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Autore: Scarcy90    18/01/2009    8 recensioni
Imprinting. Che parola assurda e assolutamente senza alcun senso. Dovrebbe significare “impressione”, qualcosa che si radica nel tuo cuore e non riesce più ad uscire perché si imprime fino nel profondo e niente per quanto duramente ci possa provare sarebbe mai in grado di scinderlo dalla tua anima.
Eppure, adesso che mi trovavo qui ad affrontare questo strano fenomeno in prima persona, il senso che fino ad allora avevo dato a quella semplice parola mi sembrò a dir poco riduttivo.
Le sensazioni che provai in quel momento non avevano nulla a che vedere con il legame che avevo immaginato di avvertire quando Quil aveva cercato di spiegarmi l’imprinting. Non era affatto un semplice legame che si sarebbe potuto stabilire con un qualsiasi altro essere umano, e non era neanche simile all’amore che fino a pochi attimi prima sentivo per Bella.
Quello strano potere era riuscito a cancellare tutto e in quel buio solo una cosa era davvero chiara e nitida, quella che mai avrei pensato. Colei che avevo chiamato assassina e che avevo desiderato uccidere con le mie stesse mani, la figlia della sanguisuga che mi aveva portato via la donna che amavo, era improvvisamente diventata il mio intero mondo.
Renesmee.
Quello che è successo dopo la nascita di Renesmee, dal punto di vista di Jacob...
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jacob's Sunbeam- Capitolo 4



Jacob’s Sunbeam, Renesmee





“[…] Poi si rivolse a Edward.
 -Grazie-, gli disse. –Promessa o no, non ero sicuro che riuscissi a non dirglielo. Di solito esaudisci ogni suo desiderio.-
 -Forse spero che si arrabbi e ti strappi la testa-, insinuò Edward.
 Jacob sbuffò.
 
Libro Terzo- Bella (Breaking Dawn di Stefhenie Meyer)

 



