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Autore: MaryTheFangirl01    05/07/2015    3 recensioni
Rieccomi con la mia seconda Pokéshipping!! Questa volta Ash e compagni hanno intrapreso un nuovo viaggio nella regione di Lumia e Ash si trova ad accorgersi di cose a cui non aveva mai pensato... Che succederà? Tra attacchi di bestie feroci e Pokéball volanti nella testa del nostro protagonista, scopriremo che, anche dopo anni, le cose non sono cambiate...
Buona lettura!
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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E' una tranquilla giornata di sole nella regione di Lumia, dove i nostri eroi hanno intrapreso il loro nuovo viaggio da ormai tre settimane. Tuttavia, come molto spesso accade, si sono persi per colpa di Ash... 

P.O.V. Ash 

-Ti dico di sì!- esclama Misty, presuntuosa come sempre. 
-E io ti dico di no!- ribatto io, povera vittima. 
-Ragazzi, smettetela! Abbiamo assodato che lasciare il sentiero principale è stata una pessima idea, -grazie Ash- ma se fate così non migliorate di certo la situazione.- 
-Pikachu!- Brock e Pikachu cercano, come al solito, di farci riappacificare, ma non c'è verso: li ignoriamo e continuiamo imperterriti a litigare. 
-Se pensi che io sia inaffidabile, perché la prossima volta non ci guidi tu?- le chiedo molto gentilmente. Conoscendola, mi risponderà malissimo. 
-Ci sto! Sarà un piacere non perdersi, per una volta!- Ecco, appunto. 
-Guarda che era la mappa ad essere scritta male!- Cerco di far valere le mie ragioni, invano. 
-Certo, è sempre colpa degli altri! Vedi di crescere, stupido moccioso irritante!- Eh no: stavolta non la passa liscia. 
-Come mi hai chiamato?-sibilo con la voce più calma del mondo, mentre mi avvicino sempre di più a Misty. 
La vedo diventare rossa: si sta arrabbiando sul serio. 
-Adesso sei anche sordo? Ho detto che sei uno stupido moccioso irritante!- ripete, accorciando ulteriormente la distanza che ci separa: tra noi adesso ci sono otto virgola cinque centimetri. Non che mi faccia qualche effetto particolare, quello che invece mi disturba è che, a diciassette anni suonati, quella strega mi chiami ancora "moccioso". Ora me la paga! 
-Ah davvero? E allora perché questo moccioso conosce il tuo punto debole?- il suo viso dapprima confuso sprofonda nell’incredulità.
-Non oserai... - 
-Sì invece!- E, prima che possa dire "Ah", la spingo per terra e inizio a farle il solletico ai fianchi e sul collo. 
Non smetterò mai di ringraziare Daisy per le preziose informazioni che mi ha fornito. Se dovessi sopravvivere alla furia di Misty devo ricordarmi di farle una statua. 
Però, ora che siamo così vicini, una domanda mi sorge spontanea: da quando i suoi occhi sono così belli? Non ricordavo che contenessero tante sfumature da farli sembrare del colore del mare. E poi, un'altra cosa, per caso ha cambiato shampoo? Mi sembra che i suoi capelli siano più luminosi e che profumino di salsedine. Forse è stata vicino al mare. 
Beh, comunque, non mi interessa. Resta sempre la solita racchia. Anche se, ultimamente, sempre più ragazzi non le staccano gli occhi di dosso. A quanto ho capito, un certo Giorgio di Celestopoli qualche anno fa le ha chiesto un appuntamento, per poi essere rifiutato, ma da un po' di tempo è tornato alla carica, regalandole fiori e cioccolatini. I preferiti di Misty. Se non è sleale questo! Perché sleale? Beh, perché... Non lo so nemmeno io, però è così! 
