Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Memi_    07/07/2015    0 recensioni
[Tratto dal secondo capitolo]
'' (...) Faccio appena in tempo a realizzare che lui è davanti la porta di casa mia che la richiudo immediatamente.
Il mio respiro accelera, così come il battito cardiaco.
Ora ho paura. Come ha fatto a scoprire dove abito? Perché mi ha cercata? Oddio e se mi avesse riconosciuta? Sto per morire e Meredith non è qui, Santo Cielo.
Sento di nuovo il campanello.
-Cosa vuoi?- chiedo a voce alta, cercando di nascondere il terrore puro che mi attanaglia lo stomaco e la gola.
-Voglio entrare!- Risponde il biondo.
-E perché, scusa? Non ci conosciamo nemmeno!
-Sei paranoica, eh, Miller?
La bile mi sale in gola. Come sa il mio nome?''
Questa storia è la correzione dell'originale. Spero vi piaccia più di quanto non abbia fatto la prima. Grazie per il vostro supporto.
Genere: Generale, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi alzo frastornata dal letto.
E’ lunedì. Odio i lunedì.
Butto il pigiama da una qualche parte della mia stanza, e afferro i vestiti puliti. Mi dirigo in bagno per una doccia.
Mi accorgo che ho poco tempo a disposizione per prepararmi.
Finisco di lavarmi i denti poco prima che passi il pullman.
Meredith mi guarda torva da sopra il suo sgabello in cucina. Ce l’ha ancora con me perché ha trovato me e Justin che dormivamo sul divano.
Non mi parla quasi più. Non riesco a capire perché pensi che sia così grave. Stavamo dormendo, e poi non avevo passato dei bei momenti. Rivivo ancora ogni momento della discussione con Daniel.
Afferro giacchetto e zaino, e le faccio un cenno con la mano, indicandole che stavo per uscire.
Lei salta giù dallo sgabello ed esce di casa con me.
Arriviamo alla stazione del bus.
-Hai ancora intenzione di farmi il broncio? Non mi hai lasciato nemmeno il tempo di spiegarti perché ci hai trovati così.
-Non ci sono giustificazioni. Sono semplicemente preoccupata per te.
-Ho litigato con Daniel. Non ci rivedremo più. Ho incontrato Justin, mi ha offerto un caffè perché ha visto che ho pianto e mi ha riaccompagnata a casa.
Meredith mi guarda, perplessa.
-Primo, poi mi spieghi cosa ti ha detto Daniel. Secondo, Justin era dentro casa, non ti ha semplicemente riaccompagnata.
Lo stomaco mi si contorce.
-Gli ho detto io di entrare.- mi sento sprofondare, e Meredith mi guarda stralunata.
-Oh santo cielo, questo è l’inizio della fine.
-Cosa intendi?
-So io cosa intendo.
Oh, no. Ancora con le sue idee strane.
Alzo gli occhi al cielo.
Poco dopo arriva il bus. Salgo sul mezzo e mi siedo accanto alla rossa, ora presa a chiedermi i particolari dello scontro a casa di Victorie.
* * *
-Ehi, Al!
Justin mi guarda allegro, con un sorriso rilassato. E’ da quando l’ho invitato ad entrare in casa che è felice.
Non so perché tutti diano così tanto peso alla cosa.
-Ehi- rispondo solo, portandomi i capelli su una spalla, continuando a camminare.
Justin, ancora sorridente, mi mette un braccio attorno al corpo.
-Come stai?- mi chiede dolcemente, e non riesco a capire se stia facendo quel tono di voce di proposito.
-Sto molto meglio.
-Vuoi che ti riaccompagni a casa? Hai perso il bus a quanto pare.
-Non lo avrei perso se Miss Katie non avesse finito la lezione dopo.- sbuffo, contrariata. La lezione di scienze naturale è durata più del solito, oggi. Un altro secondo là dentro e avrei fatto una strage.
Lui ridacchia leggermente. Mi prende fulmineo per mano e mi porta verso la sua auto.
Mi apre lo sportello del passeggero e mi fa un mezzo inchino.
-Prego, madame.
Sorrido flebilmente ed entro.
Mentre mi allaccio la cintura mi rendo conto che fino a due settimane fa sarei scappata via, pur di non salire nella sua macchina. Forse sto cominciando a fidarmi troppo. Forse è proprio quello che vuole. Magari fa tutto il carino per farmi abbassare la guardia.
Rabbrividisco.