Capitolo 4: Decisione
 
 Ero di nuovo un lupo e stavo correndo il più velocemente possibile verso casa Cullen. Leah alla mia destra cercava di non correre troppo veloce per non superarmi. Non sarebbe stato corretto da parte del beta superare il capo branco se non fosse stato lui stesso ad ordinarlo.
 Non ti supero solo perché non ne ho voglia, disse lei acida. Non c’è nessuna stupida questione di branco dietro.  Sì, come no, mormorò Seth trattenendo un risolino.  
 Eravamo quasi arrivati. Ci dovevamo fermare poco prima di arrivare davanti alla casa e nascosti tra gli alberi ci saremmo trasformati e avremmo indossato i vestiti che avevamo preso a La Push. Era stata una decisione saggia quella di portarceli dietro.
 Avuta da..., mi rimproverò Leah divertita.
 Va bene, è stata una tua idea, la accontentai, era giusto dare a Cesare quel che era di Cesare.
 Tornati umani e resi più o meno presentabili dai vestiti, ci incamminammo verso casa dei Cullen.
 -Sì va tutti a vedere il mostro di Lock Ness.-
 -Leah- la rimproverò Seth, mentre io mi trattenevo a stento dal saltarle addosso per sbranarla.
 -Che c’è? Alla fine non le starebbe neanche male Nessie come nomignolo- disse in sua difesa. –Renesmee è un nome così strano e orribilmente complicato.-
 Be’, ora che Leah me lo faceva notare Nessie era un nome molto più immediato e affettuoso, Renesmee, anche se bellissimo, mi sembrava un po’ troppo altisonante per quella bellezza così eterea e splendente che avvolgeva la mia piccola mezza vampira.
 A Bella non sarebbe piaciuto, già lo sapevo, ma che ci potevo fare se pensare a Renesmee con il nome di Nessie me la faceva sentire ancora più vicina di prima.
 Entrammo in casa senza bussare, tanto di sicuro Edward ci aveva sentiti arrivare.
 Appena entrammo Alice mi venne incontro sorridendomi, lasciandomi per l’ennesima volta spiazzato: continuavo a non capire da quando le stessi così simpatico…
 -Per fortuna sei tornato- disse lei sollevata.
 Alzai un sopracciglio con fare scettico. Altro che simpatia la sua era proprio gioia.
 -Ti senti bene?- le chiesi con ironia. Quella sera ne erano accadute di cose strane ma adesso si cominciava sul serio ad esagerare.
 -Renesmee…- cominciò lei con il panico nella voce.
 Sentii una fitta dolorosa al cuore. Era successo qualcosa alla mia piccola? Stava male? Avevano deciso di ucciderla?
 -Che è successo?- chiesi con urgenza.
 -Da quando sei andato via non fa altro che piangere e continua a chiedere di te con quei suoi poteri, tanto che ormai ho la testa inondata di tue immagini. Edward è riuscito a calmarla per un po’, ma quando se ne è andato per tornare da Bella, la piccola ha ricominciato a fare i capricci chiedendo di te, di Edward e alla fine anche di Bella. Io e gli altri non sappiamo più che inventarci.-
 Rimasi per un attimo stordito, poi la calma tornò ad invadermi l’anima e un sorriso divertito mi si dipinse sul volto. Nessie stava bene, aveva solo voglia di vedermi, e questo mi rese l’essere umano- o non umano- più felice sulla faccia della Terra.
 -Portami da lei- dissi ancora colmo di gioia.
 Lei annuì e mi fece strada verso la cucina. Quando entrammo notai subito che erano tutti in subbuglio: Esme stava preparando qualcosa da mangiare per Nessie, forse volevano vedere se riuscisse a sfamarsi con qualcos’altro oltre il sangue, Carlisle era chino su Rosalie con un metro in mano, mentre la bionda cercava di convincere una riluttante Renesmee a stare ferma. Ma la piccola proprio non ne voleva sapere di lasciarsi misurare, poi il suo piccolo nasino fece un paio di sniffatine adorabili e la bambina si bloccò. Riuscì a sollevare la testa e quando incontrò i miei occhi si aprì in un sorriso meraviglioso che sarebbe riuscito a sciogliere l’intero Antartide.
 Le sue piccole braccine si alzarono nella mia direzione e tutti i presenti si voltarono a guardarmi.
 -Per essere un mostro è carina- mormorò Leah in modo che solo io e Seth potessimo sentirla, ma dubitavo che la sua osservazione potesse essere sfuggita alle orecchie dei vampiri e anche lei lo sapeva bene.
 -Ciao, piccola- dissi io con voce dolce a Nessie. 
 La bambina cominciò ad agitarsi ancora di più tra le braccia di Rosalie che sbuffò sonoramente, ma io non ci feci caso e mi avvicinai al mio piccolo raggio di sole.
 Lei allungò ancora di più le braccine e finalmente quando la presi in braccio si calmò e nascose il viso nell’incavo del mio collo per annusare il mio odore. Si rilassò all’istante.