E non è l'unico: ci sono un sacco di energumeni senza cervello che quando passiamo mi spingono da parte e cominciano ad adulare Misty. Ma che razza di modi sono?! A parte che è una racchia... Ok, forse, e ripeto forse, può essere considerata accettabile per l’aspetto fisico... E va bene, è più che accettabile. Contenti? Ma come carattere non ci siamo proprio: è antipatica, presuntuosa, vanitosa e irritante. Crede di essere più matura di me, tsk! E poi è anche ipocrita perché davanti a tutti fa la carina e con me si mostra per quello che è: la figlia del diavolo. L'altro giorno ha provato a cucinare e io, tenendo cara la pelle, le ho gentilmente detto che non avevo fame, per non farla rimanere male. Lei che ha fatto? Mi ha tirato uno schiaffo! Chiedo scusa se non voglio morire prima dei trent'anni, sono ancora giovane, io. Brock ha poi assaggiato quella roba e le ha detto che è migliorata in cucina. E lei, allora: “Grazie Brock, tu sì che hai buon gusto!” Il tutto facendogli gli occhi dolci. Mi sono arrabbiato e me ne sono andato a fare un giro, a quel punto la fame mi era passata davvero. 
Tornando a questo momento, credo che Misty stia per soffocare. A malincuore smetto di farle il solletico e lei, pian piano, riprende a respirare normalmente. Peccato, ha una bella risata. Voglio dire, ha oggettivamente una bella risata. A me, soggettivamente, non piace affatto. 
-Ketchum... Giuro che... Mi vendicherò!- Mi minaccia, ancora con il fiatone mentre cerco rapidamente una risposta intelligente da darle. 
-Poco male, almeno così non sarò costretto a sopportare le tue angherie, lo sai che sei una bestia feroce... Ouch!- Ahia, l'ho fatta arrabbiare sul serio. Mi è rimasto il segno della sua mano sulla guancia. 
-Va bene, ora basta! Mentre voi facevate i piccioncini ho mandato Crobat a cercare il sentiero principale. Eccolo che torna, forza, andiamo!- Oh, no comment. 
Mentre ci incamminiamo rifletto: sono talmente abituato a questa situazione che non riuscirei a vivere senza le nostre litigate giornaliere. Eppure, per diversi anni fino al mese scorso, sono sopravvissuto senza di lei. Perché ora sento che, se dovessimo separarci di nuovo, non riuscirei a sopportarlo? 
Un mese fa, quando sono tornato a casa a Biancavilla, ho avuto una strana conversazione con mia madre. Mi ha chiesto se avevo intenzione di partire di nuovo e, dopo aver saputo che sarei rimasto solo una settimana, è corsa a fare una telefonata. 
Un'ora dopo Misty ha suonato il campanello. 

Din don. Mr. Mime andò ad aprire la porta e si trovò davanti una Misty tutta trafelata. 
-Ciao Mimie! Delia è qui? Mi ha chiamata dicendomi di venire subito, così mi sono preoccupata. Ho fatto prima che potevo!- 
-Mime, Mr. Mime!- così dicendo la portò ad accomodarsi sul divano. Mr. Mime sembrava tranquillo, quindi cominciò a calmarsi anche lei, finché... 
-Pikachu Pi!- un suono molto familiare la fece voltare di scatto verso le scale, per poi trovarsi un vecchio amico tra le braccia. 
-Pikachu! Anch'io sono contenta di vederti!- lo coccolò per un po', poi si bloccò, perché davanti a lei si trovava il suo sogno più bello e, allo stesso tempo, il suo incubo peggiore: Ash Ketchum. 
-Mi... Misty- sussurrò, come se non credesse a quello che era appena successo. Era completamente diversa, eppure non era cambiata di una virgola, in qualche modo. Sembrava solo più grande, più... Più bella. Indossava ancora i pantaloncini e una semplice T-shirt gialla, ma in quel momento al corvino sembrò la creatura più bella dell'Universo. Solo per un attimo, perché poi l'incredulità lasciò il posto alla paura. 
-Ash.- il suo tono di voce, come il suo sguardo, era duro. Non fu difficile leggere la domanda negli occhi della ragazza: "Perché non mi hai mai contattata?" 
Lui, dal canto suo, avrebbe davvero voluto risponderle, dirle che gli era mancata tantissimo e che non l'aveva mai chiamata perché aveva paura, ma neppure lui riusciva a capire cosa lo spaventasse. 
Nella mente di Misty, oltre alla grande domanda, spuntava un altro e semplice pensiero: “Wow”. 
Si era accorta di amarlo solo dopo essersene andata, quando avevano tredici anni. Adesso che erano entrambi diciassettenni, si rese conto che era diventato un uomo. I suoi occhi resi più caldi e profondi dalla crescita, mentre i tratti da bambino lo avevano abbandonato. I capelli erano meno ingarbugliati (ma giusto un po') ed era molto più alto. Proprio un bel ragazzo. Misty arrossì, stava per dirgli qualcosa per togliersi dall'imbarazzo, ma lui l'anticipò. Non era preparata alle poche parole che la colpirono come un fiume in piena: “Torna con me”. Diventata ancora più rossa, temette di non aver capito bene. Ash si corresse subito dopo: “Torna a viaggiare con me e Brock.” Ah, ecco. Beh, andava bene così, pensò la rossa mentre un sorriso radioso si fece strada sul suo viso: finalmente era felice di nuovo. 

Cavolo, un altro! Non posso crederci, siamo in questa città da nemmeno cinque minuti e c’è già un tipo che non si scolla da Misty. Non ho neanche capito come si chiama, ma non mi interessa: deve sparire E NON SONO ASSOLUTAMENTE GELOSO! Quello non mi piace proprio, credo abbia cattive intenzioni, devo solo scoprire quali.
Percepisco che si sta vantando di un Pokèmon con la mia sirena maschiaccio. "Mia" nel senso di "mia compagna di viaggio", ovviamente. 
Decido di intervenire. 
-Certo, è fortissimo, abbiamo capito. Ora, se non ti dispiace, dovremmo cercare un centro Pokèmon per sistemarci. Ciao Bob, è stato un piacere.- Almeno, spero che si chiami Bob e anche che abbia recepito il messaggio. 
-Mi dispiace amico, qui non ci sono centri Pokèmon nel raggio di diverse miglia, però non vi preoccupate, mio padre gestisce un albergo a quattro stelle. Potete stare da noi gratuitamente. Ah, comunque, amico, il mio nome è Bill. - E ti pareva. Se questo non lo sotterra nessuno ci penso io. Prima che possa dire una parola Misty mi rovina il resto della giornata. 
-Scusalo Bill, non ha memoria per i nomi. - come se fossi un idiota, tsk! -Comunque, ci piacerebbe molto alloggiare nell'albergo di tuo padre. Grazie per l'offerta.- Che nervi! 
Alla fine Brock si dimostra d'accordo con lei e, senza interpellarmi, decidono di accettare. 
Prendiamo due stanze: in quella di Misty c'è un letto matrimoniale, in quella mia e di Brock due letti singoli. Non faccio molto caso all'arredamento, sono troppo nervoso. A momenti non mi rendo nemmeno conto di cosa sto mangiando. Poi mi rendo conto che Bill sta parlando con Misty e mi faccio subito attento. 
-Sai, il mio Typhlosion ha battuto persino un Gyarados, nonostante lo svantaggio del tipo! Modestia a parte, credo di averlo allenato molto bene.- Tsk. Sbruffone. -Sono sicuro che uno qualsiasi dei miei Pokémon lo batterebbe senza problemi.- Oddio, l'ho detto ad alta voce? Bene, sono sicurissimo di vincere.
-Quindi vuoi un incontro! Bene, quale Pokémon proponi, Al?-  Non posso crederci, mi ha chiamato Al? 
Ora lo uccido. 
-Il mio Pikachu! Ma anche il mio Quilava batterebbe tranquillamente il tuo Typhlosion. Comunque, Bob, il mio nome è Ash!- Brock ride sotto i baffi, chissà per quale motivo. 
