Acqua:

 

Cancer – Nebbia di spettri

 

DeathMask portava con sé una nebbia che non apparteneva a questo mondo. Era fumo denso, torbido, che sapeva di morte, perché dalla Morte proveniva.

Dolori e angosce, nelle spire di una nebbia terrificante.

Spettri ed incubi, sulla punta di un dito che indicava solo il luogo di Non-Ritorno.

Era teatrale, DeathMask. Amava manifestarsi in maniera eclatante, ma soprattutto amava spaventare il nemico –amava annusarne il timore, come bestia di fumo e di morte.

Così il Santo avvolto dalle ombre gridava di gioia, fiero dei suoi trofei di paura e fantasmi.

Nebbia di spettri come ultimo ricordo prima del salto nell’Ade.

 

 

Scorpio – Pioggia scarlatta

 

Milo di Scorpio era fiero del suo titolo; l’aveva conquistato con sudore e sangue -gocce di pioggia scarlatta, a bagnare un bambino dagli occhi blu.

Ora che possedeva il potere, l’avrebbe dedicato alla Giustizia divina infallibile e pura.
(Giustizia che bagna di pioggia scarlatta dei bambini dagli occhi grandi. Dura Lex, Sed Lex.)
Perché ora il suo splendore d’oro si tingeva di intenso rosso, dolore acuto e pungente, come pioggia scarlatta che trafigge l’iniquità.

Brillava di oro e rubino, il Santo dello Scorpione.

Perché il dolore ha un colore.

È scarlatto, come pioggia di sangue su una lastra di ghiaccio.

 

 

Pisces – Luna riflessa nell’acqua

 

Molte dicerie si erano diffuse sul Santo della Dodicesima Casa.

La sua bellezza pareva essere pari solo alla sua superbia: si diceva si circondasse di rose profumate e velenose, in quanto le sole a potersi paragonare a lui.

Aphrodite di queste voci non si curava: la Bellezza non era questione degli uomini comuni.

E continuava ad ingannare chiunque, con il suo aspetto, come la Luna riflessa nell’acqua.

Puoi tentare di afferrarla, come la scimmia della leggenda, ma troverai solo la morte, nell’acqua limpida e derisoria.

Come la Luna riflessa nell’acqua, Aphrodite aveva la bellezza che solo le cose false hanno.

 

Chu! ^^ Siamo arrivati quasi alla fine. Manca solo il Fuoco! *O*

Non c’è molto da dire, credo, a parte un paio di cosette: “il dolore ha un colore” è una frase IMBIZZARRENTE pronunciata da Milo nel doppiaggio italiano. XDDD

Ah, e la storia dello scimmiotto e della luna è una leggenda della tradizione giapponese abbastanza famosa, credo che tutti la conosciate: una scimmia voleva afferrare la Luna riflessa nell’acqua di un laghetto, credendo fosse vera, e ci provò fino a che non cadde nel lago, affogando. ;O;

 

Ovviamente vi ringrazio infinitamente per i commenti, mi hanno fatto tanto piacere çOç

 

 

LeFleurDuMal: Ma prego, tesoro çOç sono felice di averti emozionata, e sicuramente sono stati i nostri puccini dell’elemento Terra ad aiutarmi. èOé  sapevi che tutti e tre erano inediti per me, e soprattutto sai quanto avessi paura di parlare di Shura, e quindi per me è una doppia soddisfazione. Quindi grazie! *spuccia*

whitesary: Ciao cara^^ sono contento che ti siano piaciute le mie cosine. Sì, su Shura si potrebbe parlare per secoli *nods* ti aspetto con ansia per i prossimi capitoli^^

 

Sabaku no Yugy: Oh, un altro Pesci *_* anche io lo sono ^_- ed eccoti accontentata, spero che il capitolo sull’Acqua ti sia piaciuto, attendo la tua opinione! Un bacione e grazie del commento!

 

shiinait: Grazie dolce shii, spero ti piaccia anche questo capitolo çOç un bacione e alla prossima!