 La bionda mi lanciò un’occhiata seccata e si allontanò di qualche passo per permettere al dottore di farsi avanti.
 -Ti dispiacerebbe darmi una mano con le misurazioni, Jacob?- chiese con il suo solito tono gentile.
 Annuii senza dire una parola, mentre il dolce e fresco profumo di Nessie mi inebriava i sensi.
 Nessie alzò la piccola testolina e mi fissò radiosa, mentre io mi sentii assolutamente in obbligo nel ricambiare il suo sorriso.
 -Ascolta, Nessie… Adesso Carlisle dovrà prendere le tue misure per controllare la tua crescita- cominciai con tono comprensivo. –Pensi di riuscire a stare ferma per qualche secondo? Lo so che è noioso ma è per il tuo bene.-
 Lei mi fissò con sguardo attento finché non annuì. Mi sentii sorpreso nel vedere quanto quella bambina di appena poche ore potesse essere intelligente.
 -Probabilmente Carlisle dovrà prendere spesso le tue misure, forse più di una volta al giorno. Ma tu farai la brava, vero?-
 La bambina mi guardò con ancora più intensità e annuì ancora.
 -Bene- risposi sorridendole, e lei sembrò contenta del mio sorriso.
 Quando Carlisle ebbe finito con le sue misurazioni, ridiedi Nessie ad Esme in modo che provasse a farla mangiare. Le aveva preparato una pappina per bambini alla carne, ma la piccola non ne voleva proprio sapere: la sputava e continuava a fare i capricci, neanche il mio intervento servì a molto. Perciò ci vedemmo costretti a prepararle un bicchiere di sangue.
 Quando Leah capì quello che stavamo per fare mi chiese il permesso di rimanere di guardia fuori e glielo consentii; non volevo costringerla ad assistere a qualcosa che ai suoi occhi avrebbe reso la mia Nessie ancora più disgustosa.
 Invece Seth decise di restare, e ci diede anche una mano a sfamarla tenendola impegnata con qualche smorfia. Sembrava che Nessie gli stesse davvero simpatica.
 La bambina aveva finito di mangiare da un po’ quando chiesi se Edward stesse ancora di sopra con Bella.
 -Non la lascia un attimo- disse Alice cupa. –E’ sceso solo per pochi minuti, mentre Carlisle finiva di visitarla. Ha visto Nessie (ormai quel soprannome sembrava avere il consenso di tutti) e se ne è subito innamorato, ha sentito all’istante il suo amore per la figlia. Ma la preoccupazione per Bella è stata più forte, forse perché è sempre così immobile.-
 -E’ la prima volta che usiamo la morfina- cercò di spiegarmi Carlisle. –Quindi non sappiamo se Bella stia soffrendo o no, e questo dubbio sta facendo impazzire Edward.-
 Nessie si era di nuovo addormentata, ma questa volta tra le braccia di Rosalie.
 Era il momento: dovevo parlare ad Edward di una cosa importante e avevo bisogno di farlo da solo. Sapevo che non avrebbe lasciato Bella facilmente, ma non potevo parlargliene davanti a lei: non ero sicuro che nel suo stato Bella non potesse sentire, e il fatto che per il momento rimanesse all’oscuro della mia conversazione con suo marito era di vitale importanza.
 -Carlisle- dissi rivolto all’unico vampiro di cui mi fidavo veramente. –Dovrei parlare con Edward, pensi sia possibile?-
 Tutti mi fissarono incuriositi. Probabilmente sapevano quale sarebbe stato il fulcro della discussione e sembravano tutti piuttosto allarmati.
 -Non so, Jacob… Lui non sembra volersi muovere da quella stanza- mi rispose il dottore.
 -Jacob- disse una voce roca da sopra le scale.
 Ci voltammo tutti in quella direzione e restammo di sasso nel vedere Edward scendere le scale. Era meno pallido e tormentato dell’ultima volta che lo avevo visto, però l’uomo disperato che era stato fino a poco tempo prima aleggiava dietro al suo volto pronto ad uscire alla prima occasione. -So cosa vuoi dirmi, ma se preferisci possiamo andare un attimo fuori.-
 Il suo tono era stanco e afflitto, ma soprattutto aveva una distinta ombra di irritazione. 
 -Carlisle puoi andare da Bella mentre io scambio due parole con Jacob?-
 -Certo- rispose il dottore e alzandosi si diresse velocemente verso il piano di sopra.
 Seguii Edward al di fuori della casa e ci fermammo a parlare esattamente nello stesso punto in cui solo pochi giorni prima mi aveva chiesto di convincere Bella a rinunciare alla creatura che portava in grembo, la stessa creatura che adesso scaldava il mio cuore.
 -Anch’io sono felice che tu non l’abbia convinta- disse Edward rispondendo ai miei pensieri.
 -Non lo sembri.-