- Bene, Typhlosion contro Pikachu!- 
Misty mi sta fulminando con lo sguardo. Ho fatto forse qualcosa di sbagliato? Non mi pare proprio, infondo è solo un incontro di Pokèmon, no?
Ci spostiamo nel cortile dell'hotel con Brock come arbitro.
-Preparati Al, il mio Typhlosion non perdona!-
-Sono sicuro che resterai shockato dalla potenza del mio Pikachu. Forza amico mio, facciamo un po' di riscaldamento.- Pikachu scende in campo, più agguerrito che mai.
-Uno contro uno, il Typhlosion di Bill contro il Pikachu di Ash. Che l'incontro abbia inizio!-
-Typhlosion, lanciafiamme!- Non perdo tempo e ordino a Pikachu di andare sotto terra. Bill è sorpreso dalla mia mossa.
-La metti così? Bene, usa di nuovo lanciafiamme, stavolta contro il terreno!- Peccato che l'attacco non faccia in tempo ad arrivare.
-Pikachu, usa l'Attacco Rapido!- Come un fulmine (paragone azzeccato, oserei dire) salta fuori e colpisce in pieno l'avversario.
-Typhlosion, usa Braciere!- Dannazione, non mi aspettavo che si riprendesse così in fretta.
-Contrattacca con Tuonoshock!- Lo scontro provoca un esplosione in aria. Tra un po' dovrò usare la mia arma segreta, che ho imparato a Sinnoh.
-Typhlosion, usa l'attacco Azione più potente che puoi!- Ecco, è il momento.
-Pikachu, Controscudo!- La faccia del mio avversario diventa livido, mentre Pikachu si crea uno scudo usando il Superfulmine. Bene, stiamo vincendo.
Il Pokèmon viene colpito dal Superfulmine e si accascia a terra, elettrizzato.
-Typhlosion non è più in grado di combattere. Il vincitore è Pikachu!-
-Sì! Sei stato fantastico!- Abbraccio forte il mio migliore amico. 
-Hai combattuto bene, Typhlosion. Bravo.- dice, facendolo tornare nella sua Pokéball. -Al, ammetto la mia sconfitta. Però non ho ancora perso del tutto.-
-Che intendi dire? Era un uno contro uno e Pikachu ha vinto, non mi sembra che sia andata diversamente.-
-Non mi riferivo ai Pokémon.- Improvvisamente credo di capire e tutto ciò non mi piace per niente.
-Attento a te Bob, se osi anche solo avvicinarti...-
-Non hai il diritto di essere così geloso, ragazzino.-
-NON SONO GELOSO! E non chiamarmi ragazzino!-
-Come vuoi, Al- Prima o poi lo distruggo.
-Punto uno: non sono geloso. Punto due: non sono un ragazzino. Punto tre: Mi chiamo A-S-H. Punto quattro, il più importante: non devi neanche pensare di provarci con Misty!-
-E perché non dovrebbe, sentiamo?- Interviene la sopracitata bestia feroce. Sono rovinato, adesso che cavolo le rispondo?
-Beh, perché, sì insomma... Cioè, volevo dire che... Ehm... Hai capito no?- Una risposta molto intelligente. Che ci volete fare, non avevo neanche il tempo di inventare scuse!
-Misty, Ash sicuramente intende dire che conosci appena Bill, quindi lui non dovrebbe avere fretta.- Grazie, grazie grazie grazie grazie Brock! Mi hai salvato la vita!
-Sì, esatto. Era proprio quello che stavo per dire.- annuisco con convinzione. L'importante è crederci, infondo, ma purtroppo non ho ancora capito perché quel tipo mi dà così fastidio!
-Uomini, chi li capisce è brava!- sospira Misty.
-Beh, i tuoi amici hanno ragione, ci conosciamo appena. Perché non approfondiamo quest'amicizia nascente questa sera, a cena fuori?-
E perché a me improvvisamente prudono le mani? Ah, già: ho voglia di spaccargli la faccia.
