Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Irian    05/07/2015    4 recensioni
(ho cambiato l'anteprima)
Elsa e Anna non erano mai state delle sorelle incredibilmente unite.
Certo si volevano bene, si aiutavano se c’era bisogno, ma non si raccontavano i segreti o cose del genere, non erano come due amiche.
Anna sperava che quel viaggio le avrebbe avvicinate; certo prima Anna era indispensabile per Elsa e viceversa, ma andare a vivere insieme poteva renderle inseparabili.
Invece le aveva solo divise.
(AU! Kristanna)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Procedeva ritmicamente sul marciapiede freddo e bagnato, in direzione di quel posto, quel posto dove il tempo sembrava fermarsi, almeno così era sembrata la prima volta, l’unica volta a dire il vero.
Erano vie impervie, tante piccole viuzze ma lui mai, mai, aveva dimenticato la strada, era troppo importante per essere dimenticata.
Ett route, eccola, la via più angusta di tutto il quartiere di periferia; le luci si vedevano da metri e metri.
Entrò facendo tintinnare un campanello alla porta, un uomo tozzo e leggermente grasso lo squadrò da capo a piedi, e poi, timidamente gli indicò un tavolo al centro della sala.
 Era un piccolo locale con travi di legno scuro appese al soffitto, un bancone da bar, musicisti e ubriachi che cantavano tutta la notte.
La guardò, stava conversando animatamente con un uomo decisamente ubriaco che continuava a bere vino
“Non è facile essere ubriachi, altrimenti lo farebbero tutti non credi?” disse lui confusamente
“Certo” ribbatté lei mandando giù un altro sorso, poi lo vide e sembrò illuminarsi in viso, si alzò e vedendolo gli sorrise
“Sapevo che saresti tornato” prese dal bancone due boccali di birra ed alcuni bicchierini contenenti un liquido bianco, li poggiò sul tavolo
“Cosa ti porta qui?” gli disse prendendogli le mani
Era una bellissima donna, con i capelli rossastri e la pelle olivastra, aveva occhi blu profondi come il mare, lui non l’aveva mai dimenticata.
Abbassò il capo “Lei sa tutto”
Agar ingollò un sorso di quella birra aromatizzata, per poi rivolgersi di nuovo alla donna “Ma non fa niente, non è questa la cosa importante, io ho paura possa fare del male ad Anna, lei mi odia”
“Posso andare a parlarle io, spiegarle tutto”
“Non servirebbe a nulla, si comporta in modo strano,continua a limare il pomello della nostra teiera d’argento, non fa altro tutto il giorno, ha le occhiaie e non mi rivolge la parola”
“Anche se può sembrare falso, mi dispiace per tua moglie, ma Anna? Come sta la mia bambina?”
“Anna sta bene, mia figlia, Elsa, la protegge, ma se il nostro segreto dovesse venire a galla, sia tu che lei verreste uccise, ma…ho anche molta paura di quello che potrebbe fare Iduun”
“Non avrei mai dovuto dirti di portarla con te”
“E’ anche figlia mia” disse bevendo un sorso del liquido bianco “E’ stato giusto così”
“Servite ancora latte con miele” disse ridendo
“So che è troppo dolce per te, ma piace a molti clienti, non chiedermi come mai”
“Ho paura per mia figlia capisci? Ora che Iduun sa che non è figlia sua potrebbe fare qualsiasi cosa”
“E se tu…la portassi qui? Da me? Io e i ragazzi la nasconderemmo, non la prenderanno mai”
“Non so se avere più paura di Grant o di Iduun”
“Grant non la scoprirà, la nasconderemo, dopotutto nessuno sa che è figlia di una zingara, non hanno il potere di ucciderla; mentre se Iduun non venisse a sapere che è qui, non muoverebbe un dito, ne sono sicura”
“Esmeralda…tu mi stai chiedendo di riportarla qui?”
“Esatto” disse lei muovendo il capo

 
Ne sei sicuro padre?
 
Sì Elsa, sai quello che devi fare, lascia andare il nostro segreto
 
Elsa le disse tutto, tutta la chiara verità a sua sorella, che lei non era figlia della madre e del padre che credeva di avere. Era figlia di Agar e di una zingara, Esmeralda, e ora, ora, doveva tornare a casa perché Iduun era scesa nella pazzia, e per il suo bene avrebbero dovuto separarsi, di nuovo.
Quella fu una notte insonne per Anna, che non seppe darsi pace,aveva troppe, troppe domande che necessitavano una risposta, anche se mancavano i soggetti a cui porle, queste domande.
Era successo tutto così in fretta, in modo così confuso. La sua vita era scivolata giù da un dirupo senza che lei se ne accorgesse.
Tutto quello che credeva vero adesso era un punto interrogativo, non sapeva più chi era, aveva perso la sua identità.
“Anna, dormi?” chiese una voce fuori dalla porta
“No” rispose lei senza staccare lo sguardo dal soffitto
La porta si aprì lentamente e Kristoff entrò senza dire una parola, si stese accanto ad Anna
“Mi dispiace” disse solo, “Mi dispiace”
Si girò verso il ragazzo “Sì, dispiace anche a me”
E si addormentarono così, uno accanto all’altra senza toccarsi, né rivolgersi la parola.
 
 
Angolo dell’autrice
O MIO DIO O MIO DIO O MIO DIO O MIO DIO
Voi non avete idea della carica emozionale che ho messo in questo capitolo, voi non lo potete immaginare.
Intanto ho pubblicato in fretta, molto in fretta ragazzi miei, è ora che questa storia entri nell’occhio del ciclone muaahhaah.
Questo è il segreto che a lungo Agar e Elsa hanno nascosto, so che alcuni di voi lo immaginavano, in effetti ho cercato di farvelo intuire un tantino.
Ragazzi miei, anche se il segreto è svelato, la fine di questa long è ancora lontana e so che potrei avervi dato il primo colpo per una morte prematura, mi spiace tanto.
Vi voglio tanto bene as always e pretendo delle recensioni, LE PRETENDO.
IRIAN LOVES YA AS EVER
 
 

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Irian