 -Sono solo in pensiero per mia moglie, potresti anche concedermelo- mormorò sospirando.
 Bella era ancora priva di sensi e questo lo stava lacerando, odiava non poter pianificare la sua vita e quella della sua famiglia ma soprattutto odiava affidarsi troppo al destino e al caso, ma in quel momento non poteva fare altro.
 -Sembra che tu abbia imparato a conoscermi. Allora… - cominciò disse poi fissandomi negli occhi. –Chiedimi quello che devi e lasciami tornare da lei.-
 Lo guardai per qualche secondo prima di riuscire a trovare le parole adatte, visto che non era una richiesta semplice quella che stavo per fargli.
 -Vorrei che mi promettessi di non dire nulla a Bella del mio imprinting con Nessie, preferirei essere io a dirle come stanno le cose.-
 -Posso farlo- rispose lui annuendo. –Ma non ti posso garantire nulla sulla reazione di lei a tutta questa faccenda e soprattutto al nomignolo che hai deciso di dare alla piccola. Non credo che sarà contenta di sapere che sua figlia viene chiamata come il mostro di Lock Ness.-
 Sorrisi divertito, sapevo perfettamente che Bella avrebbe tentato di farmi fuori senza tanti complimenti ma quel nome, Nessie, mi piaceva molto e alla bambina non sembrava dispiacere, anzi.
 -C’è ancora una cosa- dissi prima che Edward si incamminasse verso la porta di ingresso.
 -Cosa?- chiese confuso.
 A questa richiesta ci avevo pensato sul momento quindi doveva essergli sfuggita.
 -Quando Bella si sveglierà sarà incontrollabile, giusto? Dal punto di vista della sete intendo- cercai di spiegarmi al meglio.
 -Sì, nei neonati la voglia di sangue ha la precedenza su qualsiasi altro istinto- rispose Edward con sguardo vacuo.
 -Anche su quello materno?- chiesi serio.
 Finalmente Edward sembrò capire dove lo stessi portando con quel discorso, e spalancò gli occhi per l’indignazione.
 -Bella non farebbe mai del male a sua figlia. Ha lottato con le unghie e con i denti per poterle permettere di venire al mondo, non potrebbe mai…-
 Lo fissai intensamente negli occhi. La Bella che aveva appena descritto era la ragazza umana che lo aveva affascinato e lo aveva fatto innamorare, ma quella ragazza non esisteva più o almeno non totalmente. Sarebbe stata una neonata assetata di sangue e Renesmee di sangue che le scorreva nelle vene ne aveva parecchio.
 -Dove stai cercando di arrivare Jacob?- chiese Edward stizzito.
 -Voglio che tu mi permetta di fare un test su Bella- risposi con calma.
 -Un test?-
 -Sì- la mia voce era sempre più decisa, e quel piano ideato in pochi secondi cominciava a delinearsi interamente nel mio cervello che lavorava senza sosta. –Testeremo la sete di Bella usando me come cavia.-
 -Cosa?!-
 -Quando Bella si risveglierà vorrà sicuramente vedere Nessie, mi sembra più che naturale. Ma non possiamo farle incontrare la piccola subito. Dovrai prima portarla a caccia in modo che la sua sete si plachi almeno in parte e quando tornerete prima di permetterle di avvicinarsi alla bambina dovrà sentire il mio odore: se non cercherà di mordermi e di desiderare il sangue allora saremo tutti più tranquilli.-
 -Parli di Bella come se fosse il nemico- disse lui stizzito.
 -Mi dispiace ammetterlo, ma in questo momento lo è. La sua indole potrebbe mettere a rischio la vita di Renesmee e io non posso permetterlo, è più forte di me.-
 Edward mi fissò con intensità negli occhi, sembrava quasi che mi volesse radiografare da capo a piedi.
 -Che c’è?- chiese innervosito.
 -Non sembri per niente lo stesso di pochi giorni fa- rispose. –Da quando hai avuto l’imprinting non ti importa più niente di Bella, ormai il tuo pensiero è sempre altrove.-
 -Non è vero!- esclamai con un ringhio. –Ammetto di non amarla più, di non essere più attratto da lei, ma Bella rimarrà per sempre la mia migliore amica e la prima ragazza che ha catturato il mio cuore. Però in questo momento e per tutto il resto della mia vita Nessie sarà sempre il mio primo pensiero.-
 -Capisco- rispose Edward abbassando lo sguardo. –So che hai ragione ed è per questo che ti darò ascolto, e credo che sia necessaria la tua presenza e quella di tutta la mia famiglia all’incontro tra Bella e Renesmee. Meglio non rischiare, anche se sono sicuro che Bella si comporterà bene.-
 La sua voce era più tranquilla, sembrava aver capito sul serio la situazione.
 -Certo che l’ho capita, dopotutto sono “il fratello cervellotico che legge nel pensiero”- mi disse azzardando un sorriso.