Tanto la racchia non accetterà mai, se c'è una cosa di cui sono certo è questa.
-Molto volentieri.- risponde sorridendo. Che bel sorriso che ha... EHI!
Devo intervenire assolutamente.
-Ottima idea amico, andiamo tutti a cena fuori! Com'è che si chiama il ristorante?- So che Misty mi odierà, ma dovevo proprio fare qualcosa per rovinargli la serata. Lei, sola con quel tipo poco raccomandabile? Neanche per idea.
-Ehm, veramente io intendevo...-
-Fantastico, quindi è deciso!- 
Sono diabolico. In questo momento mi viene quasi da fare una risata malvagia. Anzi, togliamo il quasi.
Con una faccia tutta sorridente mi dirigo verso la mia camera, insieme a Brock.
-Che intenzioni hai?- mi chiede all'improvviso.
-In che senso?- Non credo di aver compreso bene quello che vuole dirmi.
-Non si risponde a una domanda con un'altra domanda!-
-Sì, se non l'ho capita!-
-Va bene, mi spiego meglio. Stasera vuoi dichiararti?- Eh?
-Eh?- Dichiarare che cosa, i redditi?
-Santo cielo, ma che hai in testa, segatura? Ash, dichiarerai i tuoi sentimenti a Misty?- Credo di aver capito, adesso. Non ho altro da dire, se non...
-COSA?- Che le dovrei dire? Lo sa già che penso che sia una racchia, una bestia feroce, un Gyarados...
-Ok, più chiaro di così non te lo posso dire: stasera hai intenzione di dire a Misty che sei innamorato di lei?- Chi, io? Innamorato di quella strega? E perché dovrei esserlo?
-Come ti viene in mente una cosa del genere? Io e Misty siamo grandi amici, non potrei mai... Lei non... Oh.- m'interrompo guardando il suo viso, carico di disapprovazione.
-Ash, se quella testolina piena di Pokéball volanti non l'ha ancora afferrato, te lo ripeto: TU-AMI-MISTY. Andiamo, è evidente. Altrimenti perché saresti così geloso?-
-IO NON SONO... Oh, e va bene, sono geloso! Contento ora?- Mi sento come se Pikachu mi avesse dato la scossa mentre ero in acqua e non è piacevole, per niente.
-Beh, non è molto, ma è comunque un progresso. Bravo il nostro Ashy!-
-Brock!-
-Scusa, scusa! Ok, adesso vedi di darti una sistemata. Non puoi mica dichiararti in queste condizioni, sudato e in perfetto disordine!-
-Ehi, che-che stai facendo? Brock, no, Brock... BROCK!- Troppo tardi, mi ha già buttato nella doccia con tutti i vestiti.
-Giuro che questa me la paghi! Torna qui!- Se n'è già andato, chiudendo la porta del bagno.
-Faresti meglio a sbrigarti se non vuoi arrivare tardi!- Per stavolta vince lui, ma non finisce qui.
Dopo una doccia veloce esco dal bagno con i capelli gocciolanti e solo un asciugamano addosso, visto che non ho avuto il tempo di prendere i vestiti di ricambio. Brock è sparito, probabilmente aveva paura della mia vendetta. Sul mio letto ci sono dei vestiti puliti. Deve averli messi lui, ma questo non significa per lui uno sconto di pena.
Voglio dire, non ho nessuna intenzione di mettere il completo che mi ha preparato. Quando mai ho indossato una camicia elegante, io!
Mi indirizzo verso l'armadio dove ho sistemato i miei abiti. Prevedibilmente, lo trovo vuoto. Ha pensato proprio a tutto, quel traditore!
A meno che non voglia uscire mezzo nudo mi trovo costretto a mettere gli indumenti incriminati. Se dovessi andare a un evento molto più importante di questo, probabilmente non mi vestirei in questo modo perché non è il mio stile proprio per niente! Sono più un tipo da jeans larghi, maglietta e cappellino.