Justin intanto ha messo in moto. Schiaccia sull’acceleratore e partiamo a tavoletta.
* * *
-Grazie.
Smonto dal SUV, sbattendo delicatamente lo sportello. Il biondo mi fa un cenno con la mano dal finestrino, e mi lancia un bacio prima di partire.
Gli faccio un cenno con la mano ed entro in casa.
-Mi hai fatto prendere il pullman da sola.- mi aggredisce Meredith non appena chiudo la porta d’ingresso.
-Colpa di Miss Katie. Ha finito di spiegare l’apparato digerente mentre il pullman partiva.
-Sei venuta a piedi?
-No.
-Fammi indovinare, ti ha accompagnata Justin.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, gettando lo zaino sul divano.
-Dobbiamo discuterne ora?
Meredith mi fulmina con lo sguardo e se ne va nervosa in cucina.
-Mi spieghi cosa ti prende ora? Mi hai detto tu che è meglio farmelo amico piuttosto che ignorarlo- asserisco, seguendola.
-Dobbiamo discuterne ora?-replica Meredith acida. Sbuffo.
-Sì, dobbiamo.
-Bene. Primo, va bene essere amici, ma io non ti ho mai visto dormire sul divano con qualcuno né tantomeno guardare un film in compagnia. E se è successo, eravate più di due.- Mer mi punta un dito al petto, battendolo ogni volta che parla. –Secondo, ti conosco. Prima o poi finirete col diventare talmente inseparabili che per salutarvi vi bacerete direttamente.- faccio una faccia perplessa, e sto per dirle di togliere l’indice dal mio sterno che riprende a parlare. –Terzo, se deve darti dei passaggi fai in modo che possa beneficiarne anche io.
-Mer, la cosa non è grave quanto pensi.
-Eccome se lo è.
La rossa si volta e butta del rosmarino sulla carne che sta cucinando.
Decido di lasciar perdere e mi butto sul divano. Avrei poltrito volentieri fino all’ora di dover andare agli allenamenti.
-Allison, è pronto.
-Non ho fame.
-Ti sei offesa?
-Non ho fame.
-Ti sei offesa.
-Meredith puoi spiegarmi cosa ti prende?- domando esasperata. Meredith si affaccia dalla cucina e mi lancia un’occhiata fredda.
-Non mi è preso nulla. Tranquilla.
Alzo gli occhi al cielo e mi raggomitolo sul divano, intenta a dormire.
* * *
Il cellulare comincia a vibrare.
Smetto di frizionarmi i capelli con l’asciugamano e do un’occhiata allo schermo.
‘’Chiamata in arrivo da: Justin Bieber’’
Afferro il cellulare e accetto la chiamata.
-Ehilà, Al. Come va la vita?
-Ciao, Justin. Come al solito. A te?
-Un po’ meno.- ridacchia lui. Intuisco subito che farei meglio ad affacciarmi dalla finestra.
Le giornate si stanno allungando, quindi adesso che sono le 8 di sera, non è molto buio.
-Come mai?- riprendo a parlare, sistemandomi l’asciugamano attorno al corpo e aprendo la finestra.
Sento il biondo sospirare.
-Beh, diciamo che sono in una situazione un po’ spiacevole. Puoi venire ad aiutarmi?
-Di cosa si tratta?
Continuo a cercare Justin con lo sguardo.
-Sporgiti un po’ di più per favore.
Attacco la telefonata, butto il cellulare sul letto e mi sporgo.
Vedo Justin sdraiato sull’erba, con un ramo di albicocco in mano. Capisco che è caduto e che deve essersi fatto abbastanza male.
Cerco di non ridacchiare.
-Sto arrivando.
Il biondo annuisce.
Chiudo la finestra, mi infilo al volo un paio di pantaloncini e una maglietta e corro verso la porta d’ingresso.
Sto per aprire la porta di casa quando la voce di Meredith mi fredda sul posto.
-Dove vai?
-Esco in giardino.
-Perché?
-Justin si è fatto male e mi ha chiesto una mano.
-Non farlo entrare.
-Sei mia madre per caso?- le rispondo duramente.
-E’ casa mia.
-In realtà ce l’hanno comprata i miei.
-Non voglio vederlo.
-Non puoi vietarmi nulla, faccio quello che mi pare- ribadisco acida, ed esco fuori, sbattendo la porta.
Raggiungo Justin, che fa un sorrisetto tirato appena mi vede.
-Ecco la mia crocerossina.- ridacchia, facendomi un occhiolino.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Memi_