 Ricambiai il sorriso sinceramente divertito e annuii. Avrei dovuto scusarmi per quella frase poco educata che avevo usato pensando a lui, ma sinceramente non sarebbe stato da me rimangiarmela. Se lui era il cervellotico io ero il buffone e quello era il mio modo di fare. Prendere o lasciare.
 -Concordo- disse Edward con un altro sorriso.
 Restammo per un attimo in silenzio.
 -Quindi mi permetterai di fare quel piccolo test con Bella?- chiesi tornando serio.
 Mi fissò, forse ancora indeciso sul da farsi, ma poi il suo volto sembrò distendersi e fece trasparire la sua decisione.
 -Credo che sia la cosa migliore alla fine dei conti. Dopo saremo tutti almeno un po’ più tranquilli.-
 -Lo penso anch’io- risposi contento.
 Volevo a Bella un bene dell’anima ma se avesse fatto del male a Renesmee la mia stessa vita ne avrebbe risentito, e non potevo permettere che accadesse qualcosa di così devastante. Perciò ero dell’idea che fosse preferibile prevenire piuttosto che curare: avremmo evitato ogni situazione pericolosa per il bene di entrambe. Bella e Nessie non dovevano correre nessun rischio.
 -Ancora una volta mi trovi d’accordo- rispose Edward divertito.
 -Meglio se torni da Bella prima che tutto questo cameratismo ci faccia diventare amici- lo stuzzicai io.
 -Ci mancherebbe solo questo- esclamò alzando gli occhi al cielo.
 Mi lanciò un ultimo guardo sorridente e tornò in casa per aspettare pazientemente che la sua Bella tornasse da lui.
 Rimasi qualche minuto all’aria aperta per cercare di respirare quanta più aria pulita potevo. Cominciavo ad abituarmi all’odore dei vampiri ma non dubitavo che non sarebbe mai stato sopportabile per troppe ore di fila.
 Improvvisamente mi venne la voglia improvvisa di tornare ad essere un lupo e di correre, avevo il bisogno di sentire la terra sotto le mie zampe e il vento che si infilava nel mio folto manto.
 Corsi verso la foresta, mi spogliai e in pochi attimi il lupo che era in me venne fuori con un ringhio possente.
 Jake?, chiese Leah confusa. Che ci fai qui fuori pensavo che volessi rimanere con la principessina.
 Tornerò subito da lei, avevo solo voglia di correre un po’.
 Vuoi restare solo?
 Puoi restare se vuoi, ma non mi coinvolgere in una gara di velocità… Non è quello che sono venuto a cercare, dissi. Conoscevo Leah da abbastanza tempo e sapevo che per lei ogni occasione era buona per una sfida.
 Uffa! E dire che mi stavo annoiando a morte, una gara sarebbe stata l’ideale.
 Non insistere, non mi va, risposi divertito.
 Okay, il suo tono era scocciato e deluso.
 Jacob.
 Frenai di colpo e mi bloccai esattamente nel punto in cui mi ero fermato. Quella voce non era di Leah e neanche di Seth, era possente ed autoritaria: era la voce di un alfa, l’unico altro alfa che conoscessi.  
 Sam? , chiesi confuso.
 Mi senti? , sembrava più sorpreso di me.
 Sì, io… ti sento.
 Restammo per un secondo in silenzio mentre la consapevolezza di quello strano avvenimento ci permeava. Come era possibile che potessimo parlare anche se eravamo due alfa appartenenti a due branchi diversi? Era… strano…
 Non conosciamo fino infondo le leggende sui nostri antenati, Jake. E per quanto ne sappiamo non c’è mai stato più di un alfa, perciò non possiamo dire che è una situazione strana, insolita credo che sia la parola più appropriata.
 Riesci a sentire tutti i miei pensieri?, chiesi riprendo a correre.
 No, credo di poter sentire solo quello che tu mi vuoi far sentire. E tu?
 Idem. Riesci a sentire Leah? Non è molto lontana da me, cercai di indagare su quello che ci stava accadendo.
 No, sento solo te. Credo che sia perché siamo gli alfa, i nostri sensi e i nostri compiti sono uguali quindi potrebbe essere che riusciamo a comunicare per questo motivo.
 Già.
 Quella storia dei licantropi stava cominciando davvero a farmi girare la testa come una trottola, ogni minuto che passava avveniva sempre qualcosa di nuovo che sconvolgeva la situazione. Sarei mai riuscito a vivere in santa pace?
 Così quella sera scoprii che gli alfa potevano comunicare tra loro solo i pensieri che decidevano di condividere, il che ci semplificò parecchio la vita. Quando ci fu bisogno di un confronto tra me e Sam non era necessario che io tornassi a La Push o che lui venisse nel territorio dei Cullen o che ci incontrassimo in zona neutra. Adesso potevamo parlarci quando volevamo… Un bel passo avanti per stabilizzare la pace tra i due branchi.