Trovo una camicia bianca che mi va un po' stretta e dei jeans che non ho mai visto prima, anche quelli un po' più stretti di quanto dovrebbero essere. Beh, almeno le scarpe me le ha lasciate. Guardo distrattamente l’orologio: sono le otto e un quarto. Sarà meglio sbrigarmi se non voglio essere severamente punito da quel Gyarados impazzito alias la mia migliore amica!
Nella fretta dimentico perfino di mettermi il cappello.
Quando scendo nella hall, lo spettacolo che mi si presenta è qualcosa di meraviglioso. Non ho mai visto Misty così graziosa in tutta la mia vita, devo dire che sta splendidamente. Rimango imbambolato per un attimo a fissarla: indossa un abito rosso, stretto e corto. Ha i capelli sciolti, che le arrivano alle scapole: è semplicemente bellissima, ma non mi va giù la parte del "rosso, stretto e corto". Bob le lancia troppe occhiate e anche gli altri ragazzi nella hall. Non mi piace per niente questa situazione.
-Ehm, Bill mi ha consigliato di vestirmi elegante perché è un ristorante francese molto di classe e, beh, avevo solo questo e...- cerca di spiegarsi, impacciata.
-Io sono stato incastrato da Brock.- cerco di alleggerire la tensione e ci riesco. Misty sorride, finalmente.
-Forza, andiamo amici! Ho una fame da lupi!- interviene Brock.
Così andiamo in questo famoso ristorante francese dal nome impronunciabile. Spero solo di non dover mangiare le lumache.
-Allora, Misty, mi dicevi che sei la capopalestra di Celestopoli, a Kanto. Ho sentito molto parlare di te, in questa regione non ci sono capipalestra specializzati in Pokémon d'acqua così bravi!.-
-Grazie mille! Vedi, ho una grande passione per quel tipo di Pokémon fin da quando ero piccolissima e, tutto sommato, sono stata felice di ereditare la palestra di famiglia.- Indubbiamente, visto che il suo sogno fin da bambina è di diventare la migliore allenatrice di Pokémon d'acqua del mondo! Peccato che per farlo si sia dovuta separare dai suoi amici più cari. 
-Perché "tutto sommato"? Mi sembra una cosa fantastica!- Idiota. Non riesco ancora a trovare un aggettivo positivo per quel Bill, Bob, Ben o come si chiama.
-Beh, quando è successo le mie sorelle avevano vinto una vacanza non ricordo per dove e la palestra avrebbe chiuso se fosse rimasta incustodita, così è toccato a me prendere le redini. Sai, avevo appena riavuto la mia bicicletta, quindi sono arrivata a casa più in fretta che potevo, anche se mi dispiaceva lasciare il mio viaggio.- Avverto un tentativo da parte di Misty di farmi sentire in colpa e devo ammettere che ci riesce benissimo.
-Raccontami un po' di questa bicicletta.- Ma non riesce proprio a stare zitto questo impiccione?
-Vediamo un po'... L'ho ricevuta quando sono partita per il mio viaggio ed è stata, diciamo, distrutta, poco dopo. Non era affatto colpa mia, è stato un cretino a rompermela. Ti dirò, è stato talmente idiota da attirarsi le ire di uno stormo di Spearow, per questo stava scappando insieme al suo Pikachu, che era ridotto piuttosto male. Io stavo pescando tranquilla in riva a un fiume e, sentendo la lenza tirare, ho catturato proprio quella persona, che subito dopo avermi chiesto del centro Pokémon più vicino mi ha fregato la bici. Quando l'ho ritrovata, era fulminata.- Certo che raccontata così sembra che la colpa sia tutta mia. Mi fa sembrare uno scemo!
-Se non avesse preso la tua preziosa bici, il suo Pikachu sarebbe morto!- aggiungo con un tono di voce piuttosto alterato dalla rabbia.
-Poteva prestare più attenzione!- Abbiamo alzato la voce, ora stiamo quasi gridando. Ci siamo alzati in piedi.
