio braccio destro, all'interno vicino al gomito stava comparendo qualcosa che sembrava un tatuaggio. Sorrisi quando mi accorsi che era il simbolo dell' ordine delle custodi dei sacri oggetti.

Fine.

(Così finisce l'avventura... se dovessi ricevere consensi, posterò anche il seguito! Anche se ha bisogno di una revisione... Ah si... dimenticavo... GRAZIE LARA!!! ^^ )

   
 
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