***L'Autrice***

 Allora sto per darvi una comunicazione, vi prego di non lanciarmi contro delle pietre però ^^
 Probabilmente con questa storia tornerò al mio piano originale: cioè spiegare quello che secondo me era successo mentre Bella era incoscente secondo il punto di vista di Jacob, perciò la storia terminerà nel momento in cui Bella si riprenderà e quindi dove comincerà il Terzo Libro di Breaking Dawn. Traduzione di tutto questo: il prossimo sarà l'ultimo capitolo.
 Magari pensavate che sarebbe durata di più, che stessi scrivendo un Breaking Dawn dal punto di vista di Jacob, e per un po' ci ho pensato anch'io, ma riflettendoci mi è sembrato più che altro un riutilizzare le idee della meravigliosa Stefhenie e siccome sono una che preferisce inventarsi le cose di sana pianta, ho deciso di finire Jacob's Sunbeam con il prossimo capitolo. Spero che non ci siate rimasti troppo male... *o magari adesso state festeggiando perchè vi lascerò in pace con questa storia orrenda...XD *

 Comunque, se può interessare a qualcuno, uno dei motivi per cui concludo questa ficcy così presto è perchè ho avuto l'ispirazione per cominciare Sunbeam (la storia con Nessie adulta, o per meglio dire adolescente). Se a qualcuno è piaciuto il mio modo di scrivere vi comunico che il primo capitolo di Sunbeam lo posterò oggi stesso. Sarà una storia romantica (naturalmente Nessie/Jake) ma anche fitta di misteri. Vi confesso che mentre la scrivevo mi sembrava di aver mischiato l'atomosfera di Twilight e di New Moon... Bo'... Magari sono solo fuori di testa...^^

Ringraziamenti:
 sannychan: Ti ringrazio tantissimo per tutte le tue recensioni, e mi dispiace che questa storia finirà così presto, cercherò di rifarmi con Sanbeam, sempre che ti vada di leggerla e magari di lasciarmi un commentino. Grazie ancora! Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTB!
 Maka_Envy: Be' quando ho scritto il capitolo precedente ero primo contenta quindi mi fa piacere che tu lo abbia trovato divertente. Spero di risentirti in SanBeam e magari nell'ultimo capitolo di questa storia, grazie per tutte le tue recensioni. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTB!
 PrettyFairy: Non mi uccidere, ti prego...ç___ç Cercherò di farmi perdonare con Sunbeam per la brevità di questa storia, lo so che ti aspettavi come minimo una decina di capitoli ma ho dovuto finirla qui... Come sempre ti ringrazio per tutti i complimenti che mi fai, ti voglio un mondo di bene e le tue recensioni mi riempiono sempre di orgoglio. Grazie!!! E sì, credo che Sunbeam sarà più seria di questa sotto il punto di vista dei sentimenti, forse piccante è una parola grossa, ma mi manterrò sulle linee della Meyer ^^ Grazie per tutte le tue recensioni. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTB!
 BellaLaVampira: Ti ringrazio infinitamente per tutte le recensioni che mi hai lasciato, e per tutti i complimenti che mi hai sempre fatto (Scarcy Meyer? ç_____ç Così mi metto a piangere dalla gioia, però... Poi mi si sbava tutto il trucco e sembro un panda preso a pugni XD), spero davvero di risentirti nell'ultimo capitolo, e magari anche a Sunbeam. Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTB!

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per aver messo questa storia tra le preferite, e naturalmente un grazie enorme anche a chi ha solo letto e a chi la leggerà.


Il prossimo aggiornamento... Non ve lo dico quando sarà, preferisco farvi una sorpresa...^^

Ciao Kiss a tutti!

Francesca

   
 
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