-E tu potevi evitare di arrabbiarti tanto, visto che poi te l'ha restituita come nuova!-
-Sì, e mi ha praticamente cacciata via, non tenendo conto dei miei sentimenti!-
-Questo non è vero! Voleva che tu restassi, ma si sentiva un egoista e si è espresso male. Pensava che saresti stata meglio nella tua palestra a Celestopoli e ha mantenuto la promessa di ridarti la bici. – continuo mentre le urla spariscono, lasciando spazio a piccoli sussurri tristi.
-Ma non quella di tenersi in contatto con me- É sull'orlo delle lacrime. Non ne posso più di vederla così, perciò faccio una cosa che non mi sarei mai aspettato.
L'abbraccio forte, senza curarmi del resto dei clienti e di quel Bob e di Brock. Loro non esistono più.
-Scusami. Ti prego, perdonami. Per tutto.- La sento che ricambia la stretta con la mia stessa energia. 
Posso essere più felice di così?
-Sei già perdonato.- Ecco la risposta alla mia precedente domanda: sì, posso eccome. Lo sono adesso.
E improvvisamente lo dico. Sento che è il momento giusto, ora che siamo così.
-Ti amo. - Si irrigidisce un po', per poi sciogliersi di nuovo.
-...Sei un idiota, lo sai?- Per un attimo mi prende il panico. E se non mi ricambia? E se adesso scappa via dal ristorante e mi dice che mi odia per aver rovinato la nostra amicizia?
Poi, però, mi rendo conto che siamo ancora abbracciati. Non mi odia affatto.
-Pe-perché sono un idiota?-
-Perché ti ci sono voluti quattro anni per capire che sono innamorata di te. - Un largo sorriso si forma sulle mie labbra. 
-Bacio! Bacio! Bacio!- Ci risvegliamo dalla trance in cui siamo precipitati al suono delle urla dei clienti del locale e di Brock. Bill, invece, scuote la testa rassegnato. Diventiamo rossi come pomodori maturi e ci sediamo subito, ma tenendo le mani intrecciate sotto il tavolo. L'imbarazzo è rotto dalla mia sirena maschiaccio.
-Che ne dici se li accontentiamo?- Sorrido, mentre mi avvicino di più a lei. 
Ah, dimenticavo: stavolta il "mia" non è inteso come "mia compagna di viaggio".  













Angolo autrice: Salve a tutti :-) 
Come promesso sono tornata con una nuova Pokéshipping!!! Dopo aver passato un sacco di tempo a scriverla e aver fatto tribolare la povera Eurydike (che saluto e ringrazio di cuore per aver betato la storia) sono finalmente riuscita a pubblicarla. All'inizio non mi ispirava granché, ma poi mi ci sono affezionata tantissimo e adesso eccola qua.
Credo sia chiaro che il nome della regione l'ho inventato di (non proprio) sana pianta, siccome non volevo mandare Ash a Kalos perché altrimenti sarebbero entrati in gioco altri fattori inutili (leggi: Serena). Mi scuso profondamente se alla fine ho messo un cliché, ma mi sembrava troppo fluffoso per non metterlo. Viva il fluff <3 <3 <3
Mi scuso anche con Ash che nelle mie storie è sempre un idiota della peggiore specie. Ho fatto in modo che la One-shot seguisse il filo dei suoi pensieri, visto che è dal suo punto di vista e al presente. Non riuscivo prioprio a immaginarmelo che fa pensieri filosofici, quindi ecco il risultato. In alcuni punti può sembrare molto contraddittorio, ma è solo perché non si rende conto di quello che prova per il mio tesssssssssoro Misty e ha paura, ma nemmeno lui sa di cosa. Non mi andava di renderlo troppo perspicace perché altrimenti sarebbe risultato OOC.
Detto questo vi lascio con la speranza che mi facciate sapere cosa ne pensate, quello che vi è piaciuto e quello che invece non va. Baci!
MarykoLove
   
 
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