Holiday
Mezz’ora dopo
I quattro erano nuovamente
davanti a casa.
Luminor e Yu litigavano in mezzo
alla strada.
“Ma come si può essere così
deficienti??!Ti sei dimenticato Shin a casa!!!” lo apostrofò Yu, incrociando le
braccia spesse, davanti al petto.
“Ma da quando è colpa mia? E io
chi sono? Il tutore di Shin?” rimbeccò Luminor, cercando di strozzare il suo
immancabile ventaglio nero.
“Sei tu che ti occupi di Shin e
lo sai!”
Luminor strabuzzò gli occhi,
perdendo per un momento la sua solita compostezza.
“E da quando??” chiese
titubante.
“Da..” Yu guardò l’orologio che
aveva al polso “Circa due ore” terminò, sorridendo
sfacciatamente.
Fu
troppo.
Il povero ventaglio di Luminor
si ruppe in due pezzi, con un sonoro stock.
Il più pacato del gruppo osservò
meravigliato i due pezzi del suo ventaglio, una parte era
appuntita.
Sorrise sornione, poi impugnando
la parte appuntita si gettò su Yu, cercando di
pugnalarlo.
“Ma io ti uccido!Piccolo criceto
avariato!Vieni qua che metto fine alle tue
sofferenze!”
Yu iniziò a correre in tondo
seguito da Luminor.
Strify e Kiro si scambiarono
un’occhiata imbarazzata.
“Dici che dovremmo fermarli?”
chiese Kiro dopo alcuni secondi.
“E perché
mai?”
Strify si dedicò completamente
al citofono, cercando, suonando incessantemente, di tirare giù dal letto Shin,
che notoriamente aveva il sonno più pesante di un elefante
drogato.
“Ma dove diavolo si trova?Mi sto
consumando il polpastrello” mugugnava tra se, mentre insisteva a suonare, tanto
concentrato che aveva la linguetta di fuori e gli occhietti ridotti a due
fessure.
Luminor rinunciò ai suoi
tentativi di omicidio e raggiunse Strify, che ormai teneva il dito perennemente
attaccato al citofono.
“Pirla abbiamo la chiave” disse
estraendola dalla tasca.
“ E potevi dirlo prima” brontolò
il cantante accarezzandosi il polpastrello.
“Ho rischiato di non poter più
scrivere per tutta la mia vita” continuò lamentandosi, mentre si avvicinava a
Kiro, che era seduto sul gradino del marciapiede, per farsi
coccolare.
“Perché sai scrivere?” domandò
Yu, che nel frattempo era tornato indietro dalla sua fuga e aveva sentito giusto
in tempo il commento del cantante.
“Mi trattano tutti male. Sniff”
singhiozzò, appoggiando la testa bionda nell’incavo della spalla di
Kiro.
“Ma no dai non è vero. Dai su.
Non ti preoccupare ci penso io a te”
Kiro gli appoggiò la mano sulla
testa e iniziò ad accarezzarlo come un cagnolino.
Strify alzò gli occhioni
lacrimanti, per guardare Kiro.
“Davvero?” chiese portandosi
entrambe le mani davanti alla bocca, sorridendo
emozionato.
“Ma certo” rispose sorridendo il
bassista.
“Ehi Kiro!!Guarda la!!C’è il
camion dei gelati!!” gli urlò Yu, indicando un punto in
lontananza.
Il bassista scattò in piedi e
nel giro di mezzo secondo era già sparito
all’orizzonte.
La sua scomparsa fu così veloce,
che Strify ci mise qualche secondo a rendersi conto di non essere più appoggiato
sul bassista.
“Attenti cadeeeeee!!!” urlò,
ridendo come se fosse sotto anfetamine, Yu, mentre Strify si accasciava sul
marciapiede, ormai vuoto.
Fu troppo per il povero
cantante, che scoppiò a piangere come un bambino.
Luminor, nel frattempo, era
salito in casa, aveva svegliato Shin, lo aveva vestito, gli aveva preparato lo
zaino, ficcato in bocca una fetta biscottata ed era tornato indietro con il
batterista, tenendolo per la mano.
“Ma quando mi hanno
contattato per unirmi a un gruppo, non potevo dire semplicemente: No grazie?
Ultimamente i miei interessi sono per l’arte dell’impagliare, non per la musica.
Perchè non ho risposto così alla mail?”
Luminor ormai era così depresso
da aver passato la soglia dell’emo.
Shin salutò gli altri componenti
del gruppo con la manina, sorridendo come un ebete.
“Eh buon giorno anche a lei!” fu
la risposta scazzata del chitarrista.
“Mmmmmm” fu la risposta di Shin,
mentre annuiva freneticamente.
“Direi che possiamo andare
adesso”
“Forse, se Dio ce la manda
buona”
Kiro era nel frattempo tornato
con un gelato grosso come un gatto, e soddisfatto se lo stava
leccando.
Il gruppo, questa volta
completo, si diresse nuovamente verso la stazione
ferroviaria.
Luminor teneva Shin per mano,
accertandosi così di non perderlo per strada.
Yu teneva Strify che continuava
a disperarsi a causa dell’abbandono improvviso da parte di Kiro e Kiro… si
godeva il suo gelato fischiettando svagatamene.
This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder